venerdì 29 aprile 2022

La Regione riapre i sentieri dopo le proteste di sindaci e associazioni

Torino assicura che il provvedimento è già stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e che sarà operativo da domani, 30 aprile.

Su proposta dell’assessore alla Sanità del Piemonte, stamattina la Giunta regionale ha approvato il provvedimento che rende nuovamente possibile svolgere alcune attività outdoor nelle zone interessate dalla peste suina (cd zona di restrizione II), in deroga alle prescrizioni previste dalle ordinanze europee e nazionali, e nel rispetto di rigorose misure di sicurezza.

Il vicepresidente della Giunta regionale e coordinatore delle attività di gestione dell’epidemia, e gli assessori alla Sanità, al Turismo e all’Agricoltura sottolineano come il provvedimento sia stato adottato in base all’evoluzione della situazione del contagio tra gli animali colpiti da questa patologia ed all’efficacia delle misure di contenimento adottate finora dalla Regione, in attesa che a livello centrale vengano erogati i ristori per le attività penalizzate.

Il provvedimento è il risultato di un lavoro responsabile e consapevole, svolto dalla Giunta regionale con i sindaci e con le tutte istituzioni territoriali e nazionali: ora è necessaria anche la collaborazione dei cittadini per proseguire su questo percorso.

Le principali attività che caratterizzano i comuni compresi nella zona di restrizione riguardano l’outdoor, la vendita di prodotti tipici, i negozi di noleggio e vendita di mountain bike, il turismo delle “seconde case”, le attività legate alla raccolta dei prodotti del sottobosco, quelle agrosilvopastorali e di silvocoltura: tutte attività che in questo periodo sono state limitate con danni notevoli alla micro-economia delle aree interessate.

Con la delibera della Regione nello specifico possono essere svolte in deroga, nel rispetto delle misure di biosicurezza previste dal Ministero della Salute, le attività di trekking, biking, competizioni di pesca sportiva, attività agrosilvocolturali, monitoraggio ambientale e faunistico ed attività di controllo della fauna selvatica.

La delibera prevede che la vigilanza sul corretto svolgimento delle attività sia esercitata dalla Polizia provinciale, comunale, dal personale di vigilanza delle aree protette, dai Carabinieri (unità forestali, ambientali ed agroalimentari) e dall’Asl competente per territorio.

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#LIBERATECIILTERRITORIO, VA IN SCENA LA PROTESTA

Domenica 1° maggio ritrovo sul Gropà per chiedere la riapertura dei sentieri del basso Piemonte.

Ad un mese dalla riapertura dei sentieri decretata dalla Regione Liguria, il Piemonte non è ancora andato al di là delle semplici promesse. “Il Commissario Angelo Ferrari a metà marzo aveva preannunciato poco più di un mese di attesa per arrivare alle prime deroghe all’ordinanza del 13 gennaio, che per sei mesi ha vietato la frequentazione dei boschi nei 114 Comuni della zona infetta per la Peste Suina Africana. Nonostante le promesse Pasqua è andata, il ponte del 25 aprile anche. Per questo il primo maggio diventa una data simbolo” dice Checco Galanzino, imprenditore, trailrunner e promotore del Comitato spontaneo #fuoridipeste.
“Domenica a Caldirola sarà in funzione la Seggiovia dalle 11,00 alle 11,40. La utilizzeremo per raggiungere il Monte Gropà, a 1446 metri di altitudine e nel rispetto delle regole, in corrispondenza della piazzola della stazione di arrivo insceneremo una simbolica protesta per ricordare che il nostro territorio non può più aspettare: con il blocco delle attività outdoor abbiamo già perso 15000 presenze turistiche e ci troviamo in una situazione paradossale in cui, ciò che è consentito pochi metri oltre il confine con la Liguria, da noi è vietato”.
Il Comitato #fuoridipeste – che raduna oltre 10000 firmatari e annovera tra i suoi componenti il Comune di Tortona, il Parco Capanne di Marcarolo, associazioni di categoria, rappresentanti di attività turistico-ricettive e semplici cittadini - ha presentato al Commissario per l’emergenza e agli Assessori Regionali una proposta di Protocollo per la liberalizzazione delle attività outdoor, utilizzata in Liguria come spunto per autorizzare le prime deroghe. Si attende ora che anche il Piemonte faccia altrettanto ma dalla Regione non arrivano segnali.

