lunedì 28 marzo 2011

Domenica 3 aprile: Pertuso - Garbagna

Traversata che partendo dalle Strette di Pertuso in Val Borbera, dopo aver toccato la frazione di Rivarossa, costeggiato il Monte Gavasa, raggiunto il Monte Barillaro ci porta a Garbagna in Val Grue. Si parte con un doppio itinerario da quota 362 m. in corrispondenza della Casa Cantoniera Le Baracche: il primo gruppo affronterà, in un bosco di querce, noccioli e castagni, la salita lungo una mulattiera che ripida in circa un’ora condurrà alla borgata di Rivarossa (mt. 738 ). Il secondo invece si cimenterà con un sentiero poco segnato e più esposto ma molto panoramico, che seguendo un crinale e successivamente deviando a sinistra ci porterà a raggiungere l’altro gruppo in località Rivarossa. Questa frazione abbandonata a metà degli anni ’50, è la più elevata del comune di Borghetto di Borbera ed è ubicata in eccezionale posizione panoramica da cui la vista spazia sull’intero territorio circostante. Le case ormai diroccate e immerse nella natura che si sta lentamente riappropriando degli antichi spazi, sorgono in ordine sparso.
In una di esse è ancora presente una macchina per sgranare le pannocchie da azionare a mano. Ancora ben conservata emerge una casa dotata di stalla, ubicata al piano terreno dell’abitazione, che, nel corso del 2006, è stata restaurata e adibita a bivacco per escursionisti. Si prosegue su una carrareccia sterrata e si arriva in breve alla chiesetta della Madonna di Rivarossa (755 m.), affrescata all’interno con decorazioni architettoniche. La sterrata prosegue con lieve pendenza lungo il crinale fino a contornare il Monte Gavasa. Proseguendo quasi in piano si arriva ai piedi del Monte Barillaro (804 m.), dove saliremo diritti per un sentierino nella boscaglia sino alla sua sommità e qui è prevista la sosta per il pranzo. Si riparte in un leggero saliscendi con brevi tratti asfaltati sino a raggiungere il Santuario Madonna del Lago, dal quale, in circa 30 minuti di discesa, si arriva a Garbagna dove troveremo (speriamo) il pulman che ci riaccompagnerà a casa.
Ritrovo: ore 7,45
Partenza: ore 8,00
presso la nostra sede lato Via Kennedy
Tempo di percorrenza: ore 5 escluse le soste
Difficoltà: E (escursionista)
Dislivello: 500 metri circa
Spostamento: pullman

Continua a leggere: gruppo micologico vogherese 

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venerdì 25 marzo 2011

Provincia di Torino:

Percorsi escursionistici

13 itinerari a piedi nelle 13 Comunità Montane delle valli intorno alla città di Torino. Escursioni e passeggiate su vie selciate o su sentieri in quota, alla testata delle valli o sui rilievi prealpini, adatte ai mesi estivi o alle mezze stagioni.
I percorsi segnalati su questo sito fanno parte della guida "I più bei sentieri segnalati della Provincia di Torino" curata da Furio Chiaretta che raccoglie
62 itinerari segnalati con tabelle segnavia di legno e bandierine bianco-rosse realizzate dalla Provincia di Torino e dalle Comunità montane, secondo le norme proposte dal Club Alpino Italiano.

La cartina

 

mercoledì 23 marzo 2011

Domenica 27 marzo: Montermarzino (AL) Colli Tortonesi: i sentieri del comune

"Tra vigne e pescheti sui crinali fra la Val Grue e la Val Curone"

Ritrovo a Berzano di Tortona, Municipio m. 270, ore 9.15
Vista la vicinanza dei luoghi, il ritrovo avverrà direttamente nel punto di partenza dell’escursione, il municipio del piccolissimo comune di Berzano di Tortona, che conta 157 abitanti.
Berzano dista circa 12km da Tortona ed è raggiungibile all’inizio della Val Curone passando per Volpeglino. Il municipio si trova nel sobborgo più alto, riconoscibile da un elegante villa d’epoca, con torretta e podere, in rosso vinaccia, ora sede di una comunità famiglia.

