martedì 31 marzo 2015

Giovedì 2 aprile: L'anello della Regina

Prosegue l'iniziativa "Camminando tra le valli".
Giovedì 02 aprile: L'Anello della Regina, i tesori del Guardamonte, affascinante escursione tra i Monti Penola e Vallassa m 687 slm, un tragitto che costeggia gli imponenti affioramenti di arenaria per raggiungere il sito archeologico del Guardamonte. Alle pendici del monte è ubicato il Centro Didattico gestito dalla nostra Associazione, l'uscita prosegue su percorso ad anello sullo spartiacque tra Piemonte e Lombardia.
Lunghezza dell'itinerario: Km 8 andata e ritorno
Dislivello: m 235 circa
Info: 338.5291405 - assopietraverde@yahoo.it


La Pietra Verde 

Camminando tra le valli


lunedì 30 marzo 2015

Le voci dell'Antola (GE)

Periodico trimestrale del Parco dell'Antola

Periodico trimestrale che informa sulle novità e le iniziative del territorio del Parco


"Le Voci dell'Antola" in formato PDF

 

Mi presento: sono il lupo

 

Rifugio Parco Antola

 

Guide, DVD e gadget

 

Mappa interattiva



 

 

 

 

 

venerdì 27 marzo 2015

Slavina sopra Cesana, due morti: vittima un maestro di sci di Sestriere

Otto persone giunte in elicottero sono rimaste sotto la neve, sei sono riuscite a salvarsi. Recuperato senza vita anche un francese


Cesana(TO)
Una slavina si è abbattuta questa mattina sulle montagne di Cesana Torinese, in Valle di Susa, nel canalone Terre Nere. Otto persone giunte sull’elicottero dell’eliski Pure Sky Company, fra cui una guida maestro di sci-alpinismo a Sestriere, sono rimaste sotto la neve. Sei si sono salvati, due sono morti: Luca Prochet (il maestro, residente a Briancon) e uno sciatore francese di cui non si conosce ancora il nome. Prochet lavorava anche con l’elisoccorso del 118

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mercoledì 25 marzo 2015

Domenica 29 marzo: La perla dell'oltrepò (PV)

NOTE E DESCRIZIONE DEL PERCORSO
L'Eremo di  Sant’Alberto di Butrio può considerarsi una vera oasi di pace, dove fede, arte e storia esaltano l'incanto di un piccolo lembo di una regione ancora inviolata come l'Appennino “vogherese” e le sue valli adiacenti. Immerso nel verde delle colline dell’Oltrepò Pavese sorge a m 682 s.l.m. L’Eremo ha origini molto antiche e, se l’aspetto esteriore rivela le ristrutturazioni che si sono succedute nel tempo, l’interno invece ci catapulta indietro nel tempo ed è impossibile non sentirci pervasi da una sensazione di misticità visitando la chiesa. Considerata da molti la perla dell’Oltrepò Pavese, l’Abbazia fu fondata nel XI secolo sui ruderi di una fortificazione romana dall’eremita Sant'Alberto.

Un affascinante tracciato che dal paese di Varzi, capoluogo della valle Staffora,  raggiunge l’Eremo attraversando luoghi ricchi di storia e bellezze naturalistiche.

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sabato 21 marzo 2015

Valle di Ledro alle erbe di montagna

A pochi chilometri dal Lago di Garda, un'oasi di pace e tranquillità regala paesaggi, profumi e sapori tutti da scoprire

Il Lago di Ledro
All'ombra delle Alpi, a pochi passi dal Lago di Garda, la Valle di Ledro si estende bellissima e verdeggiante come una piccola oasi di pace e di tranquillità, dove staccare la spina e lasciarsi conquistare dalle bellezze della natura, da una storia lunghissima e dai sapori unici della tradizione locale che fondono i profumi ed il gusto della montagna con la tradizione gastronomica boema.

IL TERRITORIO Adagiata in una zona più nascosta e defilata del Trentino, la Valle di Ledro è un piccolo paradiso dove regnano la pace e la tranquillità. E' situata a pochi chilometri dal Lago di Garda, dal cui bacino è separata soltanto dalla gola del torrente Ponale, in un territorio incredibilmente verdeggiante, circondato da maestose vette alpine e dominato dagli intensi colori dei boschi che la ricoprono e delle acque pure e limpidissime del Lago di Ledro, uno dei più puliti ed intatti dell'intera regione.