“Ci auguriamo di cuore che domenica diventi un’occasione di festa per tutti. Qualora le auspicate deroghe dovessero finalmente arrivare, la protesta diventerà l’occasione per spostarsi fino alla vetta del Giarolo e brindare, con pane, Salame Nobile del Giarolo e Timorasso, alla riapertura – nel rispetto delle regole del nostro Protocollo – di una rete di 450 km di sentieri, vera ricchezza del nostro territorio”.

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Valanga sull’Ortles. Morti due alpinisti

 

Nel tardo pomeriggio i familiari di due alpinisti tedeschi partiti in mattinata per affrontare la Nord, non vedendoli rientrare in albergo, hanno allertato il Soccorso Alpino Alto Adige che si è prontamente portato sul posto, avviando le ricerche con il supporto anche di un elicottero. Le squadre di soccorso hanno rilevato i segni del distacco e successivamente ritrovato il corpo senza vita di uno dei due. Come spiegato ai microfoni RAI da Olaf Reinstadler, del soccorso alpino di Solda, il ritrovamento è stato reso possibile dal dispositivo ARVA indossato dall’alpinista. Il compagno risulta ancora disperso. Le operazioni di ricerca proseguiranno anche oggi.

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mercoledì 27 aprile 2022

Sulle Cime di Mombello (AL)

 

Passeggiata su percorso ad anello di km 10 circa (3,5 ore a piedi ).
Difficoltà media
Ritorna dopo due anni di sosta forzata la storica camminata naturalistica attraverso le colline mombellesi organizzata dal Comune e dal Circolo Ancol di Mombello Monferrato. L’itinerario proposto sarà su parte del percorso n.748 “Sulle cime di Mombello” in parte rivisto per offrire nuovi spunti e nuovi scorci paesaggistici.
Il ritrovo è di fronte al monumento dei caduti nel capoluogo alle ore 14,30 con partenza fissata per le ore 15,00. Ad accogliere i partecipanti ci sarà il Sindaco Augusto Cavallo che illustrerà il programma della giornata e poi guiderà il gruppo in escursione .
Dalla Piazza di Mombello ci si dirigerà verso Morsingo per poi giungere alla Cascina Montena dove si effettuerà una tappa per dissetarsi, da li si seguirà verso Zenevreto per poi salire sulla cima di Montesion, discesa verso la borgata di Luvara e poi ritorno al capoluogo risalendo dalla strada Sabbioni riaperta alcuni anni fa da un gruppo di volontari amanti della natura e del nostro territorio.
Nei pressi dell’arrivo, sempre di fronte al monumento ai caduti sarà organizzato un gustoso momento di ristoro a cura del Circolo Ancol di Mombello Monferrato.
Costo di partecipazione: 10 € a persona (comprensivo di accompagnamento e merenda finale)
Durata: circa ore 3,00. - Difficoltà: turistico
Attrezzatura: calzature e abbigliamento adatti al meteo e alle condizioni del terreno.
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Grotte di Rocca D’Olgisio: come scoprirle in trekking

 

PIANELLO VAL TIDONE (PV) – Rocca d’Olgisio è la più antica fortezza nel piacentino, costruita secondo la leggenda nel VI secolo da un certo Giovannato Miles. In pochi, tuttavia, conoscono le omonime grotte, in località Chiarone; dedicate alle Sante Liberata e Faustina di Como, una volte raggiunte offrono un’incredibile vista dall’alto sul panorama che circonda la Rocca. Le grotte e la Piana di San Martino sono le destinazioni di un trekking in programma sabato 30 aprile, per la rassegna Val Tidone Lentamente.

La prenotazione è obbligatoria entro giovedì 28 aprile; per informazioni, il numero di telefono 3293267010.

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Peste suina africana

Ecco il progetto di recinzione della zona infetta da peste suina africana.


Ci auguriamo, astenendoci da giudizi di opportunità, che questo grande lavoro dia i risultati sperati nel contenimento dell'epidemia.

Molto presto la Regione Piemonte definirà le deroghe al blocco delle attività outdoor in zona infetta.


