domenica 31 marzo 2019

"Non ce la facciamo più": escursionisti salvati dall'elicottero sul Corno alle Scale

Cinque persone soccorse: stanche e senza idoneo equipaggiamento

BOLOGNA - Cinque escursionisti, mentre stavano percorrendo il sentiero dei Balzi dell’ora, a causa del ghiaccio e perché sprovvisti di ramponi, piccozza e abbigliamento idoneo, non sono più riusciti a proseguire la marcia di avvicinamento verso la cima del Corno.

Uno di loro ha chiamato la Centrale Operativa 118 di Bologna, macro area EMILIA Est, che ha provveduto ad inviare sul posto la squadra in pronta disponibilità del Soccorso Alpino, stazione Corno alle Scale che una volta arrivata sul posto ha pensato a mettere in sicurezza gli escursionisti che erano molto provati dalla stanchezza.

Vista la situazione ambientale e fisica, gli operatori  del Cnsas per rendere l’ evacuazione più sicura hanno richiesto l’intervento dell’elicottero 118 base di Pavullo dotato di verricello, con a bordo un tecnico del Soccorso alpino.

L'elicottero ha provveduto tramite un dispositivo denominato “triangolo di evacuazione” a recuperare due del gruppo e condurli in un luogo sicuro dove hanno potuto raggiungere le loro vetture. Le due persone soccorse sono un ragazzo del 1995 residente a Finale Emilia ( Modena) ed una ragazza di Cremona del 1993.

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Sabato 4 maggio: Salita alla Croce degli Alpini

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venerdì 29 marzo 2019

La Via del Sale Speciale solo DONNE-da Varzi a Camogli 4 giorni

Come promesso ecco il programma dei quattro giorni sulla Via del Sale! scritto e redatto dalla Guida ambientale Francesca Vanzetta che  orgnizza e propone il  cammino la Via del Sale, che dalla lombardia  Varzi (PV) arrivi al Mare al parco di Portofino!
Per prenotazione Scrivere direttamente a Francesca, guida ambientale brava, preparata e sopratutto con molte anni di esperienza  per trekking /cammini .Francesca è specializzata per cammini per donne che amano camminare in compagnia e apprezzare il cammino lento . Grazie Francesca che organizzi questo  bel cammino  in 4 giorni, facendo lavorare  B&B, lungo la Via  del Sale , i piccoli negozietti, dando un vero sviluppo eco sostenibile delle nostre TERRE ALTE. Grazie Francesca
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mercoledì 27 marzo 2019

Il nostro 25 aprile

Il nostro 25 aprile, dopo la commemorazione a Pertuso, continuerà sui monti e nella valle. Il 27 aprile sarà l'occasione per chi ama camminare di compiere la traversata Fascia-Carrega Ligure. Per chi non volesse o potesse visitare a piedi i luoghi dei lanci può partecipare nei punti di raccolta di Casa del Romano e Capanne di Carrega o ai Piani di Carrega dove verrà effettuato un lancio.


Nel pomeriggio e sera siete tutti invitati alla Festa che si terrà in Carrega.

Il giorno seguente l'appuntamento è al Museo della Resistenza "G.B. Lazagna" a Rocchetta dove sono invitati soprattutto le famiglie con ragazzi e studenti per un laboratorio didattico e l'incontro con le Delegazioni alleate.

BUONA FESTA DELLA LIBERAZIONE

Camminare: effetti positivi


martedì 26 marzo 2019

Sabato 30 marzo: Segni di uomini e rocce "incisioni e geologia del Monte Beigua"

Ritrovo 
Novi Ligure ore 8:30, parcheggio Museo dei Campionissimi, Ovada 9:10 uscita A26, oppure appuntamento da concordare.