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giovedì 19 marzo 2015

Vivere la Montagna in Solitaria

Vivere le uscite in montagna da soli richiede più buon senso, ma fa entrare in profonda sintonia con la natura e con la propria anima

Monte Rosa - Testanera

 “Nella mia vita di scalatore ho sempre obbedito all'istinto creativo e contemplativo,ma fu grazie all'alpinismo solitario che ho potuto entrare in sintonia con la grande natura,
e ancor più ho focalizzato i miei perchè e i miei limiti”
(Walter Bonatti)


Vivere un’uscita in montagna in “solitaria” è considerato, da molti, pericoloso e da incoscienti; personalmente la penso come il “grande” Walter Bonatti, sebbene io non pretenda di arrivare a fare le sue grandi imprese o di insegnare qualcosa agli altri.

L’affrontare in solitaria la montagna conosciuta o sconosciuta che sia, è un’esperienza che insegna a conoscere i propri limiti, le proprie paure e ad avere un contatto più intimo con se stessi e con l’ambiente che ci circonda. Aumenta la percezione della natura e della montagna, insegna a riconoscere il percorso migliore e il passaggio più sicuro, a non contare sullo stimolo che un/a compagno/a trasmette. È necessario trovare la volontà di salire una montagna, magari in condizioni meteorologiche proibitive; bisogna conoscere i propri limiti per poter capire quando è giunto il momento di rinunciare; conoscere bene le varie tecniche di progressione e i vari materiali che si usano; saper riconoscere la morfologia e il tipo di percorso che si sta affrontando, e soprattutto essere consapevoli dei propri limiti e cercare di non superarli, consci del pericolo a cui si va incontro.

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martedì 17 marzo 2015

NO al Traffico Motorizzato su Sentieri, Mulattiere, Pascoli e Boschi

Perché è importante

AGGIORNAMENTO AL 5 GIUGNO 2014
Nulla è cambiato nella sostanza da aprile:
abbiamo pochissimo tempo: firma e condividi con i tuoi contatti per dire NO ai MEZZI MOTORIZZATI SU STRADE AGRO SILVO PASTORALI, BOSCHI, PASCOLI, SENTIERI E MULATTIERE!!!
l’ 8 LUGLIO il Consiglio Regionale della Lombardia, dopo aver rimandato la decisione a dopo le elezioni, PONE IN VOTAZIONE il PDL 124 che ripresenta la possibilità per i Comuni di AUTORIZZARE lo svolgimento di MANIFESTAZIONI che prevedono il transito di mezzi motorizzati (MOTO, SUV, QUAD..) su strade agro silvo pastorali, nei boschi, nei pascoli, sulle mulattiere e sui sentieri in aggiunta a quello previsto dalle ordinarie autorizzazioni per i mezzi di servizio e per per motivi di lavoro.
Lo scenario che si profila è quello di veder ATTIRATI i moto club in Lombardia, provenienti dall’estero e dalle Regioni ove questa pratica è opportunamente vietata, con il favore dei COMUNI che, gravati da noti PROBLEMI DI BILANCIO possono ricavarne qualche entrata.
Le conseguenze sul patrimonio naturale e sentieristico sarebbero GRAVISSIME!
Come già espresso nelle compiute osservazioni presentate nelle precedenti audizioni e osservazioni al PDL 124, si ritiene invece non procrastinabile l’emanazione, da parte del legislatore regionale, di una specifica legge finalizzata al riconoscimento, alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio sentieristico.

"Camminando tra le valli"



Giovedì 19 marzo ci incontreremo a Garbagna (AL) alle ore 9,30/45 per la passeggiata: La val Grue e il Santuario della Madonna del Lago. Percorso adatto a tutti. Per info 338.5291405

La pietra verde


lunedì 16 marzo 2015

Rifugio Pian dell'Arma devastato dal vento

L'appello dei gestori, danni per 80 mila euro un disastro, ecco come aiutarli

`Il turismo che si fa nei rifugi e quindi anche al rifugio Pian dell’Arma di Caprauna  non muove capitali e interessi dei media, è un turismo che viene dalla voglia di fare e dalla passione per questi luoghi sempre più abbandonati, ma bellissimi e unici.”

CAPRAUNA (CN)  Sono passati poco più di 10 giorni da quando nella notte del 4 marzo il forte vento ha gravemente danneggiato uno dei rifugi più attivi del nostra territorio. Si tratta del Rifugio Pian dell’Arma, unica attività ricettiva e di ristorazione della località incastonata tra le province di Cuneo, Savona e Imperia.

