giovedì 28 ottobre 2021

Il cammino è donna

Dati alla mano, il 60% delle persone che hanno percorso il Cammino di Oropa nel 2021 sono donne: un dato che conferma la crescita del pubblico femminile lungo i cammini italiani, e il successo delle iniziative legate alla Rete Nazionale Donne in Cammino. Il gruppo Facebook "Ragazze in Gamba" ha superato le 60.000 iscrizioni, anche grazie al progetto #reporteringamba che ha avuto tra le principali protagoniste la giornalista Valentina Lo Surdo


Un cammino al femminile lungo l'Alpe Adria Trail

Sara Massarotto e Stefania Gentili hanno camminato lungo l'ultimo tratto dell'Alpe Adria Trail, il bellissimo itinerario che collega le Alpi austriache al mare Adriatico.

Cinque video realizzati da ItinerAria in un viaggio-evento organizzato per conto di PromoTurismoFVG raccontano il loro cammino a cavallo della frontiera tra Italia e Slovenia. 


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lunedì 25 ottobre 2021

Weekend nero sulle Alpi. Due incidenti mortali su Cervino e in ferrata in Paganella

Nel corso del weekend appena trascorso, complici le temperature in leggera risalita e sprazzi di bel tempo dopo il rapido passaggio di una perturbazione, in tanti hanno scelto una fuga in quota. La lista degli incidenti tra Alpi e Appennini risulta cospicua, e purtroppo non sono mancate vittime. I due incidenti più gravi, in cui hanno perso la vita un alpinista sloveno e un escursionista mantovano, si sono verificati sul Cervino e sulla Paganella.

Alpinista precipita sul versante svizzero del Cervino

Nel pomeriggio di domenica 24 ottobre un alpinista 30enne di origini slovene è morto sul versante svizzero del Cervino. L’uomo è precipitato per oltre mille metri, finendo in un crepaccio.

E’ precipitato per oltre mille metri in un crepaccio. Le operazioni di recupero della salma, rese complicate dalle difficoltà di raggiungimento del crepaccio terminale, sono state affidate ai soccorritori elvetici.

L’incidente sarebbe avvenuto poco prima delle 15,30 a 4.300 metri di quota. L’alpinista era in fase di salita assieme a un compagno di cordata, con il quale procedeva slegato. Quest’ultimo è stato recuperato illeso dalle guide del Soccorso alpino valdostano-Sav.

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Bloccati al buio, recuperati dal Soccorso Alpino. “Pianificate le escursioni, le giornate si stanno accorciando”

 

Due escursionisti di nazionalità tedesca, due uomini del 1978 e del 1979, sono stati soccorsi nella tarda serata di sabato 23 ottobre a circa metà tracciato del sentiero dei Contrabbandieri (o sentiero Torti), un percorso che si sviluppa lungo una cengia attrezzata con cordino, che attraversa orizzontalmente le pareti a picco sul Lago di Garda, a valle dell’abitato di Pregasina (Riva del Garda). I due uomini si sono attardati sul sentiero e, sorpresi dal buio senza avere luci frontali con sé, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 19.20 per chiedere aiuto, poiché non erano più in grado di proseguire in sicurezza.

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La mia randonnée: il racconto della Serra Ronda 180

La cronaca di dieci ore in sella fra montagne, colline e pianure dell’eporediese e del biellese

Cancellazioni. Rinvii. Vaccinazioni. Come nel 2020, anche il 2021 è stato condizionato dalla pandemia del Covid 19 e paradossalmente, nell’anno in cui ho accumulato più chilometri in sella a una bicicletta, ho utilizzato la mia tessera soltanto domenica 17 ottobre, prendendo parte alla Randonnée Serra Ronda 180 che si è disputata con partenza e arrivo a Zubiena (BI).

Per me si è trattato della quinta esperienza in una randonnée 200 dopo le due dello scorso anno e le prove sulla lunga distanza del marzo 2019 e dell’aprile 2017.

