venerdì 31 maggio 2019

Alla scoperta di Rocchetta Ligure (AL)

Nell’ambito della 4° Edizione delle Giornate Nazionali AIGAE Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche 2019 e della Giornata Nazionale dei Piccoli Borghi di Legambiente «Voler Bene all’Italia», il Comune di Rocchetta Ligure e BorberAmbiente organizzato domenica 2 giugno:
▶️👣 Camminata storico – geologica e visita guidata nel borgo di Rocchetta Ligure protagonisti: il crinale del Costone la Ripa e visita al borgo
▶️👀 Visite gratuite a Palazzo Spinola (Sec.XVII), Museo della Resistenza e Vita Sociale in Val Borbera, Museo d’ Arte Sacra in adesione alla Giornata Nazionale dei Piccoli Musei.
▶️ Iscrizioni entro il 31 maggio ore 17.00 tramite SMS/WhatsApp Tel. +39 328.1229709 Irene Zembo, oppure via email: irene.zembo@borberambiente.it

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Cappelletta di Meo a Carrosio (AL)

Tra i tesori nascosti del nostro territorio c'è senza dubbio la Cappelletta di Meo a Carrosio. Il 2 giugno, come da tradizione alle 9:00 verrà celebrata la S.Messa in occasione dell'Ascensione e quindi si avrà la possibilità di ammirarne anche l'interno.
#novesedascoprire
Foto di Elena Nano


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Venerdì 31 maggio a Ronco Scrivia (GE)

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mercoledì 29 maggio 2019

Camminantola: domenica 9 giugno – Dal Passo dell’Incisa al Monte Buio


Panoramica escursione lungo il crinale che dal Passo dell’Incisa porta alla vetta del Monte Buio, da cui si dipartono le dorsali delle Valli Vobbia e Brevenna sul versante ligure e del vallone di Berga sul versante alessandrino.... scopri di più

sabato 25 maggio 2019

Everest sovraffollato: morti dieci alpinisti in una settimana, ore di coda per scalare la vetta più alta del mondo

Mercoledì c'è stata una finestra di bel tempo quasi senza precedenti e in 250 hanno provato a scalare l’Everest: sono arrivati in cima in 200, stabilendo il nuovo record di ascensioni in un giorno

La morte di altri due alpinisti – un irlandese e un britannico – fa salire a dieci il numero di persone che hanno perso la vita solo in questa settimana sul monte Everest, in Nepal. La vetta più alta del mondo è stata infatti presa d’assalto in questi giorni da alpinisti e sherpa che, approfittando delle condizioni meteo favorevoli, vogliono tentare la scalata alla cima anche a costo di farsi due ore di coda a oltre 8mila metri di altitudine. Oltre 120 persone hanno raggiunto la vetta del monte Everest il primo giorno di apertura della finestra meteorologica in questa stagione mentre ieri sono saliti altri 123 scalatori, tra cui 12 alpinisti cinesi e 47 stranieri, 21 guide cinesi e 43 sherpa.

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venerdì 24 maggio 2019

Trovato senza vita l’escursionista genovese disperso da domenica a Punta Martin

Giovanni Ciaccio si era avventurato da solo sulle alture dietro Voltri, nel ponente


Genova. E’ stato trovato, dopo quasi una settimana di ricerche, il corpo senza vita di Giuseppe Ciaccio, 51 anni, disperso da domenica scorsa sotto Punta Martin, in una zona impervia alle spalle di Voltri, nel ponente genovese.
L’uomo, di cui i conoscenti avevano anche diramato una descrizione e una fotografia, aveva fatto perdere le sue tracce durante un’escursione partendo dai boschi dell’Acquasanta.
Da subito le ricerche, portate avanti da vigili del fuoco, soccorso alpino, Croce rossa italiana e forze dell’ordine, anche con l’ausilio di unità cinofile e droni, si erano rivelate difficili sia per la conformazione del territorio sia per la situazione meteo.
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LA MONTAGNA IN ROSA, 10 STORIE DI DONNE

Accade in Val di Sole, in Trentino, dove è in crescita l'economia montana guidata da loro

Terra, acqua, piante, animali. Gli elementi cardine della montagna sono anche altrettanti possibili strumenti in grado di evitare lo spopolamento e garantire il futuro economico delle popolazioni locali. A partire dalle donne: l’economia montana in rosa sta prendendo sempre più piede. In Val di Sole, Pejo e Rabbi, ad esempio, si contano moltissime esperienze e storie affascinanti di donne che hanno saputo trasformare la loro passione in lavoro. Ne abbiamo selezionate per voi dieci. Esempi di genialità e amore per le proprie radici.

