La storia di Andrea Spinelli, classe 1973, che dal 2013 combatte contro un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile. Per i medici dovrebbe già essere morto ma lui non si arrende e tra un ciclo di chemio e l’altro ha intrapreso un lungo viaggio per portare a spasso il male “da sopravvivente”, come ama definirsi.
"Per me oggi camminare rappresenta la mia esistenza e il mio modo di reagire a tutto ciò che invece vuole far sì che io mi fermi. Una viandanza con il cancro, da sopravvivente", così Andrea Spinelli, classe 1973, racconta la sua incredibile storia da "sopravvivente" al cancro, come lui ama definirsi dopo aver scoperto di avere ha un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile. Un male incurabile che per i medici avrebbe già dovuto ucciderlo da tempo o almeno limitargli progressivamente l'esistenza vista che mediamente non si superano i 5 anni ma che invece si è incredibilmente fermato dopo la devastante diagnosi del 2013 quando in sala operatoria i medici hanno dovuto rinunciare a quella che poteva esser una operazione chirurgica che gli avrebbe allungato la vita. Da allora Andrea, siciliano di nascita ma pordenonese di adozione, ha deciso di mettersi in cammino nonostante i 16 cicli di chemioterapia che lo hanno devastato fisicamente, viaggiando in lungo e in largo per l'Italia e l'Europa senza più fermarsi, portandosi dietro quel terribile fardello senza timore di parlarne.
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