martedì 27 settembre 2011

Domenica 2 ottobre: Cogne - Valnontey - Alpe di Money - Bivacco Money (Ao)

Percorso A)
Valnontey – Alpe di Money
Dislivello: 650 m.
Difficoltà E.
Tempo di percorrenza: ore 4,30


Percorso B)
Bivacco Money
Dislivello: 1200 m.
Difficoltà E.
Tempo di percorrenza: ore 6


Ritrovo: ore 6:45 presso la sede Cai - PalaGuerci - Giardini Aldo Moro (Valenza)
Partenza: ore 7:00 - Viaggio in pullman
Ritorno: in serata


Ai piedi del massiccio degli Apostoli (Gran S.Pietro, S.Andrea, S.Orso) un amplissimo terrazzo di rocce ed erbe occupa il versante orientale della Valnontey. E’ un luogo solitario, assai meno frequentato del Vallone del Lauson e che offre, insieme, un eccezionale colpo d’occhio sul Gran Paradiso e la possibilità di incontrare camosci e stambecchi. I vecchi casolari (uno è stato ristrutturato dai Salesiani di Cogne) sono uno dei luoghi più piacevoli della Valle d’Aosta. 

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venerdì 23 settembre 2011

Conosci la Via Francigena

La Via Francigena è un itinerario che appartiene alla storia, una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per Roma.
La storia narra che fu Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, recandosi a Roma in visita al Papa Giovanni XV, a segnare l’inizio del cammino, noto come Via Francigena, determinando la nascita di uno dei più importanti itinerari di pellegrinaggio.

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mercoledì 21 settembre 2011

L’OLIMPO DELL’APPENNINO: Il Monte Alfèo - Valle Trebbia (PC)

Trekking più impegnativo, dove il fisico è sottoposto a un ulteriore sforzo quando dalle pendici del Monte Alfèo si giunge alla vetta “scalando” i tre ripidi dossi del fianco ovest. Questa imponente montagna sorge sul lato sinistro della Val Trébbia, la sua forma ricorda una grande piramide che si stacca isolata dalle altre cime. Come scriveva Oròfilo nel 1892 “Fra i tanti monti da me visitati nella nostra regione, pochi hanno un pendio ripido come il Monte Alfèo; che dalla sua vetta alla Trebbia, che pare proprio sotto, vi ha una differenza di livello, la quale supera i mille e cento metri…”

La Pietra verde

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domenica 18 settembre 2011

Tor des géants, gli ultimi eroi al traguardo tra pioggia e freddo

Courmayeur - E’ terminata questo pomeriggio a Courmayeur la seconda edizione del massacrante ultra trail delle Alpi. In tutto, gli atleti che hanno completato il percorso nel tempo massimo consentito di 150 ore sono stati 300, cioè il 63% dei concorrenti al via.

Si è conclusa com’era iniziata, la seconda edizione del Tor des Géants: con il freddo e la pioggia. Stremati da quasi una settimana di gara e 330 km di fatica sulle montagne, gli ultimi concorrenti hanno tagliato il traguardo questo pomeriggio poco prima delle ore 16.

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mercoledì 14 settembre 2011

E' morto Walter Bonatti leggenda dell'alpinismo


ROMA - E' morto Walter Bonatti, leggenda dell'alpinismo. Scalatore, giornalista e scrittore, Bonatti aveva 81 anni. Era nato a Bergamo nel 1930. Nella sua lunga storia sulle montagne, un capitolo particolare avevano avuto le vicende polemiche seguite alla scalata del K2 nel 1954 con Lacedelli e Compagnoni.

Bonatti è morto ieri sera a Roma per un malore improvviso, come riferisce in una nota Dalai Editore. La salma sarà trasportata a Lecco dove sabato e domenica verrà allestita la camera ardente. Bonatti è stato uno dei più grandi alpinisti a livello nazionale e internazionale, firmando alcune delle più audaci e complesse ascensioni tra gli anni '50 e '60. Inoltre è stato un apprezzato esploratore e autore di reportage sulle sue imprese in tutto il mondo.

