domenica 31 maggio 2020

SENTIERO ANELLO DEI GORREI (AL)





Zona
Settore 5 - Acqui Terme e le sue valli


Dopo aver superato l’abitato di Acqui Terme, si prosegue sulla SS 334 in direzione Sassello e poi sulla SP 210 in direzione Ponzone; si continua su questa provinciale fino alla frazione di Piancastagna, dove al km 21,700 circa si trova il Sacrario della Resistenza e in corrispondenza del quale si può parcheggiare l’auto.
Piancastagna è tra i luoghi simbolo della Resistenza nell’Alessandrino: il Sacrario sorge intorno al sepolcro del comandante partigiano Domenico Lanza, fondatore del “gruppo celere autonomo Mingo” impegnato attivamente nella lotta per la Liberazione sui monti dell’ovadese e dell’acquese, fu una figura carismatica e cadde eroicamente in combattimento.   All’interno dell’area monumentale, sono raccolte pregevoli formelle, opera di artisti locali, a ricordo dell’eroico capitano e dei combattenti della Resistenza di questi luoghi.
Il sentiero parte in corrispondenza della fontanella e delle bacheche informative, situate lungo la provinciale, prosegue su asfalto attraversando il centro abitato di Piancastagna, torna sulla provinciale e poco dopo svolta a destra su una stradina sterrata, che poi diventa sentiero.
In breve il sentiero si ricongiunge ad una ampia carrozzabile e svolta a destra lungo la Costa dei Viazzi procedendo in un piacevole ambiente aperto caratterizzato dalla presenza dell’ erica (Erica arborea), del ginepro (Juniperus communis), della roverella (Quercus pubescens) e da caratteristiche rocce rosse, che creano a tratti un paesaggio dall’aspetto “lunare”.
Giunti all’altezza di uno slargo panoramico, si svolta a destra e si abbandona l’ampia carrozzabile per immettersi sulla vecchia strada dei Viazzi, che scende di quota verso il fondovalle.

CERESOLE REALE - Escursionista precipita in quota: salvato dal soccorso alpino sulla Cima della Ciarma

La compagna dell'infortunato ha dato l'allarme ma l'elicottero non ha potuto raggiungere l'obiettivo a causa della fitta nebbia. L'equipaggio ha comunque trasportato in quota due squadre che hanno raggiunto il ferito

CERESOLE REALE (TO) - La squadra del Soccorso Alpino di Ceresole Reale è intervenuta oggi pomeriggio per recuperare un escursionista precipitato dal sentiero, sulla Cima della Ciarma, a monte dell'abitato di Ceresole. La compagna dell'infortunato ha dato l'allarme ma l'elicottero non ha potuto raggiungere l'obiettivo a causa della fitta nebbia. L'equipaggio ha comunque trasportato in quota due squadre che hanno raggiunto il ferito, lo hanno stabilizzato e successivamente trasportato in barella fino al limite della nebbia, dove ha potuto essere imbarcato sull'eliambulanza. 
Visto il tipo di infortunio l'escursionista è stato trasportato al Cto di Torino. Per fortuna non è in pericolo di vita. E' stato ricoverato in codice giallo a seguito delle contusioni e ferite riportate a seguito della caduta. Accertamenti in corso sulla dinamica dell'incidente. Il ferito ha 67 anni ed è residente a Torino.
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Val Grande, ragazzo muore durante un’escursione: aveva 28 anni

Val Grande, ragazzo muore durante un’escursione: aveva solo 28 anni. Con lui erano presenti anche 3 amici. L’incidente si è verificato in mattinata presso i Corni di Nibbio

Una brutta storia di cronaca si è consumata questa mattina all’interno della Val Grande. Durante le prime ore della giornata, infatti, un ragazzo di 28 anni ha perso la vita durante un’escursione nella zona dei Corni di Nibbio. Il territorio dell’Ossola, nell’area del comune di Mergozzo, è uno dei più caratteristici della zona è meta di molte visite da parte di alpinisti e non.

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sabato 30 maggio 2020

Biella: bambina morsa due volte da una vipera durante un'escursione: è molto grave

Ha sette anni: trasferita al Regina Margherita. L'aggressione durante una gita con i genitori sulle prealpi

Una bimba di sette anni residente in un paese in provincia di Vercelli si trova in gravi condizioni all'ospedale "Regina Margherita" di Torino, dopo essere stata morsa per due volte da una vipera mentre stava percorrendo una mulattiera nelle prealpi biellesi. L'episodio è accaduto domenica pomeriggio mentre stava compiendo un'escursione con i genitori.
Subito soccorsa dai familiari, la piccola è stata trasportata all'ospedale di Biella Ponderano, dove è stata sottoposta agli esami e alle prime cure specifiche farmacologiche. Poi le sue condizioni si sono aggravate e i medici hanno deciso di intubarla e trasportarla a Torino.


