domenica 28 novembre 2010

Camminare fa bene Quanto e come? Scopritelo qui

La clinica Pediatrica di Verona ha scoperto l'andatura "sciogli grasso", uno studio internazionale, invece, vi consiglia il numero di passi ideali per tenere sotto controllo il peso, prevenire il diabete e l'obesità

MILANO, 25 novembre 2009 - La scienza continua ad interrogarsi circa l’azione umana più naturale: camminare. Un movimento che, pur nella sua semplicità, arreca innumerevoli benefici alla nostra salute, come dimostrato da tutti gli studi effettuati negli ultimi anni. Camminare per tenere sotto controllo il proprio peso e quindi prevenire alcune patologie molto diffuse, quali il diabete, l’ipertensione arteriosa, l’obesità, l’osteoporosi, l’ictus, l’infarto. Ma quanto e a che velocità bisogna camminare per riuscire a ottenere risultati? A identificarla ci pensano dei ricercatori francesi dell'Università Pierre e Marie Curie di Parigi: cari anziani sarete più magri, ma camminando lentamente correte tre volte di più il rischio di morire per malattie cardiovascolari, tra cui infarto e ictus, rispetto a coloro che invece camminano svelti o a passo sostenuto. Si tratta della prima indagine che associa il camminare lento alle malattie cardiache. Nello studio, durato cinque anni, sono stati coinvolte oltre 3.000 persone di entrambi i sessi, di età compresa tra i 65 e gli 85 anni. Di queste sono state analizzate le abitudini di deambulazione per mezzo di una serie di test finalizzati a verificare e misurare la velocità del passo normalmente tenuto da ognuno e la capacità di gestire aumenti della velocità di passo, senza tuttavia correre. Durante i cinque anni di studio sono deceduti 209 partecipanti di cui 51 per cause diverse, 59 per malattie cardiovascolari e 99 per cancro. Dai dati raccolti è emerso che le persone che avevano in media una velocità di andatura molto bassa hanno avuto un rischio tre volte maggiore di morire per patologie cardiovascolari. 

MEGLIO CAMMINARE CHE CORRERE — Un recente studio tutto italiano condotto dalla Clinica Pediartrica dell'Università di Verona e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism ha identificato nella camminata costante a 4 Km/h, per intenderci quella che si tiene quando si porta a spasso il cane o quando si fa una comune passeggiata, la perfetta andatura "sciogli grasso", cioè quella che consuma la maggiore percentuale di calorie (il 40%) derivante dai grassi. In sostanza, è stato dimostrato che, a parità di tempo, se è vero che più si va veloce e più si consumano calorie, è altrettanto vero che la fonte di energia utilizzata cambia significativamente a seconda del tipo di sforzo. Maggiore è lo sforzo e maggiore è l'utilizzo di carboidrati. Diminuendo l'intensità dell'attività motoria, invece, l'organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la fonte energetica dei depositi adiposi. In pratica, è stato evidenziato che una persona sovrappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/h, brucia 150 calorie e 6 g di grasso. Se la stessa persona, però, cammina a 6 km/h, brucia le stesse calorie nel tempo inferiore di 27 minuti, ma i grassi consumati si riducono a soli 3 grammi. 

Continua a leggere

giovedì 25 novembre 2010

La Val Borbera

Una piacevole scoperta della nostra Ragazza Trekking alla ricerca di Borghi abbandonati e curiosità sulle nostre montagne. Una Valle meta ideale per le vacanze familiari e per gradevoli fine settimana. Due suggerimenti della nostra protagonista e quattro itinerari scelti tra le numerose possibilità in questa autentica palestra del trekking.

Continua a leggere

lunedì 22 novembre 2010

Camminare lento il segreto per bruciare calorie!

Il movimento è sicuramente un ottimo alleato delle diete. Abbinare un regime alimentare ipocalorico ad un aumento dell’attività motoria è sicuramente la carta vincente per poter perdere peso.
Sembra però che non sia necessario impegnarsi in estenuanti sedute in palestra, ma basti un’attività più leggera, come camminare, per ottenere già un discreto risultato.
Inoltre sembra che camminare lentamente sia il segreto per bruciare più calorie.
E’ uno studio tutto italiano, quello del dott. Claudio Maffeis, docente di clinica pediatrica dell’Università di Verona e responsabile dello studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology secondo il quale il miglior rimedio per bruciare i grassi sia la “Camminata costante di 4 chilometri all’ora”.

venerdì 19 novembre 2010

Fiera del tartufo a san Sebastiano (Al)

Domenica 21 novembre la nostra Associazione sarà presente alla Fiera Nazionale del Tartufo che si terrà a San Sebastiano Curone (AL).
Per l'occasione verranno allestiti due stand con il materiale informativo delle nostre iniziative presso la sala SOMS dove verrà effettuata l'asta del tartufo.
Inoltre verrà distribuito il nuovo programma escursionistico 2011 "LA COMPAGNIA DEL TEMPO LIBERO", libretto di 15 pagine che festeggia i 10 anni di attività della Pietra Verde. Oltre a ciò, sarà anche possibile reperire la nuova mappa escursionistica 1.25.000 delle valli Curone, Grue e Ossona.

martedì 16 novembre 2010

Escursioni in Alto Adige

Tutto un mondo da scoprire in Alto Adige!