LA FOTOGALLERY 1

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lunedì 12 settembre 2011

Domenica 18 settembre: Varzi - Zavattarello (Pv)

Varzi, rinomata stazione climatica, con le chiese dei “Rossi”, dei “Bianchi”e quella dei Cappuccini (sec. XV).
Famose le produzioni di salumi, di frutta e di miele.
Varzi, l’antico borgo medioevale lungo il torrente Staffora, è lì la nostra partenza.
Il ritrovo è in piazza del mercato (416m).
Si imbocca via Mazza, si svolta in via Verdi dove inizia il sentiero in leggera salita verso Gabarda. Dopo 30 min. di cammino si arriva nei pressi della cascina “Fraccione” (480m), lasciandoci alle spalle i tetti di Varzi e la valle Staffora. Seguendo il segnavia bianco-rosso si supera “Cà del Fico” (550m) e “Cà del Vento” (660m).
Il panorama ora spazia da Pietragavina con il monte “Cucco” a Oramala e la valle Staffora. Alle nostre spalle Monforte con tutte le cime più importanti del nostro Appennino: Monte Lesima, Cima Colletta.
La stradina lastricata con antiche pietre ci porta al centro del borgo di Pietragavina (755m), località di villeggiatura con il suo castello di arenaria locale del XVI secolo.
Si percorre in salita tutto l’abitato fino al campo sportivo, si imbocca una strada sterrata sulla destra in un bosco di conifere, dopo un breve tratto in discesa, uscendo dalla pineta si imbocca una carrareccia parallela alla provin-ciale fino a Rossone, un piccolo e caratteristico agglomerato rurale.
Durante la sosta pranzo il nostro sguardo spazia dal monte “Calenzone” a Zavattarello, fino a Valverde.
Si riparte in discesa seguendo un sentiero non segnato fino alla SP 207. La si percorre per un chilometro circa, si ritorna fuori strada a sinistra per sbucare sulla curva prima della frazione Crociglia (505m).
Ora il percorso prosegue in salita raggiungendo gli abitati di “Costa Sisra” (728m), “Casale” (635m), “Casa Stefanone” (640), “Cascina Rosa” (609m).
Si entra finalmente in Zavattarello (550m), con il suo castello “Dal Verme” XV sec. In posizione dominante le valli del “Morcione” e del “Tidone”.
Qui termina la camminata, per il ritorno a Varzi sarà utilizzato il bus di linea.
Ritrovo: ore 7,15 - Partenza: ore 7,30
presso la nostra sede lato via Kennedy
Tempo di percorrenza: ore 4,30 (escluse le soste)
Difficoltà: E
Dislivello totale: 550 metri circa
Spostamento: auto propria e bus di linea
Attrezzatura consigliata: Leggera da montagna,
Pranzo al sacco
Rientro previsto ore 19,30

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giovedì 8 settembre 2011

Domenica 11 settembre: SENTIERO “ARTURO GENRE”

Sentiero toponomastico tra Massello e Maniglia che interessa diverse località care ad Arturo Genre, linguista. L’escursione si svolge all’interno di valloni incontaminati e borgate ancora intatte.
Si attraversa una vecchi miniera di talco, antiche cave di pietra, alpeggi e luoghi panoramici.