Nonostante una solida preparazione nelle gambe (da maggio a settembre ho superato costantemente i 1000 chilometri al mese) sono arrivato alla partenza con il timore reverenziale che si deve a una prova di 180 chilometri con un dislivello di 2350 metri.


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domenica 24 ottobre 2021

A tu per tu con Roberto Mastrotto, ultratrailer (vincente) per caso

Belle vittorie e obiettivi ancora più grandi. Il campione vicentino svela i percorsi che più ama nelle “sue” Piccole Dolomiti

Vincitore della recentissima 170 chilometri dell’Adamello Ultra Trail, Roberto Mastrotto inizia la sua ascesa sulle prime posizioni degli Ultra Trail quasi per caso. “Era il 2015 e volevo rimettermi in forma dopo un stop sportivo. Da qui mi sono avvicinato alla montagna e al trail running, non solo un modo per allenarmi ma anche per vedere posti nuovi e bellissimi. La mia prima gara in montagna è stata la 60 km del Durona Trail, una competizione di casa , organizzata dal Team di cui faccio parte. Da allora la corsa fa parte della mia vita”. Roberto vive fra le montagne del vicentino nell’alta valle del Chiampo. Atleta del Team La Sportiva e ambassador Polar, nella corsa non vede solo l’aspetto agonistico ma anche una valvola di sfogo nella vita di tutti i giorni. E visti risultati, la cosa sembra funzionare.

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sabato 23 ottobre 2021

Tragedia sulla Ferrata della Aquile: 25enne precipita dalla parete e muore

Il 25enne, Aronne Bettoni, è precipitato dalla parete sud per oltre 400 metri, finendo lungo il canalone Battisti sottostante.

Aronne Bettoni aveva solo 25 anni. Ed una vita davanti a sè, per usare le solite frasi fatte. Aronne era un escursionista, originario di Bozzolo, in provincia di Mantova, ed è morto, dopo essere precipitato dalla parete sud della Paganella. Inutile anche l’intervento del Soccorso Alpino con l’elicottero del Nucleo Vigili del Fuoco.

Sembra che il 25enne sia morto sul colpo. 

Escursionista di Bozzolo muore sulla ferrata delle Aquile

Stando ad una prima ricostruzione, il ragazzo era in compagnia di altri due amici e, quando è precipitato per un centinaio di metri, finendo lungo il canalone Battisti sottostante, molto probabilmente si trovavano nella parte iniziale della ferrata. A lanciare immediatamente l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 11.40 sono stati diversi escursionisti presenti sul posto, che hanno assistito all’incidente e che hanno visto il giovane scomparire, inghiottito dalla vegetazione.

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lunedì 18 ottobre 2021

Dove comincia l'Appennino - Archeologia tra Staffora e Curone

 

Il sito archeologico noto con la denominazione di Guardamonte si estende lungo la sommità e le aree settentrionali di versante del monte Vallassa, sul crinale compreso fra i paesi di San Sebastiano Curone e Bagnària. Le prime indagini archeologiche furono intraprese negli anni Cinquanta, in seguito a rinvenimenti fortuiti, dalla Soprintendenza archeologica del Piemonte, a opera di Felice Gino Lo Porto, a cui fecero seguito sporadiche ricerche negli anni Settanta, solo parzialmente documentate. A partire dal 1995 l'Università degli studi di Milano, sotto la direzione scientifica della professoressa Cristina Chiaramonte Trerè, titolare della cattedra di Civiltà dell'Italia preromana, con la collaborazione degli scriventi, ha dato avvio a un nuovo progetto di ricognizioni e scavi nell'area interessata dalla presenza dell'insediamento. Le indagini tuttora in corso hanno messo in evidenza in quest'area, posta in posizione dominante rispetto alle valli dei torrenti Staffora e Curone e naturalmente difesa, una complessa situazione insediativa che affonda le sue origini nel corso del V millennio a.C., con testimonianze di frequentazione a partire dal Neolitico medio fino alla seconda età del Ferro e all'epoca romana, probabilmente alto-imperiale.