Sabato 30 aprile: L'altopiano di Gomo (PV) Trekking e Yoga

Proponiamo per sabato 30 aprile il secondo appuntamento dell'anno con l’uscita di trekking soft abbinata allo Yoga.



Il percorso individuato si svolge nella media Valle Staffora, percorrendo il sentiero n. 170 che l'Associazione La Pietra Verde aveva segnato e messo a norma CAI nell’anno 2015. Il percorso ha inizio nel paese di Godiasco m 195 s.l.m.; dopo aver lasciato il centro abitato, si svolge inizialmente in ambiente prativo e boschivo per risalire fino alla piccolissima frazione di Gomo a m 495 s.l.m. Questa zona è caratterizzata da un ampio altopiano prativo, che si distende in direzione Nazzano dove lo sguardo spazia a 360° dall’Appennino, alla Pianura Padana fino all’Arco Alpino. Questi luoghi, incastonati tra i tantissimi paesini disseminati per tutta la valle, sono perfetti per l’attività dello Yoga. Con la preziosa collaborazione con Marta Filippini, insegnante Yoga ed operatrice shiatsu, proponiamo il secondo appuntamento di quest’anno. Durante la giornata di trekking avremo nuovamente la possibilità di accostarci a questa disciplina, inserendo alcuni momenti in cui praticheremo yoga attraverso semplici esercizi e movimenti per lo scioglimento delle nostre tensioni del corpo.
Lunghezza dell’itinerario: km 9
Dislivello in salita: m 350 circa
Dislivello in discesa: m 350 circa
Difficoltà: T (per tutti)
ABBIGLIAMENTO
È necessario avere scarponcini da trekking, giacca anti vento, felpa, borraccia con acqua, pranzo al sacco, tappetino per yoga (in alternativa un telo in spugna pesante).
COSTI
L’uscita prevede un contributo di euro 8,00 a persona per l’accompagnamento degli Istruttori IWE dell’Associazione La Pietra Verde A.P.S. e l’insegnante Yoga - operatrice Shiatsu, che verranno raccolti in loco prima della partenza.

ATTENZIONE: Ricordiamo a tutti che per partecipare all’uscita, occorre essere tesserati all’Associazione La Pietra Verde APS (costo € 10.00 l’anno)
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domenica 24 aprile 2022

Muore escursionista sui Monti Sibillini

A causa dei traumi riportati nella caduta per circa 60 metri nel dirupo

Caduta fatale per un'escursionista sul Monte Amandola, nel Parco dei Monti Sibillini.

Allertati dai carabinieri di Amandola i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico di Montefortino (Fermo), insieme alle squadre di Macerata e Ascoli Piceno, sono intervenuti sul sentiero 242 che dal Rifugio Amandola taglia in obliquo il versante.

L'escursionista era partita con il marito per poi separarsi su percorsi diversi. Non vedendola rientrare, lui ha chiamato i soccorsi. Le ricerche a terra e con l'elicottero dei Vigili del Fuoco hanno permesso di individuare il corpo della donna nel dirupo sotto il sentiero. L'escursionista è morta a causa dei traumi riportati nella caduta per circa 60 metri nel dirupo.   

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sabato 23 aprile 2022

Come comportarsi se si incontra uno stambecco

L’arrivo della bella stagione invoglia le gite in montagna: le temperature si fanno più miti e i panorami cambiano grazie alla natura che inizia a svegliarsi dopo i mesi invernali. Aprile è anche un mese particolarmente propizio per osservare uno degli animali più maestosi delle nostre Alpi, lo stambecco. Infatti, è il momento in cui questo magnifico e imponente animale scende di quota verso i prati più a valle per nutrirsi dei primi pascoli che rinverdiscono.

In base alle zone, può essere relativamente facile imbattersi in gruppi più o meno numerosi di stambecchi, anche vicino ai sentieri essendo una specie non troppo timorosa dell’essere umano. Come allora comportarsi per non arrecare disturbo a questi animali e non creare situazioni di pericolo? Ecco alcuni consigli.

