sabato 20 dicembre 2014

Il lato oscuro e gustoso dei Pirenei

La Montagna Nera è uno splendido massiccio francese dai paesaggi selvaggi e dai borghi ricchi di fascino e suggestioni medievali dove il Natale e le grandi occasioni si ammantano del delicato profumo di limoni


Il Castello di Saissac veglia sui Pirenei


Per conoscere uno dei lati più selvaggi ed incontaminati dei Pirenei, l'appuntamento è sulla Montagna Nera, un magnifico massiccio della Francia meridionale che tra folti boschi, alte cascate e grotte profonde, racchiude antichi castelli e borghi medievali dalla storia lunghissima e dalle tradizioni secolari, come quella della preparazione del Pumpet, il delicato dolce delle grandi occasioni dal sapore avvolgente e delicato.

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IL TERRITORIO Una montagna ricca di fascino che conquista gli escursionisti ed incanta gli appassionati della natura, della storia e della bellezza. E' così che si presenta la Montagna Nera, il maestoso massiccio dei Pirenei che si innalza a ridosso dei dipartimenti dell'Aude e del Tarn. I suoi paesaggi sono ancora oggi sorprendentemente selvaggi ed incontaminati e si fanno apprezzare per la loro varietà e ricchezza di contrasti. Chi esplora questa splendida zona della Francia, a piedi oppure in mountain bike, scopre una suggestiva contrapposizione tra folte foreste di abeti, faggi e querce che si estendono sul versante nord, e vigne, uliveti e macchia mediterranea a sud. Chi si avventura, inoltre, sino al Picco di Nore, il punto più alto del massiccio a 1.211 metri di altitudine, può godere di un magnifico panorama che si estende sino ai Pirenei delle Corbières, al Mar Mediterraneo, alla Pianura di Tolosa e ai Monti Lacaun.Un affascinante mosaico di bellezze naturalistiche che fanno da sfondo ad alcuni piccoli borghi pittoreschi che hanno mantenuto inalterate le proprie atmosfere di un tempo ormai lontano che ha lasciato preziose testimonianze tutte da scoprire. Impossibile non rimanere incantati dinanzi al villaggio di Roquefère e al suo castello, oppure al cospetto del bellissimo castello di Saissac, strategicamente posizionato proprio all'ingresso della Montagna Nera e dal quale si gode di una vista d'eccezione. Non meno affascinanti sono le vestigia dell'abbazia di Villelongue, capolavoro cistersense costruito a Saint-Martin-le-Vieli nel XII secolo e che raggiunse il suo massimo splendore nel secolo successivo, oppure i quattro castelli catari di Lastours. Ogni itinerario regala, dunque, magnifiche sorprese che non smettono di sorprendere anche quando ci si spinge sino a Cabrespin e alle sue grotte maestose, o sino alla cascata di Cubserviès, la Dame Blanche, una delle più alte d'Europa o, ancora, sino ad Hautpoul, un altro pittoresco borgo medievale della Montagna Nera, e a Carcassonne, la splendida cittadina fortificata a pochi chilometri dal massiccio, dichiarata Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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