domenica 31 gennaio 2021

Il laghetto del Bocco che quando si ghiaccia diventa un bellissimo "cuore" naturale

Il laghetto del Bocco che quando si ghiaccia diventa un bellissimo "cuore" naturale
Il laghetto è diventato la location di un cortometraggio e, durante le riprese, ha regalato una splendida sorpresa, ghiacciandosi e diventando un "cuore"

Il laghetto del Bocco che quando si ghiaccia diventa un bellissimo "cuore" naturale

Tra tutti i panorami incantevoli dell'entroterra ligure, merita senz'altro una menzione il laghetto del Bocco, nel parco naturale regionale dell'Aveto (GE).

Si tratta di um piccolo lago artificiale - nei pressi del passo del Bocco - che l'ente parco ha valorizzato nel tempo creando un percorso naturalistico attrezzato lungo le sue sponde, tra leggii e aree pic nic. 

Il laghetto si trova nel comune di Borzonasca, e quest'anno ha riservato una sorpresa molto particolare. Con la neve e l'abbassamento delle temperature, infatti, il paesaggio si è totalmente imbiancato ma non solo, perché l'acqua si è trasformata in ghiaccio, e il laghetto ha assunto una bellissima forma di "cuore".

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"Lago Cuore di Ghiaccio:" un cortometraggio per raccontare in una fiaba il parco dell'Aveto



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Il laghetto è diventato la location di un cortometraggio e, durante le riprese, ha regalato una splendida sorpresa, ghiacciandosi e diventando un "cuore"

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Camminare fa bene quanto correre?


Che differenze ci sono tra camminare e correre?

Ci sono molti benefici per la salute che si possono ottenere sia dalla corsa che dal camminare.

  • Correre può aiutarti a perdere peso più velocemente, più alto rischio di lesioni.
  • Camminare è un ottimo punto di partenza se non ti sei mai esercitato prima.

Sia camminare che correre sono eccellenti allenamenti cardiovascolari, ma camminare fa bene alla tua salute quanto correre?

Entrambi sono esercizi che puoi fare ogni volta che vuoi e ovunque tu scelga. Potrebbe essere una corsa intorno al parco o una passeggiata lungo la spiaggia. Puoi farlo con un amico o prendere del tempo per te stesso ed esplorare la zona.

Quindi, come decidi cosa è meglio per te?

Diamo un’occhiata ai benefici che ciascuno può offrire, oltre ad alcuni dei rischi connessi.

Benefici di camminare e correre

Ci sono benefici che si applicano sia alla camminata che alla corsa, entrambe possono:

  • Elevare l’umore.
  • Migliorare il sonno.
  • Aumentare i livelli di energia.
  • Ridurre il rischio di ipertensione.
  • Ridurre il rischio di diabete.
  • Ridurre il rischio di malattie cardiache.
  • Ridurre il rischio di cancro.
  • Diminuirei livelli di colesterolo.
  • Diminuire il rischio di cataratta legata all’età.
  • Aiutare a vivere più a lungo.

Qualsiasi esercizio cardiovascolare è un beneficio per la nostra salute.

Eleva l’umore

Viviamo in un’epoca in cui tutti sono impegnati tutto il giorno. Inserire anche il tempo per fare movimento può sembrare un compito impossibile. Tuttavia l’esercizio fisico può migliorare il nostro umore e aiutare con la depressione e la concentrazione. Ci offre del tempo prezioso, lontano dagli impegni che affrontiamo giorno per giorno. È così bello poter staccare per un po’.

Quando facciamo movimento aumentiamo il livello di ormoni chiamati endocannabinoidi. Questi ormoni sono oppioidi e hanno sul nostro corpo un effetto simile alla cannabis. Producono una sensazione di euforia, riducono l’ansia e riducono la capacità di provare dolore.

A causa dell’aumento del flusso di sangue al nostro cervello quando ci alleniamo, vengono rilasciati altri ormoni chiamati endorfine. Le endorfine sono i nostri antidepressivi naturali ed è stata dimostrata la loro utilità per il trattamento della depressione.

L’esercizio fisico ci fa sentire bene con noi stessi e quindi aumenta la nostra fiducia e autostima.

