giovedì 30 dicembre 2021

Cai di Novi Ligure: sarà un 2022 impegnativo nella valle dei Campassi e non solo.

Nel 2021 ripristinato l’intero sentiero Anello Borbera Spinti e aperto il percorso da Carrega a Vegni.

La commissione Sentieri della Sezione Cai di Novi Ligure dal 1998 opera sulla manutenzione degli oltre 80 sentieri del Settore 2 di Alessandria che costituiscono una rete di circa 350 Km di percorsi dislocati in Val Borbera, Valle Spinti e Valle Scrivia. In questo ultimo anno si è di molto accresciuto il numero dei volontari che si sono adoperati al ripristino della segnaletica delle valli in questione. I volontari, vecchi e nuovi, hanno partecipato a un corso teorico e pratico che ha permesso loro di affinare o imparare tutte la regolamentazioni relative alla conservazione e alla cura dei nostri percorsi. Malgrado i momenti di interruzione dell’attività dovuti alla pandemia, le uscite dei gruppi operativi nella manutenzione della Rete Escursionistica sono state puntuali e regolari e hanno permesso il ripristino dell’intero sentiero 200 noto anche come Anello Borbera Spinti, che con i suoi 90 km costituisce il sentiero cardine che da Stazzano ritorna ad Arquata toccando tutte le cime più prestigiose dell’intero comprensorio Alessandrino tra cui l’Ebro il Chiappo il Giarolo il Cavalmurone il Carmo e altre cime sopra i 1500 m.

E’ stato anche aperto un nuovo sentiero di circa 10 km che partendo da Carrega permette di raggiungere la località di Vegni in circa 3 ore incontrando sul percorso le località di Fontanachiusa, Magioncalda (dove di recente è stato ristrutturato il vecchio Mulino) e altre frazioni abbandonate come Casoni Risciotti e Chiapparo, il tutto attraversando boschi di castagni centenari. 

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lunedì 27 dicembre 2021

Alla scoperta della chiesetta di Santo Stefano e dei volti scolpiti

Val Borbera



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“La via incantata” di Marco Albino Ferrari diventa un documentario

Nel 2017 arrivava in libreria “La via incantata – Nella natura, dove si basta a sé stessi”, libro di Marco Albino Ferrari, edito da Ponte alle Grazie in collaborazione con il Club alpino italiano, che racconta il viaggio dell’autore lungo il sentiero Bove, in Val Grande, tra Piemonte e lago Maggiore. L’opera, che cerca di fornire risposta al perché fuggiamo dalla civiltà per scegliere la solitudine, la semplicità di una vita nei boschi o fra le montagne, ha ispirato la realizzazione di un documentario dal titolo omonimo, “La Via Incantata”, che andrà in onda in anteprima stasera, lunedì 27 dicembre, alle ore 21.15 su Sky Nature (e in streaming su NOW).

Un piccolo Nepal a un’ora da Milano


Il film, una produzione Sky Original, diretto da Francesco Fei e realizzato da Apnea Film, con il Patrocinio del Parco Nazionale della Val Grande e del Club Alpino Italiano ripercorre il cammino di Marco Albino Ferrari nella Val Grande. Una zona unica, l’area wilderness più estesa delle Alpi, un luogo ormai abbandonato, senza strade, senza insediamenti permanenti e neppure stagionali, dove la natura sta lentamente recuperando i suoi spazi.

La Val Grande è come un piccolo Nepal a un’ora da Milano. Un luogo magico e misterioso, una zona unica dove la natura regna incontrastata. Qui i telefoni non prendono e gli unici suoni udibili sono quelli della variegata vegetazione, scossa solo dalle intemperie.

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Escursionisti dispersi sulle Alpi, soccorso alpino in azione a Natale

Tra la Vigilia di Natale e Santo Stefano, il Soccorso Alpino è stato chiamato a intervenire a supporto di escursionisti dispersi sulle Alpi. Purtroppo, accanto a due storie a lieto fine, si registra un decesso.

Escursionista muore sulle montagne del cuneese

Intervento notturno nella notte di Natale per i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese nel comune di Rittana (CN) per un escursionista disperso, ritrovato deceduto. L’operazione è partita verso le 18 del 24 dicembre quando i Carabinieri hanno trasmesso alla centrale operativa la denuncia di mancato rientro per un uomo 59enne di Borgo San Dalmazzo.