Organizzato da Stefano M trek Guida Ambientale Escursionistica AIGAE

Cosa rappresentano o cosa vogliono dirci le misteriose incisioni ritrovate nell'area del Monte Beigua? Se vi interessa saperlo allora partecipate a questa escursione, vi parlerò delle teorie, della storia e delle possibili interpretazioni di questi misteriosi segni, lasciati dalle antiche popolazioni che qui vi abitarono a partire dal Neolitico.
L'escursione è strutturata su due brevi anelli, intervallati da uno spostamento in macchina di pochi km. Sarà possibile anche partecipare ad una sola delle due escursioni. La mattina visiteremo il Complesso del Dolmen, l'area più ricca di massi incisi dell'intero parco del Beigua. Il pomeriggio, dopo il trasferimento in macchina, partendo dalla cima del M. Beigua raggiungeremo la Pietra Scritta, una vera e propria "lavagna" di roccia, coperta da incisioni nella sua interezza.
LUNGHEZZA: Giro del Dolmen (mattina) 4 km, Giro Pietra Scritta (pomeriggio) 3 km.
DISLIVELLO: 300 m in totale.
DURATA: 2 ore per il Giro del Dolmen, 1 ora per il Giro della Pietra Scritta.
DIFFICOLTA': E (escursionistico), nonostante la brevità dei percorsi, vi è da considerare che per raggiungere le incisioni bisogna percorrere dei tratti fuori sentiero, su erba o bosco.
QUOTA PARTECIPAZIONE: 13 euro la giornata, 7 euro la mezza giornata.
NON COMPRESE le spese di viaggio e il pranzo (in zona ci sono due ristoranti/rifugi).
EQUIPAGGIAMENTO: scarpe da trekking o scarponcini, indumenti per proteggersi dal freddo, indumenti di ricambio, acqua o bevande per 1 lt, consigliato il pranzo al sacco, consigliata la macchina fotografica, consigliati i bastoncini da trekking.
IL PERCORSO SI ADATTA ALL'ACCOMPAGNARE CANI PURCHE' TENUTI AL GUINZAGLIO.
L'ESCURSIONE VERRA' EFFETTUATA SOLO IN CONDIZIONI METEO FAVOREVOLI, VALE A DIRE SENZA PIOGGIA. MIA PREMURA SARA' QUELLA DI CONTROLLARE LE PREVISIONI, PERCIO' NON PREOCCUPATEVI.
Numero minimo di partecipanti 5, massimo 15.
Per prenotarsi o informazioni:
telefonare 3313108578 (Stefano)
oppure scrivere a stefanomilano.trek@gmail.com
prenotarsi entro la mattina del giorno prima.
Il pagamento verrà effettuato in contanti sul posto o tramite IBAN.
Buona natura...

Ritrovati vivi i due escursionisti dispersi da sabato nel parco nazionale Valgrande

Erano arrivati in un punto da cui non riuscivano a muoversi e avevano acceso un fuoco


Il primo incontro dei due dispersi con i familiari a Cicogna
VERBANIA
Sono stati ritrovati stamattina (martedì 26) Luca Guarracino, 37 anni di Cassano Magnago, e Christian Antoniello, 32 anni di Vergiate, dispersi da sabato nel parco nazionale Valgrande. I due escursionisti stanno bene. Li hanno trovati da poco i soccorritori, che per il terzo giorno si erano messi sulle loro tracce. I varesini erano in zona Baldesaut, sopra Pogallo, dove avevano anche acceso un fuoco per scaldarsi nei momenti più freddi. Non sapevano tornare indietro.

«Hanno fatto la cosa giusta - dice Massimo Bocci, presidente del Parco nazionale Valgrande, che stamattina era salito per dare una mano alle ricerche -: non sapendo dove andare si sono fermati. Si deve fare così, per evitare pericoli e attendere i soccorsi in sicurezza».
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domenica 24 marzo 2019

Valanga sulle Alpi svizzere, un morto e un ferito

Illese le altre due persone travolte stamattina

E' di un morto ed un ferito il bilancio della valanga che questa mattina ha travolto quattro sciatori sulle Alpi Svizzere, in località Arpettes nel Cantone Vallese. Lo riportano i media locali. 

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Gran Trekking Monferrato dei Castelli Bruciati – Edizione Primaverile

Percorso in 4 tappe con partenza ed arrivo a Cerrina in frazione Valle, per un totale di 100 km. attraverso 11 Comuni della Valle Cerrina, parzialmente su strade sterrate e parzialmente su strade asfaltate a bassa percorrenza, sfiorando a nord la ciclabile Vento ed a sud lo storico percorso della Superga-Crea. La manifestazione ha lo scopo di far conoscere un territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche che costituiscono il patrimonio dei Comuni interessati dall’evento, occasione unica per visitare un territorio sconosciuto nel basso Monferrato, su sentieri naturalistici, storici, culturali e devozionali incontrando 35 chiese, 8 castelli e innumerevoli panorami incantati. Un paesaggio vitivinicolo riconosciuto recentemente patrimonio mondiale dall’Unesco. Le escursioni rientrano nelle attività ludico motorie del tempo libero e non hanno carattere competitivo, i partecipanti saranno sempre accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica da cui non dovranno allontanarsi per motivi di sicurezza.