Migliora il sonno

Lo stress e l’inattività possono interferire con la nostra capacità di dormire bene e con l’appetito. L’esercizio fisico ci aiuta ad avere livelli energetici più elevati e a rilasciare gli ormoni buoni, che possono aiutarci a dormire meglio.

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sabato 30 gennaio 2021

Dispersi sul Monte Velino, elicottero perde il gatto delle nevi che trasportava

Non è ancora chiaro cosa sia successo, ma il pilota dell'elicottero che avrebbe dovuto trasportare in quota un gatto delle nevi, nell'ambito delle ricerche dei quattro escursionisti dispersi da domenica scorsa sul Monte Velino in Abruzzo, ha tagliato il gancio baricentrico che trasportava il mezzo, facendolo precipitare al suolo per fortuna senza conseguenze. Difficilmente il gancio si è spezzato, più probabile che il pilota si sia trovato in difficoltà e abbia sganciato il carico, manovra prevista in casi d'emergenza

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mercoledì 27 gennaio 2021

"Pedestribus": ecco 8 itinerari escursionistici facili e raggiungibili con i mezzi Amt

"Pedestribus": ecco 8 itinerari escursionistici facili e raggiungibili con i mezzi Amt
Otto percorso tra forti, trincee, neviere, chiesette, borghi rurali e altri angoli da scoprire proprio dietro casa

"Pedestribus": ecco 8 itinerari escursionistici facili e raggiungibili con i mezzi Amt

A Genova è arrivato il progetto "Pedestribus" che permette di godere delle bellezze rurali della città. Dalle alture di Genova, ai territori dei nove municipi cittadini, sono state ideate 8 proposte tutte raggiungibili a piedi e con i mezzi, in tutta comodità.

Si cammina sempre all'interno del comune di Genova in queste otto escursioni, raccolte e presentate in una guida di 56 pagine: i punti di partenza e di arrivo sono collegati con i mezzi Amt o con la ferrovia Genova-Casella, e ogni gita tocca un municipio diverso, eccezion fatta per il percorso ad anello dell'acquedotto storico, che abbraccia sia la bassa sia l'alta Val Bisagno. "Pedestribus" si è concretizzato grazie alla collaborazione tra Comune di Genova, Amt, Cral, Amt, Cai (Club Alpino Italiano) e Soccorso Alpino, che ha geolocalizzato i percorsi al fine di poter effettuare eventuali interventi di soccorso nel minor tempo possibile. I percorsi sono stati scelti e indicati dalle sezioni e sottosezioni del Cai e dalla sezione Montagna del Cral Amt, grazie alla loro consolidata esperienza anche nell’outdoor urbano.



"Pedestribus": ecco 8 itinerari escursionistici facili e raggiungibili con i mezzi Amt

Ecco dunque gli otto percorso tra forti, trincee, neviere, chiesette, borghi rurali e altri angoli da scoprire proprio dietro casa:

San Carlo di Cese - Colle Gandolfi - Monte Pennello, a cura di CAI ULE Sestri Ponente: un percorso che da San Carlo di Cese consente di raggiungere Colle Gandolfi attraverso l’antico percorso commerciale che collegava il mare di Pegli con l’entroterra.


Alta Val Chiaravagna, a cura di CAI ULE Sestri Ponente: itinerario che si snoda nella valle formata dal torrente che nasce presso il borgo di Serra Panigaro.


Anello dell’Asosto di Bigiae, a cura del CAI Bolzaneto: si tratta di un sentiero ad anello di recente riapertura che porta al curioso ricovero “Asosto di Bigiae”; è un itinerario che permette di ammirare l’ampia vista su Genova, il suo golfo e i suoi monti.


Sampierdarena - Forte Diamante, a cura del CAI Sampierdarena: comoda passeggiata che dal centro di Sampierdarena raggiunge forte Diamante toccando importanti siti di interesse storico, artistico e religioso.


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Acquedotto storico, il Comune studia un programma di valorizzazione



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„Otto percorso tra forti, trincee, neviere, chiesette, borghi rurali e altri angoli da scoprire proprio dietro casa

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martedì 26 gennaio 2021

Quattro dispersi sul Velino, il maltempo complica le ricerche

Si sono interrotte nel primo pomeriggio di ieri, 25 gennaio, a causa del maltempo, le ricerche dei 4 escursionisti dispersi da domenica sul monte Velino, in Abruzzo. Le operazioni di soccorso riprenderanno questa mattina, tempo permettendo. 

