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Fonte
La gita di questa giornata si svolge sul tracciato dell'Alta Via n.1 della Val d'Aosta e ci fa visitare un angolo di territorio situato tra la Valtournenche e la Valpelline.
La storia di queste terre è direttamente collegato all'acqua: acqua che crea frane, acqua che si trasforma in neve, ma anche acqua catturata che fornisce energia.
Per facile e largo sentiero attraverseremo un bosco per arrivare agli edifici della centrale idroelettrica di Promoron. Poi costeggiando a tratti il Rio di Cignana arriveremo all'omonimo lago, sulle sue sponde c'è l'accogliente rifugio Barmasse.
Visiteremo il lago costeggiandolo fino all'alpeggio e pranzeremo al rifugio.
Escursione perfetta per famiglie che desiderano passare una giornata all'aria aperta con i propri pargoli, aiutandoli nel lungo ed affascinante avvicinamento al mondo della montagna e della natura.
FonteNatura, storia e tradizione in una delle zone più suggestive dell'Appennino ligure | |
L'opera dell'uomo e la natura si fondono in uno spettacolo senza uguali durante il periodo delle fioriture che caratterizzano la vetta del Monte Antola e i pascoli montani di cui questo territorio è custode. L'architettura di quest'area con il suo magnifico Castello della Pietra, costruito tra due inconquistabili torrioni, e i suoi antichi borghi rappresenta una testimonianza di come questo territorio è stato abitato fino al secolo scorso grazie anche alla presenza di storiche vie di comunicazione dal mare alla pianura padana. La vicinanza con la città di Genova rende questo Parco ideale per chi vuole abbinare il mare con la montagna. Fonte |
Bella escursione che concatenando diversi sentieri, aspri e selvaggi, costeggia il periplo del Vallone di Berga. Si toccano tre punti panoramici, nella cresta a confine con la Val Brevenna: Capanno di Tonno, Monte Buio, Chiesa di San Fermo, dai quali è frequente la vista sul mare
Difficolta’ E/EE Dislivello max 722m, durata 7h (con 1h di sosta)
Verifica del 6/9/2009 (Agostino, Andrea, Giacomo)
Ritrovo
h 7.30 Voghera Retro Caserma Vigili Urbani
H 7.45 Tortona P.zza Milano
Si sottolinea necessità di compattare equipaggi auto per disponibilità limitata parcheggio alla partenza del Ponte dell’Aquasola
Trasferimento in auto
Da Tortona prendere la provinciale della Val Grue per Garbagna e da qui per la Val Borbera sino a Cabella Ligure, qua ultimo punto per acquisto viveri e compattamento auto. Partenza da Cabella h 8.45.
Si và in direzione Capanne di Carrega Carrega Ligure, tenendosi alla dx al bivio per Cosola, poi al bivio successivo sempre a destra per Agneto/Campassi/Berga, superare Agneto e dopo circa 1.5km parcheggiare nello spiazzo antistante il ponte Aquasola sul rio di Berga vs le 9.15 circa.
Itinerario
Dalle 9.30, si oltrepassa il ponte sulla strata asfaltata, bolli bianco-rossi sentiero n. 245, sino al primo tornante da cui si prende a sinistra la vecchia mulattiera per Campassi. Il sentiero ben segnalato, è in qualche tratto parzialmente sporco e quindi disagevole. Tralasciata la deviazione a sx per Ca’ di Campassi si sale ben presto nel piazzale della Chiesa di Campassi m 961 h 10.20 (50m), bella vista sul Vallone di Campassi ed il M. Antola.
Sempre seguendo i bolli rossi, passando dalla parte bassa di Campassi in 15m si sale alla frazione di Croso m 1005 h 10.35 (15m, 1h05m).
Si attraversa il paese, fontana per appovvigionamento acqua, sino a bacheca da cui parte a dx, ripido, il sentiero per il Monte Antola. Si giunge, percorrendo una bella, ma ripida, mulattiera selciata in pietra, alla Sella della Banchiera m 1274 h11.20 (45m, 1h50m). Da qui bella vista sui crinali del Vallone di Berga ed il Monte Buio.