OLGA, LA REGINA DELLE STELLE ALPINE
Un luogo di lavoro costituito da distese di stelle alpine, arnica, timo e piante di calendula è il sogno di molti. Per Olga Casanova, è una piacevole realtà: realizzare prodotti cosmetici di alta gamma, naturali e biologici, partendo dai fiori e dalle essenze montane che sappiano garantire il benessere e valorizzare il territorio, l’agricoltura, il turismo della Val di Sole. Un’esigenza suscitata dagli anni in cui, da estetista, non riusciva a trovare prodotti veramente naturali. Dal 2010, insieme al marito agronomo, ha creato un’azienda agricola biologica a Ossana e in Val di Pejo. In poco tempo le sue creme, dai mercati contadini, si sono diffuse in tutta Italia, grazie a passaparola ed e-commerce. Ad aumentare la loro diffusione anche un’analisi dell’Università di Ferrara che ha testato le proprietà dei principi attivi utilizzati. «Ormai da anni le ricerche farmaceutiche hanno riconosciuto la capacità antiossidante delle stelle alpine» spiega Casanova. «Usando l’estratto dal fiore fresco anziché da quello secco, l’efficacia contro i radicali liberi è sei volte maggiore rispetto al miglior concorrente in vendita».

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mercoledì 22 maggio 2019

Sulla vetta del monte Tobbio...

Sulla vetta del Monte Tobbio (m. 1.092) è situato il Santuario della Beata Vergine di Caravaggio, da cui poter ammirare un panorama, suggestivo a 360° su tutte le valli circostanti, che spazia dall’arco alpino al Mar Ligure.
Domenica 26 maggio in occasione della Festività della Madonna del Tobbio verrà celebrata la S. Messa alle ore 14.00.
In occasione della festa, partirà alle ore 9.00 da Cascina Carrosina l'ascesa al Monte del Cristo della Confraternita di Tramontana, portato da Cristesanti delle diverse confraternite del territorio 
Foto by zano1993
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Distretto del Novese

domenica 19 maggio 2019

Sull'Himalaya per inseguire il clima che cambia

L'avventura della scalatrice Ahlqvist tra esperimenti e bufere

"Il mio obiettivo e' ancora piu' alto della vetta": con voce ferma e occhi sognanti, si presenta cosi' Carina Ahlqvist, la scalatrice svedese dei record che ha fatto della lotta per il clima la sua ragione di vita. Una vera e propria missione, che sulla soglia dei 50 anni l'ha spinta a condurre ben cinque spedizioni scientifiche sulle montagne piu' alte del mondo per misurare sul campo gli effetti del clima che cambia.

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Sabato 25 maggio


giovedì 16 maggio 2019

Escursionisti monte Cusna, trovati dopo la tempesta. Grave il più giovane

I due reggiani di 69 e 76 anni, colti da una tormenta, avevano lanciato l'Sos. In ipotermia il più grave è stato rianimato e trasportato in elisoccorso a Parma


Reggio Emilia, 16 maggio 2019 - Sono stati e recuperati gli escursionisti dispersidal pomeriggio di mercoledì sul Monte Cusna. Si tratta di due reggiani di 69 e 76 anni per i quali era stato lanciato l'Sos intorno alle 16,30 quando uno dei due è riuscito a chiamare il figlio, spiegandogli che erano stati sorpresi da una tormenta con forti raffiche di vento (VIDEO), neve, pioggia e fitta nebbia nella zona del Passone alle pendici del monte Cusna a duemila metri di quota.
E' in gravi condizioni e non cosciente l'escursionista di 69 anni. Privo di conoscenza, l'uomo è stato subito sottoposto dal personale sanitario alle manovre di rianimazione cardiopolmonare avanzata, ed è stato trasportato con l'elisoccorso all'ospedale Maggiore di Parma per le tecniche avanzate per la gestione dell'ipotermia accidentale (FOTO).  Il 76enne, invece, era cosciente maipotermico ed è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Castelnovo Monti.Le sue condizioni - da quanto si apprende - non sono preoccupanti.