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venerdì 29 maggio 2020

CASONI DEI RISCIOTTI - CARREGA LIGURE, ALESSANDRIA

I Casoni dei Risciotti (997 metri s.l.m.) sono un piccolo aggregato di tre fabbricati situati tra Magioncalda, frazione di Carrega Ligure (AL), e il paese abbandonato di Chiapparo (Ciapà), territorio facente parte di quella porzione dell’Appennino Ligure cosiddetta delle “Quattro Provincie” (di quattro regioni diverse). Queste costruzioni sono antichi essiccatoi ormai in disuso, utilizzati fino alla metà del secolo scorso per far seccare le castagne raccolte nei boschi circostanti. L’edificio principale, più grande e meglio conservato, si sviluppa su tre piani con differenti funzioni: - Il piano terra era adibito a stalla per tenere al riparo i muli dalle intemperie autunnali. - Nel primo piano veniva acceso un grande fuoco all’interno di un braciere di pietra posizionato al centro, attorno al quale ci si riuniva alla sera, dopo una lunga giornata di raccolta, a riposarsi e raccontare storie.

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Le case abbandonate nei boschi di castagno, un bene da tutelare

mercoledì 27 maggio 2020

Cade da un sentiero sulle Prealpi Trovato morto dopo due giorni

Pier Paolo Filippini, 40 anni, era originario di Gubbio ma viveva da tempo a Bologna La tragedia a Pordenone

Due giorni di ricerche, ottanta persone, tra operatori dei vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri e Guardia di finanza, impegnate a battere a tappeto, anche con l’ausilio di due elicotteri e droni, la montagna tra Belluno e Pordenone. E ieri sera, intorno alle 19, la tragica scoperta: il corpo senza vita di Pier Paolo Filippini, escursionista quarantenne di Gubbio, ma per anni residente in città, sul versante meridionale della cima del Monte Tremol, ad una altitudine di circa 1.500 metri.

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lunedì 25 maggio 2020

Nasce il “Sentiero dei Parchi”, il Cammino di Santiago italiano


Grazie a un Protocollo di intesa siglato tra il Ministero dell’Ambiente e il Club alpino italiano, il nostro Paese avrà presto un “Sentiero dei Parchi” che collegherà in un unico percorso i Parchi e le riserve italiani.
Una sorta di “Cammino di Santiago” nostrano, che prevederà anche un simbolico passaporto per chi lo percorrerà, dove saranno indicate le tappe raggiunte.
Lo scopo dell’accordo è quello di avviare una collaborazione che punti a rilanciare i sentieri presenti nelle aree protette, luoghi di conservazione e gestione della natura, promuovendo la frequentazione consapevole di parchi e riserve. In questo modo si favorirà il turismo sostenibile e saranno valorizzate l’identità, la cultura e le economie locali.
Il Sentiero dei Parchi ricalcherà, amplierà e potenzierà l’attuale Sentiero Italia CAI che con i suoi 7000 chilometri collega tutte le nostre regioni dall’arco alpino lungo la dorsale degli Appenini.
L’itinerario, tra boschi e montagne, al momento attraversa 18 parchi sui 25 presenti in Italia: grazie a specifiche varianti, presto includerà le restanti aree protette, collegando tutti i parchi, le riserve della biosfera e i siti naturalistici Unesco.
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Sfregio all'Antola: motocross sui narcisi in fiore

I piloti hanno ignorato una guardia della Lipu che ha tentato di fermarli. Scatta la caccia ai responsabili per denunciarli


Sono arrivati alle pendici del Monte Antola domenica all’ora di pranzo: in sella alle loro moto da cross hanno attraversato i prati di pian della Cavalla, nel pieno della fioritura dei narcisi. Una guardia della Lipu fuori servizio li ha fermati, facendo loro notare che la circolazione fuoristrada è vietata sui sentieri e nei prati. Ma i tre motociclisti non hanno nemmeno ascoltato le sue obiezioni: come se niente fosse hanno tirato dritto per la loro strada.

