lunedì 27 dicembre 2010

Escursioni: scala delle difficoltà

T, E, EE, EEA. 

T=turistico 
 
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.


E=escursionistico 
 
Itinerari che si svolgono su sentieri in genere segnalati, ma di maggior impegno fisico e di orientamento. Si snodano su terreno vario (boschi, pascoli, ghiaioni, ecc..) e possono esservi brevi tratti con neve, facili e non pericolosi in caso di scivolata. Sono escursioni che possono svolgersi su pendii ripidi, anche con brevi tratti esposti. Questi sono però ben protetti (barriere, reti) o attrezzati (cavi, brevi scalette, pioli) e non richiedono l'uso di attrezzatura alpinistica. Questi itinerari richiedono una certa abitudine a camminare in montagna, sia come allenamento che come capacità d'orientamento. Occorre avere un equipaggiamento adeguato. Costituiscono la maggioranza dei percorsi escursionistici che si snodano in montagna.


EE=per escursionisti esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o tracce che si snodano su terreno impervio, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l'uso di attrezzatura alpinistica. Possono esserci tratti di difficile orientamento e passaggi rocciosi di bassa difficoltà tecnica. Necessitano di una buona esperienza di montagna e di una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati anche per l'orientamento.


EEA=per escursionisti esperti con attrezzatura
 
Itinerari per escursionisti esperti (EE) che richiedono in alcuni tratti l'uso di attrezzatura alpinistica (corda, imbragatura, ramponi, kit da ferrata...). Possono essere sentieri attrezzati, vie normali, facili e brevi vie ferrate, percorsi che attraversano nevai con una certa pendenza. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l'equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all'esposizione e ai terreni più alpinistici.


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mercoledì 22 dicembre 2010

Prudenza in montagna: le 10 regole d'oro

1. Prima di affrontare un'escursione, valuta le tue capacità e le difficoltà cui puoi andare incontro.
2. Ricorda che in montagna le condizioni meteorologiche sono spesso instabili. Tienilo presente anche per scegliere l'abbigliamento e l'equipaggiamento da portare con te.
3. E' meglio non andare mai soli in montagna. L'imprudenza può mettere a repentaglio la vita dei soccorritori e quella dei feriti.
4. Prima di partire, comunica ad amici o a parenti l'itinerario e la meta dell'escursione.
5. Rispetta scrupolosamente la segnaletica di pericolo e di divieto che incontri.
6. Non abbandonare mai il sentiero: è sicuramente più faticoso e può comportare notevole pericolo.
7. Le vipere si trovano più frequentemente tra l'erba alta o sotto i sassi. Se procedendo provochi del rumore, esse generalmente fuggono. Comunque pantaloni lunghi, scarpe da montagna e calzettoni pesanti proteggono dal morso.
8. Se vieni sorpreso in montagna da un forte temporale, non cercare riparo nelle vicinanze della cima; allontanati dalle croci in ferro, dalle creste e dagli alberi; se hai del materiale ferroso (piccozza, bastone, ecc.) abbandonalo.
9. La nebbia è un fenomeno comunissimo in montagna. Se è molto fitta e non sei sicuro di conoscere più che bene il sentiero, è meglio trovare un rifugio e fermarsi.
10. Rispetta l'ambiente e coloro che vivono in montagna. Accetta i loro consigli ed il loro modo di vita. 

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lunedì 20 dicembre 2010

"NON MOLLARE MAI"

Tempo fa pensando alle vicissitudini della vita e della storia delle persone che conosco, e delle mie personali, mi veniva in mente questa frase : "NON MOLLARE MAI"
Cercando nella "rete" questa frase e chi puo' averla usata mi sono imbattuto in questa frase di Ambrogio Fogar, il mio "avventuriero" preferito :


«È la forza della vita che ti insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta.»


Ambrogio Fogar

Quando salgo una montagna, quando mi prendo un impegno, quando manca una persona cara.........mi viene in mente questa frase :
"NON MOLLARE MAI"
Il trekking mi ha insegnato anche questo.......i miei riferimenti di giovinezza come Ambrogio Fogar, Messner e tanti altri mi hanno insegnato questo...........