E' arrivato il momento di prenotare!!!!! Se non volete perdere l'occasione di partecipare a questo trekking unico non aspettate oltre.......

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sabato 23 marzo 2019

LE PORTE DI PIETRA VI DANNO APPUNTAMENTO IL WE DEL 17 E 18 MAGGIO 2019

Ringraziamo sentitamente tutti coloro che hanno contribuito alla splendida riuscita della manifestazione:
Le Amministrazioni Comunali che ci mettono a disposizione tutte le strutture necessarie a sostenere la logistica.
L'imponente servizio di sicurezza che con la regia del dottor Roberto Repetto e di Emanuele Crepaldi organizza tutto il servizio sanitario medico e paramedico.
Gli operatori forestali della Regione Piemonte che attraverso le varie squadre dislocate sul territorio hanno fatto un enorme sforzo per la pulizia di circa 130 km di sentieri devastati dal gelicidio dello scorso dicembre.
La polizia Municipale di Cantalupo Ligure e i Carabinieri di Rocchetta Ligure e Cabella che hanno garantito l'ordine, soprattutto nelle delicate fasi della partenza delle varie gare.
L'associazione Albergatori che ci ha sostenuto nel ristoro finale agli atleti.
L’Ente Parco delle Capanne di Marcarolo.
Le Pro Loco, le associazioni locali e gli altri operatori (Proloco Cantalupo Ligure, Associazione Avi di Roccaforte Ligure, Proloco di Mongiardino Ligure, Ristorante Costa Salata, Proloco di Cabella Ligure, Rifugio Parco Antola, Art B&B di Campassi, Circolo ACLI di Vegni, Albergo Capanne di Cosola, Rifugio Ezio Orsi, Rifugio Piani di San Lorenzo) che hanno dato un contributo essenziale alla riuscita della manifestazione con una partecipazione imponente dal punto di vista del numero dei volontari. Queste associazioni, assieme a molti altri volontari, hanno accolto con grande entusiasmo e capacità gli atleti provenienti da tutta Italia.
E, in ultimo, la ASD Gli Orsi che dal 2006 porta avanti la manifestazione curandone ogni aspetto tecnico e con indomabile energia ed entusiasmo la sorregge e la promuove.
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venerdì 22 marzo 2019

Camminar Mangiando a Montaldo

L’appetito vien camminando….. Sono aperte le iscrizioni per la passeggiata enogastronomica tra le colline della Valcerrina organizzata dal Circolo Amici di Montaldo in collaborazione con Cammini DiVini di Augusto Cavallo (Guida Escursionistica Ambientale). L’evento è in programma per domenica 31 marzo con ritrovo alle 10 per le iscrizioni e partenza alle 11 di mattina.
Il percorso di circa 10 km. si snoda tra antichi sentieri, boschi, borghi storici e sapori tradizionali gustando piatti primaverili.


Il ritrovo è di fronte al Circolo Amici di Montaldo, durante il percorso adatto anche per famiglie e mediamente impegnativo, i partecipanti troveranno vari puti ristoro nei quali potranno degustare piatti tipici effettuando un pranzo completo a tappe.

Il tracciato prevede la partenza dal borgo di Montaldo per poi scendere tra i parati ed i campi di fondovalle per poi risalire verso il paese di Casalino da dove inizieranno le prime tappe di degustazione. A seguire si entrerà tra i boschi della Valcerrina fino a tornare a Montaldo per terminare il cammino in dolcezza.
E’ previsto anche un menù alternativo per vegetariani.
E richiesta la prenotazione (obbligatoria), per info e prenotazioni contattare:
Augusto cell. 339 4188277 – mail: augusto.cavallo66@gmail.com
Costi di partecipazione: 18 €. Per gli adulti, 10 €. Per bambini fino a 12 anni
Si consigliano calzature da trekking, abbigliamento adeguato alla stagione e una scorta d’acqua.
I bastoncini da Nordic Walking verranno messi a disposizione gratuitamente dagli organizzatori fino ad esaurimento disponibilità.
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La Regione Liguria ha cancellato mille ettari di aree protette

In Consiglio sono stati respinti tutti gli emendamenti dell’opposizione La replica dell’assessore Mai: in futuro nulla vieta di tornare indietro

