martedì 31 maggio 2016

Domani si inaugura il cammino dei Briganti, 100 km a piedi tra paesi medievali e natura

Cammino dei brigantiSante Marie. Ripercorrere la via in cui un tempo si nascondevano i briganti, seguendo la linea di confine tra lo Stato Pontificio e quello borbonico, sulle tracce di una delle pagine dell’Unificazione d’Italia. E’ una storia di 150 anni fa quella che si vive nell’intraprendere l’antico Cammino dei Briganti, uno dei percorsi inediti del nostro Paese che si sviluppa lungo 100 km tra il Lazio e l’Abruzzo. Il Cammino dei Briganti ha una nuova vita con il cambio di percorso, che ora parte e arriva a Sante Marie, sono 100 km da percorrere a piedi o in mountain bike; è appena stata stampata la guida “Il Cammino dei Briganti” di Luca Gianotti, Alberto Liberati e Fabiana Mapelli (Edizioni dei Cammini). Il Cammino dei Briganti si inaugura domani, con 3 camminate che convergono ai Prati di Santa Giusta, dove i partecipanti potranno degustare un merendone offerto dalla Pro Loco, vedere in anteprima il libro e ascoltare il senso di questo cammino. La prima camminata è la più lunga, circa 20 km di cammino, ritrovo alle 8.45 al Casale Le Crete (tra Tagliacozzo e Scurcola), arrivo a prati di Santa Giusta alle 16 e poi arrivo finale a Sante Marie con visita al Museo del Brigantaggio.

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9 cammini stupendi da fare in Italia

 

 

lunedì 30 maggio 2016

4 e 5 giugno: due giorni nel territorio delle quattro province


APPUNTAMENTO SOCI PIETRA VERDE: COLONIA DON BOSCO - CAPANNE DI COSOLA (AL)

Due giorni immersi nella natura dell’Alta val Borbera (AL), nel territorio delle Quattro Province, due giornate dedicate all’escursionismo, dove si raggiungeranno tre magnifiche vette dell’Appennino: i monti Lesima m 1724 s.l.m. Ebro e Chiappo m 1700 s.l.m.

Le Quattro Province: Piemonte – Lombardia - Emilia Romagna – Liguria.

Risalendo in auto la val Borbera sulla SP 140, superato l’abitato di Cabella Ligure, il paesaggio si fa sempre più selvaggio. In un attimo ti trovi dalla pianura alla montagna, da una regione all’altra, da un clima all’altro. Le montagne cadono a strapiombo sulla strada, che continua a salire fiancheggiando sul lato opposto il torrente, fino al paese di Cosola, incastonato tra le pendici dei monti Ebro e Cavalmurone. Oltre Cosola, la salita diventa ancora più ripida e abbiamo davvero la sensazione di dirigerci verso una destinazione montana, tanto è lungo e tortuoso il percorso per arrivare al valico di Capanne di Cosola, a circa 1.550 metri di altitudine.
L’aria è buona, e fresca anche in estate. Il Monte Chiappo, con i suoi 1.700 metri di altitudine, è davanti a noi e volgendogli la spalle lo sguardo spazierà verso un serie di cime più o meno elevate; il Cavalmurone, e poi il Legnà, il Poggio Rondino, il Carmo,  l’Antola, il Monte Buio,  maestri muti di una valle dove l’acqua ha trovato negli milioni di anni la sua via. Qui è la “contrada del piffero”, una comunità che trova conferma delle sue antiche origini in uno strumento musicale che accomuna più province.
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sabato 28 maggio 2016

Castello della Pietra, la Liguria da favola

Sembra uscito dalla trilogia fantasy de “Il Signore degli Anelli”, ma questa volta il regista non è il neozelandese Peter Jackson.
A inviarci questo splendido video è l’italianissimo Ugo De Cresi, appassionato dronista e lettore di dronia.it.
Ugo ha voluto inviarci questo video utilizzando il form presente alla pagina Collabora con Noi, e lo ringraziamo perché ci fa scoprire una vera chicca del nostro Bel Paese.
Si tratta del Castello della Pietra una monumentale costruzione inserita nella roccia che si trova nel comune di Vobbia in provincia di Genova.