L’autovettura del disperso è stata trovata in frazione Chiot Rosa dove sono partite le ricerche a piedi verso monte, condotte da una ventina di tecnici Sasp, con il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 22 da parte di una squadra del Sagf che ha individuato la salma alla base delle ultime pendici della Rocca Stella, intorno a quota 1500 metri, dove era precipitata.

È stato possibile soltanto constatare il decesso dell’uomo e procedere con il recupero della salma che è stata trasportata a piedi verso valle dove è stata consegnata alle autorità per le operazioni di Polizia Giudiziaria.

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“Via dell’Acqua Fredda”

…il regalo di #Natale più inatteso ma anche il più gradito. È stata ufficializzato da parte del #galgiarolo l’ottimo risultato del progetto “Via dell’Acqua Fredda” che verrà finanziato poiché ritenuto di fondamentale importanza per la valorizzazione e promozione del nostro territorio. Con l’augurio che sia solo un inizio di un percorso che voglio immaginare in continua evoluzione e miglioramento ritengo che presto prenderà forma e realizzazione ciò in cui ho personalmente è fortemente creduto . Vorrei condividere questa mia personale soddisfazione con l’amministrazione tutta che ha sostenuto questo progetto , i tecnici del nostro comune ,i progettisti e tutti i soggetti interessati (Curia, ACOS, Proloco di Arquata , Sottovalle e Rigoroso)che ci hanno permesso di raggiungere questo per me meraviglioso obiettivo. Il finanziamento ottenuto sarà dedicato ad opere di miglioramento , di segnaletica e aree di sosta su tutto l’anello interessato dal sentiero. Con la convinzione che sarà una delle realtà ecoturistiche territoriali più importanti che consentirà a noi Arquatesi e non solo di godere delle nostre bellezze naturalistiche e storiche...

Dario Debenedetti

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Finanziata la Via dell’Acqua Fredda: 23 km di sentieri tra Arquata, Rigoroso e Sottovalle.



 

domenica 26 dicembre 2021

Camminare in Val Borbera

Idea regalo


Con allegata una splendida cartina









Cuneo, ritrovato morto escursionista disperso: precipitato dal Rocca Stella

 

Un escursionista di 59 anni è morto in un incidente fra le montagne del Cuneese. Il corpo è stato individuato dal Soccorso alpino alla base delle ultime pendici della Rocca Stella, intorno a quota 1.500 mt, dove era precipitato. L'area è nel territorio del Comune di Rittana (Cuneo). Le ricerche erano cominciate quando l'uomo non aveva fatto ritorno a Borgo San Dalmazzo. La sua automobile era stata notata in frazione Chiot Rosa.

Fonte

venerdì 24 dicembre 2021

Genova, Monti da Mare, al via il progetto per la valorizzazione dei sentieri dell'entroterra

Genova - Un progetto per riunire associazioni e appassionati per recuperare e salvaguardare la rete di sentieri e di itinerari che collegano il mare e i mondi dell'immediato entroterra genovese.

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giovedì 23 dicembre 2021

10 proposte per lo sviluppo dei cammini italiani


Il Recovery Fund rappresenterà una straordinaria opportunità di sviluppo per i cammini italiani, ma come potremo utilizzare bene i fondi europei?

Il Movimento Lento ha partecipato alle audizioni del Senato, nell’ambito dei lavori della Commissione Cultura che sta preparando un documento di indirizzo per il Governo sul tema dei cammini interregionali. 

Abbiamo presentato 10 proposte operative per non perdere questa grande occasione. Ve le descriviamo in questo articolo. 

1 – Istituzione di una cabina di regia nazionale

Il frazionamento tra le regioni è un freno per lo sviluppo dei cammini. Sarebbe utilissimo un organismo tecnico super partes che definisca innanzitutto i requisiti minimi indispensabili che deve avere un itinerario per essere ammesso a finanziamenti pubblici.

Tale organismo dovrebbe occuparsi innanzitutto dell’informazione e della formazione dei funzionari pubblici, dei tecnici progettisti, e degli operatori turistici, che devono essere coinvolti fin dalle prime battute affinché la qualità dei cammini italiani consenta un effettivo sviluppo turistico.

