giovedì 31 marzo 2022

Peste suina, dal primo week end di aprile stop al lockdown nei boschi

Oggi in Senato è passata la legge speciale e in attesa che venga approvata dalla Camera, la Regione ha predisposto la riapertura dei boschi.

Peste suina. La notizia attesa da molti è arrivata: il primo week di aprile porterà lo stop al lockdown nei boschi della Liguria. Oggi in Senato è passata la legge speciale, in attesa che venga approvata dalla Camera, la Regione ha predisposto la riapertura dei boschi.

Come aveva anticipato il commissario alla peste suina Angelo Ferrari a Telenord venerdì scorso durante la trasmissione "Primo Piano" saranno allentate le restrizioni dentro la zona rossa. La Regione provvederà a sistemare la cartellonistica nei boschi e a fissare le nuove regole. Venerdì ci sarà una conferenza stampa dedicata.

Fonte


Peste suina, un altro caso in Piemonte. In Liguria parte l'abbattimento


Peste suina, approvata in Senato la legge speciale. Bruzzone: "Ora i ristori"





martedì 29 marzo 2022

Camminando tra i fossili marini di Valleandona (AT)


Un trekking inedito organizzato da Cammini Divini di Augusto Cavallo in collaborazione con l’Ente Parco Paleontologico Astigiano per la visita nella Riserva Naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande alla scoperta del Mare Padano ed i suoi affioramenti  risalenti al Pliocene ( tra 5,4 e 3,6 milioni di anni fa).

L’escursione si snoda tra le colline astigiane per circa 9 km. Partendo dal parcheggio della “Balena” appena fuori dall’abitato della frazione di Valleandona (AT), seguiremo sentieri, strade bianche e qualche tratto di strade asfaltate a bassa percorrenza.

Il ritrovo è a partire dalle 14 di domenica 3 aprile per le iscrizioni, la partenza è prevista per le 14,45 mentre il termine è previsto verso le 18/18,30.

Ci inoltreremo tra le colline boscose della zona fino ad incontrare i primi reperti fossili, culminando nella zona degli affioramenti dove le Guide del Parco ci illustreranno la storia di questo territorio ed del suo patrimonio inestimabile fatto di fossili di conchiglie, coralli e  vertebrati marini che vivevano in questo antico mare.

Al termine dell’escursione sarà possibile usufruire di un ristoro/merenda.

La partecipazione al trekking prevede un costo di €10 per la sola camminata

Per il ristoro/merenda (facoltativo) il costo sarà di €. 5/cad.

N.B.: per l’escursione è necessaria la prenotazione!!
CORONAVIRUS

Lo svolgimento delle escursioni proposte da professionisti è subordinato a disposizioni, protocolli operativi e regolamenti così come richiesti dai ministeri di riferimento e accolti dalla Commissione Tecnica Scientifica e Formazione di AIGAE. Ciò comporta, per quanto vi riguarda: avere con sé ed a portata di mano i necessari dispositivi di protezione individuale;

Augusto Cavallo:  tel. 339 4188277 

mail: augusto.cavallo66@gmail.com

https://www.facebook.com/augustonordic/

https://www.facebook.com/groups/1722191187995377/

https://www.astipaleontologico.it/           

https://www.facebook.com/parcoemuseopaleontologicoastigiano/    

   

RISERVA NATURALE DELLA VALLE ANDONA, VALLE BOTTO E VAL GRANDE



giovedì 24 marzo 2022

Come funziona Movecoin, l’app che ti paga per andare in bici

Movecoin è l’app per guadagnare pedalando, correndo e camminando. I soldi possono essere spesi nei negozi convenzionati o trasformati in criptovaluta Move quotata nell’exchange internazionale Crex24.

Da oggi c’è un motivo in più per andare in bicicletta, spostarsi a piedi o fare attività fisica all’aria aperta. Si chiama Movecoin, ed è l’app made in Italy che ti paga per pedalare, camminare e fare jogging, in maniera analoga a Sweatcoin.

Da quando l’applicazione è sbarcata su App Store e Play Store (dove è scaricabile gratuitamente) ha registrato 150.000 download e 20 milioni di chilometri percorsi.

Il suo obiettivo è quello di incentivare gli spostamenti green evitando mezzi di trasposto inquinanti, e finora ha portato a un risparmio di 36.000 tonnellate di CO2 e di circa 12.000 tonnellate di petrolio.

Il grande potenziale dell’app è stato colto da importanti associazioni e colossi commerciali del calibro di Legambiente, Heartbeat, Expomove, Trenitalia, Amazon, Esselunga e Carrefour, con cui sono state siglate partnership.


Continua qui


Movecoin


Divertiti a camminare con WeWard





martedì 22 marzo 2022

Giornate Fai, un weekend alla scoperta delle bellezze nascoste

Saranno visitabili Palazzo Balbi e Palazzo Negrone Pavese a Novi Ligure, gli edifici sacri di Grondona e l'abbazia di Parodi Ligure

NOVI LIGURE (AL) — Nel weekend del 26 e 27 marzo tornano in tutta Italia le Giornate Fai di primavera, giunte ormai alla trentesima edizione. L’associazione aprirà al pubblico centinaia di luoghi d’arte e di cultura e la Delegazione di Novi Ligure ha stilato un programma ambizioso che comprende diversi palazzi nobiliari del centro storico, gli edifici sacri di Grondona e i tesori dell’abbazia di San Remigio, a Parodi Ligure.

