mercoledì 30 gennaio 2019

Appuntamenti Pietra verde

Viste le pessime condizioni atmosferiche in previsione per venerdì 1 febbraio, abbiamo deciso di rinviare la serata diapositive di Stefano De Agostini a data da destinarsi.
Fuori programma invece, abbiamo deciso di organizzare domenica 3 febbraio una semplice ciaspolata che dal paese di Giarolo raggiunge il nostro Rifugio San Lorenzo che ci accoglierà con il calore della stufa a legna e un buon pasto.
Un'occasione per passare insieme una giornata all'insegna dello sport e della convivialità.

Lunghezza dell’itinerario: Km 9 circa
Dislivello: m 250 circa in salita
Ritrovo: Brignano Frascata ore 9:00
Spostamento in auto al paese di Giarolo
Partenza escursione ore 10:00

Una affascinante e semplice traversata che, dal paese di Giarolo m 950 s.l.m., raggiunge la Costa delle Sette "Lesaie" (Slitte), alle pendici del Monte Giarolo, per poi addentrarsi inizialmente in una bellissima pineta e, più avanti, in una suggestiva faggeta fino a raggiungere il Rifugio San Lorenzo m 1101 s.l.m.
Questi luoghi pressoché selvaggi offrono riparo e sostentamento alla fauna selvatica locale, di cui potremo osservare le impronte lasciate nella neve, immersi in un'atmosfera incantata.

Giunti al Rifugio, saremo accolti dal calore della stufa a legna e da un buon bicchiere di vin brulé ristoratore.
Il menù comprende:
- polenta e spezzatino
- taglieri di salumi e formaggi con marmellata
- torta alle mele
- acqua, vino, caffè

Rientro a Giarolo previsto alle 16.30 circa.

Costo € 15,00 comprensivo di pranzo presso il Rifugio San Lorenzo e accompagnamento istruttori IWE. La quota potrà essere versata direttamente presso il Rifugio il giorno dell'escursione.
Spostamento in auto.

PRENOTAZIONI ENTRO le ore 11 del 2 febbraio 2019

Per info e prenotazioni:

Riccardo Rancan 339.6969819
Sabrina Malaspina 338.8157173 (ore serali)
assopietraverde@yahoo.it


Fonte




martedì 29 gennaio 2019

Camminare in Val Borbera (AL)

Aie di Cosola > Santagà Difficoltà T/E - Ore 0,30



C’è un piccolo pilone votivo, alle pendici meridionali del Monte Ebro, sconosciuto ai più, al quale sono legate antiche leggende: si tratta del luogo conosciuto come Santagà.



Il percorso per raggiungere la cappelletta di Sant’Agata prende avvio dal centro sportivo di Aie di Cosola, in alta val Borbera e pur non essendo segnalato, è comunque indicato da un cartello di legno all’avvio (“Sant’Agata”).

Si cammina in direzione ovest su una evidente mulattiera che sale leggermente di quota, offrendo alle spalle una bella visuale sulla dorsale del Cavalmurone e sui due nuclei che compongono l’abitato di Cosola, le località Aie e Montaldo. Il percorso è a tratti accompagnato dai resti di antichi muri in pietra e raggiunge un primo colletto, nei pressi del quale si trova una croce, e dal quale la vista si spalanca in direzione della dorsale del Monte Bossola.

Si prosegue a mezza costa su sentiero pressoché pianeggiante, con una suggestiva vista dal basso del Monte Ebro, il cui spoglio versante meridionale appare di fronte all’escursionista; quindi si ritorna leggermente a salire e dopo alcune decine di minuti si raggiunge un’area adibita alla sosta, nei pressi di una vecchia fontana.