Il Parco del Finalese è tramontato definitivamente dopo la bocciatura in Consiglio regionale
GENOVA
«La Liguria che vogliamo e che stiamo costruendo ha sempre guardato all’ambiente e oggi è dalla parte di tutti i giovani in piazza» aveva scritto il governatore Giovanni Toti sulla sua pagina di Facebook commentando il Friday for future».
Due settimane fa il consiglio regionale aveva votato all’unanimità un ordine del giorno sulla tutela ambientale e sull’adesione all’agenda 2030. Però ieri lo stesso consiglio regionale ha fatto fare un altro passo avanti (fino all’articolo 13) alla Legge che ridefinisce i Parchi regionali e le aree protette della Liguria, cancellando circa mille ettari di superficie protetta, eliminando, da ieri pomeriggio, qualsiasi possibilità di istituire il Parco del Finalese anche se, ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Stefano Mai, «in futuro in qualsiasi momento, seguendo l’iter di costituzione di un parco, con la volontà del territorio, si può istituire».
Istanze del territorio che comunque si erano già fatte sentire, a favore del Parco del Finalese, attraverso la presa di posizione delll’Associazione Albergatori di Savona. Nessun esito ha avuto la richiesta, prima del M5S la scorsa settimana e poi ieri mattina di Rete a sinistra & Liberamente in Liguria, di uno stop e una riapertura della discussione in commissione Ambiente, anche alla luce della presa di posizione di Federparchi e del Cai di Liguria e Piemonte. E proprio la Regione Piemonte ha dato il via, nei giorni scorsi, all’istituzione del Parco del’Alta Val Borbera di cui si parlava da 40 anni.
Nella Legge che di fatto riforma i Parchi Liguri, approvata articolo per articolo dalla maggioranza, si dà pieno potere alla Regione di commissariare i parchi a sua discrezione (anche se l’impossibilità di funzionamento dell’ente parco non è imputabile alla gestione dell’ente stesso)e, non si aumentano le risorse (circa due milioni e 800 mila euro, pari al 3 per mille del bilancio regionale), si aumentano le pene pecuniarie per chi commette reati all’interno delle aree, ma si limita il potere di rilevare i comportamenti fuori legge alle guardie del parco, che praticamente esistono solo nel Parco di Portofino, e al personale dei Parchi, dicendo no a un emendamento della minoranza che proponeva un allargamento ad agenti giurati volontari delle associazioni di pesca e ambiente, guardie venatorie, carabinieri forestali, figure prevista, ad esempio, per i controlli venatori.
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lunedì 18 marzo 2019

La Via Francigena Italiana completa: dal Gran San bernardo a Roma

L'itinerario completo della Via Francigena italiana, dal Gran San Bernardo a Roma. Un viaggio di 50 giorni (chiaramente accorciabile a piacimento) che vi farà apprezzare con lentezza la straordinaria varietà del nostro paese.

Ogni tappa ha termine in una città d’arte, o in piccoli paesi ricchi di testimonianze di storia. Arrivare a San Gimignano, a Sutri, a Pontremoli dopo una giornata di cammino non è la stessa cosa che arrivarci in auto. A piedi o in bici c’è un valore aggiunto: le ore trascorse in natura, immersi nel paesaggio campestre, calcando selciati antichi, usurati dal passaggio di migliaia di pellegrini prima di te.
SloWays conosce bene la Via Francigena, perché da anni si impegna perché sia ben attrezzata e percorribile da tutti, a piedi e in bicicletta. Conosce i posti giusti dove fare sosta, i piccoli gioielli di arte che è un piacere scoprire. 
Giorno 1: Arrivo al Col Gran San Bernardo
Giorno 2: Dal Passo Gran San Bernardo a Etroubles - 13,5 km
Giorno 3: Da Etroubles ad Aosta - 15,5 km
Giorno 4: Da Aosta a Nus - 16 km
Giorno 5: Da Nus a Saint Vincent - 17 km
Giorno 6: Da Saint Vincent a Verres - 16,5 km
Giorno 7: Da Verres a Pont Saint Martin - 13 km
Giorno 8: Da Pont Saint Martin a Ivrea - 21 km
Giorno 9: Da Ivrea a Viverone - 20 km
Giorno 10: Da Viverone a Santhia - 17 km
Giorno 11: Da Santhia a Vercelli - 27 km
Giorno 12: (da Vercelli in treno a Robbio) Da Robbio a Mortara - 14 km
Giorno 13: Da Mortara a Garlasco - 23 km
Giorno 14: Da Garlasco a Pavia - 25 km
(...)
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venerdì 15 marzo 2019

