Ogni passo è un massaggio tonificante e benefico per tutto il corpo, ma anche una meditazione.
Camminare è come recitare un mantra
In
molte culture il pellegrinaggio, viaggio a piedi di più giorni verso
una meta di interesse spirituale (Mecca, Gerusalemme, Santiago,
Varanasi) aveva spesso il fine terapeutico di cura di grandi malattie.
Senza voler sminuire il significato religioso e spirituale di questa
pratica, cerchiamo di capire perché la guarigione spesso avveniva,
considerando la pratica del camminare dal punto di vista laico e
scientifico.
Camminare è la prima attività praticata
dall’uomo da quando è sulla terra. Camminare per cercare cibo, camminare
per cercare ambienti naturali o climi migliori. Camminava in gruppo
familiare o di tribù, più raramente da solo. Camminare è quindi una
pratica costituzionalmente innata nell’uomo.
Camminare è una
pratica potente e flessibile che permette di raggiungere, oggi come
100.000 anni fa, luoghi inaccessibili usando uno qualunque degli
strumenti di locomozione che la moderna tecnologia mette a disposizione.
Camminando
puoi salire ripidi pendii, percorrere creste affilate, scendere stretti
canaloni o percorrere greti di torrenti. Puoi scendere in grotte,
salire alberi, guadare fiumi o saltare un crepaccio. Puoi percorrere
lunghe distanze con poca spesa e basso consumo di energia.
Camminare
è una pratica salutare. Pensate ai vostri piedi, toccateli. La
struttura ossea occupa la parte superiore del piede. Sotto c’è la polpa.
Un’ampia massa densamente vascolarizzata.
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