La lunga durata dell'occupazione può essere parzialmente spiegata dalle caratteristiche morfologiche del sito che permettono il controllo delle direttrici fluviali dalla pianura verso sud fino ai valichi appenninici. Un altro aspetto che sembra offrire un indizio di notevole interesse è costituito dalle caratteristiche geologiche strutturali dell'altura, con la sovrapposizione della formazione arenacea permeabile alle formazioni sottostanti marnoso-argillose impermeabili, che determinano la presenza di sorgenti persistenti, testimoniata oggi dalle fontane dell'Arsazza e della Fontanazza, con portata abbastanza rilevante e ottima qualità dell'acqua.

Gli scavi condotti dall'Università hanno interessato diverse zone del monte: in particolare importanti testimonianze sono state poste in luce nel pianoro posto lungo il margine settentrionale della rupe (saggi 1 e 3) e su una terrazza pianeggiante, situata a quota inferiore, lungo il versante settentrionale del monte (saggio 5). Contestualmente alle operazioni di scavo è stato realizzato, con l'ausilio delle più moderne tecnologie, un rilievo topografico digitalizzato dell'intera altura che permette oggi di disporre per la prima volta di una mappa che riproduce fedelmente le caratteristiche morfologiche dell'area e i punti di affioramento delle evidenze antiche nonché la collocazione esatta degli interventi sul terreno.

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Introduzione al trail running: ecco come iniziare

Dalla tecnica ai percorsi da scegliere: tutte le informazioni utili se vuoi provare il trail running

Il trail running è di gran moda. Niente di più vero nel mondo della corsa amatoriale, il trail running fa tendenza. Sarà per il suo spirito festoso, sarà perché nel trail contano meno i tempi, sarà che la voglia di avventura è tanta, ma il trail running è uno degli sport con più crescita.

COSA SIGNIFICA TRAIL RUNNING? —

Il trail running come disciplina codificata ha una storia recente, ma come attività umana si perde nella notte dei tempi. Infatti “trail running” significa molto banalmente “corsa su sentiero”. Fa parte del trail running qualsiasi corsa in natura che segua i dislivelli geologici del territorio che attraversa. Quindi, prima della diffusione dell’asfalto, qualsiasi movimento a piedi un po’ veloce era trail, in fondo.

Oggi per trail running si intende una disciplina in cui si corre su terreno prevalentemente sterrato con un dislivello sensibile, che si tratti di un sentiero alpino, di una collina toscana o un sentiero urbano. All’interno di questa definizione trovano posto molte discipline differenti, dallo sky running all’ultratrail, ma per iniziare cerchiamo di non fare troppe differenze.

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mercoledì 13 ottobre 2021

Domenica 17 ottobre: Fotografèandanda 2021

 

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Il video della prima valanga sul Monte Rosa: ad ottobre è un evento raro

Si parla di "ventata": una notevole quantità di neve viene smossa da una perturbazione particolarmente incisiva.

Dopo le prime nevicate ad alta quota, una perturbazione particolarmente incisiva ha generato la prima valanga autunnale sul Monte Rosa. Il fenomeno naturale, ripreso in diretta dalle telecamere di MeteoLive Vco, rappresenta tuttavia un fatto anomalo: una slavina nel mese di ottobre, infatti, è un evento particolarmente raro per la stagione.

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martedì 12 ottobre 2021

8 mesi sul Sentiero Italia CAI, Elia Origoni ce l’ha fatta

“Da 23 anni nessuno riusciva in questa impresa”

Elia Origoni ce l’ha fatta! Il camminatore varesotto ha completato il suo viaggio lungo il Sentiero Italia CAI. Otto mesi dopo la partenza da Santa Teresa di Gallura ha raggiunto Muggia (FVG), in mezzo Sardegna, Sicilia, Appennino e Alpi.

