mercoledì 30 settembre 2015
domenica 27 settembre 2015
Ai piedi del Monte Rosa dove soffrono gli ultimi ghiacciai
L’allarme degli studiosi: “Sulle Alpi scompariranno tutti entro il 2100”
Antonella Mariotti
«Si sgonfia come un soufflé. Guardate questa morena qui davanti,
un secolo fa non sareste riusciti a vederla: davanti c’era un muro di
ghiaccio». L’immagine irrispettosa di fronte a un gigante della natura
rende bene l’idea dei cambiamenti climatici e delle conseguenze proprio
qui, sulle montagne di casa nostra.
Giovanni Mortara, 78 anni, è stato per 40 anni geologo del Cnr, e continua a occuparsi di ghiacciai. Sul Monte Rosa, ai piedi di quello che rimane del ghiacciaio del Belvedere (una volta era chiamato di Macugnaga), spiega come muoiono i giganti dell’acqua, quelli che ogni estate entrano in agonia prima per regalare acqua ai fiumi e ai laghi, poi perché il riscaldamento globale li assottiglia. Sette centimetri e mezzo al giorno è il rapido calcolo della inesorabile scomparsa del gigante Belvedere.
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Antonella Mariotti
inviata a Macugnaga
Giovanni Mortara, 78 anni, è stato per 40 anni geologo del Cnr, e continua a occuparsi di ghiacciai. Sul Monte Rosa, ai piedi di quello che rimane del ghiacciaio del Belvedere (una volta era chiamato di Macugnaga), spiega come muoiono i giganti dell’acqua, quelli che ogni estate entrano in agonia prima per regalare acqua ai fiumi e ai laghi, poi perché il riscaldamento globale li assottiglia. Sette centimetri e mezzo al giorno è il rapido calcolo della inesorabile scomparsa del gigante Belvedere.
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martedì 22 settembre 2015
Domenica 27 settembre
Nel bicentenario della nascita di
Don Bosco, 1815-2015, e con attenzione ai temi ambientali suggeriti
nella 10ª Giornata per la custodia del creato proposta dalla Conferenza
Episcopale Italiana, la Sezione CAI di ASTI, con il patrocinio del CAI GR Piemonte, della Provincia di Asti, del Comune di Asti, del Comune di Cortazzone, della Basilica Colle Don Bosco e con la collaborazione della Diocesi di Asti, organizza la
ESCURSIONE REGIONALE CAI GR PIEMONTE
ASTI – COLLE DON BOSCO
Il percorso, rilevato e tracciato a suo tempo dal CAI di Asti con
sviluppo: “Asti-Becchi-Vezzolano”, collega Asti al Colle Don Bosco,
seguendo vecchi sentieri, attraverso colline, boschi e vallate del nord
astigiano, toccando siti molto interessanti dal punto di vista
architettonico ed anche religioso: la chiesa romanico-gotica Maria
Ausiliatrice di Viatosto, il parco Valleandona-Vallebotto, con la
Peschiera e i Gorghi, le chiese romaniche San Secondo di Cortazzone e
San Giorgio di Bagnasco, Capriglio paese natale di mamma Margherita ed
infine il Colle Don Bosco, con la Basilica, la casa natale del Santo e
il museo della civiltà contadina piemontese.
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venerdì 18 settembre 2015
Ghiacciai: scioglimento record a luglio in Valle d’Aosta
Il caldo anomalo registrato a luglio 2015 ha portato a uno scioglimento dei ghiacciai altrettanto fuori dalla norma in Valle d’Aosta. A lanciare l’allarme è la Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur.
Le previsioni per il 2015 della Fondazione non sono confortanti: sarà un anno fortemente negativo per i ghiacciai di Petit Grapillon (Monte Bianco), Rutor (La Thuile), Grand Vallon e Timorion (Gran Paradiso), oggetto di un programma speciale di monitoraggio che va avanti da diversi anni. Secondo gli esperti, nel solo mese di luglio in Valle d’Aosta si sarebbe sciolta la neve di un’intera estate:
Dalle osservazioni effettuate appaiono ad oggi evidenti gli effetti delle anomale alte temperature verificatesi anche in quota nelle ultime settimane: a metà estate, sono già state raggiunte le condizioni di fusione della neve e del ghiacciaio che negli ultimi anni si potevano osservare solamente a fine settembre, dopo un’intera stagione estiva.Gli esperti chiariscono che questi dati si riferiscono alla sola stagione estiva. Per avere un quadro completo della salute dei ghiacciai alpini bisognerà considerare a fine anno il rapporto tra la quantità di neve accumulata e i cumuli soggetti a scioglimento.
