Notte calma e serena, catene e catene di monti al tramonto che man, mano svaniscono all’orizzonte.
Il buio che scende pian, piano e si riempie di luci lontane.
Una cenetta intima al frinire delle cicale e le note della chitarra di Saverio a riempire la notte
tra uno sfrecciare silente di stelle.
E tutto questo solo per tre partecipanti: un occasione persa.
domenica 10 agosto 2008
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Immanuel Kant
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