Le immagini dei motociclisti a pian della Cavalla sono state diffuse dalle Guardie Lipu di Genova. Per il loro coordinatore, Riccardo Lertora, «si tratta di uno spettacolo indecoroso. Uno sfregio al parco dell’Antola e alla propria immagine». In Liguria la legge regionale 38 del 1992 prevede sanzioni da 52 a 310 euro per la circolazione fuoristrada di mezzi motorizzati, con multe che raddoppiano nel caso la circolazione avvenga all’interno dei parchi.

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domenica 24 maggio 2020

Donna muore in montagna, oggi 3 vittime

Gli altri due incidenti nel Cuneese e nel Reggiano

(ANSA) - ROMA, 9 FEB - Il Soccorso Alpino è intervenuto per le ricerche di una donna scivolata durante il rientro al Rifugio Battisti alla Gazza del Monte Plische, nel vicentino Purtroppo non c'è stato nulla da fare. Il corpo senza vita è stato recuperato dall'eliambulanza Treviso Emergenza. Si tratta del terzo incidente mortale della giornata in montagna, che visto anche un escursionista scivolare sul ghiaccio sul monte Cipolla nel Reggiano e una scialpinista precipitare per 300 metri mentre stava salendo sulla vetta del monte Frisson, nel Cuneese.

mercoledì 20 maggio 2020

Annullato l’Ultra Trail du Mont Blanc, “impossibile garantire il distanziamento”

“Pensiamo alla sicurezza e alla salute dei concorrenti”

CHAMONIX (AO). Hanno pensato a lungo, hanno chiesto un parere ai trailer inoltrando loro l’email. Poi è arrivata la decisione, forse anche quella più scontata. L’Ultra Trail du Mont Blanc 2020 non si farà, è stato cancellato questa mattina (mercoledì 20) «dopo un lungo confronto» dicono gli organizzatori. Il più importante evento al mondo dedicato al trail, capace di portare nel cuore di Chamonix oltre 10 mila concorrenti, era in programma dal 24 al 30 agosto e avrebbe coinvolto ancora una volta Francia, Svizzera e Italia. «Sono quattro i pilastri su cui si è basata la decisione: sicurezza e salute dei concorrenti, la montagna, la solidarietà e l’equità e un’esperienza completa per tutti».
Impossibile garantire un distanziamento per un evento di così grande portata, anche perché oltre ai concorrenti ci sono anche migliaia di accompagnatori da gestire.
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lunedì 18 maggio 2020

Genova, proseguono le ricerche per il 46enne scomparso da ieri sul monte Gazzo

Genova – Proseguono le ricerche sui sentieri del monte Gazzo, alle spalle di Sestri Ponente, dell'uomo di 46 anni scomparso da sabato.
Fonte immagine
Secondo la moglie, l'operaio era solito andare a camminare in quei luoghi. Sul posto ci sono sempre vigili del fuoco, con droni e cani molecolari, e Soccorso alpino.

domenica 17 maggio 2020

Snowborder muore nella discesa sul ghiacciaio

Prima vittima in montagna dopo il lockdown. L’incidente sul Mont Dolent (Courmayeur). Da accertare nazionalità ed età dello sciatore 

AOSTA. Un morto in montagna alla vigilia del “libera tutti” dopo il lockdown durato due mesi. Stamattina, poco prima delle 10, uno snowboarder è caduto mentre era sul Mont Dolent, a quota 3800 metri, sul territorio di Courmayeur, durante la discesa sul ghiacciaio dalla vetta lungo il versante sud. L'uomo, la cui nazionalità ancora non è stata accertata, stava utilizzando uno “splitboard”, una tavola che si divide in due sci per la salita su neve.
Lo snowboarder è stato raggiunto dai tecnici del Soccorso Alpino e dal medico rianimatore in equipaggio di elisoccorso, che ne ha constatato il decesso. Il suo compagno di discesa non ha invece avuto necessità di trattamento sanitario. 
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Coronavirus: Trentino, vacanze gratis per staff dei covid center