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lunedì 28 gennaio 2019

Definito il calendario del trofeo Malaspina, otto gare a piedi nel Tortonese e non solo

Mai come in questo periodo si ha bisogno di comunicare l’amore e il rispetto per il proprio territorio. In questo momento storico di totale distruzione e poco rispetto il Trofeo Malaspina accetta per il quinto anno la sfida che vede 8 eventi nell’arco di 8 mesi.
Eventi che uniranno valori come rispetto per la propria terra, amore per il sano sport, il piacere di stare insieme e condividere una passione. Sono state 3000 le persone che lo scorso anno hanno partecipato al trofeo percorrendo sentieri tutti immersi nella natura per un totale di 140 km. L’obiettivo è incentivare la conoscenza del territorio ed in particolare delle colline tortonesi, del suo Appennino, dell’Oltrepò Pavese e della Val Curone favorendo un turismo sostenibile e portando più persone possibili sul territorio. Comunicano gli organizzatori: “Lo slogan del primo evento (Segui il tuo ritmo, ama la tua terra!), che darà il via al trofeo, racchiude infatti il motivo che ci ha portato a unire diverse associazioni sportive e ad organizzare tutto questo: Un territorio che amiamo e che merita attenzione perché davvero prezioso;
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domenica 27 gennaio 2019

Weekend nel Parco

Dal 2 al 3 Febbraio 2019

Immersi nella suggestione e nel torpore della natura nella sua veste invernale, un weekend insolito sulle tracce della fauna selvatica che popola il comprensorio dell'Antola.

Nel primo pomeriggio di sabato, a partire da Caprile, si intraprende la salita al Passo delle Tre Croci, alla scoperta degli habitat che favoriscono la presenza di numerose specie di mammiferi e dei segni della loro presenza. Il cammino prosegue fino alla vetta del M. Antola.
Sistemazione presso il Rifugio Parco Antola, cena e a seguire proiezione sulla fauna del parco. Pernottamento e prima colazione in Rifugio e rientro in mattinata a Caprile (percorso ad anello). 

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sabato 26 gennaio 2019

Cercasi gestore al rifugio alpino al “Velo della Madonna” in Dolomiti


La Sat informa che sono aperte le candidature per prendere in gestione il Rifugio alpino al “Velo della Madonna”, costruito su un terrazzo roccioso con vista su San Martino di Castrozza (TN), ad una quota di 2.333 metri ai piedi della Cima della Madonna, nel Gruppo delle Pale di San Martino.
Il nome del rifugio deriva dal celebre spigolo nord-ovest dell’omonima cima, lungo il quale si sviluppa la celebre via dello Spigolo del Velo, una delle più famose e celebrate delle Dolomiti e delle Pale di San Martino, aperta da Gunther Langes ed Erwin Merlet nel luglio 1920.
Il rifugio, attivato nel 1980, è stato gestito finora da Anna Toffol. Possiede 60 posti letto e circa altrettanti posti tavola.
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Calendario CAI sezione di Ovada (AL)

Nota:  I NON TESSERATI CAI che desiderano partecipare ad una gita, devono obbligatoriamente iscriversi in sede per attivare la copertura assicurativa. Inoltre la partecipazione è limitata alle gite con grado di difficoltà T ed E

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mercoledì 23 gennaio 2019

Taiwan: muore di freddo sulle montagne Gigi Wu, la 'scalatrice in bikini'

La sportiva aveva deciso di percorrere il sentiero storico di Batongguan, nel Parco Nazionale di Yushan, ma è caduta in una gola.


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Era famosa per le scalate in bikini, e per questo era anche chiamata dai fans "Bikini Hiker". Ma purtroppo un incidente di percorso è costato la vita a Gigi Wu, che è morta per ipotermia dopo essere caduta in una gola mentre percorreva il sentiero di Batongguan, nel Parco Nazionale di Yushan, situato a Taiwan (il suo luogo natio). Nel corso della sua carriera aveva scalato le montagne più alte, con la sola differenza che, dopo aver scalato i monti in tutta sicurezza con l'abbigliamento consono alla situazione, una volta arrivata in cima era solita togliersi i vestiti e rimanere con il solo costume.
Era molto nota sui social network, dove appunto pubblicava le foto più belle (contava circa 14.000 followers)La notizia [VIDEO] ha lasciato davvero di stucco tutta la nazione.

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martedì 22 gennaio 2019

Camminare al freddo fa bene: ecco tutti i vantaggi di una passeggiata nel gelo

La "terapia della luce" abbassa lo stress, migliora il sistema immunitario e aumenta la memoria: lo dice la scienza...