Per divertirsi e stare bene all’aria aperta non serve poi molto: un vestiario adeguato, una mantellina impermeabile, scarponi alti con suola antisdrucciolo, acqua e qualcosa da mangiare.

Se la meta supera i 3000m aggiungete anche maglioni, guanti e berretto. Se poi la vostra idea è quella di fare delle ferrate imbracatura, cordino e moschettoni.

La cosa fondamentale poi è informarsi bene sul percorso e sulle condizioni climatiche prima di partire e il divertimento è assicurato!



Escursioni consigliate

 ... 


Continua a leggere 

venerdì 12 novembre 2010

La Via del Ferro in TV su Bell'Italia

Il 6 novembre RAI3 ha dedicato un bel servizio alla Via del Ferro, il lungo cammino dal Tirreno all'Adriatico percorso da Gianfranco Bracci. Un bel momento di visibilità per i viaggi a piedi e per il Movimento Lento.

Guarda l'intervista Rai e il videodiario di Gianfranco Bracci lungo la Via del Ferro!

martedì 9 novembre 2010

Domenica 14 novembre: La valle dell'eco



14 novembre 2010
LA VALLE DELL’ECO
Anello San Ponzo-San Ponzo – Valle Staffora (PV)

Itinerario: San Ponzo Semola, Monte Penola, Monte Vallassa, Grotte di San Ponzo,
San Ponzo Semola.
Lunghezza del percorso: 8,5 km andata e ritorno
Dislivello effettivo: circa 450 metri in salita
Inizio percorso: paese di San Ponzo Semola m.308 s.l.m.
Quota max: Monte Vallassa m. 752 s.l.m.
Difficoltà: adatta ad escursionisti con un minimo di allenamento


Il percorso, ha inizio da un caratteristico paese: San Ponzo Semola (308 m. s.l.m.), posto alle pendici del Monte Vallassa (752 m. s.l.m.) sulla sponda sinistra del torrente Staffora. Attraversato il paese, si prosegue su strada sterrata per circa 2 Km in direzione grotte, proseguendo lungo il percorso si costeggia attraversando boschi di castagno secolari il Rio Semola, dove si possono osservare le arenarie del M. Vallassa, rocce deposte in milioni di anni che rappresentano un libro da sfogliare e scoprire. Si possono infatti “vedere” i depositi e i fossili lasciati dal mare quando era “tranquillo” e i fini sedimenti che si depositavano lentamente nel fondale, oppure cosa trasportavano a riva le tremende tempeste che di tanto in tanto sconvolgevano la vita tranquilla degli organismi che popolavano la costa. Procedendo in leggera salita, si giunge alla Sorgente dell’Arsazza, si devia a destra e si raggiunge in circa 20 minuti la frazione di Serra del Monte. Poco prima della frazione, si incrocia un’antica Via del Sale, denominata:“La Via del Mare”, sentiero che unisce la città di Tortona alla splendida insenatura di Portofino (circa 4 giorni di cammino), percorso che collegava la Pianura Padana e il Mar Ligure scavalcando l’Appennino, all’epoca in cui il sale valeva più per la conservazione dei cibi che per la sua capacità di insaporirli. Il percorso attraversa splendidi boschi di castagno e raggiunge il Monte Penola (687 m. s.l.m.), prosegue sullo spartiacque tra Lombardia e Piemonte e raggiunge la località archeologica di Guardamonte. Ora il percorso è tutto in discesa, si raggiungono in circa 30 minuti le Grotte di San Ponzo (580 m. s.l.m.), questi anfratti, scavati nei milioni di anni dalle infiltrazioni dell’acqua, hanno formato alcune cavità di notevoli dimensioni, permettendo addirittura la costruzione di una piccola chiesetta all’interno di una delle grotte, luogo dove l’omonimo Santo, scelse di vivere, tra questi boschi, come eremita. Dalle Grotte si segue l’ampia sterrata che ci riporta al paese di San Ponzo in poco più di mezzora.
IL TERRITORIO: la morfologia delle valli che dal crinale appenninico scendono fino alla pianura padana, genera a sua volta ambienti con caratteristiche spesso molto diverse. La vita animale e vegetale risponde a sua volta a questa varietà di ambienti, con appositi adattamenti e riunendosi in comunità con caratteristiche peculiari. L’osservazione dei tipi forestali (i boschi) presenti sul territorio e della loro distribuzione risulta essere un ottimo esempio per comprendere questa condizione. Compiendo uno spostamento dalla pianura verso le montagne, potremo osservare specie arboree diverse, riunite in tipi forestali diversi. In pianura e nelle zone collinari troveremo boschi di roverella (la quercia più diffusa nei nostri ambienti), cui spesso si uniscono il carpino nero e l’orniello, a volte formando essi stessi tipi particolari di bosco. Su versanti esposti a NW, quindi più freschi, in sostituzione dei tipi precedenti troviamo castagneti di origine antropica, ormai deperienti. Oltre il piano collinare, superati i mille metri di altitudine, querce, castagni, frassini e carpini lasciano spazio al faggio; quest’ultimo forma boschi puri, tipici della nostra catena appenninica.