La Redazione di Imperiapost ha voluto incontrare Marina Caramellino della cooperativa che dal primo maggio 2011 gestisce il Rifugio per avere aggiornamenti sulla situazione e poter fornire un aiuto, diffondendo le iniziative che sono state organizzate per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione della struttura che, è si di proprietà comunale, ma il Comune di Caprauna attualmente è commissariato.

 La tempesta ha scoperchiato il 70% del tetto. “Lamiere, listelli, perline, il vento si è portato via tutto – così raccontava Marina poche ore dopo il disastro  – I pannelli solari sono ridotti in poltiglia e le camere a cielo aperto“. E pensare ha rischiato seriamente di essere lei stesa vittima della bufera di vento. Come sempre, infatti, quel 4 marzo, in vista dell’apertura del fine settimana, Marina sarebbe dovuta salire al rifugio per cominciare a scaldare i locali in vista dell’arrivo dei clienti. Fortunatamente, però, dovette posticipare per un impegno. Impegno che, probabilmente, le ha salvato la vita.

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domenica 15 marzo 2015

Parco racconta, il calendario delle iniziative del 2015

Definito il calendario 2015 delle manifestazioni della rassegna “Parco racconta”. Il prossimo appuntamento sarà a Ovada il 19 marzo con la conferenza sul lupo, mentre il 22 marzo a Capanne di Marcarolo si terrà una giornata di studio sulla manutenzione della segnaletica sui sentieri con l’ausilio di asini e muli.

BOSIO (AL) - Definito il calendario 2015 delle manifestazioni della rassegna “Parco racconta” del parco Capanne di Marcarolo. Il prossimo appuntamento sarà a Ovada il 19 marzo con la conferenza sul lupo, mentre il 22 marzo a Capanne di Marcarolo si terrà una giornata di studio sulla manutenzione della segnaletica sui sentieri con l’ausilio di asini e muli.

Alla fine di marzo riapre l’Ecomuseo di Cascina Moglioni, mentre nel mese di aprile verranno presentati i risultati del progetto Biodiversity e ci sarà l’escursione botanica ai laghi della Lavagnina. Una conferenza sui pesci del parco, l’escursione in mountain bike e l’escursione botanica sul Tobbio scandiranno il mese di maggio, mentre a giugno sono previste altre gite, una delle quali notturna.

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sabato 14 marzo 2015

Il Boom della Via Francigena


Le prossime vacanze di Pasqua apriranno una stagione che si preannuncia molto importante per la Via Francigena: il grande lavoro della Regione Toscana per la messa in sicurezza e il potenziamento della segnaletica lungo il percorso, con un grande investimento pubblicitario in Italia e all’estero, oltre al costante lavoro delle altre amministrazioni regionali e locali e dell’Associazione Europea delle Vie Francigene stanno dando i loro frutti. Gli accessi al sito ufficiale www.viefrancigene.org sono triplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e molti appassionati di cammino, ma anche persone che non hanno mai viaggiato a piedi o in bicicletta stanno pianificando una vacanza lungo la Via Francigena.

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Il Movimento Lento

La Via Francigena 




venerdì 13 marzo 2015

Questo è il sentiero più terrificante al mondo. E non potrai MAI immaginare dove conduce!


Ci auguriamo che non abbiate paura delle altezze visto che mi sono venuti i brividi. Quella che vedete sotto è la montagna cinese di Hua Shan. Ai piedi di questo monte si trova un’immensa scalinata in pietra, conosciuta come “La Scala per il Paradiso“. Vi sono così tanti gradini che, guardandoli dal basso, è quasi impossibile vedere fin dove arrivano. Come se non bastasse, queste scale di per sé instabili conducono verso il percorso più pericoloso al mondo, il ripido sentiero di Hua Shan. Esso si estende fino alla cima della montagna, appena fuori la città di Xi’an. Nessuno vi obbligherà ad indossare delle attrezzature di sicurezza, nonostante sia vivamente consigliato. Il sentiero stesso è sbalorditivo ma quello che si trova in cima vi lascerà sicuramente senza parole.

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giovedì 12 marzo 2015

Riapre il «Caminito del Rey», il sentiero più pericoloso del mondo


Gli amanti del trekking e del brivido esultano. Dopo un periodo di restauro voluto dalle autorità provinciali di Malaga, la primavera 2015 vede la riapertura del «Caminito del Rey» (Sentiero del re), amato dagli escursionisti per la sua spettacolarità, ma anche definito il sentiero più pericoloso al mondo. I lavori di ripristino sono iniziati a marzo 2014 (Foto da http://www.caminitodelrey.info)

Fonte

I benefici del camminare...