  • Non avviciniamoci. Pare un’indicazione banale, ma a volte la volontà di scattare una bella foto può annebbiare il buon senso. Cerchiamo quindi di ammirarli a distanza, così da non cerare loro inutile stress.
  • A volte però capita di trovare l’animale selvatico sul sentiero che stiamo percorrendo e non sia possibile aggirarlo. In questo caso allora è meglio muoversi con calma, ma facendo notare la nostra presenza così che si possa allontanare da solo in tranquillità.
  • Attenzione ai cani. Lo stambecco è pacifico con l’uomo, ma può non esserlo con il nostro cane che viene scambiato per un predatore da cui difendersiRegola aurea, che ricordiamo anche qui, è di tenere il cane al guinzaglio

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Austria: scheletro di climber trovato in una tenda in Tirolo

Atteso esame dna per risalire all'identità del morto

(ANSA) - BOLZANO, 23 APR - Lo scheletro di un climber è stato trovato in una tenda ai piedi di una parete di roccia in Tirolo, nei pressi di Innsbruck.

Il ritrovamento è stato fatto giovedì nel tardo pomeriggio da due rocciatori che si erano spinti in una zona molto isolata della parete Martinswand, vicino a Zirl, per aprire una nuova via.

La salma dell'uomo era in stato molto avanzato di decomposizione. Nei pressi della tenda è stata rinvenuta attrezzatura da arrampicata.
    L'autopsia effettuata ieri non ha portato elementi utili all'identificazione del morto. Gli inquirenti ora puntano sull'esame del dna. In Tirolo sono circa 200 le persone scomparse dagli anni Settanta ad oggi.

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mercoledì 20 aprile 2022

Nel cuore della Val Grande percorrendo il “Selvaggio verde”

Uno dei passaggi «tibetani»
allestiti lungo il percorso «Selvaggio verde»
Recuperato l’antico tracciato utilizzato dai boscaioli

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Parco Nazionale Val Grande
 

5 cose da non perdere se vuoi visitare il Parco Nazionale Gran Paradiso

Nello Speciale dedicato al centenario del Parco nazionale Gran Paradiso realizzato da Meridiani Montagne, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, troverete Cento Grandi Paradisi. 100 cose da fare, vedere, scoprire all’interno del Parco. Esperienze che renderanno indimenticabile la vostra visita tra natura, cultura e momenti di relax. E ovviamente tanta montagna da vivere in tutti i modi che desiderate. Tra le 100 ne abbiamo selezionate 5, ma non perdete il numero in edicola per scoprire le altre!

Un rifugio da non perdere – Un mondo di roccia infinita

L’avvicinamento è rapido e suggestivo: in tre quarti d’ora, partendo dalla diga del Lago di Teleccio, nel Vallone di Piantonetto (laterale della Valle Orco), si raggiunge la piana delle Muande, dove si apre un grandioso anfiteatro di roccia punteggiato da alcune delle cime più belle del Parco, dal Becco Meridionale della Tribolazione (3360 m) alla Becca di Gay (3621 m), alla Torre del Gran San Pietro (3692 m).

Ai piedi di questa incredibile bastionata di gneiss, il rifugio Pontese (2200 m), è inconfondibile per il tetto giallo e la bellissima vista sul lago sottostante. Inaugurato nel 1967 dal Club alpinistico Pontese, e dotato del Marchio di Qualità del Parco, offre una settantina di posti letto agli escursionisti estivi (molti gli animali selvatici che si possono avvistare) e agli scialpinisti primaverili. Per gli arrampicatori c’è un’infinità di itinerari, storici e moderni, anche attrezzati a spit: tra i più frequentati, quelli sul Becco di Valsoera.

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venerdì 15 aprile 2022

Sestri Levante: un trekking inaspettato su Punta Manara

Molti di voi sapranno già che Sestri Levante (GE) è un gioiello della costa ligure, posto ideale per passeggio, negozietti, e noto per la Baia del Silenzio e Balia delle Favole: di fatti, poiché la località si affaccia su due baie, è chiamata anche “la città dei due mari” o la bi-mare”. Forse però pochi di voi sanno che dal centro di Sestri, nel punto nevralgico di esercizi commerciali, bar e ristoranti, si dipana un lungo percorso di trekking che porta a panorami mozzafiato inimmaginabili.