L’organismo che si occupa della governance dovrebbe poi istituire un osservatorio permanente dei cammini, che sia in grado di raccogliere in modo affidabile e omogeneo i dati sui flussi.

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Ciaspolata all'Alpe Devero

 

Ciaspolata semplice in quello che viene considerato il più bell'alpeggio delle Alpi occidentali.
DIFFICOLTA': WT1 (escursione facile con le ciaspole)
DISLIVELLO: 400 D+
LUNGHEZZA: 10 KM
IMPEGNO FISICO: MEDIO-BASSO
info al 328 2220101 (anche via whatsapp)
iscrizioni su apassolento.com
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Alpe Adria Trial

 



Sara Massarotto e Stefania Gentili hanno camminato lungo l’ultimo tratto dell’Alpe Adria Trail, il bellissimo itinerario che collega le Alpi austriache al mare Adriatico.

Cinque video realizzati da ItinerAria in un viaggio-evento organizzato per conto di PromoTurismoFVG raccontano il loro cammino a cavallo della frontiera tra Italia e Slovenia.


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domenica 19 dicembre 2021

Spettacolo Goggia! A Sofia anche il superG. Valanga rosa: Curtoni terza, Brignone quarta

Azzurre strepitose: la norvegese Ragnhild Mowinckel fa sfumare all'ultimo una tripletta storica. Quinto posto per l’americana Shiffrin

È tornata la valanga rosa, più rosa che mai. Spettacolari prove delle azzurre in Val d’Isere con la solita Sofia Goggia (scesa col pettorale numero 5) che ha vinto in 1’19”23, 33 centesimi di vantaggio su Ragnhild Mowinckel (1’19”56) e 51 (1’19”74) su Elena Curtoni. Quarta l’altra azzurra Federica Brignone ad appena un centesimo dalla Curtoni, quinta Mikaela Shriffin, staccata di 75 centesimi da Sofia.

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La cabinovia che si trasforma in minibus elettrico con le ruote

Passare direttamente dalla cabinovia alla mobilità sostenibile su strada senza cambiare mezzo. È questa l’idea brevettata dall’azienda altoatesina Leitner, leader mondiale negli impianti a fune, che ne ha prodotto anche un prototipo.

“ConnX” è una funivia la cui cabina, una volta arrivata alla stazione di valle, viene trasferita su un veicolo elettrico autonomo che poi prosegue a livello stradale il proprio percorso. Il tutto rimanendo comodamente seduti al proprio posto in cabina.

Al momento il sistema è stato pensato i contesti urbani per superare più facilmente con una funivia eventuali ostacoli topografici o strutturali, come edifici, diventando anche una soluzione in tutte quelle aree in cui, per svariati motivi, non è possibile implementare una variante di funivia continua.

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Turista travolto da una valanga a Bormio scrive una lettera ai ragazzi di 15 anni che l’hanno salvato: “Pensavo fosse la fine, la neve anche in bocca. Ora sto per diventare padre”

Uno dei ragazzi che hanno salvato l'uomo racconta la vicenda al Corriere: "Dalla neve spuntava solo uno sci, era completamente sommerso, lo sentivamo gemere. Eravamo in quattro, ci siamo inginocchiati, scavando a mani nude fino a quando siamo riusciti a liberarlo"

Jack Cawelti, turista americano di 42 anni, il 5 dicembre scorso è stato travolto da una valanga a Bormio. Adesso, dagli States, ha voluto scrivere una lettera allo Sci club della località della Valtellina, per contattare gli adolescenti che lo hanno immediatamente soccorso. “Se è possibile per favore passate a loro questo messaggio, si legge in una lettera pubblicata sul Corriere -. Mia moglie attende il nostro primo bimbo, non riesco a immaginare come sarebbe la loro vita se non mi aveste salvato. Grazie per avermi salvato la vita. Ero schiacciato dalla neve, incapace di muovere qualsiasi parte del corpo”, ha esordito. E ancora ha raccontato: “Sapevo che la mia unica possibilità di sopravvivere era che qualcuno avesse visto l’incidente e mi stesse cercando, quindi ho fatto più rumore possibile. Non posso ringraziarvi abbastanza per essere stati lì. “.