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Svizzera: fa troppo caldo e si buca il ghiacciaio
martedì 15 settembre 2015
domenica 13 settembre 2015
I Forti di Genova: Sperone, Puin, Fratello Minore e Diamante da Righi
Giro dei Forti di Ponente
sentiero tipo,n°,segnavia: vari segnavia
difficoltà: E :: [scala difficoltà]
esposizione prevalente: Sud-Est
quota partenza (m): 50
quota vetta (m): 672
dislivello complessivo (m): 810
località partenza: Righi (Genova , GE )
punti appoggio: osteria delle baracche, vicino al parcheggio
difficoltà: E :: [scala difficoltà]
esposizione prevalente: Sud-Est
quota partenza (m): 50
quota vetta (m): 672
dislivello complessivo (m): 810
località partenza: Righi (Genova , GE )
punti appoggio: osteria delle baracche, vicino al parcheggio
copertura rete mobile
vodafone : 90% di copertura
contributors: settecapelli
ultima revisione: 31/12/11
vodafone : 90% di copertura
contributors: settecapelli
ultima revisione: 31/12/11
accesso:
Uscendo a Genova Ovest occorre prendere lo svincolo Genova Centro della Sopraelevata (subito dopo quello per il Porto Antico / Acquario), percorrere tutto il tunnel e sbucare a Piccapietra, prendere a dx al secondo semaforo e salire in Piazza Corvetto; qui c'e' una rotatoria con semafori attorno alla statua equestre di Barba Vittorio e bisogna imboccare Via Assarotti, quella + in salita, che porta dritti in Piazza Manin (all'ultimo semaforo svoltare a dx indicazione Righi).
Uscendo invece a Genova Est si procede verso il centro tenendo la dx orografica del Bisagno (via Bobbio) e svoltando in Via L.Montaldo, che si percorre in salita fino a Piazza Manin, dove occorre seguire le indicazioni per Righi ricongiungendosi al percorso precedente.
Ora non resta che salire. Si incontrano alcune curve ed un paio di incroci, ai quali prendere sempre la strada più in salita, attraversando gli avamposti delle fortificazioni, fino ad incontrare a sx la stazione di arrivo della funicolare: parcheggiare poco dopo sotto il Forte Sperone, all'inizio della stradina sulla dx per Baracche
Uscendo a Genova Ovest occorre prendere lo svincolo Genova Centro della Sopraelevata (subito dopo quello per il Porto Antico / Acquario), percorrere tutto il tunnel e sbucare a Piccapietra, prendere a dx al secondo semaforo e salire in Piazza Corvetto; qui c'e' una rotatoria con semafori attorno alla statua equestre di Barba Vittorio e bisogna imboccare Via Assarotti, quella + in salita, che porta dritti in Piazza Manin (all'ultimo semaforo svoltare a dx indicazione Righi).
Uscendo invece a Genova Est si procede verso il centro tenendo la dx orografica del Bisagno (via Bobbio) e svoltando in Via L.Montaldo, che si percorre in salita fino a Piazza Manin, dove occorre seguire le indicazioni per Righi ricongiungendosi al percorso precedente.
Ora non resta che salire. Si incontrano alcune curve ed un paio di incroci, ai quali prendere sempre la strada più in salita, attraversando gli avamposti delle fortificazioni, fino ad incontrare a sx la stazione di arrivo della funicolare: parcheggiare poco dopo sotto il Forte Sperone, all'inizio della stradina sulla dx per Baracche
note tecniche:
Questo facile percorso permette di avere una visione abbastanza completa delle fortificazioni genovesi pur effettuando un itinerario privo di grossi dislivelli e relativamente breve. Il percorso permette la visione diretta di quattro forti (Sperone, Puin, Fratello Minore e Diamante) ma è un punto di vista privilegiato anche sui forti ubicati sull'altro fronte della Val Bisagno (Quezzi, Ratti, Richelieu e Santa Tecla).