Ritrovo a: Ponte Nizza (PV) presso la Piazza Municipale ore 8,30
Si raccomandano: scarpe da trekking, felpa, mantellina impermeabile, pranzo al sacco ed eventuale binocolo e macchina fotografica.
Quota di partecipazione per i non associati € 2,00 per la copertura assicurativa.
Info: Riccardo: 338.5291405 - Pierluigi: 338.4343604 – Francesco: 338.4994045


giovedì 4 novembre 2010

Domenica 7 novembre: Val Chiusella

Ritrovo a Voghera ore 7.15, a Tortona ore 7.30 con partenza alle 7.30 e 7.45 rispettivamente
Difficolta' E - durata escursione ore 4 minuti 15

Itinerario automobilistico: A21 direzione Alessandria, poi A26 direzione Santhia' e poi Aosta sulla A5.
Uscita casello di IVREA. Indi SS565 Pedemontana per 6 km verso Castellamonte, seguire a destra per SP222 e subito dopo SP64 per Valchiusella. Dopo 18 km, attraversati Strambinello e Drusacco, svoltare a sinistra su SP66 per 2 km e appena prima di Traversella svoltare a destra verso il parcheggio miniere.

ATTENZIONE: al momento il sentiero risulta PRATICABILE, ma le previsioni meteo per la giornata di domenica consigliano prudenza. In caso di dubbio o necessita' domenica mattina a partire dalle ore 6.00 il Responsabile di gita sara' reperibile al numero 335 6541022

mercoledì 3 novembre 2010

Val Chiusella

Una valle che non troverete solo nell’apparenza di una sporadica visita, ma che dovrete scoprire scavando, come fecero i suoi tanti minatori, nel suo io più profondo. Una valle che non è solo feste di paese e prati verdi, ma che offre un piccolo patrimonio storico, architettonico, morfologico di inimmaginanabile valore.

 

Fonte

martedì 2 novembre 2010

Domenica 7 novembre: Eremo del deserto, Varazze (Sv)

Difficoltà: T-E (Turistico– escursionistico)
Dislivello: + 350 m. circa
Durata complessiva escursione: 2 h ½ circa + 30 min. per l’attraversamento di Varazze.
Quota di partenza: al livello del mare.
Quota piu’ elevata: 350 m.
Colazione: al sacco.
Viaggio: in treno.
Ritrovo: ore 7 davanti alla stazione ferroviaria di Voghera.
Partenza da Voghera: ore 7.11 con regionale n. 1713; arrivo a Varazze ore 9.25.
Ritorno da Varazze: ore 17.04 con regionale 1843; arrivo a Voghera ore 18.44
L’itinerario
Dopo il classico acquisto di focaccia in Varazze, si raggiunge il vecchio Cotonificio Ligure ove inizia la salita.

Percorso: Varazze, Cappelletta del Beato Giacomo, Rio Arenon - Pian delle Forche, Casa S. Anna – Eremo del deserto.


L’Eremo
L’Eremo del Deserto è un convento seicentesco ricco di testimonianze di fede e di opere d’arte che sorge in posizione isolata fra i boschi dell'entroterra di Varazze. Costituisce un’ ottima occasione per immergersi nella natura a pochi passi dal turismo di massa. Tutt’intorno si snoda un suggestivo percorso botanico ad anello di straordinario valore naturalistico che si estende per quasi 2 km e mezzo.

L’edifico, di stile barocco, risale alla prima metà del XVII secolo ed è dedicato a San Giuseppe. E’ stato eretto dai Padri Carmelitani e rappresenta il primo eremo carmelitano italiano. Dopo le soppressioni ottocentesche, l’Ordine vi si insediò nuovamente nel 1921. La struttura si sviluppa attorno al chiostro centrale rettangolare sul cui lato ovest si sviluppa il corpo di fabbrica a due piani che costituisce l'ingresso e la facciata esterna dell'eremo (con refettorio, cucina, etc.). Davanti ad esso si apre un piazzale da cui si accede alla strada di collegamento con Varazze e la frazione cogoletese di Sciarborasca. Sui lati nord e sud del chiosco si sviluppano le 10 celle dei monaci ognuna delle quali è dotata di orto. Sul lato est, infine, sorge la chiesa nella cui cripta è sepolto il cardinal Anastasio Alberto Balestrero. L’eremo è circondato da diversi ettari di bosco di proprietà, delimitato da un muro alto circa tre metri e lungo alcuni km. All’interno dell’area sono presenti, oltre all’orto botanico, alcuni romitori isolati, talvolta utilizzati dai monaci o da chi desiderasse un isolamento spirituale per alcuni giorni.


Note

Premunirsi di biglietto ferroviario


...

Continua a leggere 
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

Lettori fissi

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.

Epicuro

Archivio blog