Uno dei quindicenni che lo hanno soccorso ha raccontato: “Ero insieme a tre compagni di squadra. Mancava poco a mezzogiorno. Stavamo scendendo lungo la pista battuta che costeggia il tratto vietato quando lo abbiamo visto: ha fatto due curve nella neve fresca ed è partita la valanga. Con lo Sci club Bormio avevamo frequentato un corso per il soccorso in montagna e siamo subito intervenuti“. 

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"Appennino ribelle", escursioni per chi ama la natura

Da diversi anni la geologa Irene Zembo propone camminate nella natura abbinate a spiegazioni sulla morfologia del territorio

VAL BORBERA (AL) — «"Appennino ribelle" è una rassegna di escursioni ed eventi che nasce dal desiderio di raccontare le storie di chi - al di là dei banali luoghi comuni - la montagna la vive, l'ha vissuta ogni giorno o vi ha trovato rifugio». È la premessa di Irene Zembo, geologa e guida turistica in val Borbera, al nuovo programma di escursioni, il cui nome racconta già molto.


Da diversi anni Irene propone, attraverso la sua associazione, una serie di escursioni che accompagnando le camminate nella natura con spiegazioni sulla geologia e morfologia del territorio. Inoltre, collabora con il progetto Life WolfAlps Eu per il monitoraggio del lupo nella valli del novese. «È forse la collaborazione più importante, ma non meno rilevanti sono e saranno quelle con le figure professionali, le associazioni e gli enti pubblici del territorio. Tra tutti, ringraziamo con stima e affetto International Search and Rescue Association OdV per la formazione offerta nell'ambito del primo soccorso e per l'affiancamento durante le attività al fine di garantire la sicurezza dei partecipanti e delle guide».


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La Pietra Verde: Programma escursioni 2022

 

Qui il file in formato pdf

venerdì 17 dicembre 2021

Valle d’Aosta: in primavera un nuovo bivacco sul Mont Fallère

In primavera sulle montagne della Valle d’Aosta farà la sua comparsa un nuovo bivacco, intitolato alla memoria dell’accademico ed economista italiano Alessandro Pansa, scomparso a soli 55 anni nel 2017. La struttura, donata al comune di Sarre da un gruppo di amici di Pansa, sarà collocata sul versante meridionale del Mont Fallère (3061 metri), a una quota di 2962 metri, non lontano dai resti del Padiglione Regina Margherita, ricovero alpino realizzato dal CAI Aosta nel 1884.

Alessandro Pansa, che nella sua carriera è stato amministratore delegato di Finmeccanica, vicepresidente della Feltrinelli e docente alla LUISS, amava la Valle d’Aosta. Da qui l’idea degli amici di ricordarlo con un bivacco.

Un balcone sulle vette valdostane

Dai 3000 metri del Mont Fallère la vista spazia a 360° su tutte le vette valdostane. La cima sarà raggiungibile in soli 20 minuti dal bivacco, posizionato a sua volta in un punto estremamente panoramico, con vista fino alla Valle del Gran San Bernardo e le Alpi svizzere.

Un bivacco piccolo e semplice

Si tratta di una piccola struttura in legno (12 metri quadrati di superficie interna) rivestita di alluminio, con una capienza di quattro posti letto. Una volta trasportato in quota verrà dotato di cucina e impianto fotovoltaico.

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Linda e Davide, giovani e amanti della montagna: saranno loro a gestire il rifugio del parco Antola

Dalle estati a Torriglia ai viaggi in giro per il mondo la giovane coppia "torna a casa" con un progetto in collaborazione con il Cai

Genova. Presentata ufficialmente oggi la nuova gestione del Rifugio del Parco dell’Antola, a opera di Davide Barbé e Linda Ghigino, sotto la regia del CAI.

Il Rifugio Antola, inaugurato il 1 luglio 2007, è un riferimento per la “montagna dei genovesi”, forte di 14 anni di servizio. A poca distanza dalla vetta della montagna, a 1460 metri di quota, affacciato con una splendida vista sulla vallata sottostante è erede di una lunga tradizione di strutture dedicate all’ospitalità per gli escursionisti, che affonda le sue radici sin nell’Ottocento. Polo di eccellenza per le attività di educazione ambientale promosse dall’Ente Parco dell’Antola, il Rifugio può ospitare fino a 32 persone per offrire soggiorni di uno o più giorni anche alle scolaresche.