Mentre passeggiavo tra la gente, con un buon gelato in mano, ho visto un viottolo di pareti di pietre nascosto, mi sono incuriosita e ho iniziato a camminare. La salita si chiama salita Mandrella, un sentiero che passa tra le ville e gli orti del posto, e appena si incomincia a salire, già si può scorgere in lontananza il panorama di Sestri Levante, oltre il muro di pietre, con la sua suggestiva striscia di terra nel mare sconfinato. Il cammino è in pendenza, ma la salita è praticabile per tutti, con un ritmo lento e piacevole. Inoltre per chi vuole, vi sono delle panchine di legno in punti strategici di meravigliosa visuale, dove non è così difficile incontrare turisti con le macchine fotografiche professionali che immortalano il panorama.


Attenzione alle scarpe! Cartelli segnalano il percorso come difficile e vietano l’uso delle infradito. Le scarpe consigliate sono ovviamente quelle da trekking, quindi se mai vorreste intraprendere il cammino dopo una giornata di mare, portate un paio di scarpe di ricambio: il cammino è pur sempre tra le pietre e tra i sentieri curati, ma irregolari. Per chi non conosce il percorso, sembra non si arrivi mai al punto più alto, ma dopo una mezz’ora buona, attraverso una ripida scalinata tenuta da funi, ciò che si presenta davanti agli occhi è uno slargo che si apre a due coste, ovvero l’inconfondibile punto di arrivo da cui godere entrambe le insenature. Sul lato destro si scorge sempre la lingua di terra di Sestri Levante, e sulla sinistra una nuova ed ampia baia, Riva Trigoso.

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Trekking a Punta Manara



mercoledì 13 aprile 2022

Peste suina, Fornaro: “Aprire i sentieri anche in Piemonte, come in Liguria”

 

Il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro interviene a  proposito della Peste suina che sta creando gravi problemi anche al turismo nelle zone colpite.

“ I sindaci e gli operatori turistici e della ristorazione piemontesi hanno ragione: non ci possono essere regole e restrizioni per l’escursionismo differenti tra Liguria e Piemonte.
La giusta attività di controllo e contenimento della diffusione della peste suina non può seguire i confini amministrativi, ma devono esserci comportamenti omogenei e coerenti nell’area infetta.
Siamo stati tra i primi a chiedere la nomina di un commissario straordinario proprio per coordinare i molteplici enti coinvolti ed evitare decisioni divergenti.
Occorre dare una risposta rapida alla richiesta di poter avere anche in Piemonte le deroghe previste per analoghi territori confinanti della regione Liguria.
La battaglia per eradicare la peste suina sarà inevitabilmente lunga e non si può partire con il piede sbagliato con decisioni che rischiano solo di esacerbare gli animi e non di creare un clima di collaborazione per raggiungere l’obiettivo comune di superare al più presto l’emergenza.

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lunedì 11 aprile 2022

“Gli abbattimenti dei cinghiali sono a rischio. Si deve fare in fretta contro la Peste suina”

A Cantalupo Ligure (AL) sabato appelli alla riapertura del territorio. Tutti contrari alla maxi recinzione “ma si deve fare”. Il contenimento vero e proprio degli ungulati solo dopo la costruzione della barriera.

Stiamo perdendo tempo, gli abbattimenti sono a rischio”. L’allarme è arrivato da Beppe Galmozzi, veterinario di Rivanazzano (Pavia) dal palco del palazzetto dello sport di Cantalupo Ligure sabato 9 aprile, dove si è svolto un affollato incontro sulla peste suina africana (Psa) organizzato dai Comuni di Cantalupo Ligure e Voltaggio per far sentire la voce del territorio rispetto alle restrizioni imposte da gennaio per contrastare la diffusione del virus. Fra il pubblico, tanti cacciatori, commercianti, sindaci, imprenditori del settore del turismo e dell’outdoor. Galmozzi nelle settimane scorse è stato autore di un documento sottoscritto anche da Ottavio Rube, sindaco di Costa Vescovato, e Gianni Repetto, ex presidente del Parco Capanne di Marcarolo e moderatore dell’incontro di Cantalupo. La sintesi del documento è “fare pure la maxi recinzione anti Psa ma riaprite il territorio”. “L’obiettivo – ha detto Galmozzi – è impedire che la Psa arrivi negli allevamenti suini, per questo è stata prevista la barriera da parte dall’Unione Europea. C’è da salvare un intero settore economico e le restrizioni imposte sono indispensabili”. Secondo il veterinario, però, “la recinzione è stata già utilizzata in Belgio, caratterizzato da estese pianure e non so quanto possa essere efficace sul nostro territorio. Se si perde tempo, i cinghiali potranno proliferare e con loro anche la Psa. La vegetazione a breve sarà più fitta e sarà anche più difficoltoso trovare le carcasse.