Iniziativa Val di Sole, per sanitari e ausiliari di tutta Italia

Dopo mesi spesi nelle terapie intensive per l'emergenza Coronavirus, i sanitari e gli ausiliari di tutta Italia impegnati contro la pandemia meritano una vacanza. È da questa idea, dalla voglia di dire grazie, che gli operatori turistici della Val di sole, in Trentino, hanno preso spunto decidendo di offrire una vacanza al personale sia sanitario che ausiliario impegnato nei covid center italiani.
    Proprio a tutti, perché "tutti hanno fatto la loro parte".
    Le categorie interessate sono i sanitari italiani (medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici di radiologia, psicologi), ma anche il personale ausiliario e gli addetti alle pulizie, fino ad esaurimento posti disponibili, per una vacanza di tre giorni nelle strutture ricettive della Val di Sole tra giugno e settembre. Per accedere all'iniziativa, è sufficiente una lettera della propria azienda ospedaliera che confermi la presenza in servizio nel Covid Center. Tutte le informazioni su sietelanostraitaliamigliore.valdisole.net
Con la concretezza tipica della gente di montagna, gli albergatori e i proprietari delle strutture ricettive si sono immediatamente mobilitati per l'iniziativa. Oltre all'ospitalità, il personale impegnato nei Covid center avrà gratuitamente a disposizione la "Val di Sole Guest Card" che garantisce l'utilizzo degli impianti di risalita e potrà usufruire sempre gratuitamente anche di una delle "top experience" che la Val di Sole ha selezionato per mostrare il vero volto della montagna: dall'emozione dell'alba in malga alla giornata con i contadini montani, dai percorsi di park therapy alle escursioni serali alla ricerca dei cervi e degli altri animali del Parco Nazionale dello Stelvio. 
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La strada per i narcisi a Casa del Romano

Vi ricordiamo che la provinciale 15 per Propata è ancora interrotta dopo il bivio di Caprile.



Fonte

Notizie dal Parco

giovedì 14 maggio 2020

Riparte l'Antola

Rifugio Parco Antola: la presenza del buonsenso


È con questo spirito che il Rifugio Parco Antola, in accordo con l'Ente Parco e la Sezione Ligure del CAI, garantirà a partire da sabato 16 maggio un servizio di ristoro esclusivamente in modalità da asporto per coloro che fruiranno dei sentieri che conducono al Monte Antola. La consumazione di panini, bevande, dolci e caffè verrà ritirata all'esterno della struttura nel rispetto del distanziamento sociale e senza alcun accesso ai locali interni. Rispetto, diligenza e armonia: queste devono essere le tre parole chiave in Antola e sui sentieri del Parco.
Sono, intanto, allo studio ulteriori soluzioni che puntano ad offrire nuove opportunità di fruizione della struttura per i mesi estivi ma occorrerà seguire l'evoluzione dell'emergenza sanitaria e le disposizioni che ne conseguiranno. Nel frattempo, i gestori sono pronti ed importante è il messaggio che trasmettono garantendo il presidio e una forma di accoglienza in Antola ma ricordando anche che tutti dobbiamo fare la nostra parte in questa situazione. Per quanto difficile per un rifugio di montagna non essere un luogo di aggregazione, a tutti è richiesto senso di responsabilità oltre al rispetto di tutte le disposizioni delle autorità competenti.

Consigliamo sempre di seguire gli aggiornamenti sulla pagina Facebook Rifugio Parco Antola e, per ulteriori informazioni, contattare i gestori al n. 339 4874872

Fonte

Mappa del Parco dell'Antola

I panorami della Valle d'Aosta su Google street view: ecco come si mappano i sentieri di montagna


Quattro sentieri tra Piemonte e Valle d’Aosta diventano percorribili virtualmente su Google street view, proprio come accade con le strade delle città. Il Google Developer Group Valle d'Aosta, una comunità di sviluppatori e appassionati di tecnologia (e di montagna) ha infatti aderito al programma di Google per registrare immagini ad alta definizione.
Il gruppo ha camminato sui percorsi indossando a turno il trekker uno zaino speciale dotato di telecamere e in grado di registrare immagini destinate ad arricchire le informazioni presenti su Google Maps e Google Street View.

Video a cura di Martina Tartaglino

mercoledì 13 maggio 2020

Incidente in montagna, è morto il Ragno Matteo Bernasconi

Travolto da una valanga nel Canale della Malgina in Valtellina

Originario di Como, classe 1982, era nei Ragni dal 2003

LECCO – Il suo corpo è stato ritrovato alle 2 della scorsa notte. La notizia della morte di Matteo Bernasconi si è diffusa velocemente nell’ambiente alpinistico. Originario di Como, classe 1982, il Berna, così era conosciuto da tutti, era entrato a far parte dei Ragni della Grignetta nel 2003, prima di diventare Aspirante Guida Alpina (2009) e Guida Alpina (2011), trasformando la sua passione in una professione.

