giovedì 7 maggio 2009

Sentiero Naturalistico Laghi del Gorzente C.A.I. Bolzaneto















Questo itinerario, inaugurato ufficialmente il 14 aprile 1996, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario del C.A.I. di Bolzaneto, permette di coniugare l'aspetto naturalistico e didattico con l'escursionismo.

Itinerario

Si parte dalla strada carrozzabile che sale da Campomorone verso i Piani di Praglia. Precisamente al valico di Prou Renè m. 825. (Bacheca descrittiva del percorso). Dal valico di Prou Renè si segue sul versante nord una sterrata per circa 100 metri, poi oltrepassata una costruzione, si prende un sentiero sulla destra in leggera discesa. Dopo il sentiero raggiunge un prato sul fondo di una valletta e continua per radure seguendo la sponda destra orografica del Rio Gorzente fino ad un primo guado. Attraversatolo il percorso prosegue in una zona acquitrinosa: qui un cartello ci avverte che siamo in una piccola zona umida. E' importante, in questo tratto di percorso, porre attenzione a non deviare dalla traccia del sentiero per non compromettere il delicatissimo equilibrio ecologico di questa zona. Si continua per boschi di castagni riattraversando il ruscello e, poco dopo, si arriva al bivio sulla destra per il Giogo di Paravanico. Noi proseguiamo a sinistra fino ad arrivare ad una neviera. Lasciata la neviera si attraversa un fosso e, svoltando a sinistra, ci si immette sull'antica mulattiera che conduceva da Campomorone alle Capanne di Marcarolo. Superata una piccola radura paludosa si arriva ad un grosso masso detto "Pietra del Grano". Si prosegue, con un altro guado sulla sponda sinistra, in piano mentre più avanti la valle si stringe e si abbassa rispetto al sentiero che prosegue pianeggiante, fino a valicare un intaglio in corrispondenza della dorsale che divide i due bracci del Lago Lungo. Sempre in piano si arriva alla confluenza tra il Rio dei Chiappuzzi e il Rio Lischeo. Si attraversa il torrente e, abbandonando l'antica strada per le Capanne di Marcarolo, si svolta a destra per entrare in un bosco di noccioli con grossi massi affioranti. Si passa ora quasi a pelo d'acqua, (dipende dalle piogge), per arrivare alla briglia di cemento dove inizia il Lago Lungo. Ora per un lungo tratto si costeggia il lago in direzione della diga fino ad un bivio dove il sentiero pianeggiante prosegue fino ad un cancello chiuso che dà l'accesso alla diga. Noi invece proseguiamo a sinistra prendendo un ripido pendio in un bosco fino ad uno spiazzo dove esisteva una carbonaia. Si continua a salire sempre in mezzo al bosco di faggi, castagni, roveri e frassini. Oltre il percorso, dopo un saliscendi, ridiscende sovrastando la diga del Lago lungo fino alla strada di servizio dei Laghi del Gorzente che prendiamo in direzione destra fino ad attraversare il Lago Bruno con un ponte di ferro. Dalla sponda opposta la strada raggiunge la casa dei guardiani e, dopo 50 metri, si lascia la strada per prendere un sentiero a sinistra che affronta un pendio boscoso, prima in diagonale, poi più ripido fino ad una spalla. Ora il sentiero segue a mezza costa, il bosco è più rado e lasciato un bivio a sinistra si sale il pendio che porta in breve al Sacrario dei Martiri di Passomezzano. (Sorge nel punto dove l'8 aprile 1944, furono trucidati 14 partigiani che erano sfuggiti al rastrellamento nazi-fascista del 6 aprile alla Benedicta.) Si continua a salire con brevi tornanti il ripido tratto che porta in vetta al Bric Nasciu, detto anche Bric Lagolungo m. 916 (punto più alto del percorso). Ora scendiamo verso est e continuiamo prima in piano e poi in leggera salita fino ad incontrare il sentiero dell'Alta Via dei Monti Liguri che segue lo spartiacque Ligure/Padano. Dopo la si abbandona per seguire il crinale che porta, in breve, all'Osservatorio Naturalistico del CAI di Bolzaneto. Da qui si ritorna indietro al bivio dell'AVML per scendere, superata una sorgente detta "Fontana dei Segaggin", al Valico di Prato Leone. Si incontra qui la sterrata che porta ai Laghi del Gorzente, noi invece seguiamo il sentiero che risale le pendici del Bric Roncasci. Superatolo il sentiero continua fino a raggiungere di nuovo la strada per i laghi e risale, seguendo sempre il tracciato dell'AVML, il crinale.Infine il sentiero continua sull'AVML raggiungendo infine il Valico di Prou Renè dove era partito il nostro percorso.

Fonte

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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