Esperienze vissute sui sentieri, incontri, tramonti e albe da ricordare, ma anche qualche piccolo incidente e una slavina ai piedi del Monte Prado, in Toscana. Tutto sembra perso per il trekker, quando viene travolto dalla massa nevosa resa instabile dai caldi primaverili. Ma dopo un breve periodo di stop e una riabilitazione portata avanti a tempo di record Elia è tornato nel luogo dell’incidente per riprendere il camminoDalla Toscana alle Alpi, con i loro dislivelli impegnativi e con i primi venti autunnali. Percorsi che il protagonista conosce dal 2015 quando le ha percorse a piedi, anche se in senso contrario. Marittime e Cozie, poi i grandi Quattromila e le Dolomiti calcaree. Oltre, le aspre Giulie e infine il mare. Quel mare che Elia ha vissuto appieno perché il suo lungo viaggio attraverso l’Italia ha voluto che fosse a impatto zero. Dalla Sardegna alla Sicilia è andato a forza di remi e così anche dalla Sicilia alla Calabria, attraverso lo Stretto di Messina.

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sabato 9 ottobre 2021

“Una montagna di salute”, 15 escursioni CAI all’insegna del benessere psico-fisico

La promozione del benessere psicofisico è al centro dell’evento diffuso “Una montagna di salute” organizzato dalla Commissione centrale medica del Club alpino italiano che punta ai territori montani del nord, del centro e del sud del nostro Paese. Domenica 10 ottobre si terranno 15 escursioni organizzate in Liguria, in Piemonte, in Lombardia, in Trentino-Alto Adige, in Emilia-Romagna, in Abruzzo, nel Lazio e in Sicilia.

“Attraverso l’organizzazione di escursioni diffuse nel territorio nazionale, il nostro obiettivo è quello di promuovere stili di vita corretti, un’alimentazione equilibrata e allo stesso tempo l’attenzione al territorio. Nata da un’idea di Carla D’angelo, componente della Commissione centrale medica, l’iniziativa è stata pensata per essere condivisa con le Commissioni mediche periferiche e con le sezioni locali”, spiega il presidente della Commissione centrale medica Franco Finelli.

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“Una montagna di salute”, il benessere passa dalle terre alte



giovedì 7 ottobre 2021

Domenica 10 ottobre; Il Monte Vecchio, Vernante (CN)

 

Escursione tra i boschi e le borgate sopra Limone sino a raggiungere il sentiero di crinale che dal Colle Arpiola ci condurrà alla sommità del Monte Vecchio.
Dopo un primo tratto di strada asfaltata tra Tetti Gianet e Zitun inizia il vero sentiero: inizialmente tra i boschi, che in questo periodo si trasformano colorandosi in varie tonalità di giallo, arancione e rosso, poi risalendo la Maira Mognin sino al Colle Arpiola.
Giunti al valico risaliremo il crinale sino alle morbide pendici prative del Monte Vecchio dalla quale si gode uno splendido panorama.
Al rientro, merita un'altra breve sosta al Bric Castea (imboccare il valico dalla parte opposta)
con tutt'altro panorama sul Vallone dell'Arpiola e nelle giornate terze su gran parte della Valle Gesso.
Ritrovo: 9:00 – Località: Vernante (CN)
(il punto di partenza verrà comunicato ai soli partecipanti all'escursione)

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Corsa in montagna: la Coppa del Mondo 2021 si assegna in Valchiavenna

Anche gli italiani Henri Aymonod e Alice Gaggi in lizza per la vittoria della World Cup 2021: ultimo atto il Kilometro Verticale Chiavenna-Lagùnc di domenica 10 ottobre


Mancano 3298 metri di gara per assegnare la Coppa del Mondo di corsa in montagna. Un chilometro verticale, il KV Chiavenna-Lagùnc, l’atto finale della Mountain Running World Cup per la prima volta celebrerà il suo atto finale in Italia. 