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Il Sentiero dei Castellani


venerdì 27 maggio 2016

Calendario iniziative PARCO RACCONTA 2016

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Domenica 29 maggio
 
ESCURSIONE BOTANICA NELLA RISERVA NATURALE DEL TORRENTE NEIRONE
Accompagnano prof.ssa P. Barberis e prof. F. Orsino (Ricercatori UNIGE collaboratori del Parco) con i guardiaparco
Ritrovo: ore 9.30 piazza G. Mameli (Gavi AL)
Costo: 5,00 €/partecipante (min 10 - max 25 partecipanti)
Info e prenotazioni: guardiaparco Giacomo Gola (cell 335.6961784; email giacomo.gola@areeprotetteappenninopiemontese.it)


Itinerari

Rifugio Escursionistico Nido Del Biancone

 

Le specie protette il BIANCONE

 

 

giovedì 26 maggio 2016

UNA GIORNATA AL PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO

Strage della Benedicta


Un’area verde che si estende per più di 9000 ettari (9551,84 per la precisione) tra il Piemonte e la Liguria, è il Parco delle Capanne di Marcarolo, istituito nel 1979 come area naturale protetta, in una zona di inestimabile valore a livello idrografico, geologico e storico.
Compreso, a livello geografico, tra la val Lemme, la val Polcevera e la valle Stura, il parco rappresenta l’area verde più estesa di tutta la superficie metropolitana genovese e si estende fino al retroterra dell’Oltregiogo, già appartenente al territorio piemontese.
Tra i bacini d’acqua artificiali del Lago Gorzente e dei Laghi della Lavagnina, i torrenti Orba e Gorzente, balneabili e cosparsi di spiaggette su cui prendere il sole, le montagne tutt’attorno, come il monte Tobbio, il Parco rappresenta la meta ideale per il trekking fuori dalla città o una gita familiare alla ricerca di relax e scoperta di luoghi di antico valore storico. E per gli amanti dell’avventura esiste la possibilità di percorrere alcuni sentieri anche a cavallo o in mountain bike.
Visitabile tutto l’anno, il periodo migliore è senz’altro quello primaverile ed autunnale, per lasciarsi incantare dalle meravigliose fioriture di primavera e dai colori autunnali dei boschi di faggio e castagno. La vegetazione, infatti, è particolarmente florida all’interno del Parco e, grazie alla vasta area che ricopre, che dalle montagne si estende verso il mare, passa da paesaggi di tipo alpino a una vegetazione tipica delle zone mediterranee. Sono notevoli anche le specie animali presenti: in prevalenza si tratta di rettili e anfibi, tra cui il getrione di Strinati, serpente che vive nelle antiche miniere, in assenza di luce. Ma la varietà delle specie non si limita a questa: dai cinghiali, tassi, volpi, lepri, ghiri, daini che popolano i boschi di montagna, alle trote fario dei torrenti fino al biancone, un rapace a rischio di estinzione e diventato simbolo di questa area protetta.
Il Parco di Marcarolo costituisce davvero una risorsa d’oro per il patrimonio naturalistico di Piemonte e Liguria, non solo a livello simbolico, ma anche dal punto di vista geologico: nella zona del Monte Ovile e delle Ferriere, infatti, nel XIX secolo sono state attive delle miniere d’oro (di cui sono ancora visibili alcune gallerie), tanto che nel 1852 fu costruito uno stabilimento metallurgico.
Dal punto di vista storico, invece, il Parco ospita al suo interno il Sacrario della Benedicta, dedicato alla strage della Benedicta che vide la trucidazione di centinaia di partigiani italiani, rifugiatisi in questa zona per sfuggire ai plotoni tedeschi durante il regime nazista.

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mercoledì 25 maggio 2016

Valanga sul Monviso, alpinisti travolti

Crissolo (CN) - Due vittime della montagna, nel giro di poche ore: una giovane vita spezzata sul Monviso, dove ha trovato la morte un ventenne; e un uomo di 58 anni, vittima di una caduta fatale in un canalone.

Il primo incidente è avvenuto in tarda mattinata sul Monviso. Dalla parete nord si è staccata una valanga, che ha travolto e ucciso un alpinista, Gioele Dutto, vent’anni, di Cervasca, maggiore di tre fratelli, appartenente al Soccorso alpino di Cuneo. Sul posto sta operando l’elisoccorso del 118.
Il corpo è stato avvistato dagli operatori del soccorso alpino. La valanga si è verificata nei pressi del canale Coolidge, zona “Corda mola” a circa 3 mila metri d’altezza. Tecnicamente si è trattato di uno «scivolamento nevoso». Nella zona si trovava anche una cordata di tre alpinisti che non sarebbe stata coinvolta. La salma è stata recuperata e trasportata a Crissolo.

