sabato 31 dicembre 2016
giovedì 29 dicembre 2016
My Trekking
Passione, entusiasmo, amore per la natura: questi sono i valori che ci legano.
My Trekking è una associazione senza scopo di lucro che nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’escursionismo tra le persone comuni affinché possano godere della bellezza della natura anche senza essere professionisti della montagna od atleti.
Muoversi al ritmo lento dei nostri passi permette di vivere al meglio il territorio che attraversiamo cogliendone appieno bellezza e tradizioni.
Riteniamo il camminare un momento di armonia con noi stessi e la natura, un formidabile mezzo di socializzazione ed una occasione per promuovere i valori dell’ecologia e della solidarietà.
E’ una occasione che ci viene data, sta a noi coglierla.
… e poi ci divertiamo un mondo!
My Trekking ha sede a Genova e la Liguria, con i suoi meravigliosi paesaggi costieri, le sue valli nascoste e le sue montagne vista mare costituisce il suo naturale palcoscenico.
Unisciti a noi! Iscriviti
Tutte le gite in programma
Il gruppo su facebook
My Trekking è una associazione senza scopo di lucro che nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’escursionismo tra le persone comuni affinché possano godere della bellezza della natura anche senza essere professionisti della montagna od atleti.
Muoversi al ritmo lento dei nostri passi permette di vivere al meglio il territorio che attraversiamo cogliendone appieno bellezza e tradizioni.
Riteniamo il camminare un momento di armonia con noi stessi e la natura, un formidabile mezzo di socializzazione ed una occasione per promuovere i valori dell’ecologia e della solidarietà.
E’ una occasione che ci viene data, sta a noi coglierla.
… e poi ci divertiamo un mondo!
My Trekking ha sede a Genova e la Liguria, con i suoi meravigliosi paesaggi costieri, le sue valli nascoste e le sue montagne vista mare costituisce il suo naturale palcoscenico.
Unisciti a noi! Iscriviti
![]() |
Presepe di Manarola con Degustazione!
Date: gennaio 7
at 8:00 am (UTC+01:00)
Venue: Manarola, Cinque Terre -
Show In Map
|
Tutte le gite in programma
Il gruppo su facebook
martedì 27 dicembre 2016
domenica 25 dicembre 2016
La traversata degli Appennini a piedi: 62 tappe e 2000 km in 33 giorni
Dalla Liguria alla Sicilia, un progetto finanziato dal Club alpino italiano che ha visto il reporter Gian Luca Gasca percorrere la dorsale appenninica
Un viaggio di 2.000 chilometri percorsi a piedi – e con i mezzi pubblici, dove necessario – in 33 giorni facendo 62 tappe. Motivo? Capire cosa fosse realmente l’Appennino, quali storie nascondesse e per promuovere il turismo lento, attento alla cultura e alle usanze dei luoghi e rispettoso dell’ambiente.
Sono queste le caratteristiche del progetto finanziato dal Cai (Club alpino italiano) di Gian Luca Gasca, viaggiatore, scrittore e appassionato ricercatore della storia e della cultura di montagna che, lo scorso autunno è partito dalla Bocchetta di Altare, un importante valico in provincia di Savona che, convenzionalmente, divide le Alpi dagli Appennini, segnalata da una stele, per arrivare fino a Cefalù (Palermo).
Il viaggio ha quindi interessato l’intero territorio appenninico, partendo dalla Liguria per terminare in Sicilia.
Gian Luca ha attraversato un territorio estremamente variegato, scoprendo quanto di meglio il nostro Paese possa offrire, proponendo una modalità di viaggio e di scoperta intelligente e sostenibile.
È passato da Bobbio, una cittadina di origine Romana in provincia di Piacenza, in Emilia-Romagna, dove si trova il primo tratto della Via degli Abati, meglio conosciuta come Via Francigena di montagna, un cammino che un tempo conduceva i pellegrini fino a Roma.
Continua qui
sabato 24 dicembre 2016
venerdì 23 dicembre 2016
La guerra dei rifugi: il Cai Milano revoca il contratto ai gestori
Per le 15 strutture il presidente Minotti chiede progetti di rilancio. Immediata la polemica. La scrittrice Tenderini denuncia: «Li vogliono trasformare in alberghi»
L’immagine «romantica» del rifugio di montagna, spartano e senza confort, contro un’idea più «imprenditoriale» che vorrebbe, anche tra i sentieri in quota, una cucina stellata e progetti pensati per attrarre i turisti. Il Cai — lo storico Club Alpino Italiano — si divide sulle regole di gestione dei rifugi della Lombardia, un patrimonio di oltre 150 strutture disseminate sull’intero territorio sul quale è scoppiata una guerra tutta interna al mondo degli amanti delle vette.
