giovedì 24 dicembre 2020

Dramma in Sardegna, escursionista precipita per 50 metri dalla scogliera e muore

Un’escursione a Cabu Nieddu si trasforma in un dramma per un gruppo di amici. Massimo Piu, 44enne, è morto sul colpo dopo un volo di cinquanta metri

Un’escursione che si trasforma in tragedia. Massimo Piu, 44enne di Alghero ma residente da anni a Torino, durante una gita insieme ad un gruppo di amici nella marina di Cuglieri, è precipitato dalla scogliera di Cabu Nieddu e, dopo un volo di circa 50 metri, è morto sul colpo. L’intervento dei soccorritori, avvenuto con l’elisoccorso, è stato inutile: l’uomo era già deceduto.

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lunedì 21 dicembre 2020

SENTIERI E PERCORSI ESCURSIONISTICI

 

Camminare è un’attività che non richiede sforzi fisici eccessivi e garantisce benefici al corpo e alla mente. Camminare almeno 40 minuti al giorno immersi nella natura è un toccasana per tutti, giovani e anziani. L’ideale sarebbe fare almeno 10.000 passi al giorno ad una buona velocità ma anche il semplice passeggiare con calma farà senz’altro bene.

Quali sono dunque i molteplici benefici?
È la ginnastica migliore per restare in forma, è a costo zero , riduce il rischio di diabete, malattie cardiache, il bisogno di ricorrere a medici e medicinali, previene il mal di schiena, e secondo uno studio americano anche il rischio di ictus e di demenza senile. E poi, è un vero toccasana contro l’ansia e lo stress.
Allora, dopo aver compreso tutti i vantaggi che ci procura l’andare a piedi non resta che cominciare, e se abbiamo già cominciato, continuiamo a farlo!

Per dedicarsi a questa attività non c’è bisogno di complicate attrezzature; bastano un paio di scarpe comode e un paio di bastoncini da trekking. Le scarpe devono essere adatte al tipo di percorso che si vuole intraprendere: se decidiamo di andare per boschi, consiglio scarponcini che siano alti alla caviglia (prendere una storta non fa piacere) e con fondo possibilmente in VIBRAM che è un materiale robusto e antiscivolo. Se il percorso si svolge su asfalto bastano un buon paio di scarpe da ginnastica. Per quanto riguarda i bastoncini, specialmente su percorsi accidentati, aiutano a mantenere l’equilibrio, rendono meno faticosa la salita e alleggeriscono il peso dello zaino.
Se poi non si è troppo pratici di sentieri, conviene scaricare qualche applicazione da internet per avere a portata di mano la mappa del luogo dove ci troviamo, Io uso GEORESQ ( gratuito per i soci CAI, 24,40 euro all’anno per i non soci) e WIKILOC che è gratis per tutti nella versione normale (la versione Premium costa circa 10 euro all’anno).
Non si deve dimenticare mai di portare sempre nello zaino una mappa cartacea, non dappertutto c’è la connessione INTERNET.

E’ consigliabile avere con sè anche un caricabatteria portatile, a volte capita che il cellulare si scarichi perchè si fanno fotografie e si usano le applicazioni e quando si è in giro è necessario non restare isolati.

Un’ultima cosa: CONTROLLIAMO SEMPRE IL METEO prima di partire.

E quando siamo partiti è molto importante seguire la segnaletica presente. (...)

Emma Bricola

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sabato 19 dicembre 2020

Ciaspole o trekking, alla conquista delle vette del Triangolo Lariano, a un'ora di auto da Milano

Tre facili escursioni verso le cime che dominano i due rami del lago di Como. Per toccare il cielo senza troppa fatica tra panorami straordinari e rifugi accoglienti

Una piramide in vetta al Palanzone

La cappelletta a forma di piramide costruita sulla cima del Monte Palanzone (1.436 m) si vede da lontano e funge da faro anche per l’escursionista più distratto. Ma non c’è bisogno di questo aiuto per raggiungere la vetta di una montagna molto frequentata anche per le numerose vie d’accesso. Un itinerario poco impegnativo parte dall’Alpe del Vicerè (903 m), nel comune di Albavilla. Si cammina lungo una comoda strada lastricata, che passa accanto alla Capanna Mara, fino alla Bocchetta di Palanzo (1.219 m).

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venerdì 18 dicembre 2020

Come vestirsi per camminare con le ciaspole

Siamo in mezzo alla neve, con le racchette da neve ai piedi e "galleggiamo" sulla neve, ma come dobbiamo vestirci?

Negli ultimi anni il trekking sta prendendo sempre più spazio nel mondo delle attività invernali, in particolare grazie ad un’attrezzatura che sta diventando di uso comune tra tutti gli appassionati di trekking.

Stiamo parlando delle Ciaspole o racchette da neve, uno strumento che ci permette di vivere la bellezza dei boschi e della montagna ricoperte dalla neve attraversando panorami incantati.