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martedì 24 maggio 2016

Nell’alveo del Bisagno nasce un nuovo percorso botanico

Genova - L’inaugurazione è dell’altro giorno: una camminata naturalistica e botanica lungo l’alveo del Bisagno, in piena area urbana. Un sentiero nuovo di zecca che ripercorre in parte i camminamenti seguiti dai cinghiali che ormai scendono costantemente a valle dalle colline della vallata. A presentare il sentiero relazionando su tipologie botaniche e sulla natura selvaggia è stato Mario Calbi.

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venerdì 20 maggio 2016

Week end 27-29 maggio


In questo week dedicato a noi donne cercheremo la riconnessione profonda con Madre Natura così da ritrovare anche il nostro equilibrio e la nostra femminilità sopita, risanando alcune emozioni negative che condizionano la nostra vita. In questi giorni non esisterà il passato e neanche il futuro ma solo il presente, e sarà nostro! Prenderemo consapevolezza di noi, del nostro "potere" e dell'ambiente meraviglioso che ci circonda attraverso escursioni in luoghi magici, momenti per la pratica (leggera) dello yoga, con Carlotta Terranova, momenti di meditazione, momenti di condivisione e momenti di solitudine.

“ La Madre del mondo chiede a tutte le donne di ridiventare la custode della famiglia, della vita, della fertilità del suolo, della pace. La forza sta nell‟unione della donna con la Terra Madre. Là si trova la stabilità, l‟anima, la convinzione profonda, l‟identità. Quando una donna si unisce alla terra, diventa vera, profonda, magnetica, autentica, radicata" Oliver Manitara


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mercoledì 18 maggio 2016

Parco delle Capanne di Marcarolo (AL)

Notizie, itinerari e informazioni utili sul Parco delle Capanne di Marcarolo

 

IL VERSANTE LIGURE DEL PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO

Genova è una città dai mille contrasti: maestose montagne si alternano a bellissime spiagge, piccole cappelle convivono con maestose cattedrali.
Cosa vedere a Genova?
Il capoluogo ligure è ricco di storia, angoli da scoprire e tesori nascosti: da vedere assolutamente a Genova è il Faro detto anche “la Lanterna”, da sempre un simbolo per i genovesi, il centro storico con i suoi “caruggi”, i pittoreschi vicoli di origine medioevale e la maestosa e solenne Cattedrale di San Lorenzo con la sua facciata gotica in stile genovese. Anche i dintorni di Genova hanno numerose bellezze da segnalare come Pegli con la Villa Durazzo-Pallavicini, splendida residenza immersa in uno dei maggiori giardini storici d’Europa o la graziosa località di Nervi, famosa per la meravigliosa passeggiata sul mare e per i suoi parchi l’uno vicino all’altro. Proprio a 38 km da Nervi c’è un pezzo di territorio ligure che regala panorami fantastici ed un’immersione totale nella natura e nei suoi colori più brillanti, questo è il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.


Una fuga dalla città verso il Parco delle Capanne di Marcarolo
Se visitate Genova con i vostri bambini, concedetevi una piccola fuga dalla città: a meno di un’ora di macchina da Genova, infatti, c’è il Parco delle Capanne di Marcarolo che offre un’ampia gamma di proposte turistiche e culturali per adulti e bambini. Da soggiorni naturalistici in estate, alle visite guidate nei sentieri, alle attività didattiche per bambini e adulti al fine di far conoscere le tradizioni culturali e storiche del territorio locale: questo e tanto altro offre questa area protetta a confine tra Liguria e Piemonte.
Il Parco delle Capanne di Marcarolo, situato sui monti dell’Appenino e punto d’incontro tra Piemonte e Liguria, offre ai turisti che provengono da Genova una natura incontaminata ma tenuta con cura e panorami fra i più belli dell’entroterra ligure. In estate, inoltre, chi cerca un po’ di refrigerio dalla calura estiva può recarsi nei pressi del torrente Gorzente, nel Parco delle Capanne di Marcarolo, e godersi sole, acqua fresca e pulita e natura selvaggia…Tutto in un unico posto.