CORSA IN MONTAGNA VALCHIAVENNA: ITALIANI IN GARA —

Ci potrebbe essere gloria per i colori azzurri con Henri Aymonod saldamente in testa alla classifica generale e chiamato a difendere il primato in Valchiavenna e a confermare l’imbattibilità nel chilometro verticale che difende dal 2018: proveranno ad insidiarlo l’ungherese Sàndor Szabo, il keniano Geoffrey Gikuni Ndungu e l’eritreo Petro Mamu. Tra le donne Alice Gaggi proverà a far saltare il banco contro le rivali più quotate, la britannica Charlotte Morgane e le keniane Lucy Murigi Wambui e Joyce Muthoni Njeru.

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La Marathon des Sables, 700 persone per sei giorni nel deserto: ecco cosa le spinge

I partecipanti non sono fuori di testa - ma spesso nemmeno superatleti -, però accettano di partire dal Marocco per una settimana infernale in autosufficienza per 250 chilometri

La Marahton des Sables è tante cose. È fatica, è coraggio, è tanto caldo, è sudore, è rischio, è adrenalina. A ogni edizione, però, i partecipanti di una delle corse più estreme del pianeta continuano ad aumentare, così come la popolarità che la circonda. È vero che il mondo delle maratone più esotiche e faticose è in espansione, ma sorge spontanea la domanda che interroga su cosa possa spingere queste persone a imbarcarsi in simili imprese. A maggior ragione quando arrivano notizie come quella del 50enne francese che è morto nella seconda tappa di questa edizione.

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domenica 3 ottobre 2021

Salvi gli alpinisti bloccati sul Monte Bianco, sono al bivacco Vallot

Sono in salvo i tre alpinisti del Nord Europa, forse finlandesi, bloccati da ieri sera sul Monte Bianco sulla Cresta dell'Innominata a 150 metri di dislivello dalla vetta a quota 4.700 sul versante italiano. Hanno raggiunto il bivacco Vallot alle 4. In mattinata il Soccorso Alpino Valdostano (Sav) deciderà, in base alle loro condizioni fisiche e al meteo, se procedere al recupero in elicottero. Il percorso è stato indicato ai tre dagli operatori del Sav, dalla Centrale unica del soccorso. 

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Carrodano, ritrovata la coppia dispersa ieri sera

 

Carrodano (SP) – Hanno perso l’orientamento e non riuscivano più a rientrare al sentiero che li avrebbe ricondotti alla loro vettura.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti nella serata di ieri per una ricerca persona, nella zona di Mattarana, nel comune di Carrodano.
Una coppia, per cause in corso di accertamento, non ha più trovato il sentiero per ritornare alla propria autovettura.
Loro stessi hanno chiamato il NUE 112 (Numero Unico di Emergenza) richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Immediatamente la Sala Operativa VV.F. disponeva l’invio della squadra del distaccamento di Brugnato che si recava sul posto con due mezzi fuoristrada.
La Sala Operativa Vigili del Fuoco, in costante contatto con i dispersi, riusciva ad ottenere le coordinate geografiche della loro posizione, tramite un apposito software dedicato, in uso al Corpo Nazionale VV.F.
In sinergia con il personale del C.N.S.A.S. (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) intervenuto, la squadra dei Vigili del Fuoco riusciva a ritrovare la coppia accompagnandola fino alla strada dove veniva affidata al personale sanitario per gli accertamenti del caso.
Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Levanto.

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Precipita per 300 metri, muore escursionista nel Cuneese

Un uomo è morto precipitando per circa trecento metri lungo il percorso dei Laghi Blu a Chianale, in alta Valle Varaita, nel Cuneese. Sul posto - rende noto il 118 intervenuto col soccorso alpino e il 118 - le operazioni di soccorso sono state immediate.

Per l'escursionista, un 67enne residente a Villafaletto, non c'è stato nulla da fare.  

Il sentiero, uno dei più noti e frequentati dagli escursionisti nella zona, collega l'abitato di Chianale con il lago Blu e il col Longet, a oltre 2.500 metri di altitudine. Secondo le prime informazioni, la vittima sarebbe scivolata in un punto impervio della zona, rotolando sulle rocce per oltre 300 metri.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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