Fonte immagine

Inverno sul Bric delle Camere (AL)

Da Camere Vecchie al Bric delle Camere


Partenza: Bivio Camere Vecchie (mt. 771)
Arrivo: Bric delle Camere (mt. 1018)
Lunghezza dell'itinerario (a+r): circa 5 km
Tempo di percorrenza (a+r): 2 ore
Segnavia: bianco-rosso 200

Ci sono giornate in cui il tempo a disposizione non è molto e allora bisogna inventarsi, in un certo senso, itinerari brevi da concludere in poche ore: la salita da Camere Vecchie al Bric delle Camere è, forse, quello che in pochi chilometri regala i panorami più belli. 
A Camere Vecchie fumano i camini in una gelida giornata di fine dicembre, ma un bel sole fa venire voglia di stare all'aperto. I paesani mi guardano storto mentre passo tra le case con la macchina per raggiungere la partenza dell'itinerario, ma non si preoccupano più di tanto della mia presenza. L'avranno capito che voglio solo farmi due passi.
Parcheggio dove un cartello di quelli bianco-rossi segnala "Bivio Camere Vecchie", a 771 metri, e mi incammino sulla carrareccia che solo nelle prime decine di metri è in buone condizioni. Pochi passi e inizia uno strato di ghiaccio che la ricopre quasi interamente, lasciandomi - fortunatamente - la possibilità di camminare alle due estremità laterali, in modo da non scivolare ad ogni singolo passo.
Peccato, perché camminare è un piacere e camminare così - col terrore di cadere da un momento all'altro - non è proprio il massimo.
Gli ampi panorami spaziano su entrambe le direzioni: la val Sisola a sinistra e la valle del Bovegna a destra, distesa ai piedi del Bric Castellazzo, che con la sua forma arcigna conferisce un aspetto caratteristico a tutto il paesaggio.
La carrareccia ben presto si fa mulattiera e si ricopre di uno spesso strato di brina nel momento in cui ci si addentra tra gli alberi di castagno, con i rami spezzati dal gelo a costellare il percorso.

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lunedì 9 marzo 2015

Himalaya in alta definizione immagini aeree mozzafiato

Gli esperti di cinematografia aerea della Teton Gravity Research hanno pubblicato il primo filmato in ultra HD delle vette dell’Himalaya girato al di sopra dei seimila metri con il sistema GSS C520 , la più avanzata videocamera girostabilizzata al mondo. Girate da un elicottero il cui equipaggio è partito da Kathmandu dotato di scorte d’ossigeno supplementari, queste sono tra le più stabili e nitide immagini aeree di queste montagne mai pubblicate.

Qui il video originale

venerdì 6 marzo 2015

CAMMINANDO TRA LE VALLI

La Pietra Verde dall'anno 2001 organizza uscite di uno o più giorni nei vari week end dell'anno, mentre nei giorni infrasettimanali dei mesi primaverili, la nostra attività si dirotta verso la didattica con l'accompagnamento dei vari plessi scolastici delle province attigue, visite e laboratori alle vetrine didattiche dei Musei Naturalistici convenzionati o alla manutenzione dei percorsi escursionistici del territorio. Ora, dal mese di marzo vorremmo lanciare un idea mirata ad un pubblico più adulto, ad esempio come quello della terza età, oppure per quelle persone che hanno la possibilità di ritagliarsi una giornata spensierata e in libertà. L'obiettivo primario è sicuramente il benessere psico-fisico della persona. Una semplice proposta motorio-sportiva con escursioni semplici, con dislivello contenuto, camminando adagio per una più attenta osservazione del nostro territorio e dell'ambiente che ci circonda. Inoltre la passeggiata dovrà essere un momento di aggregazione, lasciando al di fuori i vari problemi che giornalmente ci assillano ristabilendo l'equilibrio a volte compromesso. Mantenersi in salute facendo sport in buona compagnia e scoprendo le bellezze naturalistiche o storiche che le nostre valli ci offrono, cosa vogliamo di più? Oltre a tutto ciò, non dimentichiamoci che camminare favorisce l'attività dei polmoni ed il lento e regolare movimento della cassa toracica che a sua volta è un massaggio per tutti gli organi ivi contenuti, come pure per i polmoni stessi, il cuore, il fegato, i reni e lo stomaco.
Inizio dell'attività a cadenza settimanale: giovedì 12 marzo 2015 dalle ore 9,30 alle ore 16,30, la prenotazione è obbligatoria telefonando al numero: 338.5291405 oppure inviando una mail a: assopietraverde@yahoo.it


 
Costi: € 3,00 per i soci e € 5,00 per i non soci comprensivi di accompagnamento Istruttore e assicurazione.