Escursione Si parte alle ore 9.30, proseguendo per la strada asfaltata sino ad una edicola sacra, lì si prende lo stradello a dx che porta a San Ruffino di Sarezzano ed in Val Grue.
Lo stradello attraversa, quasi pianeggiante, un ombroso bosco di roverelle e castagni sino a sbucare all’aperto, con belle viste sulle Alpi e la pianura, in corrispondenza di una vasca in cemento dell’acquedotto.
Si prende il tratturo che sale ripido a sx, passato un traliccio si arriva, dopo alcune ripide balze, con bei panorami sulla val Curone, sul crinale del monte Roxella (m 380 ).
Dalla cima del Roxella si scende rapidamente alla località Cappellette di Berzano m 338(10.15, 45m).
Percorse alcune centinaia di metri si giunge alla strada per Montemarzino, la si attraversa per una carrareccia che sale in un boschetto, si arriva ben presto ad una vasca in cemento dell’acquedotto, qua si prende la dx, entrando in un bel bosco di castagni.
Usciti dal bosco si riprende lo stradello asfaltato per Montemarzino che si percorre, tra bei panorami sul Giarolo, sino alla località Cadaborgo di Monleale m 408 (10.45, 30m, 1h 15m).
Qua si tiene la dx per Montemarzino, poco oltre si prende un tratturo sulla sx, tra vigne, pescheti ed un bel bosco di castagno, in 15m si giunge alla località Roncascinate di Montemarzino m 388 (11.00, 15m, 1h 30m). Qua si incrocia il sentiero n. 2 del comune di Montemarzino che, con saltuarie segnalazioni, accompagnerà buona parte dell’escursione.
Si costeggia a dx il bel borgo, da notare delle belle costruzioni di cantine a volta, scendendo per il crinale, con belle viste sulla parte alta di Montegioco.
Tagliando a sx su tracce non sempre evidenti, si giunge ben presto alla località Segagliate di Montemarzino m 280 (11.30, 30m, 2h).
Qua si riprendo lo stradello asfaltato, risalendo a sx sino alla località Castellazzo di Montemarzino m 330 (11.45, 15m 2h 15m), poco oltre una freccia del sentiero del comune indirizza in una vigna ed una carrareccia in un boschetto di roverelle, la si risale, per un bel crinale, che tra vigne, prati di erba medica e pescheti, risbuca sullo stradello asfaltato e poi alla località Caffaroni di Montemarzino m 410 (12.15, 30m, 2h 25m). Tenendo la dx in 15m si arriva a Montemarzino, qua in corrispondenza del noto ristorante da Giuseppe si sale a sx per il piazzale della Chiesa e più su ai ruderi del castello m 450 (12.30, 15m, 3h).
Sul panoramico piazzale della chiesa si sosta per la colazione al sacco.
Si riparte alle 13.45, ritornando a Caffaroni e poi in direzione di Cadaborgo, superato il quale, all’altezza del bivio del Repregosi (?) si prende a dx una carrareccia (14.30, 45m, 5h).
Si prosegue pianeggianti in costa, sino al limitare di un bosco di castagno, si scende e costeggiando dei bei pescheti si sbuca su di un prato di erba medica che si ridiscende sino ad incontrare lo stradello che conduce a Monleale Alto. Dopo alcune centinaia di metri in corrispondenza della C.na Allegrina m 305 si prende il tratturo di sx (15, 30m, 5h 30m).
Tra vigne, pescheti , in leggera discesa si arriva alla diroccata C.na Madrina e poi in salita si giunge alla località Chiesa di Berzano m 280 (15.30, 30m, 6h).
Da qui si scende sino al bivio per Magostino e poi superata la bella fontana in cemento (senz' acqua nel periodo estivo), si sale a sx per Berzano ed il municipio (15.50, 20m , 6h 20m).
L’escursione si svolge per un terzo su stradelle asfaltate e per due terzi su carrareccie, sentieri e qualche prato di erba medica
: 350m circa
: 6h 20m, delle quale 1h 20m di sosta per la colazione al sacco nel piazzale della chiesa di Montemarzino.  


 http://www.tor.it/apptrek/ 

Appennino trekking: programma 2011




- 17/4, I sentieri del timo (Rocchetta Ligure)
- 8/5, A spasso sui nostri crinali (alta Val Curone)
- 22/5, Abbazia di San Benedetto in val Perlana (Ossuccio - CO)
- 26/6, Camminata del gusto (Farigliano - CN)

- 17/7 - RIFUGIO BENEVOLO/ (LAGO TSANTELEINA) - VAL DI RHEME (AO)

- 11/9 - MONTE RESEGONE (BG)
 

 - 31/9 – 1-2/10 - LA VIA FRANCIGENA


 - 16/10 -  MONTE ZUCCARO - CARROSIO (AL)