La scintilla è stata la decisione del nuovo presidente del Cai Milano Massimo Minotti di revocare i contratti
con i gestori dei quindici rifugi di proprietà della sezione meneghina e
di chiedere nuovi progetti per ciascuna delle strutture. Immediata la
reazione polemica, soprattutto di alcuni tra i rifugisti storici. Un
esempio su tutti, quello del «Rosalba», nel Lecchese, da oltre due decenni affidato a Mauro Cariboni.
La decisione del Cai milanese ha addirittura portato
la scrittrice Mirella Tenderini ad aprire su facebook la pagina
«Salviamo i rifugi», che conta già oltre 300 iscritti e propone una
raccolta di documenti per chiedere l’intervento della direzione
nazionale del Club Alpino. «C’è la tendenza a vendere o trasformare i
rifugi in alberghi-ristoranti a scopo puramente venale, con conseguenze
gravi per i gestori che si trovano buttati fuori o messi comunque in
difficoltà — denuncia la scrittrice —. Le conseguenze sono gravissime
anche per i soci e non soci del Cai che quando vanno in un rifugio si
aspettano un rifugio e non un banale anonimo hotel».
Rete Sentieristica delle Terre del Giarolo
Settore 2 - Novi Ligure e Val Borbera
Settore dotato di una notevole quantità di percorsi segnalati che comprende le colline del Novese e le Valli Borbera e Spinti, dove sono situate alcune delle cime più importanti del nostro Appennino: il Monte Ebro (mt. 1700), il Chiappo (mt. 1700), il Cavalmurone (mt. 1670), il Carmo (mt. 1640) e l’Antola (mt. 1597).
Nelle pagine seguenti sono descritti alcuni sentieri della bassa Val Borbera, intorno all’area delle Strette di Pertuso e altri situati in alta valle, nella zona del massiccio del Monte Antola, ove è situato il Comprensorio Escursionistico dei “Villaggi di Pietra”; entrambe le aree sono riconosciute come S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario) per la loro importanza dal punto di vista naturalistico.
Segnaletica a cura: Sezione CAI di Novi Ligure
Continua qui
Nuovo sito della Rete Escursionistica
Guida Millepassi in pdf
lunedì 19 dicembre 2016
Il ghiaccio in montagna uccide ancora: due vittime sulle Alpi
Lo chiamano ghiaccio killer, perché uccide
senza pietà e in maniera seriale. Non dà scampo alle sue prede,
rivelandosi – una volta di più – una spietata trappola mortale. Di più:
in gergo viene chiamato “cemento armato”, un deposito di neve bagnata
che con l’abbassarsi delle temperature diventa durissimo, un pericolo
insormontabile anche per gli escursionisti più esperti. Impossibile non
scivolare. Impossibile fermare la corsa inerziale che travolge anche il
più scaltro degli alpinisti se il terreno è ripido. E allora, sembra sia
stata questa la probabile causa degli incidenti che in questa domenica
pre-natalizia hanno fatto due morti, uno in Alto Adige e l’altro in
Piemonte, dove da inizio dicembre le vittime del “ghiaccio killer” sono
state addirittura sette.
Continua qui
giovedì 15 dicembre 2016
Attenzione, attenzione a tutti gli escursionisti...
Leggete per cortesia e condividete questo nostro invito, aiutandoci a fare informazione e prevenzione.
Le belle giornate, l'inversione termica e l'assenza di neve al suolo anche in alta quota favoriscono ancora le escursioni in montagna e l'outdoor, ma si deve prestare particolare attenzione ed usare la prudenza del caso, sapendo anche rinunciare alla meta prefissata.
In queste due settimane il Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale ha purtroppo registrato un aumento marcato degli interventi di soccorso a favore di persone cadute e scivolate a causa delle particolari condizioni del terreno. Molti i soggetti sono deceduti a causa di scivolate su ghiacco o neve ghiacciata (foto 3 e 4 intervento Soccorso Alpino del Piemonte), ma anche scivolate mortali avvenute su terreno erboso ghiacciato o addirittura su erba secca, resa altrettanto insidiosa dalla brina.
Fate, quindi, attenzione a verificare con precisione le condizioni meteo e le temperature previste (es. zero termico a quota ....), consultando i bollettini a valenza regionale e/o locale. Pianificate con estrema cura la gita ponendo particolare attenzione ad itinerari e percorsi posti a nord (vedasi paragone foto 1 e 2) o che hanno un modesto irraggiamento diurno. Assumete informazioni direttamente dai soggetti istituzionali presenti in zona (Guide Alpine, Sez. CAI, Stazioni CNSAS, ecc.). Utilizzate sempre calzature adatte ai luoghi, con suola in vibram, e portate a seguito un paio di ramponi, evitando nel modo più assoluto quelli così detti "a catenella". Per escursioni con presenza di neve al suolo, portate a seguito anche una piccozza e la normale dotazione alpinistica. Indossate indumenti ad elevata termicità, tenete con voi un cambio completo, una pila frontale, del cibo energetico di facile assimilazione, telo termico ed un piccolo kit di pronto soccorso. Lasciate sempre detto dove andate e con chi andate.