Come vedere Free Solo di Alex Honnold in streaming online

È possibile vedere Free Solo di Alex Honnold in streaming online: il documentario prodotto da National Geographic che racconta come Alex Honnold, il 3 giugno 2017, ha scalato gli 864 metri della parete di granito Freerider del El Capitan, in appena 3 ore e 56 minuti, ha appena vinto il premio Oscar come miglior documentario ed è in tour, anche in Italia, con una serie di date fino a metà marzo, per un totale di circa 40 serate.


Free Solo, dell’operatore e regista Jimmy Chin, coadiuvato dalla moglie Elizabeth Chai Vasarhelyi, già premiato come miglior documentario ai Bafta, è più di un documentario: al centro dei 100 minuti di visione non c’è solo o tanto una scalata che è stata definita lo sbarco sulla luna dell’arrampicata ma la mente di Honnold e il suo modo unico e irripetibile di affrontare ciò che fa e che ci ha anche raccontato in questa nostra intervista esclusiva dello scorso anno.

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Gita rinviata...

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giovedì 14 marzo 2019

Piemonte, nasce il Parco regionale dell’Alta Val Borbera

Carrega Ligure - Il Parco in Val Borbera era atteso da quarant’anni e adesso è diventato realtà. Il Consiglio regionale ha infatti approvato la nuova legge che istituisce 10mila ettari di nuove aree protette, fra cui il Parco regionale dell’Alta Val Borbera, che riguarderà il territorio di Carrega Ligure (mappa in fondo al testo), fortemente voluto dal sindaco Marco Guerrini e da circa mille cittadini che avevano sottoscritto un appello alla Regione nel 2017
Il consigliere regionale Walter Ottria commenta: «Il voto finale in aula è una bella notizia per il Piemonte e sono soddisfatto del risultato che abbiamo ottenuto, anche perché tutte le sollecitazioni provenienti dall’alessandrino che ho portato a Torino sono state recepite dalla giunta e dall’aula».
Sono tre i provvedimenti che hanno ricadute dirette per l’Alessandrino: l’istituzione del Parco naturale e area contigua dell’Alta Val Borbera presso il Comune di Carrega Ligure; ampliamento di 152 ettari della Riserva naturale di Castelnuovo Scrivia; istituzione del Parco del Po piemontese, attraverso l’unificazione del Parco del Po alessandrino e di quello del Po vercellese.
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LA VIA FRANCIGENA - DA SAN MINIATO A SIENA

DAL 24  AL 28  APRILE     2019  (PRIMO GRUPPO)
DAL 01  AL  05 MAGGIO 2019  (SECONDO GRUPPO)


LA STORIA


Fin dal Medioevo, migliaia e migliaia di persone attraversavano l’Italia, percorrendo soprattutto le strade consolari romane, per recarsi a Roma in visita alla tomba dell'apostolo Pietro, oppure per raggiungere il porto di Brindisi ed imbarcarsi per la Terra Santa.
In epoca post-carolingia, molti pellegrini che valicavano le Alpi superando il Colle del Moncenisio, provenivano soprattutto dalla terra dei Franchi. Ecco spiegata l'origine del nome della strada Francigena che, gradualmente, si inserì in quel sistema viario (spesso costituito da semplici percorsi) che disegnava la mappa dei principali luoghi di spiritualità del tempo.
Citata già nell'876 (quando venne nominata per la prima volta in un antico documento – un atto relativo ad un affitto – ad oggi conservato nell'Abbazia di S. Salvatore del Monte Amiata), molti documenti storici d'archivio attestano l'esistenza della Via Francigena facendo riferimento a diversi tratti di strada battuti da pellegrini.
Infatti, questo tracciato religioso, venne abbozzato con l'entrata dei Longobardi in Italia alla fine del settimo secolo. Questo popolo iniziò a percorrere abitualmente l'antica Via Romana Parma-Lucca, la Via Aemilia Scauri, che venne chiamata la Via del Monte Bardone (il Mons Langobardorum) e che si configurò come l'arteria che diede origine alla futura Via Francigena.
Investita dallo sviluppo e dal diffuso benessere che caratterizzò l'Europa sulla fine dell'anno 1000, la Via iniziò ad essere percorsa oltre che da re ed eserciti (alla conquista del Sacro Sepolcro), da mercanti e pellegrini ed iniziò ad apparire come un percorso di fede e di crescita personale e spirituale, di una "ricerca della Perduta Patria Celeste".