 - 20/11 - LA CONCA VERDE (PV)

 - 27/11 - Pranzo Sociale


http://www.tor.it/apptrek/ 

lunedì 21 marzo 2011

Domenica 27 marzo: IL PARCO DEL TICINO E IL SENTIERO SENSORIALE

Il Sentiero dei cinque sensi: percorso di riscoperta della natura
Località Cascina Venara – Comune di Zerbolò (PV)

Il Sentiero Sensoriale o dei Cinque Sensi nasce grazie ad un cofinanziamento della Fondazione Cariplo per la realizzazione del progetto “Il Fiume che vorrei”, dalla collaborazione con l’Associazione La Pietra Verde, la Provincia di Pavia – Settore Tutela Ambientale, l’Università degli Studi di Pavia – DET e l’Istituto Universitario degli Studi di Pavia con la partecipazione del Comune di Zerbolò e del Parco del Ticino e la collaborazione all’Unione Italiana Ciechi.

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Vi informiamo che durante l’escursione sul Sentiero Sensoriale di Zerbolò (PV) in programma per domenica 27 marzo 2011, ha gentilmente confermato la presenza un personaggio incredibile; si tratta del Sig. Rinaldo Molaschi, due volte campione del mondo in Germania e Canada di ricerca all’oro. Il Sig, Molaschi arriverà alla Cascina Venara (inizio sentiero) nel primo pomeriggio con tutte le attrezzature, trofei e quant’altro per illustrarci le tecniche e le modalità estrattive dell’oro nel Fiume Ticino. Sarà un momento indimenticabile per tutti, l'oro del Ticino giace sedimentato in depositi alluvionali e terrazzamenti che affiorano lungo le sue rive. L’oro venne depositato nell’era quaternaria durante il lento ritirarsi dei ghiacci. Quindi un’esperienza unica per grandi e piccini che ci farà trascorrere un’altra bellissima giornata insieme.


martedì 15 marzo 2011

Domenica 20 marzo: Castell'Ermo o monte Peso Grande

Anello da Curenna a Vendone Valle Arroscia (SV)

Castellermo o Peso Grande è un monte della dorsale che divide la valle Arroscia dalla valle Pennavaira in posizione di grande pregio paesaggistico. L’aspetto dolomitico del monte ci è nascosto sino a che lo osserviamo dal versante meridionale; è la parete nord quella che più affascina l’escursionista. Una volta raggiunta la cima, la fatica dell’ascesa sarà ricompensata dal bellissimo panorama a 360°.
Il Castello, detto anche Peso Grande per la sua mole, sorgeva sulla vetta rocciosa che si eleva a pochi chilometri dalla piana di Albenga, fra i torrenti Pennavaira e Arroscia; i suoi ruderi sono ormai quasi invisibili. È comprensibile quindi l'importanza strategica del luogo e il motivo per cui il castello sia stato tanto a lungo conteso fra Albenga e la Famiglia dei Clavesana fino al 1297, anno in cui divenne proprietà della famiglia albenganese dei Cepolla. Il versante del monte rivolto verso la Val Pennavaira è costituito da una vertiginosa parete, movimentata dalla presenza di aeree erbose, canaloni, torri e guglie dalle forme particolari che evidenziano la natura calcarea del monte.
Sul lato rivolto verso la Valle Arroscia, invece, le rocce lasciano molto più spazio ai pendii erbosi e il paesaggio è caratterizzato da orti, frutteti, uliveti e vigneti; nella zona si producono i tipici vini Pigato e Vermentino. Dalla descrizione potrebbe sembrare un monte inaccessibile, ma in realtà tutti possono arrivare in cima e apporre la loro firma nel diario di vetta custodito nella cassetta alla base della croce.
Escursione facile e non particolarmente faticosa, che offre bei panorami sulle Alpi Liguri e l'Appennino e che, data la modesta elevazione del Monte Castellermo, è effettuabile anche durante la stagione fredda; il sentiero è sempre tutto ben tracciato e segnalato.