I Laghetti del Gorzente, noti anche come Piscine del Ponte Nespolo perchè prendono il nome dall’omonima località che si trova tra il torrente Gorzente e la strada provinciale 165, sono, infatti, delle pozze azzurre e verde smeraldo modellate dal torrente Gorzente da cui emergono rocce levigate che formano piccole cascate ai bordi delle vasche più grandi. Il fiume Gorzente scorre tra la Liguria e il Piemonte: nell’Ottocento furono creati tre laghi artificiali (Lago Bruno, Lago Lungo e Lago Badana) per permettere ai paesi limitrofi di approvvigionarsi d’acqua. Lungo il corso del fiume, esattamente ai Piani di Praglia del Parco delle Capanne di Marcarolo, inizia il sentiero naturalistico pianeggiante e agevole per arrivare ai laghi del Gorzente.

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Trekking ed Escursionismo a Serravalle Scrivia (AL)... e dintorni


Escursionismo (Foto Isral)


A piedi o magari in bici o a cavallo... tra le colline e le Valli del Basso Piemonte, alla scoperta del territorio del Novese, del Tortonese, del Genovesato, del Monferrato.
Un'opportunità per incontrare la natura e godere di suggestivi panorami, ma anche per incontrare le numerose eccellenze enogastronomiche del territorio, le tradizioni ed i sapori della buona tavola, le tracce della storia e dell'arte di una cultura millenaria.



La strada vicinale Costiera Bicocca si snoda lungo le dolci colline del Gavi, tra Serravalle Scrivia e Novi Ligure, dalla Località Bollina, sino a Strada del Castellone, in territorio di Novi Ligure. Consigliato percorrere un anello di circa 8 chilometri, dotato di un'area pic-nic attrezzata, ideale per una rilassante e facile passeggiata nel verde e per fare sport, a piedi, di corsa, in bici, a cavallo, tra vigne, prati fioriti, laghetti, chiesette campestri, cascine ed antiche ville signorili, incorniciate da ampi ed affascinanti scorci panoramici.

Un suggestivo e panoramico percorso circolare, segnato ed attrezzato in collaborazione con il Club Alpino Italiano di Novi Ligure, che si snoda nel verde delle colline intorno a Serravalle, tra boschi, vigneti e suggestive chiesette campestri, con possibilità di interessanti digressioni con altri sentieri della zona di Novi Ligure e Gavi.

 







martedì 17 maggio 2016

I tre migliori trekking in Val Borbera

L’ Appennino è tutto da scoprire, con lentezza. Ecco tre occasioni per esplorarne una parte, attraverso tre fra i migliori trekking in Val Borbera
Di Federico Zerbo
La Val Borbera, una selvaggia valle appenninica incuneata fra le province di Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza. Una valle con innumerevoli possibilità escursionistiche, di grande impatto emotivo e paesaggistico. Ecco tre fra i migliori trekking in Val Vorbera.

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lunedì 16 maggio 2016

La scommessa di Alessio: far rivivere Bogli, paese abbandonato



bogli-cartelloAdesso che le giornate si sono allungate e che la primavera fa capolino anche a quota 1.067, Alessio è un po’ meno solo. Le vacanze pasquali hanno portato anche le avanguardie della compagnia che avrà per tutta la buona stagione, anche se, determinato nella scelta fatta due anni fa, non gli fanno paura le settimane invernali di completa solitudine. Siamo a Bogli, frazione di Ottone, in  provincia di Piacenza: nell’angolo di Appennino tra Lombardia, Liguria, Emilia e Piemonte. Frazione con un solo abitante: Alessio Toscanini, 38 anni a maggio, nato a Voghera dove ha lavorato in un autolavaggio e in fabbrica prima di prendere la strada dei suoi nonni. I suoi genitori, Remo e Maria, che conoscono bene la vita di montagna, “si sono spaventati”.