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martedì 14 dicembre 2010

NORDIC TREKKING


I benefici che si ricevono nel praticare il Trekking sono molteplici.
Il Nordic Trekking e' la nuova tendenza: Nordic Walking su distanze più lunghe, tempo accelerato, esercizi con cardiofrequenzimetro e contatto ravvicinato con la natura – sono queste le caratteristiche principali del Nordic Trekking.
La tecnica da applicare e' quella del nordic walking adattata a percorsi da trekking piu' variabili.
L'attrezzatura fondamentale e' composta da :
* Bastoncini fissi o telescopici
* Scarpe da trekking leggere e con suola tecnica tipo Vibram , con ottimo plantare che sostiene il piede e che gli da' stabilita' , sostegno per la caviglia.
* Abbigliamento leggero e traspirante.
* Zaino leggero e di capienza adeguata alla distanza che si deve percorrere ed alla zona che si deve attraversare con sbalzi termici od altro.
Il nordic trekking e' fondalmentalmente diverso dal trekking normale perche' si utilizza una postura molto piu' eretta e coordinata.
Importante e' l'uso dei bastoncini che devono servire per spingere e fornire anche equilibrio in relazione al tipo di terreno che si percorre.
Il beneficio che si ottiene per il fisico e' notevole :
si aumenta il consumo energetico perche' vengono utilizzati circa 600 muscoli che sono pari all'85% della muscolatura del corpo.
Il Nordic Trekking alleggerisce lo stress a caviglie ed articolazioni utilizzate usualmente per camminare perche' parte dello sforzo viene effettuato dalla parte alta del corpo (braccia e spalle), ed in relazione alla migliore coordinazione e postura di movimento.
Vengono mantenute in esercizio resistenza, forza, mobilità, coordinazione , equilibrio.
I benefici sono di allenamento del sistema cardiovascolare , una maggiore ossigenazione del sangue per effetto dell'attivita' fisica svolta in alta quota , e per effetto della maggiore qualita' e pulizia dell'aria dei luoghi che vengono percorsi.
Inoltre si ottengono benefici notevoli dal punto di vista psicofico e mentale. 


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venerdì 10 dicembre 2010

Cammino ed arte lungo "I sentieri di Monet"

A partire dal Dicembre ogni sabato la Coop Strade Liguria da Scoprire ci invita tutti a Bordighera, la città delle palme, per camminare nei luoghi dipinti dal maestro dell'impressionismo Claude Monet durante il suo soggiorno nel 1884. In occasione della mostra "Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse", presso Palazzo Ducale a  Genova, dal 4 dicembre 2010 al mese di giugno 2011, si potrà partecipare a una serie di passeggiate guidate tra  i paesaggi, i giardini esotici, e i boschi che, illuminati dall'intensa luce del Mediterraneo ispirarono diversi artisti e pittori che nella seconda metà dell'Ottocento scelsero Bordighera quale luogo per soggiorni prolungati.

Il ritrovo è previsto ogni sabato alle ore 14,45 a Bordighera davanti Ufficio Turismo IAT nei pressi del Palazzo del Parco. La durata delle passeggiata è di circa due ore e mezza circa e la quota di partecipazione è di Euro 7,00, compreso l'ingresso al Giardino Pompeo Mariani (gratuito per ragazzi sino ai 15 anni).


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lunedì 6 dicembre 2010

CIASPOLANDO IN NOTTURNA

Usare le racchette da neve e' bellissimo in neve fresca, meglio ancora se al chiaro di luna, il riverbero della neve alla luce lunare e' bellissimo vi cala in una dimensione fantastica, le lampade frontali possono tranquillamente essere spente, le stelle sono talmente vicine da poter essere toccate e colte con la mano come lucciole in una sera d'estate, vi voglio proporre un percorso da fare in notturna con le ciaspole.
Val formica sotto le stelle.
Una volta raggiunta il rifugio Cima Larici punto di partenza e di appoggio, si percorre il sentiero che d'estate e' carrabile fino a porta Manazzo poi si gira a sinistra verso la Malga Manazzo e poi si gira a sinistra fuori sentiero in neve fresca girando attorno alla Val Formica e si procede dritti sempre fuori sentiero finche' si incrocia la strada che sale al Rifugio Larici che si trova sempre sulla sinistra e che e' facilmente visibile di notte dalla vallata perche' e' l'unico punto illuminato.
Alcune raccomandazioni : la strada per arrivare al rifugio e' in alcuni punti ghiacciata sono indispensabili gomme termiche o catene, fatevi accompagnare da persone esperte che conoscono bene il luogo, le temperature sono molto basse di notte (-15 gradi e a volte anche piu' basse), quindi estrema prudenza!
Il percorso comunque e' facile e tutto in quota (mt.1700 c.a.)con piccoli dislivelli quindi godetevi il chiar di luna ed il cielo stellato !! 

mercoledì 1 dicembre 2010

DUE CONSIGLI SULLE RACCHETTE DA NEVE

E' arrivata la neve e si preannuncia un inverno ricco di nevicate, una vera manna per chi ama avventurarsi tra boschi e valli in compagnia delle racchette da neve.
Sono un attrezzo indispensabile per l'escursionista che vuole muoversi nella neve fresca.
Sono state ideate dagli indiani delle foreste canadesi per spostarsi velocemente nei luoghi innevati, ma comunque vi sono prove che altri popoli le usavano, una volta che avevano scoperto che aumentando la superficie di appoggio sulla neve si sprofondava meno sul soffice manto candido.
Adesso sono diventate piu' che un attrezzo per migliorare la capacita' di spostamento nella neve, un attrezzo di moda ed a volte usato inutilmente su sentieri battuti dove non si sprofonderebbe neanche se si saltasse con gli scarponi sopra la neve.......

Le racchette da neve o le cosiddette "ciaspole" usando il termine piu' "regionale", sono invece molto utili e divertenti quando vengono usate per percorsi effettuati in neve soffice e in piena liberta' fuori dai sentieri battuti. Quando arriva il momento di acquistarle la scelta si fa molto piu' difficile. Ed allora come si fa a scegliere una buona racchetta da neve?

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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