Porte di Pietra 2020

Annullata


Abbiamo sperato fino all'ultimo che questa pandemia potesse dissolversi in fretta e invece niente... dobbiamo rimandare tutto all'anno prossimo purtroppo.
Qui di seguito trovi tutte le informazioni che ti servono nel caso ti fossi iscritto all'edizione 2020.
<COMUNICATO UFFICIALE>
La 15a edizione delle Porte di Pietra in programma il 15/16 maggio 2020 è annullata.
>Nuova data<
La gara non verrà collocata in un’altra altra data del 2020 per evitare di sovrapporci ad altre gare presenti nel calendario.
La 15a edizione si disputerà quindi il 14 e 15 maggio 2021

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martedì 12 maggio 2020

Maltempo blocca il tentativo sull’Everest. Dubbi sulla stagione in Karakorum

Il tentativo di vetta di questa mattina sul versante nord dell’Everest è stato bloccato a 8600 m a causa del maltempo. Il team, composto da sette guide sherpa, aveva l’obiettivo di attrezzare la via nell’ultima parte della montagna che va da campo 3, 8300m, alla cima (8848m).



Successo invece per la squadra dei clienti impegnata nell’acclimatazione, che è arrivata come previsto in vetta al Lhakpa Ri (7045m). Sono ora attesi a breve al campo base dell’Everest.

Dubbi sulla stagione in Karakorum

Mentre procede la stagione alpinistica all’Everest, si inizia a discutere di quella in Karakorum, che dovrebbe iniziare questa estate. Al momento è però tutto ancora sospeso e in attesa: il Pakistan è ancora in lockdown (particolarmente stringente nella regione del Gilgit-Baltistan dove sono situate le grandi montagne) e il picco della curva dei contagi è previsto per fine maggio/inizio giugno. La fase 2 si stima possa iniziare a metà giugno. Al 11 maggio 2020, il Pakistan ha avuto 30.941 casi confermati di covid-19 e 667 morti (con un rapporto di mortalità per 100.000 abitanti di 0,31). 
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domenica 10 maggio 2020

Via libera alle escursioni in montagna: la conseguenza del silenzio è un rischioso “liberi tutti”

«Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio pure». La frase è Jean–Paul Sartre e descrive bene la situazione di spaesamento che sindaci, sportivi, appassionati di trekking, responsabili di Parchi naturali e Cai, si sono trovati ad affrontare domenica davanti al decreto che liberalizzava di fatto, a partire da ieri, le escursioni in montagna. Sono mancate delle direttrici, almeno a livello regionale, in grado di spiegare meglio questo importante provvedimento, vista l’estensione dell’area montana piemontese.



In altre regioni lo si è fatto, anche se su questioni diverse: vedi lo scontro in corso tra Governo e la presidente della Calabria.

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Biellese di 60 anni cade in mountain bike tra Baltigati e Curino: grave a Novara

sabato 9 maggio 2020

Valanga a Cortina, morto un giovane

La vittima è stata trascinata a valle per oltre duecento metri, ma potrebbero essere state coinvolte anche altre persone. Sul posto gli uomini del soccorso alpino. Poche ore prima un’altra valanga ha interessato la Marmolada, ma al momento non risulterebbero persone coinvolte.


Un ragazzo è morto nella valanga che si è verificata a Cortina, nella zona Tofana di Rozes, sopra il rifugio Giussani. Il giovane è stato trascinato a valle per oltre 200 metri. La slavina avrebbe coinvolto anche altre persone. Sul posto gli uomini del soccorso alpino.

Stamane l'allarme era già stato lanciato da alcuni scialpinisti per un'altra valanga staccatasi da Punta Penia, sul ghiacciaio della Marmolada. L'intervento dei soccorritori si è concentrato prevalentemente nella zona dell'attacco della ferrata delle Roccette nella parte alta del ghiacciaio, a quota 3.300 metri. 