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sabato 9 aprile 2022

Un morto sotto la valanga alla Punta Vallonasso di Acceglio

Quattro scialpinisti sono stati investiti da una slavina. Per uno di loro, rimasto sepolto, non c’è stato purtroppo nulla da fare nonostante i rapidi soccorsi

È di un morto e un ferito il bilancio dell'incidente avvenuto nei pressi di Punta Vallonasso, nel comune di Acceglio in alta valle Maira. La chiamata di emergenza è stata lanciata intorno alle 13 di oggi, sabato 9 aprile, da coloro che sono stati coinvolti nell'incidente. Si trattava di quattro scialpinisti, di cui uno sepolto che è stato estratto dai compagni e uno semisepolto che ha riscontrato i traumi più gravi. Quando è partita la chiamata, i compagni gli stavano effettuando le manovre di rianimazione cardiocircolatoria. Sul posto è stato inviato il Servizio Regionale di Elisoccorso la cui equipe sanitaria, coadiuvata dal tecnico del Soccorso Alpino, ha proseguito le operazioni di rianimazione finché è stato possibile soltanto constatare il decesso.

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venerdì 8 aprile 2022

Oltre 100 sindaci a Cantalupo Ligure (AL) per discutere su come uscire dal limbo della Psa

Convegno nel palazzetto dello sport con cacciatori, agricoltori e mondo dell’outdoor. A breve sul territorio installata la segnaletica dedicata all’emergenza. La maxi recinzione entro giugno.


136 sindaci sono stati invitati a Cantalupo Ligure dalle amministrazioni comunali di Voltaggio e Cantalupo per proporre una soluzione che permetta al territorio di uscire dal limbo delle restrizioni causate dalla peste suina africana (Psa). Domani, 9 aprile, alle 11 nel palazzetto dello sport è in programma un incontro con le associazioni agricole e venatorie, il mondo dell’outdoor, i parlamentari, la Regione e la Provincia. L’obiettivo è arrivare a proporre un’istanza al commissario straordinario alla Psa, Angelo Ferrari, e agli altri organi competenti per affrontare il problema una volta per tutte senza penalizzare il territorio. L’incontro sarà moderato da Gianni Repetto, ex presidente del Parco Capanne di Marcarolo. Intanto, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’ordinanza del 25 marzo scorso firmata dal commissario. Ne dà notizia Confagricoltura. Il provvedimento, annunciato ad Alessandria nel convegno che si svolto a palazzo Monferrato, prevede una segnaletica dedicata alla Psa nella zona infetta, nella quale dovranno anche essere di gabbie per la cattura dei cinghiali (in media uno ogni 2mila-2.500 ettari di territorio).

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giovedì 7 aprile 2022

Tesori tra i monti, 7 siti UNESCO da scoprire tra Alpi e Appennini

 

L’Italia è uno scrigno di bellezze, naturali e culturali, tesori da preservare per le generazioni future. Quella che potrebbe sembrare una affermazione un po’ di parte, trova in realtà conferma in quello che è il numero record di siti riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. 58 siti su un totale di 1154 si trovano infatti in Italia. Una cifra complessiva che racchiude tre tipologie di patrimoni: culturali, naturali e paesaggi culturali. I primi realizzati dalla mano umana, i secondi da Madre Natura, i terzi da un connubio perfetto tra azione dell’uomo e della natura. Nel dettaglio, lungo lo Stivale troviamo 45 patrimoni culturali, 5 naturali e 8 paesaggi culturali. Oggi vi portiamo a scoprirne 7, distribuiti tra Alpi e Appennini.

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Divieto di salita per 5 anni e 10.000$ di multa al medico “bugiardo” del Denali

 

Nel maggio 2021 il Denali, la vetta più alta del Nord America, era stata teatro di una particolare vicenda di soccorso. Un medico statunitense, il dottor Jason Lance, aveva richiesto l’invio di un elicottero in alta quota per soccorrere alcuni alpinisti colpiti da ipotermia in fase di discesa. In realtà, sulle pendici del Denali, nessuno in quel frangente avrebbe manifestato una simile sintomatologia. Semplicemente il dottor Lance, radiologo dello Utah, non aveva molta voglia di scendere a piedi. Una “bugia” per la quale il medico è stato accusato di reato federale.