È la stagione del divano, quel periodo dell’anno in cui si fa fatica a sottrarsi al tepore delle coperte e al calore di casa. La sola idea di uscire all’aria aperta e affrontare il gelo polare di questi giorni ci fa venire i brividi. Per questo, le attività outdoor a cui ci dedichiamo durante il resto dell’anno in questi mesi vengono un po’ (se non del tutto) trascurate. Niente di più sbagliato.  I benefici della luce e dell’aria sul nostro organismo (e sul nostro umore) sono preziosi in questa stagione più che in altri periodi dell’anno. Lo dice la scienza.

ARIA APERTA – Sforzarsi di uscire a fare una camminata veloce, possibilmente nella natura, migliora le funzioni immunitarie e l’umore. Oltre a essere d’aiuto per non alterare il ritmo naturale veglia-sonno. Ce lo spiegano diversi esperti americani interpellati dai media Usa in questi giorni in concomitanza con una grande ondata di gelo che colpisce gran parte del Paese. “La tendenza a restarsene al chiuso quando fa freddo è naturale – osserva John Sharp, psichiatra specialista del disturbo affettivo stagionale(Sad) al Beth-Israel Deaconess Center di Boston – ma non è una buona ricetta per sentirsi meglio”. “Troppa poca luce del sole produce stress, influisce sul benessere psico-fisico e ci rende più pessimisti e affaticati”.

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mercoledì 16 gennaio 2019

La ripresa di una valanga artificiale gigante in Svizzera

Al confine tra Svizzera e Austria l’allarme valanghe è molto alto a causa della molta neve caduta nei giorni passati, costringendo a provocare della slavine artificiali per evitare il pericolo di crolli improvvisi incontrollabili. Nel video, diventato virale sui social, la ripresa di una di queste valanghe artificiali che è stata fatta staccare in località Vinadi, nell’Engadina, al confine con l’Austria.

Video

Dal Lazio a Bruxelles a piedi: due europeisti e un cane....

Marco Saverio Loperfido, Marina Vincenti e il cane Bricco sono finalmente arrivati a Bruxelles dopo un cammino di 6 mesi rigorosamente a piedi attraverso l'Europa. Tra alcuni giorni saranno ricevuti dal presidente del parlamento europeo per raccontargli l'Europa che hanno visto....

Video

martedì 15 gennaio 2019

Anello della Val Besante - Difficoltà E - Ore 5,00

L’escursione ad anello si sviluppa lungo vecchi sentieri di collegamento tra i villaggi della val Besante, valletta laterale della val Borbera, percorsi per lo più non segnalati e che pertanto possono essere di non semplice individuazione per i camminatori meno esperti.

Panorama sulle Strette
Si prende a salire su una evidente traccia che parte proprio di fronte al monumento a Fjodor nei pressi di Cantalupo Ligure (all’uscita del paese verso l’alta valle) e si sale tra i campi con belle viste sulla Ripa e sulle Strette di Pertuso. Il sentiero piega leggermente verso destra offrendo viste in direzione della confluenza Sisola-Borbera e si innesta in una rotabile asfaltata proveniente da San Nazzaro, che si segue in salita fino ad un cascinale isolato.
Si seguono ora le segnalazioni del sentiero 210, che al cascinale tiene la destra e si prende quota raggiungendo, in una decina di minuti, un evidente bivio al quale si abbandona il segnavia 210 (che prosegue a destra) a favore di un sentiero non segnalato che prosegue a sinistra (indicazioni trail “castello di pietra”) e attraversa pressoché in piano a mezza costa, transitando nei pressi della carcassa di un’auto e raggiungendo, in alcune decine di minuti di cammino, l’asfalto sulla Costa di Prato.