Cai - Novi Ligure (Al)

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lunedì 5 settembre 2011

Appennino Trekking, domenica 11 settembre: Monte Resegone (Lc)


ESCURSIONE Piani d’Erna - Rif. Azzoni
LUNGHEZZA PERCORSO: a/r 11,6 km
DIFFICOLTA’: T / E sentiero N° 7/17
DISLIVELLO: andata m 632 + 122 al ritorno = 754 metri
(ben distribuiti e con solo strappo finale impegnativo fisicamente)
TEMPO NECESSARIO: 5.30 ore : salita 3 ore ; pranzo 1,30 ore; discesa 2,30 ore
Rientro a Piani d’Erna entro le 17 (ultima funivia ore 18)
DESCRIZIONE:
Facilissima escursione su sentiero e mulattiera agevoli di mezza costa sul vesante settentrionale del Resegone sino al panoramico Rif. Azzoni poco sotto la vetta . Si svolge in prevalenza in ambiente boschivo con notevoli punti di interesse geomorfologico .
Durante la salita scorci panoramici sull’ ambiente circostante e sulla più ampia zona brianzola saranno preludio alla più ampia vista sulla pianura lombarda e sulle vicine Grigne che si può godere dalla vetta.
La progressione sarà condotta a ritmo moderato con alcuni momenti di sosta per la comprensione comune del territorio circostante.
Prevista posibilità di ottimo ed abbondantissimo pranzo al rifugio
Chi vuole durante la sosta pranzo, può raggiungere individualmente la vicinissima panoramica facile cima.
Il ritorno avverrà per lo stesso itinerario di salita.
Voghera Ritrovo 7.15 – partenza: ore 7,30 Vigili Urbani di
Tortona Ritrovo 7.00 – partenza: ore 7,15 Piazza Milano
automezzi propri
A7 Milano- tangenz est. Direz Lecco- Strada Statale 36 (superstrada),seguire per Sondrio, dopo traforo Barro giunti a Lecco quando la strada entra in sottosuolo si prende l’uscita per la Valsassina e si segue la nuova strada (prevalentemente in galleria). La si lascia all’uscita per Versasio/Piani d’Erna e si seguono le indicazioni per la funivia che sale ai Piani d’Erna. La macchina si può lasciare nel vasto piazzale/parcheggio della funivia. Ritrovo alla partenza funivia/inizio gita ore 9.30 Funivia Orari 8-18 biglietto funivia € 10 Possibilità sia di pranzo al sacco o su prenotazione, in rifugio
Prenotazioni: per chi volesse pranzare al rifugio Azzoni (al costo di circa € 18 ) è pregato di prenotare entro il giovedi prima della data di svolgimento tramite Mail mario.panizza@libero.it o telefonata a Mario e non imbucarsi come solito all’ultimo istante con le più improbabili scuse.

apptrek@tor.it

sabato 3 settembre 2011

Il paese fantasma (Pv)

Sicuramente un itinerario molto suggestivo che conduce ad un vecchio paesino abbandonato da molti decenni.
Si risale la strada asfaltata dalla piazza di Brallo fino alla frazione di Bocco, si piega verso sinistra e superato il piccolo nucleo di case, si giunge alla Fontana grande collocata nella parte alta del paese.
Da questo si piega alla nostra sinistra e si segue la carrareccia che collega la frazione al paese di Corbesassi, attraversando una fascia molto singolare con boschi, pinete e vaste zone prative pianeggianti particolarmente suggestive, fino a giungere prima ad una fontana e poi al centro del paese di Corbesassi.
Superata la Chiesa, si scende verso sinistra dove dopo pochi minuti incontriamo la strada Comunale che porta al paese di Ponti. Si prosegue su strada asfaltata per circa 1,5 km e mantenendo sempre la nostra sinistra, si fiancheggia il paese fino alla fontana. (si consiglia una visita al castagneto secolare). Dalla fontana, si continua a scendere, lasciando alla nostra sinistra un mulino ad acqua, e si prosegue in discesa su strada sterrata per circa 50 minuti, fino ad arrivare al Torrente Avagnone.
Si guada il torrente e si risale per circa 15 minuti in direzione frazione Lama, poi il sentiero devia bruscamente a destra e attraversa zone prative con muretti a secco fino ad arrivare ad un altro guado sempre sul Torrente Avagnone. Attraversato il torrente il percorso ci porta al paese di Rovaiolo Vecchio in circa 20 minuti.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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