La più antica, autentica e significativa relazione di viaggio (datata 990) lungo questa Via della Fede è quella che narra il pellegrinaggio (da Canterbury verso Roma) compiuto dal vescovo Sigerico.

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mercoledì 13 marzo 2019

Un grosso masso sfonda il tetto del rifugio Scotter nel Cadore: nessun ferito

La roccia, di diverse tonnellate, si è staccata insieme a una frana dalle cime sovrastanti San Vito di Cadore

Un enorme masso precipitato con una frana di rocce staccatasi dalle cime sopra San Vito di Cadore ha colpito stamani il rifugio Scotter-Palatini, a 1.580 metri di quota. Non vi sono feriti. Nel rifugio c'era solo una dipendente, uscita pochi istanti prima che la sua stanza venisse colpita dal masso, rimasta incolume. 

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lunedì 11 marzo 2019

Come e perché mettersi in cammino

Anche un viaggio di mille miglia comincia con il primo passo (Lao Tzu)



La primavera è in arrivo, le giornate che si allungano e aumenta la tua voglia di staccare la spina, di immergerti nella natura, e magari di metterti in cammino, ma... non sai bene come fare.
Ce la farai? Riuscirai ad organizzarti? Cosa porterai con te nello zaino? Che scarpe dovrai scegliere? Come dovrai allenarti? Sarà meglio partire da solo o in compagnia, e soprattutto: che senso ha fare un viaggio a piedi? Come mai sempre più persone scelgono il cammino quando ci sono modi molto meno faticosi per passare le vacanze?
Troverai le risposte a molte di queste domande nel corso "Il primo passo, come e perché mettersi in cammino", tenuto da Alberto Conte e Susanna Di Ciò alla Scuola del Movimento Lento. Un weekend in cui si alterneranno facili camminate sulla Via Francigena e i sentieri attorno al Lago di Viverone con letture, riflessioni, e approfondimenti in aula sulla preparazione del viaggio, la scelta dell'attrezzatura, l'allenamento. Due giorni di relax in cui conoscerai nuove amiche e amici, che potrebbero diventare i tuoi prossimi compagni di viaggio.
Leggi il programma e iscriviti!
 
I prossimi corsi
 
22-24 Marzo: Cammino diVino - Il sentiero che porta dalla vigna al bicchiere - Corso sulla produzione e la degustazione del vino con Elisa Pozzo
29-31 Marzo: Immagini in movimento lento - Corso di fotografia per camminatori con Roberto Bianchetti
5-7 Aprile: Il Primo Passo, come e perché mettersi in cammino - Imparare a organizzare un viaggio a piedi con Alberto Conte e Susanna Di Ciò
12-14 Aprile: Il cammino delle erbe selvatiche Riconoscere le erbe commestibili lungo i sentieri, con Viviana Sorrentino
3-5 Maggio: In cammino, in ogni senso - Vedenti, ipovedenti, non vedenti camminano insieme alla scoperta dei sensi "addormentati", con Dario Sorgato
10-12 Maggio: Bagno di Foresta - 
Un'immersione nella natura selvatica, con Italo Bertolasi
24-26 Maggio: La pace ad ogni passo - 
Pratiche di meditazione camminata, con Antonella Arnese

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domenica 10 marzo 2019

Molassana, oltre 200 volontari per ripulire l’acquedotto storico

Genova - Oltre 200 volontari hanno preso parte sabato mattina alla giornata di pulizia dell’acquedotto storico che si snoda da Prato a Staglieno, in Valbisagno (mappa in fondo al testo), con il coordinamento di Amiu, Iren e Comune di Genova.
Hanno partecipato anche gli assessori Barbara Grosso (Cultura) e Paolo Fanghella (Lavori pubblici), insieme con scout, rappresentanti di associazioni locali, migranti e personale del Municipio.
Entro fine mese, via ai lavori di “restyling”Intanto, il Comune ha confermato che entro il mese di marzo partiranno i lavori di “restyling” della struttura, che risale al Duecento e partendo dalla Valbisagno riforniva d’acqua l’intera città; gli interventi comporteranno la sostituzione delle antiche lastre di “luserna” (sono circa 90) che costituiscono la pavimentazione del sentiero: «Questo intervento è un passo in avanti verso la messa in sicurezza dell’intera passeggiata, un percorso di 15 chilometri di particolare interesse sia dal punto di vista storico sia ambientale, che verrà ripristinato e adeguatamente segnalato. Quest’opera è anche inserita nella mia delega sulle Vallate - ha spiegato l’assessore Fanghella - I lavori, dal valore di circa 50mila euro, sono resi possibili grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio».
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sabato 9 marzo 2019