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Cammino diVino, il sentiero che porta dalla vigna al bicchiere

Dal 22 al 24 Marzo 2019 terremo un corso itinerante in cui conoscere tutte le fasi della produzione del vino e i concetti base della degustazione, e scoprire, per ogni vino, l’importanza della storia di chi lo produce e del territorio in cui vive.
Quando: da venerdì 22 Marzo alle 18 a domenica 24 Marzo alle 17
Dove: alla Casa del Movimento Lento di Roppolo (BI), 1 ora da Milano e 40' da Torino
Contributo per l'iscrizione: 90 Euro
Informazioni e iscrizioni: scrivi a casa@movimentolento.it o chiama il 3357979550 o lo 0161987866
Il vino non si beve soltanto: 
si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e... se ne parla. 
Edoardo VII (re inglese)
Avete mai pensato cosa c’è veramente dentro un bicchiere di vino? Non solo alcool etilico, zuccheri, acqua, sali minerali e numerose altre sostanze. Non è solamente bianco, rosso o rosato, ma è composto da infinite altre sfumature che racchiudono prima di tutto il territorio, cioè l’ambiente in cui le viti crescono: l’andamento climatico, il terreno, la storia geologica e sociale, la flora e la fauna che lo abitano. Il vitigno e il tipo di coltivazione sono altri aspetti fondamentali. Infine il produttore, ultimo ma non meno importante perché è colui che dà la propria impronta personale a tutto il resto, ove possibile. 

Dentro al bicchiere ci sono infinite storie che raccontano del luogo e delle persone, c’è la passione e la fusione con la natura, seppur con l’aiuto di attrezzature moderne. Il contadino passeggia nelle vigne mentre lavora e ne segue i ritmi stagionali, accompagnandole al momento clou che è la vendemmia; da qui in poi l’uva che le viti hanno donato sarà nelle sue mani per trasformarsi in vino. E’ un cammino lento che percorre vari sentieri.

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domenica 13 gennaio 2019

Nardi al Campo 3 del Nanga Parbat: “Ecco lo Sperone Mummery, il mio grande sogno”

L'alpinista italiano è impegnato sulla nona montagna più alta della Terra lungo una via mai salita neanche d'estate: "Dormiremo in un crepaccio a 5700 metri, sarà una notte molto dura. Ma sono strafelice!". E c'è anche lo zampino dell'interista Ranocchia...


“Non vado al Nanga Parbat, ma allo Sperone Mummery”: è questa la vera ossessione di Daniele Nardi, uno degli enigmi alpinistici ancora irrisolti. Per la quinta volta Nardi è sul Nanga Parbat d’inverno: “Il mio grande sogno è aprire una via nuova in inverno su una montagna di 8.000 metri. Riuscire a completare lo Sperone Mummery, arrivare tra i 6.900 e i 7.000, quando si può considerare conclusa questa nuova via, è il mio primo grande obiettivo. Poi certo, cercherò di tirare su fino alla vetta”. Lo Sperone Mummery sale dritto lungo il versante Diamir del Nagna Parbat: prende il nome dall’inglese Frederick Mummery, che nel 1895 provò a scalarlo senza successo prima di morire travolto da una valanga. Non è mai stato salito nemmeno in estate: su quella via Messner perse il fratello Gunther in discesa. “Vado ancora sul Nanga Parbat con una libertà mentale e con una preparazione fisica che è la base per ottenere un bel successo non solo pratico, ma anche di messaggio rispetto al coraggio, alla forza, alla determinazione di rimettersi in piedi e vincere le sfide della vita”.

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Escursionisti bloccati in piena notte nel Vallone di Ribordone

Salvataggio del Soccorso Alpino in corso su un terreno particolarmente impervio



Escursionisti bloccati in piena notte nel Vallone di Ribordone. Salvataggio in corso

Escursionisti bloccati

(TO) Due escursionisti bloccati in piena notte nel Vallone di Ribordone. Sono in corso, sabato 12 gennaio, le operazioni di recupero. Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono impegnate in un intervento complesso. Gli alpinisti sono al buio su uno sperone di rocce miste a erba a una quota di 2100 metri circa.

Le operazioni in corso

La Centrale Operativa ha ricevuto la chiamata di emergenza dai Vigili del Fuoco intorno alle 19 e ha mobilitato le squadre a terra che sono partite a piedi verso i malcapitati. Fortunatamente la localizzazione è stata molto precisa grazie all’sms locator che consente ai nostri tecnici di ottenere le coordinate gps dallo smartphone degli escursionisti.

mercoledì 9 gennaio 2019

Soccorso da 'Mission impossible' sul Monte Bianco

Salvataggio impressionante con l'elicottero a oltre 2.000 metri IL VIDEO

L'elicottero della gendarmeria (il Pghm) di Chamonix si avvicina di nuovo al pendio e sembra poggiare un pattino sulla neve, con l'elica che quasi la sfiora.