L’affidamento alla nuova gestione del Rifugio segue la firma del comodato d’uso decennale tra il CAI Liguria e il Parco dell’Antola, presentato dalla Regione Liguria lo scorso 29 ottobre in occasione dell’operazione di valorizzazione “Liguria Preziosa, una dimora naturale”, per assicurare il servizio continuo della zona.

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giovedì 16 dicembre 2021

IL LUPO, L'ULTIMO RIBELLE - escursione guidata in bassa Val Borbera

 

"Il lupo è il ribelle per eccellenza perché rappresenta quello che non siamo più: la natura selvaggia, il coraggio di andare, l'emozione primordiale. La bestia ribelle abita terre ribelli" (E. Camanni, Alpi ribelli)... e il suo ritorno nelle aree montane delle Alpi e dell'Appennino ha fatto scalpore.
L'itinerario, dedicato a famiglie con bambini, consentirà di seguire le tracce di questo straordinario predatore, demonizzato e quasi ridotto all'estinzione, lungo uno dei transetti di monitoraggio del progetto Life WolfAlps, tra il Santuario della Madonna di Cà del Bello e la località Bocca del Lupo.
A fare da panoramico scenario alle attività di monitoraggio del lupo sarà il territorio della bassa Val Borbera. Morbide colline che bordano un’ampia piana alluvionale cedono il passo - verso monte - alla suggestiva forra delle Strette, un ambiente aspro e roccioso solcato dalle acque del torrente Borbera.
L'escursione, che rientra nella rassegna di escursioni ed eventi "Appennino ribelle", nasce dall'accordo di stewardship tra l'Ente di Gestione Aree Protette dell'Appennino Piemontese e BorberAmbiente al fine di migliorare la coesistenza uomo-lupo.
DETTAGLI TECNICI PERCORSO
Luogo e orario di ritrovo: centro fieristico DOCUP, Borghetto di Borbera (AL), ore 9:00.
Luogo e orario di partenza: Santuario della Madonna di Cà del Bello, Borghetto di Borbera (AL), ore 9:30
Luogo e orario di arrivo: Santuario della Madonna di Cà del Bello, Borghetto di Borbera (AL), ore 13:30.
Difficoltà: E = escursionistico.
Tempo di percorrenza: 3/4 ore circa, in funzione delle attività di monitoraggio.
Dislivello: +100 m.
Lunghezza percorso: 4/5 km circa.
N.B. Al termine dell'escursione è possibile consumare il pranzo al sacco presso il Santuario di Cà del Bello e proseguire il cammino, nell'immediato dopo pranzo, lungo un breve anello che conduce alla Fontana dei Ladri di Vargo (dislivello: +100 m; lunghezza percorso: 2 km circa).

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martedì 14 dicembre 2021

Inizio d'anno in cammino: visita all'Osservatorio di Cà del Monte

Benvenuto 2022: festeggiamo il nuovo anno insieme nel suggestivo contesto di Ca' del Monte, "dipinto" con i colori dell'inverno!
Sabato mattina 1 gennaio vi accompagneremo alla scoperta di questo incantevole territorio, guidati da Federico di Oltrepò Trail, lungo un percorso che ci condurrà sui sentieri del Monte Vallassa.
Al termine della camminata, di circa 7km, adatta a tutti, ci recheremo all'Osservatorio Astronomico dove parteciperemo alle bellissime attività organizzate per festeggiare il nuovo anno: avremo modo di visitare il nostro sistema solare sotto il nuovo Planetario Digistar e di rivivere l'esperienza galileiana osservando il Sole direttamente al telescopio in totale sicurezza per gli occhi.
Cosa c'è di meglio che iniziare il 2022 in cammino e in compagnia? 🙂
Ritrovo alle ore 10.45 nel parcheggio di fronte all'agriturismo di Cà del Monte.
IMPORTANTE:
1) per partecipare all'evento è necessario essere in possesso di SUPER GREEN PASS
2)portare pranzo al sacco

PRENOTAZIONI ENTRO MERCOLDI' 29 DICEMBRE
Per info e prenotazioni:
327-7672984
oppure
osservatorio@osservatoriocadelmonte.it