Si prende il sentiero a dx della Sella e poi sx (ignorando l’indicazione a dx per Berga) il n. 251, si inizia ad attraversare uno splendido bosco di faggi, passando per ripidi rittali su grandi muri a secco in pietra.
L’atmosfera è magica, ma il sentiero, ben segnalato, è assai disagevole per pietre e rami.
Un po’ di attenzione va prestata nell’attraversamento di qualche rittale, leggermente esposto (EE). Oltrepassato un tratto pianeggiante e più aperto, si giunge al bivio del sentiero n 200 per il M. Antola e da qui, tenendo la dx, al Capanno di Tonno m 1302 h12.20 (1h, 2h50m).
Dal Capanno, caratteristico in legno, bella vista sul paese di Tonno, la Valbrevenna ed il mare sullo sfondo, si tralascia a sx il sentiero per Tonno e si prosegue a dx sul n. 200 verso S. Fermo.
Con qualche saliscendi, passando a sx per il versante della Val Brevenna, si giunge sui prati sommitali del Monte Buio e quindi alla croce della cima m 1402 h13.10 (50m, 3h40m).
Si sosta per circa 1h nei prati della cima, godendosi i bei panorami della Val Borbera, Val Brevenna del golfo ligure, e si riparte h14.10 (1h, 4h40m) sulla cresta per la bretella di collegamento al n. 200.
Si scende ripidamente al Passo di Sesenelle e da cui sempre sul n. 200, con qualche leggero saliscendi, si giunge al Valico di San Fermo ed al bel punto panoramico della Chiesa di San Fermo m 1175 h15.10 (1h, 5h40m). Si scende sx per la strada asfaltata che porta a Dova Superiore e dopo qualche centinaio di metri si prende a dx la sterrata, parzialmente asfaltata per Agneto.
Da qui si scende in ca 1h ad Agneto m 761 h16.10 (1h, 6h40m), anche attraversando per scorciatoie gli ampi tornanti, con belle viste sul paese di Vegni.
Dalla Chiesa di Agneto si entra nel bel borgo, fontana per rifocillarsi, si tiene la dx vs la strada asfaltata per Campassi/Berga, da cui si giunge al parcheggio del Ponte dell’Aquasola m 680, punto di partenza, h16.30 (20m , 7h)
Orografia svizzera, idioma lombardo, amministrazione piemontese. Terra di mezzo, in cui l’asprezza dei profili delle montagne ossolane convive con la dolcezza dei panorami dei due laghi. Terra di confine, cuneo che separa l’idioma familiare del Ticino dalla parlata germanica del Vallese orientale. | | |
Sito web: www.provincia.verbania.it/index.php |
NOTA BENE: la gita si svolgera' con mezzi propri, in quanto non era economicamente sostenibile la trasferta in pullman come originariamente previsto. Di seguito, esaustiva nota tecnica
Festa di S. CROCE ai laghi di Ivrea 13 settembre 2009
Gita TT estremamente turistica Dislivello circa 350 metri diluito nella giornata
Percorrenza effettiva ore 3.20 ( ore 4 30 in caso di variante)
Ritrovo partenza
Voghera 8.00 8.15
Tortona 8.15 8.30
A-21 A 26 direzione Aosta
Attraversata Ivrea uscendo sulla ex statale in direzione Aosta si entra subito nel comune di Montalto Dora. 100 metri dopo l’evidente campanile di S. Eusebio, al semaforo a destra in centro paese sino ad una bizzarra scultura musiva, a sinistra sino ad uno slargo con rotatoria al centro (fontanella in fregio al municipio) e a destra per evidente larga via. A 100 metri iniziano le possibilità di parcheggio davanti alla villa Casana, si può proseguire ancora e a 50 metri secondo piccolo parcheggio, proseguendo altri 200 metri si giunge all’ultimo parcheggio più capiente in prato erboso.
