sabato 3 maggio 2008

Trekking - Scheda informativa

Organizzare e tracciare il proprio itinerario nei minimi particolari non solo aiuta a prevenire imprevisti, ma fa parte del divertimento. Valutate che il terreno su cui vi avventurate non sia troppo impegnativo (controllando sulle mappe i profili altimetrici e la presenza di guadi; verificando il momento della stagione con minor tasso di piovosità e l’andamento delle temperature; studiando a tavolino i luoghi più vicini per farsi raggiungere da soccorritori o mezzi meccanici e quelli in cui trovare l’acqua; evidenziando le zone più sicure per allestire campi, lontane da acquitrini, pietraie, crepacci).
Scegliete i posti più interessanti da visitare, quelli da cui godere il miglior panorama. Fate in modo che il percorso tracciato sia flessibile e adattabile alle esigenze e alle capacità fisiche dei partecipanti, assicurandovi che siano chiari gli obbiettivi principali e che la velocità di marcia sia realizzabile (a velocità di marcia generalmente, su terreno privo di ostacoli particolari può essere di 4/5 km orari; scende a 300/350 m di dislivello l’ora in salita e a 400/500 m di dislivello l’ora in discesa). Partecipare a trekking differenti in paesi nuovi sotto guide diverse aumenterà il bagaglio di esperienza sul campo e vi renderà sempre più abili nel tracciare buoni percorsi su terreni anche impervi.

© RCS Libri S.p.A.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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