Ballard e Nardi, adesso è finita: "Le sagome sono le loro"

Il racconto degli ultimi giorni di ricerche di Alex Txikon sul Nanga Parbat prima che con il telescopio individuasse i due alpinisti. “Con una grande tristezza informo che le ricerche per ritrovare Daniele Nardi e Tom Ballard sono state sospese. E che Alex Txikon e il team di ricerca hanno confermato che le sagome sullo sperone Mummery sono quelle dei 2 alpinisti”. Questo ha scritto l’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo


Ecco il racconto di queste giornate di ricerche sul Nanga Parbat scritto da Alex Txikon, l'alpinista spagnolo che ha partecpato in prima persona alle ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard, morti sulla parete dello Sperone Mummery. “Con una grande tristezza informo che le ricerche per ritrovare Daniele Nardi e Tom Ballard sono state sospese. E che Alex Txikon e il team di ricerca hanno confermato che le sagome sullo sperone Mummery sono quelle dei 2 alpinisti”. Questo ha scritto l’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo.

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giovedì 7 marzo 2019

Muore a 14 anni precipitando per 30 metri dal sentiero Rilke a Trieste: era con la madre

Un ragazzo di 14 anni è morto a Trieste dopo essere sfuggito per un istante al controllo della madre: l'adolescente è precipitato per 30 metri dal sentiero Josef Maria Rilke, passeggiata a picco sul mare dedicata al poeta boemo scomparso nel 1926.

Il ragazzo era con la madre, la quale a un certo punto l'ha perso di vista. Non trovandolo ha chiamato la Polizia che dalla spiaggia di Sistiana (Trieste) ha visto una sagoma sulle rocce della costa. Intervenuti anche i vigili del fuoco e il soccorso alpino. I soccorritori calatisi dall'alto si sono avvicinati constatando il decesso.

La caduta, dai primi accertamenti, è accidentale. Lo conferma la Polizia. La passeggiata, panoramica e suggestiva sul Golfo di Trieste, collega le località di Sistiana e Duino (Trieste)

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sabato 2 marzo 2019

Ripulire le strade camminando, l'idea di Emanuele ha già trovato seguaci

Ripulire le strade dai troppi rifiuti abbandonati, cominciando da casa. Prima da solo, poi con gli amici. E poi chissà, coinvolgendo sempre più persone: l'iniziativa parte da Cassano Spinola

CASSANO SPINOLA (AL) – Ripulire le strade dai troppi rifiuti abbandonati, partendo da casa. Prima da solo, poi con gli amici. E poi chissà, coinvolgendo sempre più persone. È l’obiettivo di Emanuele Gigante, 22enne di Cassano Spinola, che armato di sacchetti, buone gambe e tanta voglia di fare ha cominciato la sua opera di pulizia.

«Mi piace andare a camminare per le strade che collegano Cassano ai centri vicini, come Gavazzana e Sant’Agata Fossili – spiega Emanuele, studente di Scienze geologiche a Pavia – Quando vai a piedi, ti accorgi della quantità di rifiuti che si trovano appena fuori dal nastro d’asfalto, uno spettacolo indecente. Per questo ho iniziato a raccoglierli».

Bottigliette di plastica e di vetro, sacchetti di immondizia, cartacce: «Ai bordi delle strade si trova di tutto», dice. Emanuele ha già trovato alcuni amici con cui dare il via all’iniziativa: «La mia speranza è che altre persone seguano il nostro esempio. A breve attiveremo anche una pagina Facebook per coordinare le iniziative. Intanto abbiamo già lanciato l’hashtag #dirtywalkchallenge grazie al quale chi lo desidera potrà condividere sui social network le proprie passeggiate “spazza rifiuti”. Dalle strade poi ci sposteremo anche al greto del fiume Scrivia».

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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