Le Porte di Pietra: ‎Sabato 18 maggio, Cabella Cantalupo 2019

La Cabella Cantalupo nasce dall'idea di voler congiungere i due principali paesi della Val Borbera passando per i sentieri che ne creano il collegamento storico.

E' la gara più corta e più semplice di tutta la manifestazione delle Porte di Pietra e per questo motivo è aperta a tutti gli sportivi. Non presenta particolari difficoltà, salvo la necessità di doversi gestire lungo un percorso quasi completamente costituito da sentieri e da strade poderali.

Possibile trovare acqua al 4°km a Cabella, al 6,5 km nella Frazione di Cremonte, all'8,5 km nellla frazione di Rovello, al 14 km a Rocchetta Ligure.


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LE PORTE DI PIETRA


mercoledì 15 maggio 2019

Fioritura dei narcisi nel Parco dell'Antola, escursioni verso Pian della Cavalla

In occasione delle copiose fioriture di narciso (Narcissus poeticus), che in questo periodo dell'anno ricoprono le praterie dell'Antola, appuntamento anche nella primavera 2019 con una doppia escursione guidata alla scoperta della ricchezza floristica del Parco dell'Antola. Ecco i due tour nel verde in programma:
  • Domenica 19 maggio 2019, con ritrovo a Fontanarossa (933m) si intraprende l'itinerario che in faggeta conduce a Pian della Cavalla, altopiano erboso dove il narciso fiorisce copioso assieme ad orchidee e botton d'oro. Si prosegue lungo la panoramica Costa del Fresco per poi rientrare a Fontanarossa percorrendo un sentiero a mezza costa che si snoda lungo la Valle del Terenzone. Tempo di percorrenza complessivo 4h 30' ca., dislivello in salita 400 m ca. Durata: giornata intera, pranzo al sacco. 
  • Sabato 25 maggio 2019, con ritrovo a Fascia, escursione ad anello di mezza giornata a partire dal paese di Fascia (1116m) percorrendo il crinale di Costa del Fresco fino all'altopiano di Pian della Cavalla e all'omonima vetta (1328m). Al rientro, possibilità di pranzare in trattoria (prenotazione obbligatoria). Durata: mezza giornata, tempo di percorrenza 2 ore e mezza.
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lunedì 13 maggio 2019

Perché camminare fa bene?

Teoria e pratica del benessere in cammino, in un seminario tenuto dal 7 al 9 Giugno 2019 da Lucia Comar, medico per professione e camminatrice per passione.


Quando: da venerdì 7 Giugno alle 18 a domenica 9 Giugno alle 17
Dove: alla Casa del Movimento Lento di Roppolo (BI), 1 ora da Milano e 40' da Torino
Contributo per l'iscrizione: 90 Euro
Informazioni e iscrizioni: scrivi a casa@movimentolento.it o chiama il 3357979550 o lo 0161987866


Perché un lungo cammino ci fa sentire così bene?
Perché le emozioni positive trasmesse dalla natura ci rendono più energici?
Perché un’alimentazione corretta ci rende più longevi?
Questo seminario vuole illustrare le ragioni per cui il cammino può contribuire al nostro benessere: alterneremo esercizi all’aria aperta con momenti di approfondimento in aula, per capire come raggiungere e a mantenere l’armonia tra mente e corpo attraverso un percorso di consapevolezza, movimento, corretta alimentazione e tecniche di gestione dello stress.

Lucia Comar è un’esperta nelle neuroscienze, in particolare nella PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), disciplina che studia i nostri sistemi biologici e come questi si influenzano reciprocamente. Una scienza che studia i meccanismi che governano l’equilibrio del nostro organismo, e che spiega come sia possibile controllarli.