 

Fonte

lunedì 13 dicembre 2021

Piemonte. Le sorprese del cammino dei ribelli

Val Borbera 

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Carucci, il cantante-contadino firma un libro di escursioni in val Borbera

La presentazione a Novi Ligure in collaborazione con il Fai

NOVI LIGURE — Il Gruppo Fai Giovani e la Delegazione Fai di Novi Ligure hanno organizzato per oggi, domenica 12 dicembre alle 17.30, un incontro alla Libreria Sanconiglio di piazza Carenzi con Maurizio Carucci, autore del libro "Camminare in val Borbera. 40 itinerari per scoprire una delle valli più belle d'Italia" edito da Il Piviere.

Il libro – che ha visto la partecipazione attiva e il supporto del Fai di Novi Ligure – «nasce dalla necessità di offrire uno strumento concreto e semplice per poter camminare in val Borbera con consapevolezza», come racconta l'autore. Val Borbera ma non solo: il Sentiero delle 12 fontane di Piuzzo, il percorso che ‘da Roccaforte Ligure conduce al villaggio di Avi’, il ‘Sentiero degli essicatoi della valle Spinti’, il ‘Cammino dei Ribelli’ sono alcuni dei sentieri che l’autore racconta nel libro “lasciando al camminatore la possibilità di esperire, vivere il sentiero che sta percorrendo in maniera inedita, amoreggiare con la natura e con il paesaggio con i propri occhi, i propri sensi”.


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sabato 11 dicembre 2021

Tamara Lunger: "La montagna non è Disneyland, impariamo dalla sua lentezza"

Nella Giornata mondiale l'alpinista italiana che ha scalato il Lothse (8.516 metri) e il K2  spiega come ristabilire un rapporto sano con le alte terre. "Se penso agli scempi dei turisti irrispettosi mi viene una profonda tristezza"

La montagna Disneyland, quella delle code per scalare l'Everest, degli impianti che portano a 4000 metri, delle corse in auto lungo i passi dolomitici, degli instagrammer con le scarpe da tennis sui ghiacciai. La riscoperta della natura legata alla cattività forzata del lockdown ha spinto in massa la gente sulle montagne, rafforzando un trend crescente di riscoperta delle terre alte.

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Giornata Internazionale della Montagna 2021: 20 borghi alpini italiani da visitare a Natale

Giornata Internazionale della Montagna 2021. L'11 dicembre di ogni anno le Nazioni Unite invitano il mondo a riflettere sul futuro delle regioni montane. Ogni anno la Giornata tratta un tema diverso. Quest'anno la ricorrenza accende i riflettori sul turismo sostenibile in montagna. E proprio ai molti tesori e alle perle della montagna italiana è dedicata questa gallery. Ecco i nostri borghi alpini da scoprire per le feste di fine anno


L'11 dicembre è la Giornata internazionale della montagna, dedicata ai "giganti" del nostro pianeta. La ricorrenza, voluta dalle Nazioni Unite, è un'occasione per riflettere sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane. Quest'anno il focus è il turismo sostenibile in montagna.

11 dicembre 2021: Giornata Internazionale della Montagna

Il turismo sostenibile in montagna, spiegano i promotori della Giornata,  "può contribuire a creare occasioni di sostentamento aggiuntive e alternative e a promuovere la riduzione della povertà, l'inclusione sociale, nonché la conservazione del paesaggio e della biodiversità. È un modo per preservare il patrimonio naturale, culturale e spirituale, promuovere l'artigianato locale e prodotti di alto valore e celebrare  pratiche tradizionali come le feste locali.

Turismo in montagna: il più colpito dalla pandemia

Il turismo di montagna attrae dal 15 al 20 percento circa del turismo globale. Il turismo, però, è anche uno dei settori più colpiti dalla pandemia di Covid-19. La pandemia ha ridotto fondi, mezzi di sussistenza, servizi pubblici e opportunità in tutti i continenti. In montagna, le restrizioni hanno ulteriormente aggravato le vulnerabilità delle comunità montane.

Questa crisi tuttavia può essere vista come un'opportunità per ripensare il turismo di montagna e il suo impatto sulle risorse naturali e sui mezzi di sussistenza, per gestirlo meglio e imbrigliarlo verso un futuro più resiliente, verde e inclusivo.

