Descrizione
L’isola deve il suo nome alle numerose grotte (nel dialetto celtico-ligure “balme”) che si aprono lungo la costa costa aspra e rocciosa, da cui Balmaria e quindi Palmaria.
L’isola Palmaria, è un blocco calcareo quasi triangolare separato dal promontorio di Portovenere da uno stretto braccio di mare (100 metri circa), detto Le Bocche; insieme all’isola del Tino e a quella, piccolissima, del Tinetto, forma un piccolo arcipelago all’estremità ovest del Golfo di La Spezia.
L’isola ha una storia antichissima: qui sorsero infatti insediamenti prima preistorici e poi di comunità monastiche. Per opera dei monaci, verso il V secolo, l’isola conobbe un periodo di grande fioritura. In seguito alle incursioni piratesche e alle guerre medioevali l’isola fu devastata e abbandonata. Alla fine del secolo scorso, con la creazione della base militare della Spezia nell’isola, furono costruiti due possenti forti, la batteria Cavour e la scuola Umberto I; la Palmaria divenne intoccabile e mantenne inalterate le sue bellezze naturali.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento