mercoledì 28 febbraio 2018

Rifugio Escursionistico del Parco a Capanne di Marcarolo



Il Rifugio "Nido del Biancone" è gestito direttamente dell'Ente delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese.  Si trova a Capanne di Marcarolo, piccola frazione del comune di Bosio (AL), nel cuore del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. Il rifugio ha tre stanze dormitorio rispettivamente con 5, 3 e 2 letti a castello per un totale di 20 posti letto. Ha inoltre una cucina a disposizione dei fruitori, una sala per le attività, servizi con docce al piano interrato e servizi senza docce al piano superiore.
La struttura garantisce l’accessibilità ai diversamente abili ed è dotata di un montascale esterno per l’accesso al piano inferiore.

Il costo del pernottamento ai sensi del Decreto del Presidente n. 11 del 28 luglio 2016 è il seguente:
  • gestione diretta da parte dell’Ente della struttura tramite il proprio personale dipendente e collaboratore (vedi Regolamento Foresterie D.P. n. 1/2016);
  • uso della foresteria nell’interezza dei suoi locali ricettivi (anche pernottamento), a fronte del pagamento di un costo forfetario di 200,00 €/giorno;
  • utilizzo della foresteria per comitive con più di 20 fruitori con un costo di pernottamento di € 200,00 €/giorno oppure con meno di 20 fruitori con un costo di pernottamento per persona di 20,00 €/notte (minori fino a 14 anni 10,00 €/notte, minori fino a 4 anni gratuito);
  • utilizzo della foresteria da parte delle Scuole, con un costo di pernottamento per persona (bambino / insegnante) di 10,00 €/notte;
  • utilizzo della foresteria da parte di dipendenti, Accompagnatori naturalistici e collaboratori dell’Ente gratuita.

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Ricezione turistica Parco Capanne di Marcarolo



La Pietra Verde


 
Restyling completo del sito, per renderlo più intuitivo e di semplice navigazione.
Date un'occhiata! www.lapietraverde.org
 
Inoltre sul portale potete trovare tutte le informazioni sull'uscita del 25 marzo 2018
al PRINCIPATO DI LUCEDIO E IL BORGOFRANCO DI FONTANETTO PO (VC)




martedì 27 febbraio 2018

«Dopo 35 anni diamo l’addio a Cima Colletta»

La testimonianza dei gestori del rifugio: «Abbiamo visto cose bellissime ma anche gli incendi. E ora salvate il lupo» 


Rita Zanardi e la famiglia Bassini, dopo 35 anni di gestione lasciano il Rifugio Cai di Cima Colletta, l’unico in provincia di Pavia. Hanno scritto - tramite la Provincia pavese - questa lettera ai tanti ospiti, che volentieri abbiamo pubblicato.

Il 28 febbraio (mercoledì) termina la gestione mia e della mia famiglia del Rifugio Vittorio e Aristide Nassano nel comune di Brallo di Pregola. Gestione che avviai nell'ormai lontano 1983.

Il ruolo che ho avuto per così tanto tempo vicino alla natura, ha indotto un cambiamento nel mio modo di pensare e di analizzare il mondo che mi circonda. La flora, la fauna e il clima di questo luogo così unici hanno accompagnato me, il mio compagno Roberto e mio figlio Simone, regalandoci anni felici sulle pendici del Monte Colletta.


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Rifugio Antola chiuso questo fine settimana

lunedì 26 febbraio 2018

Avventura Team

Accademia italiana di sopravvivenza

Le iscrizioni per il corso istruttori si chiuderanno il 31 marzo.
Gli esami si terranno nei giorni 27,28,29,30 settembre 2018.

 

Chi siamo 

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Provincia di Alessandria: Guida escursionistica "Nelle Terre del Drago" 

 

 

sabato 24 febbraio 2018

Si ammaina la bandiera del Cai sul tetto del “Rifugio Questa”

Genova - Quel piccolo rifugio piemontese sulle Alpi Marittime, inerpicato su uno sperone di roccia che si affaccia sul lago delle Portette nel territorio di Valdieri, era una “colonia” genovese fin dal 1925, quando il Demanio militare lo aveva affidato in gestione al Cai. Ora non lo è più: la parola fine l’ha messa il tribunale civile di Torino, il Demanio militare non aveva alcun diritto di destinarlo ad altri perché esiste una società privata (si chiama “Stella alpina”) che può vantare il diritto di proprietà sul “Rifugio Questa”

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Domenica 4 marzo: andar per costa Levanto-Monterosso (SP)





Una escursione di 8 km che diventeranno 11 con il passeggio a Monterosso, e un dislivello che non supera i 400 mt  armoniosamente distribuiti sulla lunghezza del percorso, rendono questa uscita veramente per tutti.
Troveremo un po di vento, sentiremo il profumo del mare, mentre il sole, che avremo di fronte, accarezzerà i nostri volti.
E’ considerato l’inizio del sentiero alto delle cinque terre che con uno sviluppo di 35 km  arriva a Portovenere. Partiremo dalla stazione di Levanto e arrivati al lungomare ci incammineremo verso il Castello. Il sentiero ci porterà dapprima al promontorio di Punta  Mesco. Ci unirà lo stupore per tutto quello che ci circonda mentre saliremo lungo questo sentiero fra terra, cielo e mare che fra pinete e ginestre ci porta in cima alla più grande punta protesa verso il mare di questo tratto di costa. Questo sperone di roccia che si alza fino a trecento metri sull’acqua è un luogo così bello che incute timore.


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"Dopo la morte di Marta, ho percorso 4mila km a piedi per salvarmi la vita e ridarle un senso, aiutando gli altri"

Christian Cappello ha perso la compagna e il figlio. Il suo viaggio per raccogliere fondi a favore della ricerca contro la fibrosi cistica racconta una rinascita


Il Natale del 2015 doveva essere per Marta Lazzarin e Christian Cappello l'ultimo da trascorrere in due. Dopo 15 anni insieme, durante i quali hanno fondato un blog di viaggi, lei era incinta del loro primogenito. Marta e Christian non erano soliti scambiarsi regali tradizionali sotto l'albero, ma delle donazioni, a nome dell'uno e dell'altro. In quell'anno, senza mettersi d'accordo, scelsero la stessa onlus, che raccoglieva fondi per la ricerca contro la fibrosi cistica. Pensarono allora di girare l'Italia, raccontando il loro viaggio per far conoscere le malattie rare.

Pochi giorni dopo, però, Marta si è spenta in un letto d'ospedale e con lei se n'è andato anche il figlio. Il 2 aprile 2016 sarebbe dovuto nascere Leonardo. Dalla loro morte, sino a quel giorno, Christian ha trascorso il tempo a piangere, a isolarsi e a pensare persino al suicidio, ma in quella stessa data ha deciso di segnare la sua rinascita: ha intrapreso un viaggio a piedi in giro per l'Italia, per visitare di persona i ventisette centri di ricerca sulla fibrosi cistica, far conoscere la malattia e raccogliere fondi a favore della causa. Ha deciso di farlo "sia per realizzare il volere di Marta, sia per salvarmi la vita, per ridarle un senso, aiutando gli altri".

Lo ha raccontato in prima persona nel libro "Andare avanti", edito Mondadori. Un diario di viaggio atipico, in cui il racconto si mescola allo sfogo, al bisogno di ricordare e, appunto, andare avanti. Il resoconto di un cammino per ridare senso alla propria vita, attraverso la solidarietà, donata e soprattutto forse ricevuta.

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venerdì 23 febbraio 2018

Domenica 25 marzo

Fonte

18/19 maggio: ATTRAVERSO LE PORTE


Volete esplorare angoli e montagne dell’Appennino piemontese insieme a noi?

Vogliamo condurvi verso un viaggio che vi porti a conoscere le Porte di Pietra.
A condurvi in questo viaggio multidisciplinare sarà Irene, la "nostra" Orsa, nuova residente forestiera in Val Borbera e “running geologist”, come lei stessa si definisce, che vi farà scoprire ed esplorare angoli e montagne ancora poco conosciuti e tra i più suggestivi dell’Appennino piemontese.

Attraverso questa sezione verrete accompagnati lungo itinerari da percorrere a piedi, di corsa, in bici e a cavallo verso vedute inaspettate sul mare, alla scoperta delle valenze geologiche e naturalistiche di questo territorio, delle vicende resistenziali della Guerra di Liberazione e degli antichi borghi della Val Borbera fino ai confini con le altre provincie.

Periodicamente, inoltre, verrete informati ed aggiornati su tutte le proposte e le manifestazioni che durante l'anno saranno organizzate da “Gli Orsi” e da tutti gli Enti, le Pro Loco e le Associazioni che fanno parte del territorio.

Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. A fare da cerniera, sta l’Appennino che, nel territorio delle “Quattro Province”, racchiude una terra ai margini: la Val Borbera, una delle zone più incontaminate del Piemonte. Questo angolo di montagna meno nota, in provincia di Alessandria, rappresenta una terra di mezzo; ieri e oggi crocevia di genti, popoli e culture, ma anche una terra di mezzo in senso geologico, interposta tra grandi masse continentali che si muovono l’una verso l’altra a partire dal tardo Giurassico.


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Le Porte di Pietra

mercoledì 21 febbraio 2018

CALYX, ESCURSIONI ED EVENTI ENOGASTRONOMICI TRA NATURA E STORIA

VINO E STORIA SULLE COLLINE DEL SOLE
Passeggiata storico-naturalistica con degustazione in abbinamento a prodotti e specialità tipiche e giochi enoici in cantina
 DOMENICA 25 FEBBRAIO 2018
Partenza ore 10:00 da Az. Agricola Montelio, Via domenico Mazza 1
CODEVILLA (PV)
              (Coordinate Google: 44.961730-9.058181)

Questa passeggiata panoramica vi porterà alla scoperta di Codevilla, una località  delle prime pendici Appenniniche al confine tra Piemonte e Lombardia, dove  una rinomata produzione vinicola si sposa con un ambiente incontaminato di prati e boschi, che grazie ad un microclima particolarmente mite offre anche peculiarità mediterranee come la presenza di mandorli ed ulivi.

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lunedì 19 febbraio 2018

Streambedtrekking uno sport contro corrente


“Verso l’origine” è una Associazione sportiva dilettantistica e culturale. Si propone di praticare e diffondere la pratica dello Streambed Trekking sperimentata per la prima volta con 5 giorni di risalita integrale del torrente Argentina (dalla foce ad Arma di Taggia (Imperia) alla sorgente, sulle pendici del monte Saccarello). Il nome “Verso l’origine” allude ad un cammino che è al contempo attività fisica e contemplativa, esplorazione geografica e ricerca di sé, scoperta della bellezze  ambientali e contatto personale con la natura.

Per questa plurima valenza l’Associazione propone risalite ed esperienze che tengono insieme l’azione in outdoor e la riflessione su se stessi. Il contesto naturale è dunque l’ambiente in cui opera e si esprime l’attività associativa, che non rinuncia tuttavia ad attività culturali, di promozione e di crescita personali, di sensibilizzazione ai temi ecologici e al rapporto tra uomo e natura.

Lo Streambed Trekking consiste nel camminare dentro al letto di un torrente restando quanto più possibile nell’acqua o comunque nel suo greto e nel suo cuore. Si procede camminando, nuotando o cercando un passaggio arrampicandosi sulle rive. Se le condizioni sono tali da non riuscire a proseguire (passaggi di roccia difficili o corrente troppo forte) si aggira l’ostacolo sui pendii adiacenti.

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Streambed Trekking

domenica 18 febbraio 2018

6 facili regole per camminare in sicurezza in montagna

  1. Per le escursioni in montagna scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti adeguatamente sulla zona da visitare. Se cammini in gruppo prevedi tempi di percorrenza in relazione agli escursionisti più lenti.

  2. Prevedi ad un abbigliamento ed equipaggiamento consono all'impegno e alla lunghezza dell'escursione e porta nello zaino l'occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.

  3. Di preferenza non intraprendere da solo un escursione in montagna e, in ogni caso, lascia detto a qualcuno l'itinerario che prevedi di percorrere, ravvisando del tuo ritorno.

  4. Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo sviluppo del tempo

  5. Nel dubbio torna indietro. A volte è meglio rinunciare che arrischiare l'insidia del maltempo o voler superare difficoltà di grado superiore alle proprie forze, capacità, attrezzature. Studia preventivamente itinerari alternativi di rientro.

  6. Riporta a valle i tuoi rifiuti. Rispetta la flora e la fauna. Evita di uscire inutilmente dal sentiero e di fare scorciatoie. Rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei ospite delle genti di montagna.
     

Via Francigena: tutte le tappe e quello che bisogna sapere


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sabato 17 febbraio 2018

La Regione: “Entro l’estate arriverà l’ok al Parco naturale Alta Val Borbera”.

Raccolte 800 firme con la petizione lanciata dal Comune di Carrega per spingere Torino a votare l'istituzione dell'area protetta.


Entro l’estate la Regione istituirà ufficialmente il Parco naturale Alta Val Borbera. Lo assicura l’assessorato regionale all’Ambiente, al quale sono stati chiesti lumi sui tempi, anche a fronte della petizione organizzata dal Comune di Carrega Ligure. L’amministrazione comunale a dicembre aveva infatti avviato la raccolta firme poiché la delibera del Consiglio comunale risaliva al 2016 così come l’ok delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, l’ex Parco Capanne di Marcarolo, futuro gestore dell’area protetta valborberina. La Regione ricorda oggi che l’iter prevede passaggi in commissione e in Consiglio regionale, l’organo che dovrà dare l’ok definitivo. Una buona notizia per Carrega e la Val Borbera, arrivata probabilmente anche grazie alla spinta mediatica creata dalla petizione on line, che a oggi ha raccolto 800 adesioni. Le firme saranno consegnate a Torino quando la proposta di delibera di istituzione del Parco comincerà il suo iter in Commissione.

Il territorio di Carrega potrà quindi diventare un’area protetta da 3.200 ettari 3.200 ettari con altri 2 mila di pre-parco dove sarà possibile la caccia, l’unica strada, secondo il sindaco Marco Guerrini e l’amministrazione comunale, per mantere in vita il territorio, sempre più vittima dello spopolamento e dell’abbandono. Il Parco permetterà di avviare un rilancio turistico dell’alta Val Borbera e, fra l’altro, di organizzare piani di contenimento dei caprioli più efficaci rispetto agli attuali, consentendo alle aziende agricole di continuare la loro attività.

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venerdì 16 febbraio 2018

Valanga in provincia di Lecco: morti due alpinisti

Si è staccata sulla Grignetta. I due alpinisti sono rimasti intrappolati in un canalone. Rientrato a valle illeso un terzo scalatore

Due alpinisti sono morti per una valanga che si è staccata sulla Grignetta, montagna del gruppo delle Grigne, in provincia di Lecco. Un terzo scalatore è invece riuscito a tornare a valle illeso. Sul posto sono intervenuti i soccorritori dell'Areu (Azienda regionale emergenza urgenza), l'elisoccorso, i vigili del fuoco e le unità cinofile. Le vittime erano due tecnici del Soccorso alpino.

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Trekkinlandia: Gran Traversata delle Langhe (CN)




 
Viaggi a piedi e trekking, programma


giovedì 15 febbraio 2018

Entracque, muore alpinista travolto da una slavina. Uno dei compagni rimane a vegliarlo in attesa dei soccorsi

Cuneo - Quattro scialpinisti francesi stavano facendo un tour dormendo anche in rifugi tra Francia e Italia.

Nel momento in cui scendevano dalla cima dell’Agnel, lungo un canale ripido che conduce al rifugio Dado Soria, uno degli alpinisti di 40 anni è stato travolto intorno alle 15 da una slavina a 2300 metri di quota che l’ha trascinato a valle per oltre trecento metri. È morto sul colpo.

Uno dei compagni è rimasto a vegliarlo, due sono scesi e sono riusciti a chiamare i soccorsi soltanto dopo un’ora all’altezza del lago del Chiotas. Sono intervenuti l’équipe medica del «118» e il soccorso alpino con un’unità cinofila. La salma è stata recuperata e trasferita all’obitorio di Entracque.

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Ecomuseo di Cascina Moglioni

Il concetto di Parco, soprattutto in Italia, si è storicamente radicato attraverso la contrapposizione, ed oggi il compromesso, tra due concetti fondamentali: il Parco Ottocentesco, visto come grande giardino, ed il Parco Nazionale, istituito negli anni '20, per la conservazione di flora e fauna senza un eccessivo interesse per le popolazioni residenti e per la loro economia.In Europa molte nazioni, la Francia su tutte, stanno cercando di migliorare tale condizione, attraverso l'istituzione di progetti guida che abbiano come punto di partenza e fine il territorio attorno a cui il Parco nasce.Sicuramente l'idea più funzionale e progettualmente ottimale per un'area protetta che abbia enormi potenzialità e risorse inespresse, è l'Ecomuseo.Tale iniziativa si basa sulla realizzazione di elementi museali mai fini a se stessi e nati allo scopo di essere tappe di un "museo più grande", il cosiddetto Museo del Territorio.Organizzato a circuiti o percorsi, l'Ecomuseo vive sul positivo impatto che riesce ad avere sulla popolazione residente, accrescendo il benessere economico basandosi sugli aspetti storici e naturalistici esistenti, da recuperare e riscoprire.


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Rete Ecomusei in Piemonte, prenota una visita

L’Ecomuseo è il ripensamento partecipato di un luogo, e di una comunità,
non tanto per salvaguardare il passato ma soprattutto per progettare un futuro.
Perché ognuno di noi ha diritto di vivere in un luogo che, insieme alle proprie radici,
offra un senso,
un vanto di appartenenza,
un motivo di esistere e di abitare,
per non dover necessariamente piegarsi alle omologanti offerte della “civiltà globale”,
dove il mondo è uguale dappertutto.“


E. Camanni

UN’ESCURSIONE IMPERDIBILE ALLE PORTE DI ALESSANDRIA

 

 

mercoledì 14 febbraio 2018

E' online la nuova APP ufficiale della Via Francigena

E' disponibile sugli store online la nuova App ufficiale della Via Francigena. L'applicazione è stata presentata sabato 27 gennaio a Monteriggioni durante il V Forum internazionale “Comuni in Cammino” ed è realizzata dall'Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) in collaborazione con le sette Regioni italiane attraversate dall'itinerario (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio) e i cantoni Vaud e vallese della parte svizzera.
Disponibile per iPhone e Android, la App Via Francigena sviluppata da ItinerAria Srl, società specializza ed expert partner AEVF, è un nuovo strumento gratuito per i pellegrini e i turisti che a piedi o in bicicletta vogliono intraprendere l'itinerario di Sigerico. Attualmente fruibile in lingua italiana e inglese, consente la navigazione Gps lungo l'intero percorso, circa mille chilometri divisi in 45 tappe dal Colle del Gran San Bernardo a Roma.

Oltre a precaricare mappe, tracce e descrizioni di ogni tappa per essere indipendenti dalla connessione internet, l'applicazione AEVF presenta alcune importanti novità dal punto di vista tecnico: un cruscotto di navigazione user friendly simile a quello di Google Maps e un allarme sonoro in caso di fuoriuscita dal percorso. L'applicazione, consentirà anche di inviare segnalazioni più precise sulle eventuali criticità del percorso. Nella sezione dedicata all'accoglienza, inoltre, grazie ad una funzione “Vai a” il fruitore arriva direttamente a destinazione seguendo le indicazioni fornite dalla App.

Camminare allevia la tristezza, lo stress e rigenera il cervello

Se ti senti triste, preoccupato o ansioso, uno dei migliori rimedi naturali è camminare. Allontanati dalla fonte del problema e immergiti nella natura.

Non c’è niente di meglio di una bella passeggiata per alleviare il dolore, sbarazzarsi dello stress accumulato e ricaricare le batterie.
Infatti, è noto che l’esercizio fisico, e camminare in particolare, è un’ottima terapia per il trattamento della depressione e dell’ansia. È stato dimostrato che camminare a ritmo sostenuto favorisce il rilascio di endorfine, degli ormoni che ci fanno sentire felici e rilassati, mentre riduce la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress.
Inoltre, i neuroscienziati della Princeton University ritengono che gli effetti di una sana camminata vadano ben oltre la produzione momentanea di alcuni neurotrasmettitori, ritengono infatti che camminare regolarmente può addirittura contribuire a rigenerare il cervello aiutandoci ad affronatare meglio, e con meno stress, i problemi della quotidianità.

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martedì 13 febbraio 2018

LA MAGIA DELL’INVERNO domenica 18 febbraio 2018


DOMENICA 18 FEBBRAIO (dislivello 600 m).
Ciaspolare significa entrare nel magico e silenzioso mondo della montagna invernale, nel modo più semplice: camminando con le racchette da neve.

Ritrovo ore 9,00
Pranzo al sacco.
Prenotazione obbligatoria
Accompagnamento  Euro   13,00 a persona
Eventuale noleggio ciaspole Euro 7  a persona

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MOUNTAIN PLANET è un’associazione fondata da guide di grande esperienza e da appassionati della montagna per promuovere la conoscenza delle Alpi e non solo. Guide Alpine, Guide Naturalistiche e Guide Turistiche sono a disposizione con la loro grande esperienza per far vivere una fantastica  e indimenticabile avventura in montagna . L’obiettivo è quello di raggiungere sempre più persone a cui trasmettere il saper vivere bene a contatto con il mondo della natura. Dai trekking più facili,  a quelli  di più giorni, le Alpi offrono percorsi per ogni tipo di interesse e di difficoltà! 

lunedì 12 febbraio 2018

Domenica 18 febbraio – Il sentiero dei noccioli in fiore (CN)

Il percorso inizia con una piacevole visita al piccolo centro storico di Cravanzana che si sviluppa lungo le antiche mura del castello di origine medievale e prosegue sul sentiero della nocciola. Il territorio che attraverseremo nella prima parte del percorso è caratterizzato dalla presenza di numerosi noccioleti che in questo periodo sono in piena fioritura e offrono lo spettacolo dei gialli amenti ricoperti di polline. Si prosegue percorrendo un crinale di grande bellezza paesaggistica con un’ampia veduta sulla Valle Bormida e giunti nel territorio di Torre Bormida dopo aver ammirato dei pregevoli muretti a secco in pietra arenaria procederemo all’interno di un suggestivo bosco appartato e silenzioso. Un ‘antica strada di collegamento ci condurrà alla porta medievale del paese dove sono ancora visibili le mura e i ruderi del castello. Ritorneremo a Cravanzana concludendo un anello di grande bellezza paesaggistica.

Al rientro è possibile vistare un’azienda agricola a carattere famigliare per degustare le delizie prodotte con la nocciola I.G.P. del territorio (è possibile acquistare i prodotti dell’azienda)

Consigliato a chi ama scoprire una Langa autentica, meno conosciuta che sa offrire atmosfere ineguagliabili!

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domenica 11 febbraio 2018

Luigi, il milionario che donò tutto e si mise in cammino, è il recordman di Santiago

Dopo aver dato 5 milioni in beneficenza, ha fatto per 38 volte uno dei Cammini di Santiago e in 22 anni ha raggiunto a piedi i santuari di tutto il mondo: è un italiano con una storia incredibile

Il recordman del Cammino di Santiago è un italiano di 73 anni con un’incredibile storia (nonché, ovviamente, migliaia di chilometri) dietro le spalle. Luigi Cianti è da pochi giorni passato per Oia, comune di neanche 3.000 abitanti della Galizia, ed è pronto a spingersi fino alla tomba di San Giacomo e lì ricevere così la sua 38ª Compostela. I giornali locali hanno dedicato in questi giorni ampio spazio alla sua impresa, ai suoi pellegrinaggi in giro per il mondo e, soprattutto, alla sua storia speciale.