Dal Diamante si vedrà la linea di costa con le mura e le fortificazioni e in lontananza Genova e il suo mare. Uno spettacolo davvero affascinante.
Questo facile percorso permette di avere una visione abbastanza completa delle fortificazioni genovesi pur effettuando un itinerario privo di grossi dislivelli e relativamente breve. Il percorso permette la visione diretta di quattro forti (Sperone, Puin, Fratello Minore e Diamante) ma è un punto di vista privilegiato anche sui forti ubicati sull'altro fronte della Val Bisagno (Quezzi, Ratti, Richelieu e Santa Tecla).
Dal Diamante si vedrà la linea di costa con le mura e le fortificazioni e in lontananza Genova e il suo mare. Uno spettacolo davvero affascinante.
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mercoledì 9 settembre 2015
Monte Bianco, nuova lite Italia-Francia su confine
Chamonix "delibera" su rifugio Torino. Courmayeur: lì è Italia
Nuova disputa sui confini nel Monte Bianco tra Italia e Francia. A far scoppiare il caso è stato il sindaco di Chamonix che ha fatto bloccare l'accesso al ghiacciaio del Gigante dal rifugio Torino, considerandolo in territorio francese. Proteste a Courmayeur: "Lassù è Italia, non hanno competenza".
Secondo i francesi il confine passa sotto il rifugio Torino (3.375 metri), per gli italiani invece è in mezzo al ghiacciaio, circa 300 metri più in alto. "Noi - spiega il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard - ci basiamo sulle cartografie della Nato che recepiscono la convenzione del 1860 e mettono il confine sullo spartiacque". La Guardia di Finanza ha inviato una relazione sul caso alle autorità competenti. In questi giorni sono in corso nuove rilevazioni da parte dell'Istituto geografico militare.
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lunedì 7 settembre 2015
Mare e monti, Arenzano in festa per la marcia
Mare monti Arenzano 2015, iscrizioni e percorsi
Partecipare alla "Mare e Monti", la marcia a passo libero tanto amata dagli stranieri, costituisce un modo piacevole per trascorrere una giornata, o l'intero weekend, all'aria aperta in compagnia di amici e di appassionati del camminare provenienti da tutto il mondo.
I tracciati di montagna, di diversa lunghezza per soddisfare le esigenze di tutti, si sviluppano lungo i sentieri che collegano la costa ai rilievi del Parco regionale del Beigua, con panorami mozzafiato sul mare.
I percorsi costieri "Riviera del Beigua" rappresentano una piacevole alternativa a quelli montani. Prendono avvio dalla nuova passeggiata "De Andre", attraversano Cogoleto per proseguire verso Varazze tra suggestive scogliere a macchia mediterranea.
Nell'occasione, il cuore della cittadina si anima di festose iniziative di folclore che accrescono la coesione tra i partecipanti delle varie nazioni, all'insegna del motto dell'IML Walking Association "Ci unisca il camminare".
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Partecipare alla "Mare e Monti", la marcia a passo libero tanto amata dagli stranieri, costituisce un modo piacevole per trascorrere una giornata, o l'intero weekend, all'aria aperta in compagnia di amici e di appassionati del camminare provenienti da tutto il mondo.
I tracciati di montagna, di diversa lunghezza per soddisfare le esigenze di tutti, si sviluppano lungo i sentieri che collegano la costa ai rilievi del Parco regionale del Beigua, con panorami mozzafiato sul mare.
I percorsi costieri "Riviera del Beigua" rappresentano una piacevole alternativa a quelli montani. Prendono avvio dalla nuova passeggiata "De Andre", attraversano Cogoleto per proseguire verso Varazze tra suggestive scogliere a macchia mediterranea.
Nell'occasione, il cuore della cittadina si anima di festose iniziative di folclore che accrescono la coesione tra i partecipanti delle varie nazioni, all'insegna del motto dell'IML Walking Association "Ci unisca il camminare".
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martedì 1 settembre 2015
Domenica 6 settembre: Alpe Sattal, Alagna Valsesia
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Immanuel Kant
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Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.
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