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venerdì 10 maggio 2019

Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo

Escursioni nel territorio del Parco


Nel Parco esistono nove punti di arrivo del traffico motorizzato e di partenza degli itinerari da percorrere a piedi (o, in certi casi, a cavallo o in mountain bike).
Tali località sono contrassegnate con le lettere dell'alfabeto ed ognuna di esse è dotata di una bacheca informativa, riportante alcuni dati salienti sul Parco (norme di comportamento e cartina 1:25.000). Ogni itinerario è quindi siglato dalla lettera corrispondente al punto di partenza e da un numero specifico. Per quanto riguarda i segnavia correnti, si è scelto di adottare il sistema utilizzato dalla F.I.E., basato sui simboli geometrici, ampiamente collaudato in tutto il territorio ligure; nella descrizione specifica di ogni itinerario sono riportati pertanto anche questi ultimi.
Il periodo migliore per visitare il Parco è senza dubbio quello primaverile ed autunnale; nel primo sarà facilissimo, nel corso dell'escursione, incontrare meravigliose fioriture e, con un po di fortuna, qualche animale; in autunno, resterete senza dubbio incantati dalla dolcezza dei colori dei boschi di faggio, di castagno o di rovere. A patto di essere equipaggiati a dovere, anche l'inverno offre suggestive e panoramiche passeggiate ben esposte al sole, al contrario dell'estate che risulta troppo affollata e calda per stimolare il desiderio di girovagare per i nostri monti.

martedì 7 maggio 2019

Val Gargassa Fantasy: escursione tra canyon, laghetti e pareti rocciose

Domenica 12 maggio 2019 appuntamento con l'escursione in Val Gargassa insieme a Escursionismo Liguria e le guide ambientali escursionistiche Davide Costa e Stefano Spadacini. Il ritrovo Ã¨ presso il campo Sportivo di Rossiglione, alle ore 10.15. Si seguono le pieghe del tempo, alla scoperta di un paesaggio quasi irreale, in stile Far West.  Questa escursione nel Parco del Beigua, attraverso il canyon del Rio Gargassa, è un'avventura tra roccecolorivecchi e piccoli centri abitati della Val Gargassa e laghetti. A metà percorso, infatti, si incontra Veirera, antico centro di lavorazione del vetro, oggi abbandonato.
Qui altre foto

Genova -La giornata non termina con il ritorno alle macchine dopo il trekking: la tappa successiva è Masone, importante centro di lavorazione del ferro. Ad aspettare i partecipanti il Museo del Ferro di A. Tubino. L’amministrazione comunale ha allestito nel convento degli Agostiniani, questo interessante museo ricostruendo l’ambiente di lavoro di allora. Ora le info utili per partecipare all'escursione Val Gargassa Fantasy:
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domenica 5 maggio 2019

Maltempo: recuperati 4 alpinisti bloccati sul Monte Rosa.

Le operazioni di recupero sul Monte Rosa sono state rallentate dalle avverse condizioni meteo, con scarsa visibilità in quota e temperature fino a -15°C


Recuperati tre alpinisti francesi – due uomini e una donna – che si erano persi a quasi 4.000 metri di quota, nel massiccio del Monte Rosa,  a causa del maltempo. Le guide del Soccorso alpino valdostano li hanno raggiunti a piedi al colle del Breithorn e li hanno accompagnati a Cervinia, anche con l’ausilio di mezzi della Cervino spa. I tre sono stati visitati da un medico e sono in buone condizioni fisiche. Le operazioni di recupero sono state rallentate dalle avverse condizioni meteo, con scarsa visibilità in quota e temperature fino a -15°C.


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venerdì 3 maggio 2019

IN BOCCA AL LUPO: L’AUGURIO MIGLIORE CHE SI POSSA FARE

Quel vecchio modo di dire cui si risponde istintivamente “crepi”, quasi si scampasse al peggiore dei pericoli, è in verità l’augurio migliore che potremmo aspettarci da chi ci vuole bene. “In bocca al lupo”, in effetti, non si vuol riferire, come ormai da tempo si crede, al pericolo, scampato o meno, di finir divorati appunto da un lupo, che si spera poi possa in qualche modo finir disinnescato dal nostro “crepi” buttato in risposta d’istinto, se non con qualche timore. L’origine dell’augurio, al contrario, farebbe riferimento all’attività amorevole di mamma lupo che, per proteggere dai pericoli i propri cuccioli, lì sposta da una tana all’altra, prendendoli, appunto, delicatamente tra i denti.Effettivamente, pensandoci bene, non avrebbe alcun senso augurare a qualcuno di finire sbranati, sperando che il lupo“crepi” solo facendo attenzione alla risposta appropriata da dare immediatamente dopo. L’augurio più sincero, al contrario, vorrebbe chi lo riceve al sicuro da qualunque pericolo, come un cucciolo protetto dalla madre. Come è possibile, allora, che si sia confuso fino a questo punto un augurio che avrebbe meritato in risposta solo un accorato “grazie mille”? Va ricordato che, nel tempo, il lupo non ha vissuto di ottima fama tra le campagne e i propri abitanti, soprattutto tra quanti di loro avessero dei capi di bestiame potenzialmente a rischio in aree dove il lupo abitualmente vivesse. Ecco che, nei secoli passati, il nostro lupo si ritrovò a subire una fama poco felice, che lo volle descrivere come animale feroce, potenzialmente pericoloso, fino a divenire antagonista perfetto delle favole per bambini, dove, da Cappuccetto Rosso in poi, era spesso emblema del pericolo e del male. “Crepi il lupo!” dunque non era che l’unica risposta possibile ad un augurio che col tempo s’era fatto sempre più incomprensibile. “Crepi il lupo!” come la formula magica in grado di scongiurare il pericolo, altrimenti incombente, di finire divorati da una belva famelica, scatenata, non si capisce bene perchè, da qualcuno che, invece, vorrebbe dedicarci un augurio. Oggi che, a ben riflettere, siamo in grado di riportare alla luce il vero spirito di “in bocca al lupo”, iniziamo a risponde “grazie di cuore!” ogni volta che qualcuno ce lo augura, perchè, anche se non lo sa, sta desiderando per noi tutto il meglio possibile.