Romano, cresciuto in un orfanotrofio, Cianti lavora come camionista alla Gallardi. Qui conosce Daniela, figlia del titolare dell’azienda, che presto diventa sua moglie. La svolta nella vita di Cianti avviene quando resta vedovo dopo 25 anni di matrimonio: la moglie muore dopo essere diventata proprietaria della ditta e Luigi cade in una profonda depressione. Vaga senza meta per cinque giorni senza dormire finché non finisce in un burrone con la sua auto. 

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martedì 6 febbraio 2018

L'ANELLO DELL'ALPE DI CASSISSA

Escursione ad anello tra le valli Spinti e Vobbia

DATA ESCURSIONE: 14/01/2017
PARTENZA E ARRIVO: Camere Vecchie (mt. 771)
TAPPE INTERMEDIE: Sorgente del Pavone; Alpe di Cassissa; Monte Lerta; Bric delle Camere
LUNGHEZZA ITINERARIO: 8,1 km 
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 2,30 h.
DIFFICOLTA': E
SEGNAVIA: nessuno fino all'Alpe di Cassissa; cerchio giallo vuoto fino al Bric delle Camere; 200 fino a Camere Vecchie


Sul finire del 2016, studiando l'itinerario per raggiungere la sconosciuta vetta del Bric Castellazzo, mi sono imbattuto in un sentiero che non avevo considerato prima di allora e che ho scoperto raggiungere l'Alpe di Cassissa, luogo dove peraltro ero già stato in precedenza arrivandoci proprio dall'omonimo e sottostante paesino abbandonato. Sarà che ci ero arrivato a metà pomeriggio di una grigia giornata, fatto sta che l'Alpe di Cassissa non mi aveva colpito più di tanto: una distesa di prati sulla dorsale che separa le valli Spinti e Vobbia, contraddistinta da una colonnina votiva.
Ho deciso di tornarci un annetto fa, in pieno inverno, con la scusa di provare questo sentiero di cui parlavo in apertura e alla fine ne è uscito un bel giro, molto panoramico, in una giornata ottima, fotograficamente parlando.

A Camere Vecchie, luogo scelto per la partenza del percorso, è una mattinata invernale di quelle che in giro non c'è un'anima, nemmeno qualcuno che si possa preoccupare vedendo arrivare in paese una macchina diversa dal solito. Proprio come fatto pochi mesi prima per raggiungere il Bric Castellazzo, saliamo con l'auto in mezzo alle case, raggiungendo la fine della viuzza asfaltata nel punto in cui si incrocia il sentiero 200 proveniente da Borassi, nel punto indicato come Bivio Camere Vecchie (mt. 771). Scarponi, zaino e si va, seguendo il sentiero 200 in direzione del Bric delle Camere, camminando nei primi metri sulla dorsale che separa le valli Spinti e Borbera: ormai siamo avvezzi a questo itinerario, avendolo affrontato già diverse volte e non ci dilunghiamo nemmeno troppo in fotografie, non fosse per qualche scatto all'arcigno becco del Bric Castellazzo che è indubbiamente l'attrazione della valle.

Seguiamo il 200 ignorando il primo bivio a sinistra e al bivio successivo lo abbandoniamo per restare a destra, sul sentiero non segnalato già seguito per il Bric Castellazzo: la traccia esce in breve dal bosco e ci porta ad attraversare una serie di ampi prati da cui si apprezza ancora meglio la caratteristica forma del Bric Castellazzo, alle cui spalle oggi risalta la bianca catena delle Alpi.

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domenica 4 febbraio 2018

Camminantola: domenica 18 febbraio - L'Anello di Vallenzona

Dall'abitato di Vallenzona (723m) si raggiunge il panoramico Monte di S. Fermo a 1177m di altitudine sullo spartiacque tra la Val Vobbia e la Val Borbera. Qui sorge l'omonima Cappella risalente presumibilmente al XVII secolo e restaurata alcuni anni fa. L'itinerario ad anello prosegue in direzione di M. Castello per poi ridiscendere a Vallenzona.

Tempo di percorrenza complessivo 4h ca.

