mercoledì 7 settembre 2022

Chiara Ferragni in elicottero per bere champagne su un ghiacciaio. Scoppia la polemica

















Da settimane il dibattito sul cambiamento climatico si è incentrato molto sull’impatto inquinante dell’uso dei jet privati, tanto che in Francia si parla della possibilità di abolirli e la questione è diventata un punto del programma elettorale di alcuni partiti italiani.

L’attenzione sul tema è alta, come è alta anche quella sulla salute della montagna e in particolare dei ghiacciai. Il 2022 è stato anche un anno particolare con un inverno avaro di precipitazioni nevose e una lunga estate caratterizzata da siccità e da temperature molto alte in quota. La tragedia della Marmolada ha poi colpito con forza la sensibilità di tutti facendo comprendere come mai prima d’ora la realtà e l’attualità dei cambiamenti climatici. Le chiusure delle montagne, dal Cervino al Monte Bianco, hanno reso impossibile ignorare la fragilità delle montagne.







La polemica su Chiara Ferragni

In questo contesto non potevano fare altro che sollevare grosse polemiche le immagini di Chiara Ferragni che, in vacanza in Svizzera insieme ad alcuni amici inclusa l’influencer Chiara Biasi, atterra con l’elicottero su un ghiacciaio, dove si gode un breve aperitivo bevendo champagne per poi volare via come era arrivata. Il tutto abbondantemente condiviso, come da prassi del suo lavoro, sui social, che però non hanno molto apprezzato lo svago poco sostenibile dell’imprenditrice digitale.

Le critiche all’uso ludico dell’elicottero

La questione dell’uso ludico degli elicotteri in montagna è da sempre molto criticata, tanto che da anni le associazioni ambientaliste lottano affinché le regioni alpine vietino la pratica dell’eliski. Ma gli elicotteri compaiono anche in tanti pacchetti turistici estivi con offerte di voli panoramici, senza arrivare agli estremi dello champagne della Ferragni, per ammirare le più belle vette delle Alpi senza fatica.

Il problema ambientale è duplice: le criticità riguardano le emissioni (un elicottero da sei passeggeri può consumare fino a 230 litri di cherosene l’ora) e l’inquinamento sonoro che può infastidire gli escursionisti, ma soprattutto spaventare la fauna che vive tra i boschi e le alture. Un bilanciamento tra interessi necessario quando è richiesto da esigenze di soccorso o di lavori in alta quota (inclusa l’assistenza ai rifugi alpini), ma che non è accettabile quando il bene comune ambiente viene sacrificato per lo svago di pochi (soprattutto in considerazione dell’onerosità di tale attività).

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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