Una vicenda frutto di egoismo

Un riassunto che semplifica una dinamica alquanto complessa: Lance aveva infatti effettuato, prima della chiamata incriminata, una prima richiesta di soccorso a seguito della caduta di un alpinista, effettivamente in preda al mal di montagna. Pensando probabilmente di poter sfruttare l’occasione per una discesa agevolata, aveva inviato durante tali soccorsi un secondo messaggio via satellitare, richiedendo una evacuazione per se stesso e il manipolo di alpinisti con cui si trovava nella zona del Denali Pass (5500 m), in quanto “Bloccati senza equipaggiamento dopo la caduta dell’alpinista”. 

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Domenica 10 aprile alla Benedicta, Capanne di Marcarolo (AL)


 

martedì 5 aprile 2022

ParcoAntola: Sulle tracce del lupo

Domenica 10 Aprile 2022 ore 10:00


Dalla località Zeppado (980m) si intraprende un piacevole sentiero che conduce nei pressi della Capp.tta di Sant'Anna (1057m), sulla strada carrabile che conduce a Rondanina. Da lì, in breve, attraverso una zona di pregio paesaggistico, ai piedi della rupe del Bric di Rondanina, si giunge in paese. A Rondanina visita guidata al "Centro Visita Il Lupo in Liguria" per approfondire la conoscenza di questo affascinante predatore. Rientro nel pomeriggio lungo il medesimo itinerario.

Tempi di percorrenza 3h circa.

Durata: giornata intera, pranzo al sacco.

Ritrovo: ore 10:00; località Zeppado (Montebruno)

Costo: escursione gratuita; attività prevista nell'ambito del progetto LIFE WOLFALPS EU di cui Regione Liguria è partner.

Prenotazione obbligatoria telefonando allo 010 944175 dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:30 entro venerdì 8 aprile.


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lunedì 4 aprile 2022

Vivere oltre i 5000 metri: i “segreti” degli abitanti della città più alta del mondo

5000 metri rappresentano nell’immaginario collettivo una quota legata all’esperienza alpinistica. Per alcuni un punto di arrivo, per altri punto intermedio laddove si voglia puntare ancora più in alto. Una visione che deriva per certi versi dal continente in cui ci troviamo a vivere, che vanta ben poche cime superiori ai 5000 metri, includendo il Caucaso. Situazione ben diversa si sperimenta laddove le vette si avvicinino maggiormente al cielo, superando i 6000/7000 metri, ove non è raro imbattersi in insediamenti, abitati stagionalmente o stabilmente, a quote caratterizzati da una pressione parziale dell’ossigeno atmosferico significativamente inferiore a quella presente a livello del mare. Asia e America Latina ospitano numerosi insediamenti dal nostro punto di vista “estremi”, e non parliamo soltanto di villaggi scarsamente popolati. La città più alta del mondo, La Rinconada, posizionata a 5300 metri sull’altopiano peruviano, dominata dalle vette della Cordigliera delle Ande, presenta una popolazione di circa 50.000 abitanti.

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domenica 3 aprile 2022

“AAA cercasi foto di rifugi e bivacchi”, la SAT lancia un appello agli escursionisti

In occasione del suo 150° anniversario, la SAT (Società Alpinisti Tridentini) ridà alle stampe la pubblicazione dei rifugi della SAT. Una nuova veste grafica per raccontare la storia, i sentieri e le curiosità dei presidi delle terre alte. La pubblicazione rientra nella lunga lista di eventi, iniziative, pubblicazioni e mostre, in programma nel corso del 2022. 