“Ma a me dispiaceva vedere le terre dei miei abbandonate. Mi ricordo quando giocavo qui, da bambino, con la nonna Carmelina. E poi la montagna è il mio ambiente e gli animali mi piacciono”. La vita di pianura e il lavoro in un’azienda di spurghi erano un po’ troppo lontani da quello che ha in mente: “Il mio sogno è un agriturismo quassù. Non manca niente, c’è persino un laghetto per la pesca”. Prima, però, la lunga, tortuosa strada di chi scommette sulla vita in alto, dove tutto è tremendamente semplice e difficile al tempo stesso. Per esempio: cosa fa sempre solo, tutto il giorno? Ecco alcune delle cose semplici: sveglia alle 6, cura delle capre (camosciate alpine, adesso cominciano a partorire), delle galline, dei conigli. Fare legna. Manutenzione della casa e della stalla. “C’è sempre così tanto da fare che non ho tempo di sentirmi troppo solo. E comunque così non litigo mai”.

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L'Appennino piemontese. Percorsi, paesaggi, natura e storia del tratto piemontese di Appennino


Gli itinerari proposti in questo libro, si sviluppano sul versante piemontese dell'Appennino ligure e raggiungono le cime principali poste sul confine tra Piemonte e Liguria. 56 escursioni, 50 montagne, circa 600 chilometri a piedi tra le valli Curone, Grue, Borbera, Spinti, Scrivia, Lemme, Gorzente, Piota, Orba, Erro e Bormida di Spigno. Undici vallate appenniniche capaci di regalare grandi emozioni a chi va alla ricerca di paesaggi indimenticabili, ignorati dal turismo di massa, abbandonati a cavallo tra mare e pianura, con la cerchia delle Alpi a fare da sfondo. I percorsi proposti hanno un'impostazione classica, quasi alpinistica, a dispetto della quota modesta e delle difficoltà meramente escursionistiche: si parte da un paese di fondovalle, si arriva in punta a una montagna. Infatti, non è solo la quota a fare una montagna. Conta molto anche l'aspetto e questa porzione di Appennino lo dimostra pienamente.

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Colpito da fulmine, muore atleta in cima alla montagna

E' morto colpito da un fulmine mentre si cimentava in una delle sue grandi passioni: l'ultratrail. Mario Pantanali, 42 anni, di Noventa Vicentina (Vicenza) stava partecipando al "Trail dei tre Castelli" quando è stato centrato in pieno da una saetta, a quota 1.100 metri, non lontano dalla cima del monte Cuarnan.

Pantanali era impegnato sul percorso più breve, di circa 32 chilometri, che da Gemona (Udine) doveva condurlo a Venzone. L'allarme è scattato perché l'uomo non è mai giunto ad una delle "porte" di controllo. In questo tipo di manifestazioni, proprio per tenere monitorati gli atleti, ogni partecipante dispone di un microchip che viene riconosciuto da meccanismi elettronici, ufficializzando il passaggio e consentendo tanto un riscontro cronometrico quanto una verifica sullo stato di salute dei partecipanti, le cui gare durano svariate ore.

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venerdì 13 maggio 2016

Le Porte di Pietra


Nasce dal desiderio di tanti trailers di misurarsi con un'impresa veramente importante, un'avventura di corsa ed emozioni veramente unica.
Il tracciato di gara è una cavalcata di oltre 100 km nei boschi e sui crinali delle valli Borbera, Spinti e Curone, in un alternarsi continuo di sentieri tecnici e facili poderali che misurano le forze e le esperienze degli atleti sulle lunghe distanze. 



Abbiamo voluto parzialmente mantenere fede alla scelta che da sempre caratterizza la nostra manifestazione, cioè l'autosufficienza alimentare; parzialmente perchè l'atleta potrà avere a metà gara un proprio rifornimento e sarà ancora ristorato dall'organizzazione verso il 75°km.

mercoledì 11 maggio 2016

Escursioni in Val Borbera: da Stazzano a Capanne di Cosola

Un’intera giornata in cammino per attraversare una vallata bella e ancora selvaggia: la Val Borbera. Fra le escursioni in Val Borbera, un itinerario per trekker allenati, coraggiosi, amanti estremi della natura

Di Federico Zerbo

Un tatuaggio nella memoria, è quello che mi lascia una camminata di un’ intera giornata zaino in spalla. Coprire una distanza che i più concepiscono di percorrere in auto o in moto, o al massimo in bicicletta.

Più che la descrizione di un itinerario, questa volta è il diario di un’esperienza vissuta recentemente, fra tante escursioni in Val Borbera, ora anche la risalita dell’intera Vallata, dal Comune di Stazzano a Capanne di Cosola.