Durata: giornata intera, pranzo al sacco
Punto di ritrovo: Vallenzona (GE)

Fonte: Parco Antola

sabato 3 febbraio 2018

Valanga a Pramollo (Tarvisio): travolto e ucciso un escursionista

Valanga sulle Alpi friulane, vicino Tarvisio. Travolto un turista austriaco, purtroppo non ce l'ha fatta.

Nel corso della giornata di ieri, durante le abbondanti nevicate che hanno colpito le Alpi del Friuli Venezia Giulia, si è staccata una valanga nella zona di Tarvisio, esattamente a Pramollo.

Nella zona vi erano numerosi escursionisti,  soprattutto austriaci. Uno di loro è stato travolto in pieno dalla valanga e purtroppo ha perso la vita mentre cercavano di trasportarlo in ospedale.

Questa zona viene erroneamente considerato "sicura" anche durante grandi nevicate, ma il bollettino emesso dall'ufficio Valanghe del Friuli era stato chiaro è afferma che è perentoriamente sconsigliato effettuare escursioni in montagna, anche per i prossimi due giorni (sabato e domenica), perché il pericolo rimane ancora fermo al grado 4 della scala (che va da 1 a 5).

Fonte 


Nevicate in corso...

venerdì 2 febbraio 2018

Un patrimonio da riscoprire

 

Negli ultimi anni è in crescita costante l’esigenza di enti, di imprenditori e di associazioni di valorizzare il proprio territorio nelle sue componenti naturalistiche, paesaggistiche, storiche e culturali.
Incentivare la presenza di turisti è l’obiettivo di tutti i soggetti interessati e la presenza di una rete sentieristica infrastrutturata è sicuramente un motivo di attrazione in grado di catalizzare l’attenzione del pubblico.
Il binomio escursionismo/turismo è una delle priorità di sviluppo dell’Unione Europea e il nuovo turismo che sta arrivando in Italia cerca sentieri e strutture ricettive... Continua a leggere

Domenica 18 febbraio a Carbonara (AL)

AZALAI è lieta di invitarvi a correre e bere del buon vino sulle nostre colline

10km, D+ 220 Competitiva FIDAL – (circuito Trofeo Trail Malaspina)
10km, D+: 220m – Camminata UISP
21km, D+: 460m – Gara competitiva UISP e Camminata UISP – (circuito Trofeo Trail Malaspina)
30km, D+: 760m – Gara competitiva UISP – (circuito Trofeo Trail Malaspina)

Informazioni e Regolamento

ORARI:
partenza ore 9:30 ( tutte le distanze)
Carbonara Scrivia (AL) presso Centro Sportivo Asd Sport Village, SP132 n° 14, 15050 Carbonara Scrivia (AL)

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giovedì 1 febbraio 2018

I sentieri e le strade di Pratolungo nel progetto di Marta Repetto.

Sabato la presentazione nella sede della pro loco: la giovane, nell'ambito del servizio civile, ha studiato i percorsi intorno alla frazione, da recuperare a scopo turistico e non solo.


Una rete di sentieri e strade in parte abbandonate che potrebbe recuperata a scopo turistico e per la manutenzione dei boschi. A Pratolungo di Gavi la pro loco punta a valorizzare il bellissimo territorio della frazione con il progetto “Strade e sentieri di Pratolungo: ricordi del Piemonte del passato”, scritto da Marta Repetto, giovane iscritta all’associazione, durante il servizio civile svolto nell’anno 2016-2017. La relazione che Marta presenterà al pubblico sabato pomeriggio, alle 17, nella sede della pro loco, illustra, come spiegano dall’associazione, “il complesso delle vie di comunicazione, in gran parte ormai abbandonate, che interessano il territorio che circonda la frazione Pratolungo da Est a Sud. Dall’analisi emerge la connessione di questi sentieri e viottoli con le antiche vie di comunicazione che collegavano Genova a Milano e alla Pianura Padana e Milano a Savona. C’è la ha conferma che il territorio di Pratolungo era anticamente limitato alle colline che lo circondano da Est a Sud e che, con la bonifica avvenuta intorno all’anno 1000, si è espanso nell’area attuale.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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