Per l’occasione la società è alla ricerca di 
fotografie di rifugi e bivacchi SAT che diventeranno parte dell’archivio fotografico e potrebbero essere utilizzati nella pubblicazione 2022. Chi volesse condividere i propri scatti (fotografie in alta risoluzione) può inviarli entro il 15 aprile 2022 a: comunicazione@sat.tn.it

La storia della SAT

La Società degli Alpinisti Tridentini (SAT) venne fondata a Madonna di Campiglio il 2 settembre 1872, inizialmente con il nome di Società Alpina del Trentino. I soci fondatori intendevano promuovere la conoscenza delle montagne trentine, lo sviluppo turistico delle vallate e “l’italianità'” del Trentino. Come mezzi per perseguire tali scopi misero in conto la costruzione di rifugi, la realizzazione di sentieri, l’elargizione di finanziamenti agli albergatori, l’organizzazione delle guide alpine, l’ascensione di cime e pubblicazione di scritti geografici e alpinistici.

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Nel Parco Capanne di Marcarolo si contano i cinghiali con 40 telecamere

Le Aree protette dell'Appennino Piemontese, con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, puntano a stimare l’abbondanza e a densità della popolazione in riferimento alla Peste Suina Africana

Nel mese di marzo i ricercatori e il personale del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, con il supporto tecnico-scientifico e logistico dei guardiaparco, hanno posizionato nel territorio del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo le 40 foto-trappole previste dal progetto di ricerca sull’utilizzo del metodo REM (Random Encounter Model) per la stima dell’abbondanza e della densità della popolazione di cinghiali in un’area affetta da Peste Suina Africana (Psa). L’obiettivo, spiegano dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese, “è quello di stimare la densità dei cinghiali su base mensile al fine di poter valutare l’andamento demografico nel tempo e, con un numero sufficiente di osservazioni, stimare anche per le diverse classi di età in modo da poter valutare anche la struttura della popolazione presente. Le foto trappole sono state posizionate sul territorio sulla base delle indicazione di massima di un software ad elaborazione cartografica QGis e della valutazione dei guardiaparco, affinché possano rappresentare tutte le tipologie di copertura del suolo dell’Area Protetta”. Gli ultimi dati del monitoraggio della Psa parlano di 80 carcasse positive, le ultime sei scoperte tra i territori di Alessandria e Genova.

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Il turismo lento per unire il Forte di Gavi con Libarna e Arquata

Un progetto proposto da tre associazioni per unire i due più importanti monumenti del Novese

Un percorso escursionistico unico tra il Forte di Gavi, il sito archeologico di Libarna e i borghi di Gavi, Serravalle Scrivia e Arquata Scrivia. L’idea, fatta propria dai tre Comuni, è nata dalle associazioni Amici del Forte di Gavi, Chieketè e Libarna Arteventi di Serravalle, che hanno proposto di unire le ricchezze storiche e artistiche del territorio al turismo lento.

Tra i tre paesi esistono già percorsi per escursionisti, così è stato coinvolto il Club Alpino Italiano (Cai) di Novi Ligure, che si occupa già della manutenzione di tanti percorsi nel Novese.

Con il coordinamento della Provincia, sono già tenuti alcuni incontri tra gli amministratori comunali e le associazioni con l’obiettivo di allargare il progetto anche ai Comuni dell’Alta Val Lemme, come Voltaggio con la sua Pinacoteca. Primo passo, la mappatura dei sentieri più importanti dal punto di vista panoramico, poi si penserà alla cartellonistica e agli info point.

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venerdì 1 aprile 2022

Peste suina, tornano liberi i boschi genovesi e savonesi: si potrà praticare outdoor purché si disinfettino scarpe e gomme delle bici

Si possono riprendere tutte le attività all'aria aperta, anche nella cosiddetta “zona infetta” ma con qualche accorgimento

Genova – Non soltanto il 31 marzo 2022 segna la fine dell’emergenza Covid, bensì anche il ritorno ai boschi della città metropolitana di Genova e del Savonese afflitti dalle restrizioni anti peste suina.

Da oggi, 1 aprile, tornano libere dopo oltre due mesi di lockdown imposto dall'emergenza peste suina, proprio le aree boschive tanto amate dai gitanti. Si possono quindi riprendere tutte le attività all'aria aperta, anche nella cosiddetta zona infetta, seppur con qualche accorgimento.

Il via libera è stato deciso dalla giunta della Regione Liguria che ha approvato il nuovo "Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana nei suini di allevamento e nei cinghiali".

Si torna, dunque, a poter fare escursionismo e mountain bike, attività equestre, arrampicata, torrentismo, parapendio, pesca in acque interne e attività selvicolturali.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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