Il procuratore svizzero che coordina le ricerche: "Per ora non si può
dire se siamo di fronte a un reato o a un tragico incidente". I
familiari si sono offerti di pagare i soccorsi "con fondi illimitati"
Indagini a tutto campo della procura del
cantone svizzero del Vallese e ricerche frenetiche in alta quota: una
"piccola possibilità" di ritrovare ancora vivo Karl-Erivan Haub, magnate tedesco del gruppo Tengelmann, 58 anni, scomparso da sabato,
sta muovendo sulle pendici del Cervino, tra Italia e Svizzera,
un'imponente macchina di soccorsi. "Al momento non si può dire se siamo
di fronte a un reato o a un tragico incidente", ha avvertito il
procuratore cantonale Dominic Lehner, tingendo di giallo la vicenda, in
una conferenza stampa convocata a Zermatt.
Malgrado le condizioni meteorologiche siano proibitive diversi
elicotteri dotati anche di termocamere e squadre di guide alpine a terra
stanno battendo un'area sconfinata che si estende per 240 chilometri
quadrati. In quella zona era diretto Haub sabato all'alba, quando è
uscito da un lussuoso albergo di Zermatt con un abbigliamento tecnico
super leggero intenzionato ad effettuare un allenamento di scialpinismo
in quota, in vista della sua partecipazione alla massacrante gara
Patrouille des glaciers, in calendario dal 17 al 21 aprile. Compare per
l'ultima volta alle 9.10 quando viene ripreso da una telecamera mentre
esce dalla funivia.
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