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"Nella zona vicina a quella dove è avvenuta la valanga stava facendo attività sciistica almeno un centinaio di persone": lo afferma un testimone della valanga.

giovedì 7 maggio 2020

I bivacchi del Cai sono inagibili, in quanto spazi esigui e non sanificati

Non saranno chiusi, in quanto utilizzabili solo in caso di stretta emergenza, come recita il cartello che sarà esposto sulla porta dalle Sezioni proprietarie.
“Bivacco inagibile causa emergenza Covid-19. L'accesso equivale all'assunzione per l'utente del rischio di contagio da Covid-19. Utilizza il bivacco solo in caso di emergenza”.
Queste le parole scritte nel cartello che la Commissione centrale rifugi e opere alpine del Cai ha inviato in formato pdf ai presidenti dei Gruppi regionali, delle Commissioni regionali rifugi, del Club Arc Alpin e delle Sezioni. Un cartello che le Sezioni proprietarie dei bivacchi del Cai dovranno stampare e posizionare sulla porta di accesso degli stessi.
“Dopo un'attenta ed approfondita riflessione abbiamo concluso che i bivacchi non si possono chiudere poiché, in caso di emergenza, rappresentano l'unico punto di ricovero possibile per gli alpinisti”, spiega il presidente della Commissione centrale rifugi Giacomo Benedetti.
“Riteniamo però giusto e corretto ricordare che gli spazi, essendo esigui e non sanificati, non garantiscono all'avventore i requisiti, anche minimi, di sicurezza, esponendoli al rischio di contagio”.
Del cartello ha accennato anche il Presidente generale Vincenzo Torti nel corso della diretta Instgram con Hervé Barmasse di domenica scorsa.
“Esistono bivacchi non in quota, e ci possono essere escursionisti che pensano di poterci andare. Il cartello spiega appunto che il bivacco è inagibile e riservato esclusivamente alla più stretta emergenza".
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Scarica il cartello "Bivacchi inagibili" >

mercoledì 6 maggio 2020

Storie di Territori: Bruggi la perla della Val Curone (AL)

In attesa di poter riprendere nuovi viaggi alla riscoperta di bei luoghi sulle nostre vallate, ecco qualche informazione su Bruggi.


Bruggi è l’ultimo paese della valle del Curone che nasce sul suo territorio; incuneato fra la Lombardia a nord l’Emilia a est e la Liguria a sud, ai piedi del monte Chiappo (ca 1700 mt.), situato sulla sponda destra del Curone rivolto verso sud- sud/ovest ha un’altitudine fra i 1000 e 1150 mt. Contornato da boschi di faggi, frassini  e carpini e da boscaglie di noccioli e roveri, ha la pineta più estesa della provincia di Alessandria composta da abeti, larici, douglas e, in quantità minore, di pini, nata da un importante rimboschimento degli anni 30’ su antiche pietraie.
E’ più che probabile che il territorio di Bruggi fosse frequentato o abitato già nel primo millennio. E’ citato per la prima volta in due atti del 1300 e del 1306.
Fu feudo dei Malaspina, citato in un atto del 1369, ed in seguito, dopo la congiura dei Fieschi, dei Doria, sotto la cui amministrazione, l’alta val Curone ha goduto di parziale autonomia amministrativa. Verso la fine del 700 passarono i Francesi di Napoleone che pattugliavano il Carmo ed il Bo­glelio, là dove c’era il confine del Regno Lombardo-Veneto che era sotto la domi­nazione austriaca.
Il luogo ove i Francesi si riposavano che si trovava presso una fontana per l’ab­beveraggio degli animali, fra i monti Carmo e Boglelio, fu denominato dagli abi­tanti la «Piana dei Francesi». Pare addirittura che lo stesso Napoleone abbia occupato il paesino e, di passaggio con le sue truppe, abbia dato origine al nome «Armà» (armata).
L’ andamento demografico racconta che la popolazione dal 1600 al 1850  si è mantenuta fra le 200 e 300 persone, dal 1850 è aumentata fino a superare le 500 unità ad inizio 1900, poi un lento inesorabile declino. Ora per contare gli abitanti dei vari paesi bastano le mani, spesso una sola.
Prima dell’attuale vi era un’altra chiesa situata in centro del paese poco sopra l’ex albergo miramonti con il cimitero attiguo. L’attuale chiesa è dedicata a San Rocco, in seguito ad un voto fatto al santo per salvare il paese da un’epidemia.
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Primi giorni di libertà. Cronache e problemi nelle prime ore della Fase 2 sui sentieri

Le ragazze dell’Abruzzo non perdono tempo. La mattina di lunedì 4 maggio Eleonora D’Angelo e Sara Storione, entrambe alpiniste, sono partite in bici da casa, poi hanno affrontato di buon passo i 1500 metri di dislivello che sentiero che porta in cima al Velino. Quando hanno postato su Facebook l’immagine dell’alba vista dai 2487 metri della cima erano le 6.14 del mattino. Qualche minuto dopo le 9, Sara ed Eleonora erano ai rispettivi posti di lavoro. “Non ne potevo più di star ferma” sorride al telefono Sara Storione. 

