Siamo nel Parco dell’Antola.
L’itinerario, che ha inizio dal borgo di Crocefieschi (indicato
con un quadrato giallo vuoto), in circa mezz’ora conduce alla base delle
Rocche del Reopasso—l’anchise, la biurca e la carrega du
diau—(l’incudine, la forca e la sedia del diavolo), curiose ed imponenti
strutture rocciose che nel tempo suscita-rono paure ed inquietanti
leggende, luoghi assai temuti in pas-sato ed ora riscoperti anche grazie
ai sentieri, alla ferrata ed alle vie di arrampicata che li percorrono,
traversando alla base delle pareti (il sentiero richiede attenzione nei
tratti esposti) si giunge ad un punto con diversa segnaletica (xx), dal
quale si entra progressivamente nel bosco, la cui copertura autunnale
accompagnerà la nostra salita fino al bivio per il piccolo borgo di
Minceto (ore 2,30 dall’inizio).
Da li, con segnaletica che muta nell’ultima parte (3 pallini posti
a formare un triangolo), inizieremo un’ora di ripida ascesa verso la
vetta del Monte Reale (m.902), bella e panoramica cima sulla quale è
posto il rifugio (con annesso campanile), edificato con materiale
recuperato dal castello che in precedenza dominava le sottostanti valli,
andato distrutto al termine di antiche vicende, ammantate di fascino e
mistero (ore 3,30 dalla partenza del sentiero).
Un sentito plauso va al gruppo di volontari che provvede alle
necessarie manutenzioni e che di anno in anno rendono sempre più
accogliente la struttura. Sosta pranzo e meritato relax, la discesa,
seppur piuttosto ripida non è particolarmente lunga. Attraverso
castagneti, in un’ora circa ci ritroveremo sul bel ponte gobbo di Ronco
Scrivia, oltre il quale sarà ad attenderci il nostro bus.
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