venerdì 29 novembre 2013

Meteorologia in montagna

In montagna riguardo ai temporali è sempre meglio prevenire che curare. I fulmini costituiscono una notevole insidia per chi pratica attività in montagna. Rischi che derivano anche dall'intensità delle precipitazioni, dal vento e dalla discesa improvvisa della temperatura. Chi poi, malauguratamente, si trova in queste condizioni mentre sta affrontando vie impegnative, che non concedono veloci scappatoie, deve prestare molta attenzione alle previsioni e ai segni del "tempo". Ho notato, anche nell'ambito del CAI, molta impreparazione e  sufficienza nei riguardi delle previsioni meteo, nonostante nei corsi sia contemplata l'educazione alla meteorologia.
Allora torniamo ai temporali....In meteorologia quando all'interno della nube per motivi che non è il caso di approfondire si manifesta attività elettrica, si parla di temporale. E' molto importante saper riconoscere la tipologia di nubi che può sviluppare un temporale: il cumulonembo. Tipiche nubi a sviluppo verticale che raggiungono quote superiori molto alte e, nella fase della maturazione, assumono la classica forma ad "incudine". Manifestazioni dell'instabilità dell'atmosfera per fortuna hanno vita molto breve: in poche ore possiamo assistere allo sviluppo in cielo, alla successiva maturazione e all'esaurimento della cella temporalesca. L'insidia del fenomeno risiede proprio nella rapidità perchè può mancare il tempo per mettersi al riparo.
Evitiamo i temporali! La sera prima di un'escursione si dovrà porre molta attenzione alle previsioni meteorologiche, osservando più bollettini e preferendo quelli che si riferiscono al luogo dell'escursione, esempio meglio evitare (almeno di non essere più che esperti) le previsioni fai-da-te. Molte volte bisogna saper leggere tra le righe di un bollettino e interpretarlo.

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lunedì 25 novembre 2013

Il monte Alfeo (m.1651)

GORRETO (522) – MONTE ALFEO (1651)
Tempo di salita:
Tempo totale:
Segnavia: due triangoli gialli e 111 (segni bianco-rossi) da Gorreto a Bertone; 111 (segni bianco-rossi) da Bertone al Monte Alfeo

Partenza dalla piazza di Gorreto (522) - acquedotto - pendici sud Monte Alfeo - Bertone (1068) - pendici sud-ovest Monte Alfeo - costa sud Monte Alfeo - Monte Alfeo (1651)

CAMPI (779) – MONTE ALFEO (1651)

Tempo di salita: ore 2.15
Tempo totale: ore 4
Segnavia: 115 (segni bianco-rossi)





Dalla frazione di Campi (raggiungibile in 3.5 km dal bivio sulla provinciale 45 posto tra Gorreto e Ottone) (779) si imbocca l’itinerario 115 (segni bianco-rossi). Il sentiero, dopo aver tagliato i tornanti della strada sterrata, sale nel bosco fino a sbucare su una spalla ai margini di una bellissima conca erbosa. Tra prati e faggi maestosi si raggiunge la dorsale sud-orientale del Monte Alfeo. Qui si presentano due possibilità: o continuare a seguire l’itinerario 115 che perde quota sul versante della Val Trebbia fino ad innestarsi con il sentiero 111 proveniente da Bertone e diretto al Monte Alfeo, oppure seguire l’evidente traccia (non segnata) che risale ripida il costone sud-est della montagna fiancheggiando una recinzione per animali.

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L'Alta Val Trebbia

mercoledì 20 novembre 2013

Domenica 24 novembre: Il Tempio della Fraternità (Pv)

Fabbrica Curone - Cella di Varzi

Lunghezza del percorso Km 10 A/R
Quota di partenza m.472 s.l.m.
Quota di arrivo m. 674 s.l.m.
Dislivello effettivo in salita m.380
Difficoltà E

Il percorso
Dalla Pieve Romanica di Fabbrica Curone m. 472 s.l.m., in prossimità della Pizzeria La Pieve, si imbocca in direzione Est una larga carrareccia che attraversa splendidi boschi di castagno e sale fino alla frazione di Pareto m. 631 s.l.m.
Da questo punto la carrareccia diventa meno battuta e si inerpica tra campi e boschi fino al Monte Caponega, in alcuni tratti il percorso è scavato tra le imponenti rocce di arenaria e conglomerato ed è abbastanza facile imbattersi in lastre di roccia compatta con visibili tracce fossili di piccoli invertebrati marini. Il percorso prosegue a mezza costa e in seguito scendere ripidamente alla frazione di Cella di Varzi m. 644 s.l.m., lasciando alla nostra sinistra i ruderi del Castello di Cella. Ora il tracciato prosegue fino a incrociare la strada asfaltata che conduce a Varzi (PV), e in pochi minuti si raggiunge l’abitato di Cella di Varzi (PV), si avanza nella parte alta della frazione raggiungendo il Tempio della Fraternità a m 674 s.l.m.

