Quanto pesa lo sguardo dell’altro nella vita di una persona a cui è
stato cucito sulla pelle lo stigma della diversità? Quanto handicap crea
la discriminazione? Quanti pregiudizi pesano nei nostri rapporti
interpersonali? E perché tutto questo? Forse perché abbiamo paura di
perdere la nostra identità? Ma quando ci sentiamo veramente noi stessi?
Anna ed Enrica, dopo aver camminato a lungo per cambiare lo sguardo
sulla disabilità, cammineranno per 24 ore consecutive, non per fare un
record di percorrenza, bensì per realizzare un grande brain storming
sull'identità e sui diritti dell'uomo e trovare possibili risposte a
queste domande. Perché 24 ore? Perché alla diversità
non si può mai rinunciare, è un fardello da cui non è possibile
liberarsi nemmeno per qualche minuto al giorno. Perché il tempo è una grande ricchezza e in un giorno intero si possono realizzare molti progetti. Perché chiunque si possa unire al loro cammino. Infatti non vogliono essere sole:
coloro che le accompagneranno di giorno e di notte, anche soltanto per
pochi chilometri, potranno donare idee, aneddoti e buone pratiche,
possibili soluzioni che rendano la nostra società più leggera e più
accogliente. Le 24 ore termineranno con un incontro pubblico, in cui
condividere l'esperienza e raccontare il Cammino di Marcella.
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