Soccorsi bloccati dalla bufera

Le ricerche dei 4 escursionisti di Avezzano (AQ) – Tonino Durante, 60 anni, Valeria Mella, 25 anni, Gianmarco Degni, 26 anni e Gian Mauro Frabotta, 33 anni, tutti e quattro amanti della montagna ed escursionisti esperti – sono andate avanti fino a tarda notte domenica 24 gennaio, per riprendere alle prime luci dell’alba di lunedì.

I quattro hanno lasciato le proprie auto nei pressi del rifugio Casale da Monte a Massa d’Albe (AQ) per intraprendere una escursione nella Valle Majelama, non si sa ancora se diretti verso Punta Trento Punta Trieste, le due cime del massiccio del Velino.

Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo e della Guardia di Finanza si sono portate in quota appena scattato l’allarme da parte del papà della ragazza, preoccupato perché la figlia in serata non era ancora tornata a casa. Nella notte di domenica è decollato dalla base di Pratica di Mare anche un elicottero dell’Areonautica militare a dare manforte agli 11 uomini, due squadre del Soccorso Alpino e una delle Fiamme Gialle, che con gli sci hanno battuto valle Majelama, cercando di seguire il percorso dei quattro dispersi.

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lunedì 25 gennaio 2021

Il Cammino dei Ribelli

 

130 km tra banditi e partigiani, contadini e camminatori


A piedi nella sconosciuta Val Borbera, tra Piemonte, Liguria, Emilia e Lombardia, alla scoperta di storie medievali, feudali e partigiane. Un cammino tra villaggi e natura selvaggia in Appennino, incontrando i testimoni di una ostinata rinascita contadina, sociale e spirituale, sulle sponde del venerato Borbera. Un’esperienza di turismo lento per rilanciare una terra spopolata e bellissima. Un grande anello tra Arquata Scrivia e il monte Antola, percorribile tutto l’anno solo con la guida digitale del Cammino dei Ribelli. E’ possibile pernottare in tenda o in b&b e alberghi, sfruttando la tariffa speciale dedicata a chi presenta la credenziale del cammino.

Aggiornamenti!

Il cammino sarà dotato di segnaletica specifica nei prossimi mesi. Chi vuole percorrerlo deve dotarsi delle tracce gps disponibili qui.

Il percorso prevede attraversamenti del torrente Borbera. E’ necessario dotarsi di sandali o scarpe da acqua per svolgerli in sicurezza. Nel periodo invernale o in caso di piena non scendere nel greto ma proseguire su strada come indicato.

In inverno le strutture di accoglienza sono quasi tutte disponibili previa prenotazione con anticipo.

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Le tappe

Dove dormire

domenica 24 gennaio 2021

Brescia, valanga travolge e uccide un alpinista sul Mortirolo

La slavina si è staccata allʼinterno del Comune di Monno a quota 2.300. La persona recuperata è stata trasporta in elisoccorso allʼospedale di Bergamo

Una persona è stata travolta da una valanga che si è staccata a Monno, nel Bresciano, in prossimità del Passo del Mortirolo a quota 2.300 metri. L'alpinista è stato estratto dalla neve e portato in codice rosso con l'elisoccorso all'ospedale di Bergamo, dove è deceduto. Era stato ricoverato in gravissime condizioni. 

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Sestri Ponente, rinasce il sentiero storico per l’abbazia di Cassinelle: 3,5 km di storia

 

Grazie alla collaborazione tra Comune, Amiu e i volontari Genova. Un antico sentiero del ponente genovese, che si snoda nell’entroterra di Sestri Ponente, rinasce grazie al lavoro dei volontari dell’Asd Monte Gazzo Outdoor. Sabato 23 gennaio, gli assessori allo Sviluppo delle Vallate del Comune di Genova Paola Bordilli e all’Ambiente Matteo Campora, accompagnati dal presidente del Municipio Medio Ponente Mario Bianchi, hanno fatto un sopralluogo al sentiero in concomitanza con l’avvio dei lavori di pulizia, da parte dei volontari coadiuvati dai ragazzi del gruppo scout Agesci Ge54 Sestri Ponente, con il supporto logistico di Amiu Genova, del piazzale dell’Abbazia di Cassinelle, la cui edificazione risale al XIII secolo.