Mentre le due alpiniste marsicane scendevano dal Velino, cinque o seicento chilometri in linea d’aria più a nord un camminatore famoso usciva da casa in Val Camonica. Franco Michieli, ideatore di trekking, scrittore, garante di Mountain Wilderness, vive a Bienno, ai piedi dei contrafforti dell’Adamello. Ho affrontato direttamente i pendii sopra a casa, salendo poi per un canalone inciso dalle valanghe” racconta Franco. “Dalla cima del Monte Alta Guardia, 2226 metri, ho continuato per cresta con altri saliscendi. Quando sono tornato a casa avevo nelle gambe 2100 metri di dislivello. E la sera ho aggiunto una lunga camminata con il cane”. 
Lunedì 4 maggio, il primo giorno dell’annunciata (e temuta) Fase 2, è stato un momento importante per gli escursionisti e gli alpinisti italiani. Molti, proprio quel giorno, sono dovuti tornare in ufficio o in fabbrica. Tanti altri hanno continuato a lavorare in aziende aperte anche nei giorni precedenti, o con il telelavoro. Chi ha potuto, e sono stati in migliaia, ha approfittato della giornata di primavera e delle nuove regole per camminare o scalare. La festa è proseguita anche martedì 5. Non è stato un assalto, ma un ritorno responsabile e ordinato.
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lunedì 4 maggio 2020

“In montagna, ma con prudenza”: l’appello del soccorso alpino

“I contagi sono in calo, ma è in discesa che bisogna stare più attenti”

«i contagi sono calati ma è proprio in discesa, come in un'escursione in montagna, che bisogna fare maggiore attenzione. La discesa infatti non consente errori». L’invito è del soccorso alpino del Piemonte che nel giorno che parte la fase 2 vuole invitare a non abbassare la guardia. E così lancia sei regole, un appello alla prudenza.. 
1. Informarsi attentamente
2. Pianificare gli spostamenti
3. Occhio alla forma fisica
4. Muoversi nel rispetto delle misure di legge
5. Comunicare ai familiari l’itinerario
6. Evitare attività a rischio

Come comportarsi in montagna nella Fase 2: “Responsabilità, buon senso e occhio alle restrizioni locali”

domenica 3 maggio 2020

Come fare sport o attività motoria dal 4 maggio senza rischiare sanzioni: le spiegazioni della Questura