In una manciata di secondi il ferito, già raggiunto da una parte dell'equipaggio dopo il primo atterraggio, viene caricato a bordo e l'Eurocopter Ec145 può ripartire. Un soccorso "impressionante" lo ha definito la stampa francese.

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L'inverno della Val Gargassa - domenica 13 gennaio 2019

La bellezza della Val Gargassa ci stupisce in ogni stagione per la sua particolarità geologica, ma solo durante la stagione più fredda si possono ammirare i ricami della brina sulle pareti rocciose del canyon e le formazioni di ghiaccio che trasformano rii e cascate in lucenti sculture naturali.
Ritrovo: ore 9:30 presso il campo sportivo di Rossiglione, loc. Gargassino 
Durata iniziativa: giornata intera con pranzo al sacco
Costo escursione: € 10,00
Difficoltà: escursione mediamente impegnativa per camminatori abituali
Prenotazione obbligatoria entro sabato alle ore 12, tel. 393.9896251 (Guide Coop. Dafne).Escursione a numero chiuso

Parco Beigua - Unesco Global Geopark

⚠️⚠️ Riparo Padre Rino, Arenzano - avviso agli escursionisti ⚠️⚠️
A seguito di criticità relative alla stabilità della struttura, l'accesso è interdetto fino al ripristino delle condizioni di sicurezza


Fonte




martedì 8 gennaio 2019

2019, Anno del turismo lento. Montagne protagoniste

Inizia il 2019, Anno del turismo lento. Come il 2016 è stato l’Anno nazionale dei cammini, il 2017 l’Anno nazionale dei borghi e il 2018 l’Anno del cibo italiano. Il 2019 è dedicato a chi vuole viaggiare in Italia a passo lento. Quello che in montagna conosciamo benissimo: passo lento e corto. Verso l’alto.
Il 2019 Anno del turismo lento è un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici a alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo.

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lunedì 7 gennaio 2019

VALSUSA, MORTI DUE ALPINISTI: ERANO DISPERSI ALLA PUNTA CRISTALLIERA

Tragedia in montagna. Questa mattina, lunedì 7 gennaio, sono state ritrovate le salme di due alpinisti dispersi da sabato sera nella zona della punta Cristalliera (a quota 2778 metri), nel territorio del parco Orsiera Rocciavrè sulle Alpi Cozie, al confine tra la Valsusa e la Val Chisone. Le vittime sono Alberto Miserendino (22 anni di Giaveno) e Gabriele Boetti (29 anni di Torino). Sul posto sono intervenuti i tecnici del soccorso alpino, a bordo dell’eliambulanza 118: stamattina hanno recuperato i corpi. Le ricerche sono iniziate domenica 6 gennaio, a cura del soccorso alpino e dei vigili del fuoco: le squadre erano al campo base di Pracatinat, in Val Chisone. Prima di morire, gli alpinisti hanno trascorso la notte tra sabato e domenica presso il bivacco del lago Lau.

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Tragedia in montagna: escursionista cade in un dirupo e muore

Incidenti in montagna, due alpinisti morti in Lombardia

Incidenti mortali sul Monte Blumone e in Valbondione: deceduti un 44enne e un 47enne. Una donna ferita gravemente, ghiaccio probabile causa tragedie