(...)

Il percorso ripristinato si snoda su un itinerario di 3,5 chilometri, con tratti panoramici sulla costa di ponente, boschi di castagni e querce. A metà del percorso si trova l’Abbazia trecentesca di Cassinelle, che nella sua storia è stata Commenda dei Fieschi, tra il XVI e il XVIII secolo, e poi appartenuta alla famiglia Grimaldi, i reali del Principato di Monaco.

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sabato 23 gennaio 2021

Il Covid non ferma il Gran Trail Courmayeur: si correrà dal 9 all’11 luglio

Una preparazione fisica straordinaria, esperienza in montagna e conoscenza dei propri limiti: per tutti gli ultra trail runners che pensano di possedere queste qualità, la buona notizia è che sono aperte le iscrizioni alla nona edizione del Gran Trail Courmayeur 2021

La delicata situazione causata dalla pandemia non fermerà gli ultra trail runners del Gran Trail Courmayeur. La nona edizione della manifestazione, infatti, è stata confermata. Si correrà dal 9 all’11 luglio 2021, tra le cime che circondano Courmayeur, al cospetto del Monte Bianco.

Sul sito 100X100trail.com sono ufficialmente partite le iscrizioni, aperte agli atleti di tutto il mondo, purché dotati di una forza fisica, resistenza e di una tenacia decisamente extra-ordinarie.

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giovedì 21 gennaio 2021

Da Tortona a Castellania

 

Km 17,1 - Dislivello + 332
Da Tortona il percorso segue il sentiero E1 (percorso europeo da Capo Nord a Capo Passero), in un paesaggio collinare che oggi torna a ospitare le preziosi viti del Timorasso.

Nel primo tratto l'itinerario si sviluppa con piacevoli dislivelli in direzione sud, sfiorando Carbonara Scrivia e Villaromagnano, attraversando Montale Celli e Costa Vescovato con un agevole percorso; poco oltre si ammira il panorama di Castellania, che diede i natali al Campionissimo del ciclismo Fausto Coppi e ne ospita la Casa-museo e un monumento celebrativo.

Fonte

Castellania Coppi

mercoledì 20 gennaio 2021

Guida al Trekking: 9 consigli per principianti

 


Sei un escursionista alle prime armi?


Ami la natura e ti piacerebbe vivere il piacere di un viaggio lento tra i boschi, sulle montagne, magari alla scoperta di qualche piccolo borgo che custodisce la storia e le tradizioni della nostra penisola?

Ecco per te alcuni consigli per fare in modo che il tuo trekking sia piacevole e sicuro, la prima di una lunga serie di escursioni sui sentieri.

1. Comincia piano


Sei alla prima escursione o giù di lì?
Bene. Non è il caso di iniziare con l’Appalachian Trail.

Quanto sei allenato? Cammini tutti i giorni?
Vai a lavorare a piedi o il tuo trail più lungo va dal salotto alla cucina?

Sii sincero con te stesso. Come si dice, non fare il passo più lungo della gamba.
Comincia con una piccola escursione, poi si vedrà, usa il buon senso.

2. Informati sul tuo itinerario


Una volta scelto l’itinerario, cerca informazioni sul percorso.
Dai soprattutto un’occhiata alla segnaletica, al dislivello, al periodo consigliato, alla durata del percorso.

Acquista una guida affidabile, trova una mappa che descrive l’escursione, cerca nei forum su internet e soprattutto cerca il tuo trekking nella nostra sezione itinerari!

Non hai che l’imbarazzo della scelta.

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Ci ha lasciati Cesare Maestri, lutto nel mondo dell’alpinismo

Questa volta Cesare ha firmato il libro di vetta della scalata sulla sua vita” sono le parole usate dal figlio Gian per dare la notizia della morte di Cesare Maestri.

“Il Ragno delle Dolomiti”, questo il suo soprannome, ci ha lasciati all’età di 91 anni. Nato il 2 ottobre 1929 a Trento, per oltre 40 anni ha vissuto a Madonna di Campiglio, dove aveva aperto un suo negozio.