(...)

Giornate Fai: Parodi Ligure

La chiesa di San Remigio – che originariamente faceva riferimento all’abbazia benedettina di Castiglione Parmense – sarà aperta al pubblico insieme alla parrocchiale di Cadepiaggio. Nella chiesa abbaziale i volontari Fai illustreranno la storia, le caratteristiche architettoniche e le peripezie vicende legate al suo restauro. In particolare, sarà possibile osservare una esposizione di paramenti sacri antichi. Una decina di manichini verranno vestiti e posizionati in modo da creare l’effetto di una processione solenne. Nella parrocchiale invece si potranno ammirare alcuni dei tesori provenienti da San Remigio.

Giornate Fai: prenotazioni
Le visite guidate saranno a cura dei volontari della Delegazione Fai, del gruppo Fai Giovani, del gruppo Fai “Sette Castelli” e degli “Apprendisti ciceroni” di liceo Amaldi, istituto Ciampini Boccardo e scuola media di Mornese.I beni di Novi e Grondona saranno aperti sabato dalle 14.30 alle 18.30 e domenica 10.30 alle 18.30; San Remigio sarà invece visitabile sabato con orario 14.00-18.00 e domenica con orario 9.30-12.30 e 13.30-18.00.Le visite sono gratuite, è suggerita un’offerta di 3 euro per contribuire alle spese organizzative. È possibile prenotare online giorno e orario di visita sul sito giornatefai.it

Continua qui



sabato 19 marzo 2022

Aree protette dell’Appennino piemontese, primo ente a chiedere la riapertura dei sentieri.

Il Consiglio ha votato l’adesione al protocollo del comitato #fuoridipeste, giudicato positivamente anche dal commissario Angelo Ferrari.

Le Aree protette dell’Appennino piemontese sono il primo ente a chiedere la riapertura dei sentieri, chiusi da gennaio a causa della pesta suina africana (Psa) all’interno della zona infetta. Il decreto del ministero della Salute di due mesi fa ha imposto il divieto fino al 30 giugno. Nella seduta di mercoledì, il Consiglio ha deciso di fare proprio il documento del comitato #fuoridipeste, un protocollo di comportamento sottoscritto da molte associazioni con il quale si chiede di riaprire il territorio all’outdoor con una serie di regole da rispettare per evitare la diffusione del virus. “Si deve cercare di riaprire il più possibile – ha detto il presidente, Danilo Repetto -. Noi dobbiamo comunicare il desiderio del territorio di tornare alla normalità e aiutare il commissario a trovare la soluzione”. Il Consigliere Francesco Arecco ha proposto una versione del protocollo che prevede la riapertura immediata di tutti i sentieri della zona infetta seguendo anche in questo caso una serie di regole, come la disinfezione delle scarpe. “Il territorio – ha detto Arecco – sta subendo un danno economico mortale per il turismo con la bella stagione alle porte dopo le restrizioni dovute al Covid. È necessario che il nostro ente prenda posizione”.

Repetto ha sottolineato come il documento di Arecco non si discosti dal protocollo del comitato #fuoridipeste, per questo ha proposto al Consiglio di condividere quest’ultimo. Il voto è stato unanime. Il protocollo del comitato #fuoridipeste prevede alcune semplici regole da da rispettare: divieto di portare sui sentieri con sé cani (a meno che legati con longe inferiore a 1,5 metri) e di abbandonare cibo; accesso ai sentieri solo per fruizione ludico-sportivo-turistica sia ai singoli che a gruppi in autonomia o all’interno di eventi autorizzati tra cui l’attività di manutenzione sentieri: lavaggio di ruote delle biciclette e delle scarpe, successivamente disinfettate con soluzione diluita di Virkon; alberghi, ristoranti e pubblici esercizi sottoscrittori del protocollo si impegnano a distribuirne copie ai propri clienti e a esporlo; chi trova una carcassa di cinghiale deve rimanerne distante e a segnalarla all’Asl. 

Continua qui

Caro benzina, in vacanza andremo a piedi (o in bicicletta): boom di prenotazioni

L’impennata dei prezzi di carburante ed energia rischia di mettere in difficoltà le vacanze degli italiani per la terza estate consecutiva. Ma a salvare il portafogli (e anche l’ambiente) sono i viaggi zaino in spalla

Alberghi, trasporti, ristorazione e shopping. Sono i quattro pilastri su cui poggia l’industria turistica italiana che da sola, fa il 7% del prodotto interno lordo. Merito del paese più bello del Mondo e dei suoi abitanti, secondi a nessuno per spirito di accoglienza. Che non si sa come, hanno retto all’impatto distruttivo di due anni e mezzo di pandemia. E che ora, ancora prima di avviare la stagione della “ripartenza definitiva”, dai propri alberghi, autobus, ristoranti e negozi stanno decidendo se chiudere definitivamente o mettere mano a liquidità che non hanno per pagare bollette e carburante raddoppiati. “E’ la guerra, bellezza”. E sopisce le rinnovate speranze di viaggio degli italiani. Ma non tutto è perduto. Se la benzina costa troppo, l’energia rincara i prezzi dei biglietti di treni, navi e aerei, se anche il bed and breakfast rischia di costare come un albergo a cinque stelle, in vacanza ci si può sempre andare a piedi. Oppure pedalando. E facendo bene al portafogli, alla salute e all’ambiente. 