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"Il percorso misura circa 45 km con un dislivello di poco superiore ai 2000 metri, si può spezzare in due giorni facendo tappa per cena, pernottamento e colazione al rifugio dei Piani di San Lorenzo"

Croce degli Alpini: due percorsi, un’unica meta

Passione, trekking e montagna

 

Il Sentiero n.200 Val Borbera-Valle Spinti da Stazzano ad Arquata Scrivia misura in totale cento km c.a.

 

 

Allenamento per il Cammino: come partire preparati

In questo post propongo un allenamento per il Cammino per partire preparati, ammorbidire le scarpe da trekking e sentirsi un po’ meno spaventati dai 25/30 km giornalieri.


Molti di noi hanno trascorso un inverno sedentario e pensando a 800 km da percorrere a piedi una delle prime paure – non barate l’abbiamo pensato tutti – è: non sono abbastanza allenato.  Dato che quest’estate stavo pensando di percorrere il Cammino di San Benedetto ho deciso di partire con un allenamento mirato, per cercare di non farmi venire la tendinite come mi successe durante il Cammino di Santiago.
  
Navigando un po’ in rete ho trovato un sacco di siti interessanti ed ho parlato anche con l’allenatore della mia palestra per farmi dare qualche consiglio utile per prepararmi fisicamente.

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Cinquanta sfumature di verde

Saranno le piante, la biodiversità vegetale del nostro territorio e il suo degrado gli argomenti al centro dell'iniziativa di Parco Racconta 2016 organizzata dall'ente di gestione delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese, “Cinquanta sfumature di verde”


BOSIO (AL) - Saranno le piante, la biodiversità vegetale del nostro territorio e il suo degrado gli argomenti al centro dell'iniziativa di Parco Racconta 2016 organizzata dall'ente di gestione delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese, “Cinquanta sfumature di verde”. Si inizierà martedì 10 maggio  a Gavi (ore 21.00, associazione Fuoriclasse, via Bertelli 31) e si proseguirà venerdì 13 maggio, nel salone comunale di Tagliolo Monferrato (ore 21.00) con un incontro che spieghi quanto sia prezioso e affascinante il nostro patrimonio di piante erbacee spontanee. "Il nostro territorio collinare e appenninico può vantare una straordinaria biodiversità vegetale proprio a causa della varietà di ambienti e climi che presenta, da quelli submediterranei a quelli prettamente montani. Un patrimonio floristico di eccezionale interesse, che merita di essere conosciuto in maniera un po’ più approfondita – spiegano gli organizzatori - Non soltanto per ciò che ci può dare in termini di emozione e di arricchimento culturale, ma anche al fine di poterlo meglio preservare dalle minacce che localmente gravano su di esso".

Sabato 14 tutti insieme per un'escursione sui sentieri del parco naturale delle Capanne di Marcarolo. Il ritrovo è alle 9.00 al valico degli Eremiti.

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martedì 10 maggio 2016

Domenica 22 maggio: La fioritura dei narcisi sul monte Antola (GE)



Lunghezza dell’itinerario: km 11 A/R
Dislivello: circa 300 m
Difficoltà: E (per escursionisti con un minimo di allenamento)
Il percorso:
Dalle Capanne di Carrega, in prossimità del cartello stradale di confine Regione, si imbocca, a destra, un sentiero che attraversa un piccolo bosco di faggi per proseguire lungo un costone erboso che ci accompagna sullo spartiacque tra le valli Trebbia e Borbera. Si sale dolcemente fra i prati con bellissime vedute sul Monte Carmo, Lesima e Alfeo, procedendo si arriva ad un piccolo pianoro attrezzato di panca e tavolo (m 1510 s.l.m.) e in pochi minuti si raggiunge un altopiano con ampie vedute sul Lago del Brugneto. Si scende dolcemente in direzione ovest  e si arriva al Passo delle Tre Croci (m 1495 s.l.m.). Si lascia alla nostra sinistra il sentiero segnalato con i due rombi gialli e si procede in piano lungo una dorsale coperta di faggi, per poi scendere un pò bruscamente per alcune decine di metri, dopo un breve tratto pianeggiante, si risale ripidamente ad una selletta e si guadagna in circa 15 minuti la vetta del Monte Antola (m 1597 s.l.m.)

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sabato 7 maggio 2016

Fate girare è per una nobile causa.