Con Maestri se ne va un pezzo della storia dell’alpinismo. Una carriera lunga che avuto la sua più alta espressione sulle Dolomiti, dove ben presto iniziò a scalare in solitaria le pareti e le vie più difficili, diventando uno dei primi ad affrontare il sesto grado (il più alto all’epoca, negli anni 50), sia in salita che in discesa. Una passione che lo portò a realizzare oltre 3500 scalate, circa un terzo da solo.

La vita di Maestri è intrecciata non solo ai Monti Pallidi, ma anche al Cerro Torre. Una storia che comincia con l’amara esperienza del ritiro nel 1958; che continua nel 1959 con la tragedia della morte di Toni Egger e la successiva polemica sull’effettiva veridicità del successo della cima (che sarebbe stata la prima del Torre); e che culmina nel 1970 con la salita realizzata con il famoso compressore e terminata sotto il fungo di ghiaccio che forma la vetta della montagna. Una scalata anch’essa molto criticata per la modalità in cui fu portata a termine.

“L’alpinista più bravo è quello che diventa vecchio” diceva e di certo Cesare Maestri è stato tra i migliori.

martedì 19 gennaio 2021

La storia di Andrea Spinelli: “Mi avevano dato 20 giorni di vita. Camminare mi ha salvato”

Nel 2013 la terribile diagnosi, un tumore al pancreas inoperabile e un'aspettativa di 20 giorni di vita. Dopo 7 anni Andrea Spinelli è ancora qui, la sua lotta l'ha fatta camminando.

Sono arrivato fino all’oceano a piedi e ho un cancro inoperabile. L’ho gridato davanti all’Atlantico e l’oceano mi ha risposto: “Sei un pazzo, ma non ti fermare”.

Andrea Spinelli nel 2013 ha ricevuto la diagnosi spietata: un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato. Non operabile. Venti giorni di vita.

Ma Andrea ha reagito e l’ha fatto con l’attività fisica. Da quel giorno ha percorso 18 mila chilometri. Il suo è un caso clinico unico al mondo.

Andrea Spinelli: “Mi avevano dato venti giorni di vita”

Andrea non voleva arrendersi a quella diagnosi e ha deciso provare a tenere a bada la malattia camminando. Ha cominciato con viaggi brevi e poi è passato ai lunghi percorsi: la Romea Strata, la Via Francigena, il Cammino di Santiago. Racconta Spinelli:

Mi avevano dato venti giorni di vita, sono qui dopo sette anni.

Da quando mi hanno diagnosticato il cancro al pancreas ho fatto diciannove mesi di chemio che avrebbero steso chiunque.

Eppure l’ultima risonanza, che ho fatto qualche giorno fa, è andata bene: non ho metastasi, si va avanti. A piedi, ovviamente.

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domenica 17 gennaio 2021

Precipitano durante escursione con le ciaspole, soccorsi nel Torinese.

L'uomo ha riportato le conseguenze più gravi ed è rimasto bloccato in fondo al vallone, mentre la donna è riuscita a raggiungere un punto dove ha trovato campo telefonico e, intorno alle 19, ha lanciato l'allarme

Incidente per una coppia di escursionisti ieri pomeriggio a Usseglio, nel Torinese. I due, durante un'uscita con le ciaspole lungo la strada verso il lago di Malciaussia, appena sotto la diga sono precipitati finendo lungo il fiume (nel video le immagini riprese dal Soccorso Alpino). L'uomo ha riportato le conseguenze più gravi ed è rimasto bloccato in fondo al vallone, mentre la donna è riuscita a raggiungere un punto dove ha trovato campo telefonico e, intorno alle 19, ha lanciato l'allarme. 

I soccorsi

A quel punto è scattato l'intervento delle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. Con sci e pelli di foca è stata raggiunta prima la donna, poi l'uomo è stato individuato e, dopo averne valutato le condizioni e averlo stabilizzato, le squadre lo hanno trasferito mediante manovre alpinistiche fino alle tracce della strada carrozzabile, a monte del torrente.

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Trovati morti due scialpinisti dispersi in Ossola: i corpi a 2.200 metri di quota

I corpi di due scialpinisti dispersi a Devero, in alta Ossola (VCO) sono stati ritrovati nella conca alpina a 1600 metri

Si tratta di un uomo ed una donna, entrambi lombardi, sono stati ritrovati a circa 2.200 metri di quota, nella zona sopra l’alpe di Crampiolo. Si erano perse le loro tracce ieri, avrebbero dovuto pernottare in una baita ma questa mattina non sono stati visti ed è stato dato l’allarme.