ALESSANDRIA – Grazie alla pagina facebook della Questura di Alessandria sono state fornite informazioni dettagliate su come svolgere in tranquillità l’attività sportiva o motoria a partire dal 4 maggio. Di seguito le delucidazioni:
“IL DPCM 26 APRILE 2020” art. 1, lettere b), c), d), e), f) del DPCM del 26 aprile scorso (in vigore dal 4 al 17 maggio).
LETTERE b), c)
Rispetto a prima, chi ha oltre 37.5° di febbre e (sostanzialmente) tosse non è solo invitato, ma DEVE rimanere a casa e limitare i contatti sociali, contattando il medico curante; il Piemonte è più restrittivo, perché prevede l’obbligo anche senza febbre, cioè solo con i sintomi del Coronavirus (tosse, diarrea, difficoltà respiratorie, perdita dell’olfatto). Chi è positivo o in quarantena non può muoversi dalla propria abitazione, salvo se gli viene “ordinato” dall’Autorità sanitaria. Rientrano in questi casi coloro che possono recarsi ad effettuare il tampone in modalità “drive”, cioè restando in auto.
LETTERA d)
Riafferma il PRINCIPIO di carattere GENERALE e PRIMARIO: SONO VIETATI GLI ASSEMBRAMENTI di persone, dovunque, quindi anche in casa propria. Ovviamente non significa che con chi viviamo non possiamo ‘stare insieme’, ma anche in casa dobbiamo cercare di evitare di stare ‘tutti vicini’, soprattutto se siamo in tanti. Proprio per evitare assembramenti, il Sindaco può chiudere aree – non si fa differenza tra aree pubbliche o private (es. condominiali) – dove solo con la chiusura si possono, appunto, evitare assembramenti.
LETTERA e)
E’ ora POSSIBILE l’accesso a PARCHI, VILLE E GIARDINI PUBBLICI, purché non ci sia assembramento di persone e ci si tenga a distanza di un metro l’uno dall’altro. Il Sindaco, però, può chiuderli se non c’è altro modo di evitare assembramenti (per Alessandria, dovrebbe continuare la chiusura della Cittadella). Attenzione: CONTINUANO AD ESSERE CHIUSE LE AREE GIOCHI PER BAMBINI.
LETTERA f)
Conferma che ALL’APERTO non si può ‘giocare’ (attività ludiche) o ‘fare ricreazione’ (attività ricreative). SI PUO’, invece, FARE ATTIVITA’ SPORTIVA (corsa, ginnastica) o MOTORIA (camminare), però DA SOLI a meno che non si sia conviventi e rispettando DUE METRI di distanza dagli altri se facciamo attività sportiva, UN METRO se camminiamo. I MINORI e le persone non completamente autosufficienti possono fare attività sportiva o motoria ACCOMPAGNATI. Quindi, in pratica, SI PUO’ ANDARE A CORRERE O CAMMINARE CON I PROPRI FIGLI MINORI, purché si rispetti la distanza di due metri da terze persone. Si può andare a correre o camminare tutta la famiglia assieme? La regola che abbiamo visto dice che l’attività sportiva o motoria può essere svolta con i conviventi ma che nel caso di figli minori un solo ‘accompagnatore’ può correre con loro. Quindi, la cosa migliore è che uno dei due genitori abbia i figli minori vicini, mentre L’ALTRO sarebbe meglio che mantenesse la distanza di sicurezza (può sembrare strano ma dobbiamo pensare che il principio base è di evitare qualsiasi assembramento).
Ora, fin dove posso andare per fare attività sportiva o motoria? Anche fuori dal mio Comune, si può, e anche ‘distante’ specifica la Presidenza del Consiglio, quindi fino al limite della Regione al massimo, ma è chiaro che non deve diventare una ‘scusa’ per fare alla fine ‘una gita’: si rischia fortemente la sanzione! Perciò, se ho un parco cittadino o un bosco vicino non ne vado a cercare altri a 50 km di distanza! Diverso è se pratico uno sport (individuale) che ha bisogno di appositi scenari: viene in mente la mountain-bike o la canoa o la pesca sportiva (vedi domande). In questi casi si può andare fino al limite di Regione per cercare lo spazio attrezzato e a norma più vicino, ma, in ogni caso, non si può andare fuori Regione. Posso, in tutti i casi, raggiungere il luogo per fare attività sportiva o motoria sia con l’auto che con i mezzi pubblici. Posso andare con tutto il nucleo familiare, anche in auto, se tutti facciamo attività sportiva (anche diverse, purché nello stesso luogo) o motoria.
In Piemonte, infine, è permesso l’allenamento e addestramento di cavalli nei maneggi, per una sola persona alla volta e per non più di 120 minuti.
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Voltaggio: dopo 6 anni il Cociv non ha ancora “pagato” per l’habitat distrutto.

Dal 2014 nessuna traccia delle compensazioni per la zona umida distrutta nella ex cava Cementir. L’Appennino Piemontese ha bocciato il progetto presentato a febbraio dal consorzio, dopo la protesta di Legambiente. I 5 Stelle: “Regole non rispettate, intervenga la Commissione Ue”

Da sei anni sette specie animali dell’alta Val Lemme sono state cancellate insieme al loro habitat. Rospo comune, rana dalmatina, rana temporaria, rana verde maggiore, tritone alpestre, natrice viperina e natrice dal collare, che vivevano nella zona umida della ex cava Cementir, sono state spazzate via insieme alla loro “casa” dalla costruzione del deposito di smarino del Terzo valico, nella ex cava Cementir di Voltaggio. Il Cociv avrebbe dovuto ricostituire, per quanto possibile e in tempi ragionevoli, un nuovo habitat ma non l’ha ancora fatto, mentre la grande opera va avanti a spron battuto. Infatti, domani, lunedì 4 maggio, i lavori ripartiranno dopo la pausa forzata a causa del coronavirus. Le Aree protette dell’Appennino Piemontese, ente gestore del sito di importanza comunitaria Capanne di Marcarolo, all’interno del quale si trova l’ex cava, di recente hanno bocciato il progetto delle cosiddette opere compensative proposto dal Cociv, presentato a metà febbraioL’ente ha dato tempo fino al 31 ottobre al consorzio di imprese per presentare una proposta adeguata.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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