giovedì 13 dicembre 2018

Mattia è scomparso: sigilli al rifugio

Nonostante il lavoro della task force impegnata da 4 giorni, nessuna traccia del 30enne comasco - Per oggi la Procura di Sondrio convoca una conferenza stampa: messa nel frattempo sotto sequestro un’ampia area



Un’altra giornata di ricerche senza esito. Un altro giorno denso di interrogativi. Che fine ha fatto Mattia Mingarelli? Lo cercano in Valmalenco da ormai 5 giorni decine e decine di uomini: i vigili del fuoco che ieri sono saliti in quota anche con il Dragon 82, l’elicottero che ha perlustrato dall’alto tutta la zona dei Barchi, sopra Chiesa in Valmalenco dove il 30enne comasco è arrivato venerdì scorso - qui la sua famiglia ha preso in affitto una casa -, dopo essere uscito dal lavoro a Dubino; lo cercano gli uomini del soccorso alpino, del Sagf della guardia di finanza, oltre ai carabinieri impegnati in accurate indagini che hanno richiesto la presenza persino della sezione investigazioni scientifiche del reparto operativo del comando provinciale di Milano. Non sono i Ris, come riferito ieri, ma poco ci manca.
Risultato? Nessuno. Almeno per quanto è dato sapere sino ad ora. Esito negativo sia in casa di Mattia, sia nel rifugio della località dove l’uomo si sarebbe fermato venerdì pomeriggio.
Intanto, però, sono scattati i sigilli sia alla baita dei Mingarelli, sia al rifugio. Sotto sequestro anche l’auto dell’uomo, lasciata parcheggiata in uno spiazzo poco distante da casa. Gli inquirenti non si sbottonano e si limitano a ripetere che «le indagini proseguono a 360 gradi». Si brancola nel buio?

Nessun commento:

Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

Lettori fissi

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.

Epicuro

Archivio blog