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sabato 16 gennaio 2021

Nardo', Vigili del Fuoco soccorrono escursionista bloccata su costone a picco sul mare

Le ultime fasi del salvataggio della donna

Video

È record! Sul K2 10 nepalesi: sono i primi a scalarlo d’inverno

L’ultimo dei 14 Ottomila ancora non conquistato nella stagione più fredda è un’impresa di un’alleanza nepalese fra cui Nirmal Purja


Anche il K2 è stato scalato in inverno ed è un trionfo targato Nepal. Il K2 era l’unico dei 14 giganti della Terra che finora aveva respinto ogni assalto nella stagione più fredda. Ha resistito 5 anni in più del Nanga Parbat, mentre l’Everest era stato il primo a “capitolare” ben 31 anni fa. E la grande novità è proprio il fatto che i primi salitori della seconda montagna della Terra sono tutti nepalesi e si sono aspettati per salire insieme tutti i 10 a toccare gli 8611 metri della vetta. Non c'era mai stato nessun nepalese fra i protagonisti delle prime salite invernali degli altri 13 Ottomila. Infatti i protagonisti di quelle salite sono stati in larghissima maggioranza polacchi (ai quali si è aggiunto poi Simone Moro, con ben 4 prime invernali sugli Ottomila). La grande notizia è stata turbata da un incidente a un alpinista della spedizione che scendeva ai campi bassi.

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giovedì 14 gennaio 2021

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE NEI PARCHI D’ITALIA ANNO 2021

 

Diamo senso “civile” all’anno nuovo scegliendo di trascorrerne le giornate all’aria aperta, nei Parchi d’Italia. Un’opportunità sociale solo per giovani. Infatti il Servizio Civile è riservato a cittadine e cittadine dai 18 ai 28 anni.

Due le novità 2021:
– i Parchi, visti come  “fonte di vita”, indispensabili per salute e benessere, scrigno di biodiversità e cultura da conservare
– Agenda 2030 che abbraccia ogni progetto, con i 10 anni che ci restano per cambiare usi e costumi in piena emergenza climatica, perdita di risorse naturali, inquinamento, disuguaglianze sociali, tanto altro e, in aggiunta, l’attuale emergenza sanitaria da covid.

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE  – Il Servizio Civile è rivolto a cittadine e cittadini dai 18 ai 28 anni. Fino alle ore 14.00 di lunedì 8 febbraio 2021 è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2021 e il 2022. I progetti hanno durata variabile tra gli 8 e i 12 mesi, attuati nella piena osservanza delle misure di contenimento della pandemia da Covid.
C’è  l’opportunità di vivere questa singolare e formativa esperienza di volontariato anche nei Parchi d’Italia,  che compongono un mosaico vario di natura e cultura.

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martedì 12 gennaio 2021

UNA FORESTA (GESTITA) PER IL MASSICCIO DELL'ANTOLA

Un ambiente silvo-pastorale di stampo appenninico, con una impronta mediterraneo montana. Sono queste le caratteristiche della Zona Speciale di Conservazione "Massiccio dell'Antola, Monte Carmo e Monte Legna" che vede, finalmente, l'approvazione del Piano Forestale Aziendale che contribuirà alla tutela di habitat  e specie.


La caratteristica che rende peculiare, in ambito piemontese, la Zona Speciale di Cosnservazione (ZSC) "Massiccio dell'Antola, Monte Carmo e Monte Legna" è quella di rappresentare un esempio di ambiente silvo-pastorale di stampo appenninico con impronta mediterraneo montana.