Si è conclusa con un pesante bilancio di due morti in Lombardia la settimana nera sulle montagne italiane, con due diversi incidenti causati probabilmente ancora dal ghiaccio avvenuti in provincia di Brescia e di Bergamo.
Sul Monte Blumone nel Bresciano, a 2843 metri sul livello del mare, tra la Vallesabbia e la Vallecamonica, un alpinista è morto mentre stava affrontando un canalone al fianco di una donna, ferita gravemente. Entrambi 44enni, milanesi, avevano da poco lasciato il rifugio. Probabile che la loro caduta sia stata dovuta a una lastra di ghiaccio.
Michele Spada è morto sul colpo, dopo un volo di quasi cento metri, mentre la donna che era con lui - legata in cordata - è stata recuperata e poi trasportata in condizioni critiche agli Spedali civili di Brescia. Ha riportato diversi traumi e i medici si sono riservati la prognosi. È accaduto attorno alle undici del mattino e sono stati altri alpinisti a lanciare l’allarme.
Sempre in mattinata si era già registrata un’altra morte sulle montagne lombarde. Attorno alle 8.20 a Valbondione in località Tre Croci nella Bergamasca, un 47enne residente a Berzo San Fermo (Bergamo) che stava affrontando una giornata in solitaria è precipitato lungo un sentiero dopo essere scivolato, ancora probabilmente a causa del ghiaccio. «Non utilizzava i ramponi», hanno spiegato gli uomini del Soccorso Alpino che hanno recuperato il corpo senza vita dell’uomo che procedeva sul sentiero conosciuto come «Lo scarico», a 1700 metri, un percorso alternativo che porta al rifugio Curò. È precipitato davanti ad altri escursionisti che hanno chiamato i soccorsi arrivati quando ormai il 47enne era già morto.

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mercoledì 2 gennaio 2019

Pietra verde: Programma 2019

Sito web


Gruppo micologico vogherese: Programma escursioni 2019

13 gennaio
Finalborgo - Borgio Verezzi
ref.: Pierangelo Pasotti, Alfredo Gatti

27 gennaio
Anello Bogliasco - Monte S. Croce (GE)
ref.: Vanda Quaroni, Elena Santinoli

9/10 febbraio
Ciaspolata
ref.: Fabrizio Clava - Rifugio Arp
in collaborazione con guide Trek Alps

17 febbraio
Deiva - Bonassola
ref.: Antonella Angelini, Giovanna Cerutti

3 marzo
Anello N.S. della Guardia
ref.: Mauro Vischi, Marco Piana

17 marzo
3° tratto Sentiero del Viandante
ref.: Mariella Danesini, Giovanna Cerutti

31 marzo
Anello di Salogni con pranzo da Rico
ref.: Fabrizio Clava

7 aprile
Biciclettata
ref.: Piero Beretta , Arturo Borghi

14 aprile
Framura
ref.: Mario Gianelli

25 aprile
Anello di Vezza
ref.: Mauro Vischi

12 maggio
Monte Tobbio da Voltaggio
ref.: Vanda Quaroni, Silvano Codecco

26 maggio
Monte Reale
ref.: Vanda Quaroni, Silvano Codecco

8 giugno
Valsassina Piani di Artavaggio (LC)
ref.: Fabrizio Clava, Paolo Biserni

9 giugno
Camminata in collaborazione con
l’Associazione Costa del Rile (PV)

23 giugno
Gita in Val D’Aosta

6/7 luglio
Rifugio Deffeyes da La Thuile (AO)
ref.: Rinaldo Bertolini, Fabrizio Clava

21 luglio
Champorcher (AO)
ref.: Massimo Salvini, Pierangelo Pasotti, Alfredo Gatti

8 settembre
Alagna - Bocchetta delle Pisse (VC)
ref.: Rinaldo Bertolini

21/22 settembre
Macugnaga (VB)
ref.: Vanda Quaroni, Mauro Marchesi, Graziano Pozzi

29 settembre
Anello di Ameno (NO)
ref.: Mauro Vischi

6 ottobre
Anello di Vho (AL)
ref.: Mariella Danesini, Antonella Angelini

20 ottobre
Parco Adelasia (SV)
ref.: Arturo Borghi, Elena Santinoli, Sergio Parmigiani

3 novembre
Anello di Superga (TO)
ref.: Piero Beretta

17 novembre
Bologna - Portici a San Luca
ref.: Giovanna Cerutti, Sergio Parmigiani

Gite a carattere storico e naturalistico saranno realizzate, 
durante l’anno, con l’intento di unire aspetti culturali a gradevoli passeggiate.

Per esigenze organizzative potranno esserci variazioni di data e
programma delle escursioni e saranno comunicate tempestivamente.

per informazioni: micologicovoghera@gmail.com

Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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