Inizio gita ore 10 15
In 40 minuti si perviene alla quota più alta della giornata (m414 slm) monte Maggio con panorama sul canavese. Altri 20 minuti di discesa nel bosco portano alla riva del lago Nero (299 slm) Si prosegue per stradine e sentieri nel bosco sino a giungere al lago Sirio dove raggiunto un belvedere si farà sosta per la colazione. In casodi bel tempo la sosta sarà assai prolungata, in caso di tempo nuvoloso si riprenderà il cammino sino a pervenire per le ore 15 alla cappella di S. Croce dove si assisterà alla S. Messa e dopo si parteciperà al rinfresco offerto dai volontari di S. Croce. Il rinfresco sarà ad offerta e si suggerisce sin d’ora un contributo volontario da versarsi a Costanzo di almeno 5 euro in particolare per coloro che mostreranno maggior gradimento per i cibi proposti.
La S. Messa ed il rinfresco sono un occasione per conoscere una comunità civile che presta disinteressatamente accoglienza nella loro giornata di festa identitaria.
Per tutti coloro che, per insindacabili e legittime motivazioni, non vorranno presenziare alla S. Messa verrà indicato il sicuro sentiero per giungere in circa 20 minuti al parcheggio.
La gita è di carattere estremamente turistico con scarso impegno fisico, adatta alla ripresa post inattività delle ferie agostane ed adatta anche a coloro (amici e conoscenti) che volessero approcciarsi per la prima volta all’attività escursionistica. Terreno vario dall’asfalto , acciottolato, sentiero sterrato all’incolto in sottobosco. Difficoltà tecniche nessuna
La gita avrà una progressione lenta simile ad una passeggiata per favorire la percezione degli ambienti attraversati.
A richiesta il capogita fornirà tutte le informazioni in suo possesso.
Buon divertimento
Luogo di partenza: Oropa Sport
Quota di partenza: 1870 m (1180 S. Oropa m) slm
Luogo di arrivo: Monte Camino
Quota di arrivo: 2391 m sul livello del mare
Dislivello: 521 (1141 da Oropa-Delubro) m
Esposizione: prevalentemente ad est
Via di percorrenza: sentiero
Copertura telefonica: assente
Segnavia: D21
Tempo di percorrenza: circa 2 ore (3,30 ore da Oropa Delubro)
Come per la salita al Monte Mucrone anche l'escursione al monte Camino può essere intrapresa a partire da Oropa Sport, che può essere raggiunta comodamente con la funivia di Oropa. Così facendo è possibile risparmiare circa 750 m di dislivello.
Accesso automobilistico
Da Biella si risale lungo la strada provinciale 144 fino a giungere al Santuario di Oropa, dove si prosegue, seguendo le indicazioni per la funivia dove si parcheggia l'auto. Per chi desidera evitare la funivia consiglio di proseguire lungo la via, fino a giungere ad un bivio. Al bivio si prende a sinistra (indicazioni per la galleria di Rosazza) ed in poco si giunge al Delubro ove si lascia l'auto.
Descrizione dell’itinerario
Di fronte dalla stazione di partenza della cabinovia per il monte Camino una serie di cartelli indicatori ci invitano a prendere un sentiero che si stacca dalla pista per il lago del Mucrone. Si prende il sentiero D21 che inizia a salire a pendenza moderata con una serie di risvolti. Poco oltre si lascia a destra la deviazione che si immette sulla pista da sci che scende dal camino e poco oltre si lascia alla sinistra la deviazione per il colle della Balma. Il sentiero si addentra subito nel vallone del Camino (figura 1) e continua a salire con pendenza moderata. Il sentiero incrocia più volte il tracciato della cabinovia, che deturpa il panorama del vallone, per tutta la salita belle viste sul lago del Mucrone e sulla bocchetta di Lago (figura 2). Il sentiero si mantiene sempre sul versante sinistro del vallone, fino ad arrivare ad un alpeggio ormai diroccato (figura 3) in corrispondenza del quale con un netto taglio orizzontale si passa sul versante idrografico destro, ove si riprende a salire. Dopo una serie di risvolti si incrocia la deviazione (paletto di legno con freccia indicatrice a terra) per il lago del Camino (figura 4), si lascia alla sinistra la deviazione e si prosegue a salire, ormai in vista della costruzione della capanna Renata e della vetta del Camino. Con una serie si risvolti il sentiero porta a passare alla destra della capanna Renata e poi della stazione di arrivo della cabinovia, giungendo così sulla vetta del Camino, ove sorge una rosa dei venti (figura 5) ed una piccola chiesetta (figura 6).
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Immanuel Kant