Nel complesso lo stato di conservazione degli habitat forestali della ZSC è buono e caratterizzato da una dinamica naturale di ricolonizzazione di ambienti aperti a causa dell'abbandono delle tradizionali attività silvo-pastorali, minacciando la conservazione degli habitat di prateria e prato pascolo di interesse comunitario. Nel contesto paesaggistico, storico e di elevato valore per la biodiversità, i vecchi castagni da frutto, distribuiti in patches o "tessere ambientali" (superfici che differiscono dalle superfici vicine) nei pressi delle frazioni, rappresentano una specificità gestionale in quanto in gran parte versano in avanzato stato di abbandono colturale. Queste formazioni, in condizioni idonee, rappresentano l'habitat di coleotteri saproxilici di interesse comunitario e conservazionistico, quali per esempio Osmoderma eremita (specie "prioritaria" cioè che richiede una protezione rigorosa oltre alla designazione di zone speciali di conservazione). All'opposto, pur in un quadro evolutivo non rapido, dopo oltre 50 anni di abbandono della gestione, si assiste all'arricchimento delle faggete con specie mesofile e alla ricostituzione dell'originaria fascia di transizione della cerro-faggeta, localmente mista con carpino nero; anche negli orno-ostrieti si assiste ad un arricchimento in aceri e querce ed all'invasione di numerose specie dei castagneti da frutto non più coltivati, parallelamente al deperimento della specie.

L'approvazione del Piano Forestale Aziendale (PFA)

Sulla base di questi presupposti il 10 novembre scorso, la Giunta regionale ha approvato il PFA del sito "Massiccio dell'Antola, Monte Carmo e Monte Legna" - redatto nell'ambito del progetto P.A.N.T.A. (Pianificazione Aree Naturali in Territorio Appenninico) e finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 - che si pone come obiettivi strategici il miglioramento compositivo e strutturale delle faggete, con finalità di conservazione e recupero dell'habitat, garantendo il favorevole stato di conservazione dei gruppi faunistici ad essi associati quali la chirotterofauna e i coleotteri saproxilici, puntando alla disetaneizzazione e all'arricchimento della biomassa; la rivitalizzazione e conservazione di patches di vecchi castagni da frutto e valorizzazione della castanicoltura dove ancora praticabile, anche a fini di tutela della biodiversità, paesaggistici, turistici e didattici; la diversificazione dei prodotti forestali utilizzabili; la conservazione, ricostituzione e recupero funzionale di habitat non forestali di interesse comunitario in un'ottica di gestione silvo-pastorale (praterie, prato pascoli, prati da sfalcio).

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lunedì 4 gennaio 2021

Slavina in Garfagnana. 7 persone coinvolte, tutti salvi

 

Nel primo giorno dell’anno il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano – CNSAS si è trovato a gestire un delicato intervento in Garfagnana, a seguito del distacco di una slavina in località Pradaccio presso San Pellegrino in Alpe nel comune di Castiglione Garfagnana.

L’allarme è arrivato dalla centrale 118 alle ore 14:30 per segnalare il coinvolgimento di un gruppo di sette persone. In realtà solamente una persona è effettivamente rimasta sepolta dalla slavina ma poi fortunatamente è riuscita ad uscirne illesa. Altre quattro persone hanno deciso di rimanere sul posto per paura del distacco di altri slavine dal pendio. Le tre persone rimanenti hanno invece fatto rientro al rifugio in località Predaccio. La squadra dei soccorritori si è diretta sul posto e ha provveduto al recupero delle persone che si trovavano nei pressi della slavina. Un’altra squadra ha invece provveduto al recupero degli altri componenti del gruppo, che avevano fatto ritorno al rifugio.

La persona travolta ha avuto una grande fortuna in quanto è rimasta completamente sommersa ma con la mano e il bastoncino visibile. Ne è uscita indenne nonostante un rotolamento a valle di circa 40 metri. La fortuna è stata che lo spessore di neve staccatosi circa 50 cm era coeso ma inconsistente. La persona ha avvertito i colpi dei rami sul suo corpo mentre scivolava lentamente. La testa è rimasta pochi centimetri sotto la neve e il figlio l’ha subito liberata. 

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domenica 3 gennaio 2021

Valanga in val Senales, 2 morti

Slavina ha investito scialpinisti sopra Maso Corto

(ANSA) - BOLZANO, 03 GEN - E' di due morti il bilancio di una valanga che si è staccata sopra Maso Corto in val Senales. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il soccorso alpino e l'elisoccorso Pelikan.

L'allarme è stato lanciato da testimoni, che hanno visto la slavina investire un gruppo di scialpinisti.
    Il pericolo valanghe in gran parte dell'Alto Adige, dopo le nevicate di questi giorni, è marcato (grado 3 di 5).

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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