domenica 25 maggio 2014

P come Pendenza

Federico Taddia
Per un disabile non è importante arrivare: l’importante è partire». Soppesa le parole con la calma di chi ha fatto del cammino una filosofia di vita Leonardo Paleari, 66 anni, pensionato e presidente dell’associazione romana «Il cammino possibile», nata per coltivare la buona abitudine del trekking. Mettendo chiunque nella possibilità di inerpicarsi per sentieri mozzafiato. «L’idea non è quella di un servizio a chi per colpa di un handicap non può godere di una gita in montagna, ma di permettere a chiunque di portare con sé amici o parenti, anche quelli con problemi di deambulazione».

Questo grazie alla Joëlette, particolare carrozzella da fuori-strada, progettata 25 anni fa da Joël Claudel, guida alpina con in tasca una laurea in ingegneria, che ha sfruttato le proprie competenze per escogitare il modo per portare tra vette e rifugi un nipotino disabile. «Quello con Joëlette è stato un incontro casuale. Anche io stavo cercando il modo per coinvolgere nelle escursioni un’amica che non poteva muoversi, e sono venuto a conoscenza di questa carrozzella monoruota, guidata da due persone e sostenuta da un altro paio per il traino nelle salite più impervie, e che può infilarsi nei sentieri più stretti: bastano 20 cm di sassi, erba o terra, e lei passa».

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TUTTOMONTAGNA


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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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