Ecco il programma delle prime 3 uscite del mese di marzo:
1 - Le colline del Tortonese: Castellania e la Valle Ossona (12 marzo)
2 – La val Grue e il Santuario della Madonna del Lago (19 marzo)
3 – Tra le valli Staffora e Curone: I tesori del Guardamonte (26 marzo)
Lo spostamento avverrà con le proprie auto, consigliamo:
- scarponcini da trekking;
- giacca a vento;
- borraccia con acqua;
- felpa;
- bastoncini telescopici se abituati ad usarli;
- pranzo al sacco.
Incontro dell'uscita del 12 marzo 2015: a Tortona presso il distributore di carburanti F.lli Ratti sulla SR 10 a 100 metri dalla rotonda per Castelnuovo Scrivia ore 9,30.

Fonte: La Pietra verde

martedì 3 marzo 2015

Domenica 8 marzo: IL SENTIERO DI ILARIA

NOTE E DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Un sentiero nell’entroterra ligure, in mezzo alla macchia mediterranea che conduce ai ruderi del Castello dei marchesi Del Carretto, dove nacque e visse Ilaria Del Carretto prima di sposarsi con Paolo Giunigi, signore di Lucca. Ilaria morì di parto a soli 26 anni e fu immortalata nel celebre monumento funebre di Jacopo della Quercia.


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Sarà trasformata in oasi naturalistica la confluenza tra Bormida, Tanaro e Orba

Zona di salvaguardia: Alessandria dà l’ok, ora tocca alla Regione


Miriam Massone
Alessandria

Tornare a «navigarlo» o utilizzarlo come surrogato del mare per bagni estivi rientra ancora nel capitolo «utopia», ma Alessandria ci sta lavorando. L’idea è quella di valorizzare il suo Tanaro, trasformarlo da «sorvegliato speciale» nei mesi delle piogge a fiume amico tutto l’anno. E soprattutto protetto. Sta per nascere una nuova zona di salvaguardia. Recupero della fauna Il progetto si chiama «Cotabo», acronimo di «confluenze Tanaro Bormida Orba», perché l’area interessata include anche gli altri due corsi d’acqua.

La giunta alessandrina ha già detto «sì» e ora la cartina con la zona interessata è in Regione in attesa che anche da Torino arrivi l’ok definitivo. Poi, spazio alla cura dei fiumi a 360 gradi. Avvertono i tecnici: «Zona di salvaguardia non vuol dire vincoli per gli agricoltori». Vuol dire promuovere iniziative di recupero naturalistico, sperimentare modelli di gestione della fauna, sviluppare le potenzialità turistiche. Come? Attraverso idee condivise e discusse nel futuro «Forum delle confluenze». Il tratto in questione è di 18 chilometri.

Accordo con Asti e Alba Proprio in questi giorni si sta lavorando anche alla creazione di un «corridoio fluviale» - protagonista sempre il Tanaro - con il coinvolgimento anche di Alba e soprattutto di Asti: mercoledì è in programma una riunione proprio per dare un’accelerata all’idea. Ci sono due differenti percorsi per riuscire a recuperare finanziamenti europei: uno è quello di «Alpine space»», l’altro si chiama «Central Europe». Il principio di base è sempre lo stesso: rilanciare e proteggere il fiume, ripulirlo, riqualificare le zone boschive. E infine lanciare il Tanaro in Europa, anche attraverso marketing, turismo e web.

Fonte

lunedì 2 marzo 2015

Giornata nera in montagna: 5 vittime e 3 feriti

Slavina in Val Fonda. Incidenti a Merano, Cornolade (Belluno) e Lecco
 
È un bilancio di sangue quello registrato in montagna nella prima domenica di marzo. Uno sciatore morto e due feriti gravi sono l’epilogo di una slavina caduta stamane sul pendio della Forcella del Cristallino, nel bellunese. In Val Senales due escursionisti tedeschi hanno perso la vita nei pressi del lago di Vernago precipitando, forse a causa del ghiaccio, da un sentiero per un centinaio di metri. Un copione che si è ripetuto anche a Cornolade, sempre nel bellunese, dove una coppia è scivolata lungo un canalone finendo in un torrente ghiacciato: l’uomo è morto mentre la ragazza è rimasta ferita. In località Campo de’ Boi, sopra Lecco, infine, un escursionista di 71 anni è morto dopo una caduta di 15 metri.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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