Continua qui

venerdì 18 marzo 2022

Peste suina, stop abbattimenti: zona rossa verso la riduzione

GENOVA - Dopo circa due mesi si va verso la modifica alle regole del 'lockdown per i cinghiali'. La zona rossa istituita tra il savonese e Recco (compreso anche il basso Piemonte) che impedisce trekking e altre attività nell'entroterra potrebbe subire un ridimensionamento nei prossimi giorni e portare a un alleggerimento delle misure.

Il commissario all'emergenza Angelo Ferrari considera superata la prima fase. Le autostrade di fatto delimitavano la zona dei casi. Ora i comuni liguri interessati dalle misure limitative potrebbero subire una riduzione.

Continua qui

Peste suina, a Masone la manifestazione durante la Milano-Sanremo: "Continuare così comporta la morte"


sabato 12 marzo 2022

Emergenza PESTE SUINA: il turismo escursionistico e ambientale non va fermato

 

Mentre prosegue l’emergenza peste suina africana, la Regione Liguria “è al lavoro per introdurre deroghe alle restrizioni per le attività all’aria aperta nella zona stabilita come infetta” come annunciato dal vicepresidente della Regione Alessandro Piana.

Rimane però in vigore l’ordinanza emanata dai ministeri della Salute e delle Politiche agricole, che impone uno stop a caccia, pesca, raccolta di funghi e tartufi, trekking, escursioni in mountain bike e altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali a rischio infezione nei 114 Comuni della ‘zona rossa’, 78 in Piemonte, tutti in provincia di Alessandria, 36 in Liguria, nelle province di Genova e Savona.

Per ora solo il comune di Mornese (AL) fa da apripista, rendendo di nuovo fruibile un sentiero nella zona infetta dalla Peste suina africana: il percorso verde che conduce alla Big Bench, la grande panchina installata in località Bricco Grosso. Gli escursionisti e i camminatori  non dovranno allontanarsi dal percorso e dovranno disinfettare le suole delle scarpe alla fine del percorso oppure sostituirle per disinfettarle a casa.

Il settore outdoor è messo letteralmente in ginocchio dalle normative, dopo le enormi difficoltà durante i periodi di lockdown nell’emergenza Covid: le Guide Ambientali Escursionistiche in quei comuni si vedono infatti costrette all’interruzione della loro attività per i prossimi sei mesi, fino a luglio 2022.

Continua qui

giovedì 10 marzo 2022

Mornese primo Comune a riaprire un sentiero nella zona infetta dalla Peste suina africana.

L’Asl ha autorizzato la riapertura del percorso che conduce alla Big Bench rispettando alcune prescrizioni.

Il primo segnale di riapertura dei sentieri dopo il “lockdown” causato dalla peste suina africana (Psa) arriva da Mornese (AL). L’amministrazione comunale ha ottenuto l’autorizzazione a riaprire il percorso verde che conduce alla Big Bench, la grande panchina installata in località Bricco Grosso. L’ok è arrivato dall’Asl e ora diversi sindaci stanno chiamando il municipio del paese dell’Ovadese per avere chiarimenti su come hanno fatto. Il sindaco, Simone Pestarino, spiega: “L’Asl, in una delle ultime riunioni dedicate all’emergenza Psa, aveva lasciato intendere la possibilità di un allentamento delle restrizioni in riferimento ai sentieri che conducono alle aree attrezzate e alle strade bianche. Così abbiamo chiesto informazioni all’azienda sanitaria e ad altri enti e abbiamo ricevuto, proprio dall’Asl, una risposta positiva”. Per percorrere il sentiero della Big Bench le persone non dovranno allontanarsi dal percorso e dovranno disinfettare le suole delle scarpe alla fine del percorso oppure sostituirle per disinfettarle a casa. La maxi panchina è stata installata dall’amministrazione comunale con il supporto delle associazioni Mornese E20 ed Ex allieve e fa parte della Big Bench Community Project, voluta dal designer americano Chris Bangle per far conoscere i territori e promuovere così il turismo. E’ stata costruita dagli artigiani mornesini Isacco Anfosso e Andrea Barbieri. Ora anche altri sindaci della zona infetta possono tentare di dare maggiore libertà ai cittadini proprio con l’arrivo della bella stagione e con il venir meno, si spera, del Covid.

Fonte

Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

Lettori fissi

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.

Epicuro

Archivio blog