Una delegazione dell' A.F.C Settimo Chilometro, domenica primo maggio, impegnata in una camminata di solidarietà con Christian Cappello, l' uomo che sta facendo i lgiro dell'Italia a piedi per raccogliere fondi sulla fibrosi cistica. Quella di domenica era la tappa Chivasso- Settimo, una delle tante del lungo viaggio di Christian che nel dicembre scorso ha perso la giovane moglie ed il loro futuro bambino ,proprio a causa della fibrosi cistica di cui la ragazza era affetta. Il percorso, ideato dall' istruttrice Cassandra Leccese si è snodato lungo un tratto della via francigena e la zona precollinare di Gassino e Castiglione Torinese , per concludersi a Settimo dove il gruppo è stato accolto dai volontari dell' associazione Palaver, le autorità locali e la cittadinanza.
20 km di solidarieta' compagnia e ...
tanta pioggia!!!

Fonte 

Christian passerà anche da Alessandria, sul suo blog ci sono tutte le date. Noi lo accoglieremo a Novi il 13 per poi accompagnarlo il giorno 14 a Voltaggio. Fate girare è per una nobile causa.

In viaggio per Marta

La morte di Marta, parla Christian: «Due macchinari non funzionavano» Lei si è spenta tra le sue braccia

 

 

giovedì 5 maggio 2016

Domenica 8 maggio: Giro delle Cinque Torri

 
La Sezione CAI di Acqui Terme propone per Domenica 8 maggio 2016 la 14° edizione del "Giro delle Cinque Torri nella Langa astigiana".
 
GIRO LUNGO
Ritrovo in piazza del Castello a Monastero Bormida alle ore 7 per l’iscrizione. Partenza ore 8 con percorrenza in 8 ore circa di km 30 di sentiero in prevalenza sterrato con un dislivello complessivo in salita m. 1100 ed altrettanto in discesa. Segnavia CAI “5T”. Arrivo a Monastero.
 
GIRO CORTO
Ritrovo in piazza a San Giorgio Scarampi alle ore 8.30 per l’iscrizione. Partenza ore 9.30 con percorrenza in 5 ore di km 18 con dislivello in salita m. 450 ed in discesa m. 1100 su fondo in prevalenza sterrato. Segnavia CAI con indicazione “5T”. Arrivo a Monastero.
 
All’arrivo polenta con contorni e musica a cura della PROLOCO di Monastero B.da
 
Sono previsti sconti e premi per i Gruppi CAI più numerosi.
 
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martedì 3 maggio 2016

Lavorare nel Parco

La coop. Montagne del Mare cerca collaboratori per la stagione estiva


La Cooperativa Montagne del Mare ricerca personale per la stagione estiva 2016 da impiegare presso le seguenti strutture della Valle Gesso e Vermenagna:

  • Centro visita e informazioni dell'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime a Vernante.
  • Centro informazioni e informazioni dell'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime a Terme di Valdieri.
  • Parcheggi
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lunedì 2 maggio 2016

Domenica 8 maggio: sui sentieri di Campomorone (GE)

Appennino Ligure

Dalla frazione di Gallaneto, con il sentiero N° 6 si sale alle case Burano dove ci si immette sul N° 4
fino alla fine, da qui si sale al Passo di Prato Leone con il N° 8 e all’Osservatorio per il pranzo.
Discesa al Passo di Prato Leone e con i sentieri N° 12 e N° 11 si ritorna alle auto.

Difficoltà: E
Dislivello: 670
Ore di cammino: 5
Capogita: Silvano Barbieri - Giovanni Isola

CAI Bolzaneto (GE)

Programma 2016

Il Sentiero Frassati



domenica 1 maggio 2016

La sfida sull’Everest del manager anti-cancro: da Biella al campo-base per raccogliere fondi

L’impresa in solitaria di Pietro Presti, direttore del Fondo Tempia


Biella
Raggiungere in solitaria il campo base dell’Everest (5.364 metri), per raccogliere fondi destinati all’acquisto di un rivoluzionario sistema che riduce la perdita dei capelli durante la chemioterapia. La sfida per Pietro Presti, direttore generale della Fondazione Tempia di Biella (da 35 anni impegnata nella difficile battaglia contro il cancro), è certamente insolita. Lui non è un runner, e nemmeno un alpinista esperto, ma mettersi alla prova per una buona causa è la molla che lo ha spinto a misurarsi nell’impresa. Presti, infatti, è amante della montagna ma nulla più.

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