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giovedì 10 marzo 2011

Domenica 13 marzo: Monte Reixa (Ge)

Il Monte Reixa appare, visto dal mare, imponente con i fianchi ripidi e ampi, quasi completamente privi di alberi.
L'itinerario proposto è facile e piacevole, in uno degli angoli più selvaggi del gruppo del Beigua.
Partenza da Arenzano dove lungo una sterrata e poi un bel sentiero si arriva al Passo della Gava mt. 752.
Dal passo si seguono i segnavia con una X rossa, si supera la Ca del Bullo a 990 mt., si sale
al passo Baiardo mt. 1085 e si guadagna la tondeggiante vetta del Reixa, sormontata da una piccola croce


Fonte: Cai Novi L. (Al)

lunedì 7 marzo 2011

Domenica 13 marzo: Punta Martin (Ge)

Punta Martin, 1001 m s.l.m., è un rilievo appenninico della provincia di Genova.

Poco lontano dalla cima, direzione est, si trova il monte Penello (o Pennello) ove sono presenti due piccoli bivacchi incustoditi.
Dalla sua cima si gode di un ampio colpo d'occhio sulle delegazioni di Pra', Voltri e sulla Riviera Ligure di Ponente fino a Capo Mele.

 

Punta Martin (1001 m) [da Acquasanta]

 

Punta MARTIN (1001 m.) e monte PENELLO (m. 995)



Gita organizzata dal Cai di Voghera (Pv)

 

giovedì 3 marzo 2011

Per camminare...

Per camminare, oltre alla nostra voglia, l’unica cosa veramente indispensabile sono le scarpe.

Esattamente come i pneumatici per l’auto, le scarpe sono le nostre “gomme” e
devono essere in grado di offrire le migliori prestazioni su ogni tipo di terreno: sabbia, prati bagnati, asfalto rovente, rocce e ghiaioni, etc.

La calzatura da trekking, però, ha un’altra funzione indispensabile: in qualche modo rappresenta anche il “telaio” che sostiene tutto il corpo. Oggi per le scarpe da escursionismo si può sicuramente parlare di progetti di altissima ingegneria integrata con i più avanzati studi sulla fisiologia; il tutto concentrato in un prodotto sempre più leggero e sempre più performante.

Come ormai consuetudine, su questo primo numero di primavera presentiamo le principali calzature da trekking che saranno sugli scaffali dei negozi specializzati a partire da questo mese. 


Fonte

martedì 1 marzo 2011

Domenica 6 marzo: Vara - Arenzano (Sv)

L’escursione inizia dalla piazzetta antistante la Chiesa di Vara Inferiore, frazione di Urbe (altitudine metri 672), si procede per circa cinquecento metri su stradina asfaltata, attraversato il Torrente Orba, lo si costeggia per un tratto e poi si devia a sinistra per Casa Bugastrella - segnale in ferro “Tenuta Bugastrella” si riattraversa l’Orba e si sale, con lieve e costante pendenza, prima su comoda sterrata entro faggeta, quindi con deviazione a destra, su sentiero –segnavia un quadrato giallo- in brughiera , con panoramica sulla Valle di Vara.
Si prosegue fino ai Piani di Lerna ove si incontra e si segue l’Alta Via dei Monti Liguri, su panoramico crinale spartiacque da cui si apre la vista sul mare.
In breve si arriva al Rifugio Argentea (metri 1088) dove è prevista la pausa pranzo.
Dal Rifugio, con facile sentiero e con pochi passi –circa 15 minuti–, superando alcuni facili gradini di roccia, si può raggiungere la vetta del Monte Argentea (metri 1082).
Sia la vetta che il rifugio sono un bellissimo punto panoramico con la vista che, in giornata limpida, spazia su tutta la costa ligure, sui circostanti monti Rama, Beigua, Reixa e sulle più alte vette alpine.
Inizia poi la discesa, sempre su dolce sentiero panoramico, -segnavia con tre cerchi rossi (e per un breve tratto con un bicchiere rosso che indica la presenza di una fonte d’acqua)- che passando dal riparo Fasciun (metri 973) porta al passo della Gava (metri 752) e poi, deviando a destra e seguendo il segnavia con due cerchi rossi, a quello della Gavetta (metri 717) e quindi all’area attrezzata del Pian del Curlo, dove ci si immette su stradina con asfalto che in circa quindici minuti ci conduce alla Via Terralba dove termina l’escursione.
Ritrovo: ore 6,50 presso la nostra sede lato Via Kennedy
Partenza: ore 7,05 trasferimento in autopullman
Inizio itinerario: Vara Inferiore - Arenzano
Tempo di percorrenza: ore 5
Difficoltà: E
Dislivello: salita 400 mt - discesa 800 mt
Pranzo: al sacco

Fonte: Gruppo micologico vogherese

Gita in dubbio per presenza neve entroterra savonese


 vedi situazione Monte Poggio - Urbe
 
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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