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La Valle d’Aosta vieta lo sci alpinismo in assenza di guide alpine



mercoledì 16 dicembre 2020

Oltre sei metri di neve sul ghiacciaio Presena

Di neve su Alpi e Appennini ne è caduta in abbondanza nell’ultima settimana. In alcune località gli accumuli risultano davvero eccezionali. Lasciano a bocca aperta le immagini che arrivano dal ghiacciaio Presena, in Trentino, dove i gatti delle nevi sono all’opera da giorni per scavare vere e proprie trincee.

Le pareti verticali di neve che ne derivano sembrano torri di ghiaccio alte metri. “Direttamente dal ghiacciaio Presena, oltre 6 metri di neve. Incredibile nevicata”, il commento entusiasta del Consorzio Pontedilegno – Tonale a corredo degli scatti impressionanti condivisi sui social. Lo skybar “Panorama 3000 Glacier”, rifugio di design realizzato a quota 3000 sul Presena, risulta completamente sommerso.

Il ghiacciaio così ricoperto di neve troverà finalmente un po’ di ristoro. Per rallentarne quanto più lo scioglimento, il Presena ogni estate, dal 2008, sulla base di un accordo tra la Provincia autonoma di Trento e della Carosello, società che fa parte del Consorzio Pontedilegno-Tonale, viene ricoperto da un enorme telo. Una maxi coperta di 100 mila metri quadri. L’arrivo della prima neve è ogni anno un momento importante, che segna il termine della sofferenza estiva della massa glaciale. Decisamente i 6 metri di neve di questo dicembre rappresentano una delle poche gioie del 2020.

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IL VIDEO. ''La valanga lo ha preso in pieno, muri spostati a valle e camere scoperchiate''. Il Fiacconi sulla Marmolada ''metà distrutto e metà da demolire''


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domenica 13 dicembre 2020

Giovane escursionista morto sul monte Tobbio, soccorsi difficoltosi

L'uomo aveva 43 anni e abitava a Carpeneto. Un infarto la probabile causa del decesso

BOSIO (AL) — AGGIORNAMENTO 13.35 - La vittima si chiamava Davide Andrea Puppo, aveva 43 anni, e abitava a Carpeneto. Da quello che è emerso, l'uomo è stato colpito da un infarto. A nulla è valso il tentativo dei medici di rianimarlo. 

Un escursionista è morto questa mattina lungo il sentiero del monte Tobbio, nel parco naturale delle Capanne di Marcarolo. L’uomo, che era in compagnia del cognato, sembra si sia sentito male durante la salita. Immediata la telefonata al 118. I soccorsi sono stati difficoltosi, anche per la neve. Sul posto è giunto anche un Vigile del Fuoco fuori servizio che ha trovato il corpo nella neve. Probabilmente, in quel momento, il cognato si era allontanato per parlare con la centrale. Ma, al momento, non è ancora chiara la dinamica dell’intervento

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lunedì 7 dicembre 2020

Verso la scuola nel bosco e sul fiume di Altopia, dove i bambini crescono nella natura

Nel piccolo comune di Alto, nell’entroterra ligure ma ancora in terra piemontese, sta nascendo un bellissimo progetto di scuola parentale. Una scuola non solo nel bosco ma anche sul fiume e sul lago, per far crescere i bambini nella natura e proporre un nuovo metodo pedagogico. Questo sogno è possibile grazie all’associazione Altopia che domani, sabato 5 dicembre, presenterà il progetto della scuola nascente a tutti coloro che sono interessati a cambiare il mondo dei nostri figli.

Si sono trasferiti ad Alto, in Val Pennavaire, al confine tra il Piemonte e la Liguria e hanno sognato un mondo diverso e deciso di realizzarlo, proprio qui. Ad alcuni dei fondatori tra i quali Daniel, Emanuela, Cecilia e Roberto si sono uniti nel tempo Beatrice, Mabel e Paolo. Alcuni di loro vivono in pianta stabile e altri non ancora, ma certamente tutti stanno contribuendo con impegno alla creazione un progetto comunitario che si chiama Altopia, la Casa del Cambiamento.

Un sogno che è diventato realtà e che sta contribuendo a riportare la vita in questo piccolo e meraviglioso borgo, per far incontrare le persone che vivono nella valle, mostrando loro che le possibilità, anche per un territorio ormai spopolato come questo, sono infinite. Ora vogliono realizzare un nuovo progetto: una scuola nel bosco e sul fiume che possa offrire un nuovo approccio pedagogico incentrato sul bambino e sul rapporto con la natura. Un progetto di “outdoor education”, ovvero educazione all’aperto dove giochi, passeggiate, mindfulness, attività sportive e manuali diventano per tanti bambini e bambine una bellissima quotidianità.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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