Iniziative per aiutare la montagna. Anche sui social

L'11 dicembre chiunque ami la montagna è invitato sensibilizzare l'opinione pubblica  sulla sua salvaguardia, organizzando attività sicure, presentazioni ed eventi virtuali, concorsi fotografici e artistici ed escursioni.

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giovedì 9 dicembre 2021

Sant’Anna di Valdieri: il borgo recuperato dalle donne che credono nella montagna

A Sant’Anna di Valdieri, in Valle Gesso, cinque donne hanno deciso di ricominciare una nuova vita e aprire locande e rifugi per salvare il paese di montagna dallo spopolamento. Sono Cinzia, Rita, Michela, Marcella e Cinzia: insieme collaborano per riattivare sentieri abbandonati, far conoscere la cucina occitana e recuperare le tradizioni contadine perdute. Perché la montagna non sia vissuta solo nei periodi turistici, ma durante tutto l’anno.


Cuneo
 - C’è un borgo immerso nel cuore delle Alpi Marittime. Un paese intriso di storia dove ha vissuto per anni la famiglia reale dei Savoia, che qui aveva la sua residenza estiva e che, nel periodo fortunato, era abitato da non più di un migliaio di persone che conducevano stili di vita quasi dimenticati. Un borgo dove l’acqua è purissima, l’aria pulita e c’è così tanto silenzio ad avvolgere con rispetto la valle che fa quasi rumore.

Un paese in cui non ci sono le vie ma i “tetti” che uniscono due o tre case ciascuno e dove in passato non poteva mancare il forno comune, simbolo dello spirito condiviso. Un paese dove ogni fontana presente custodisce la storia di ogni suo abitante, che ne faceva uso perché le abitazioni, un tempo, erano sprovviste di acqua. Un paese dove il suo Museo della Segale testimonia che la cultura contadina è ancora oggi l’anima e il cuore pulsante di una storia che porta avanti con fierezza le sue antiche tradizioni.

Quel paese si chiama Sant’Anna di Valdieri e sorge in Valle Gesso, a pochi chilometri dal confine tra il Piemonte e la Francia. La sua storia, per certi versi, non è differente da quella di molte altre aree marginali che, con la crisi economica e industriale, hanno visto un esodo dei loro abitanti verso la pianura e i paesi più a valle. E così di anno in anno il paese non ha potuto fermare l’inarrestabile fuga dei suoi abitanti, che oggi si contano sulle dita di una mano.

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Il Cammino dei Ribelli: un progetto di turismo lento che rilancia la Val Borbera

Oggi vi presentiamo il Cammino dei Ribelli, un progetto di turismo lento che vuole portare alla luce una terra spopolata e bellissima attraverso un cammino sociale lungo 130 chilometri nella selvaggia Val Borbera, tra villaggi e boschi dell’Appennino ligure-piemontese.


Alessandria
 - Un sentiero percorribile tutto l’anno, lungo un grande anello che congiunge Arquata Scrivia con il monte Antola. Si chiama il Cammino dei Ribelli e l’ha creato Giacomo D’Alessandro, genovese con un forte legame con la val Borbera.

Camminatore e comunicatore, negli anni ha curato diversi libri e reportage di viaggio da diverse zone del mondo, ma nel 2019, dopo un lavoro di quasi tre anni, ha voluto focalizzarsi sul territorio delle sue radici, dando vita a un cammino sociale sull’appennino tra Liguria e Piemonte.

Giacomo, com’è nata l’idea?

Conosco la Val Borbera da quando ero bambino: i nonni di mia mamma erano originari della zona che, soprattutto all’epoca, era molto intrecciata alla cultura ligure. Proprio loro hanno costruito un casolare a Persi, in bassa valle, per tutti i figli; qui ho trascorso tante estati. “Il Cammino dei Ribelli” è stata la mia tesi di laurea magistrale, dedicata proprio ai cammini sociali, che da carta è diventata realtà nella primavera 2019. A budget zero, ho realizzato il sito e tracciato le tappe, poi mi sono detto: “Intanto comincio a percorrerlo io, poi vediamo se arrivano altri camminatori, dalla valle e da fuori”. È proprio lì che il cammino diventa esistente.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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