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giovedì 2 maggio 2019

Andrea, l’uomo che si è messo in cammino sfidando il cancro che lo avrebbe già dovuto uccidere

La storia di Andrea Spinelli, classe 1973, che dal 2013 combatte contro un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile. Per i medici dovrebbe già essere morto ma lui non si arrende e tra un ciclo di chemio e l’altro ha intrapreso un lungo viaggio per portare a spasso il male “da sopravvivente”, come ama definirsi.

"Per me oggi camminare rappresenta la mia esistenza e il mio modo di reagire a tutto ciò che invece vuole far sì che io mi fermi. Una viandanza con il cancro, da sopravvivente", così Andrea Spinelli, classe 1973, racconta la sua incredibile storia da "sopravvivente" al cancro, come lui ama definirsi dopo aver scoperto di avere ha un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile. Un male incurabile che per i medici avrebbe già dovuto ucciderlo da tempo o almeno limitargli progressivamente l'esistenza vista che mediamente non si superano i 5 anni ma che invece si è incredibilmente fermato dopo la devastante diagnosi del 2013 quando in sala operatoria i medici hanno dovuto rinunciare a quella  che poteva esser una operazione chirurgica che gli avrebbe allungato la vita. Da allora Andrea, siciliano di nascita ma pordenonese di adozione, ha deciso di mettersi in cammino nonostante i 16 cicli di chemioterapia che lo hanno devastato fisicamente, viaggiando in lungo e in largo per l'Italia e l'Europa senza più fermarsi, portandosi dietro quel terribile fardello senza timore di parlarne.

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Everest, tende, bombole ed escrementi: raccolte tre tonnellate di rifiuti

L’intervento fa parte di un ambizioso piano per ripulire quello che, un tempo, era uno dei luoghi più remoti e incontaminati del pianeta. Trasformato però da decenni di spedizioni di alpinismo a scopo turistico, contraddistinte dall’insufficiente rispetto per l’ambiente


Tre tonnellate di rifiuti: è la quantità di spazzatura raccolta in due settimane da una missione di ripulitura della discarica di più alta quota al mondo, l’Everest. L’intervento fa parte di un ambizioso piano per ripulire quello che, un tempo, era uno dei luoghi più remoti e incontaminati del pianeta. Trasformato però da decenni di spedizioni di alpinismo a scopo turistico, contraddistinte dall’insufficiente rispetto per l’ambiente.
Sulla via verso gli 8.484 metri della vetta, la spedizione ha raccolto spazzatura di ogni genere: tende fluerescenti ed equipaggiamenti da montagna abbandonati, bombole di gas vuote, escrementi umani, contenitori di plastica. Con l’avvio della stagione primaverile ad aprile, il governo nepalese ha inviato la spedizione di 14 membri con l’obiettivo di raccogliere 10 tonnellate di immondizia entro un mese e mezzo. “La squadra ha appena iniziato e i membri sono saliti nei campi più alti”, dopo il campo base e i dintorni, “per raccogliere altra spazzatura”, ha spiegato il capo del dipartimento del Turismo nepalese, Dandu Raj Ghimire.
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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