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Associazione Naturalistica Culturale
La Pietra Verde

venerdì 15 novembre 2013

Avventure in Appennino con La Pietra Verde per ragazzi dai 6 ai 13 anni

Il nostro Appennino, attraente, misterioso, incantevole… con le sue conosciute valli: Staffora, Curone, Borbera, luoghi magici e ancora selvaggi quando li percorriamo risalendo le morbide vette: Giarolo, Ebro, Chiappo, Boglelio, Cavalmurone, Legnà, Carmo e altri ancora. Proprio alle pendici del Monte Ebro m 1701 s.l.m. troviamo un accogliente struttura della Parrocchia di Stazzano (AL): il Rifugio Pineta, ubicato nei pressi del paese di Piuzzo in val Borbera a m 950 s.l.m. nel Comune di Cabella Ligure (AL), è dotato di grande refettorio con sala TV, 2 baite in legno da 17 posti con letti a castello, bagni e docce con acqua calda, campo da calcio, cappella votiva e addirittura la connessione WI-FI. È in questo luogo che si svolgeranno i Campi Avventura invernali per ragazzi dai 6 ai 13 anni, dopo le indimenticabili esperienze dei campi passati presso il Rifugio Escursionistico “Piani di San Lorenzo” nel Comune di Cantalupo, che proseguiranno dall’estate 2014 terminati i lavori di ampliamento della struttura, ecco una nuova avventura da vivere tutti insieme. Un luogo perfetto, un’esperienza unica per i ragazzi, un territorio che diventa terreno fertilissimo per giochi, scoperte, passeggiate, laboratori, per conoscere luoghi meravigliosi, per instaurare nuove amicizie, per crescere in maniera semplice e con rispetto reciproco, e alla sera, dopo la cena, intorno al calore della stufa, i racconti, le leggende e le storie ammalianti di questi monti ci culleranno fino al meritato riposo. I Campi Avventura sono seguiti da un Istruttore di Walking Ecoconsapevole e due assistenti inseriti nell’Associazione Naturalistica Culturale “La Pietra Verde”, i posti disponibili sono 17 per turno (misti), dal 27 al 30 dicembre 2013 e dal 2 al 5 gennaio 2014, il costo è di € 150,00 per persona che comprende la pensione completa e l’assicurazione. 
 
Le iscrizioni dovranno essere effettuate telefonando ai seguenti numeri: 338.5291405 – 338.8157173
Oppure inviando una e-mail all’indirizzo: info@lapietraverde.it entro il 21 dicembre 2013.
Ulteriori informazioni sul sito www.lapietraverde.it
 

Su Deejay Tv arriva una serata dedicata al Mezzalama


Un’immagine del Mezzalama
Sarà proposto un documentario sulla “maratona di ghiaccio”
 
Aosta 
 
Questa sera alle 21 sul canale Deejay Tv (visibile su satellite e digitale terrestre) andrà in onda il documentario «Mezzalama. Maratona di ghiaccio», prodotto da Giuma produzioni (che ha sede a Torino) in collaborazione con la Fondazione Trofeo Mezzalama e la Filmcommission Valle d’Aosta. La regia è di Angelo Poli, scritto con Chiara Giuliani e fotografia di Gianni Monfredini.

Fonte

martedì 12 novembre 2013

Parco Naturale Regionale di Piana Crixia

Dolci colline coltivate e ripidi versanti di nuda roccia
 
I dolci declivi coltivati delle Langhe di Piana Crixia, nel piccolo omonimo parco regionale, sono a tratti bruscamente interrotti dai calanchi, suggestive forme erosive comuni nelle vicine Langhe piemontesi ma uniche in Liguria, quasi onde di sabbia e argilla dove la vegetazione pioniera sembra tentare di galleggiare. L'emblema del parco è lo spettacolare, gigantesco fungo di pietra. Il monumento naturale è costituito da un grande masso ofiolitico sostenuto da una colonna di detriti modellata dall'erosione dovuta soprattutto al ruscellamento delle acque superficiali.

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martedì 5 novembre 2013

Domenica 10 novembre: Sulla Via del Mare

Selvapiana - Monte Boglelio 
Valli Curone (AL) e Staffora (PV)

Lunghezza del percorso Km 11 A/R
Quota di partenza m.770
Quota massima m.1701
Dislivello positivo m 720
Difficoltà E

Escursione sul sentiero 105, che raggiunge lo spartiacque tra le valli Staffora e Curone sul monte Boglelio a m 1.492 s.l.m. Una larga mulattiera ci condurrà prima al bivacco in località Pian dei Laghi, poi ad un secondo e più attrezzato bivacco Pian della Morra ed infine all’ultimo bivacco presso il monte Bagnolo, eccezionale punto panoramico sulle valli adiacenti.

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lunedì 4 novembre 2013

Parco Alpi Liguri, 1,5 milioni dalla Regione per manutenzione

Genova - Risorse per 1,5 milioni di euro sono stati assegnati dalla Regione al Parco delle Alpi Liguri per la manutenzione della viabilità, il recupero della sentieristica, l'accoglienza nei rifugi dei visitatori.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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