In caso di bisogno contattate il 118/NUE112.
Infine, vistate il sito www.georesq.it ... può essere davvero una APP salva vita.
Buone escursioni...condividete...Grazie!
Fonte
lunedì 12 dicembre 2016
Il Cammino di Marcella
![]() |
Ci rimettiamo in cammino? |
24h/24 Un viaggio alla ricerca di identità
Quanto pesa lo sguardo dell’altro nella vita di una persona a cui è stato cucito sulla pelle lo stigma della diversità? Quanto handicap crea la discriminazione? Quanti pregiudizi pesano nei nostri rapporti interpersonali? E perché tutto questo? Forse perché abbiamo paura di perdere la nostra identità? Ma quando ci sentiamo veramente noi stessi? Anna ed Enrica, dopo aver camminato a lungo per cambiare lo sguardo sulla disabilità, cammineranno per 24 ore consecutive, non per fare un record di percorrenza, bensì per realizzare un grande brain storming sull'identità e sui diritti dell'uomo e trovare possibili risposte a queste domande. Perché 24 ore? Perché alla diversità non si può mai rinunciare, è un fardello da cui non è possibile liberarsi nemmeno per qualche minuto al giorno. Perché il tempo è una grande ricchezza e in un giorno intero si possono realizzare molti progetti. Perché chiunque si possa unire al loro cammino. Infatti non vogliono essere sole: coloro che le accompagneranno di giorno e di notte, anche soltanto per pochi chilometri, potranno donare idee, aneddoti e buone pratiche, possibili soluzioni che rendano la nostra società più leggera e più accogliente. Le 24 ore termineranno con un incontro pubblico, in cui condividere l'esperienza e raccontare il Cammino di Marcella.
Continua qui
Il progetto del CAMMINO DI MARCELLA
"Due milioni di passi"
Cammino di Marcella Piemonte
L'itinerario del CAMMINO DI MARCELLA
Tappa 08 - Da Camogli/Recco a Genova Porto Antico/libreria Finisterre
domenica 11 dicembre 2016
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA: 11 DICEMBRE
“GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA”. L’11 DICEMBRE SI FESTEGGIANO I GIGANTI DELLA TERRA: LE MONTAGNE
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato l’11 dicembre di ogni anno “Giornata Internazionale della Montagna”.A partire dal 2003, la celebrazione è stata osservata ogni anno per creare consapevolezza circa l’importanza delle montagne per la vita, far crescere una maggiore consapevolezza sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane e per costruire alleanze che portino un cambiamento positivo alle genti e alle terre alte di tutto il mondo.
Continua qui
🗻 Buona Giornata Mondiale della Montagna dalla vetta più alta delle Alpi Orobie, in provincia di Bergamo.⛄️ #StreetView https://goo.gl/4LFfDX
L’11 dicembre è la Giornata mondiale della montagna
sabato 10 dicembre 2016
Precipitano nel dirupo e muoiono: due vittime nell’arco di poche ore sulle montagne del Torinese
Nell’arco di una sola settimana sono cinque le persone decedute dopo essere scivolate
Due persone sono morte dopo essere cadute oggi, sabato, in due
dirupi, a Valprato Soana e a Bobbio Pellice. Una persona caduta a
Valprato non è stata ancora recuperata, mentre il corpo di un secondo
escursionista precipitato a Bobbio Pellice è stato trovato poco dopo.
L’INCIDENTE A VALPRATO SOANA
Sono in corso le operazioni di recupero del un cacciatore caduto nel dirupo a Valprato Soana. A dare l’allarme è stato un secondo cacciatore che ha assistito alla caduta. L’incidente si è verificato a quota 2000 metri al piano della Marmotta sopra l’abitato del paese. Stanno operando i volontari della dodicesima delegazione Canavesana del soccorso alpino e i carabinieri di Ronco Canavese.
Continua qui
Antonio Giaimo, Alessandro Previati
L’INCIDENTE A VALPRATO SOANA
Sono in corso le operazioni di recupero del un cacciatore caduto nel dirupo a Valprato Soana. A dare l’allarme è stato un secondo cacciatore che ha assistito alla caduta. L’incidente si è verificato a quota 2000 metri al piano della Marmotta sopra l’abitato del paese. Stanno operando i volontari della dodicesima delegazione Canavesana del soccorso alpino e i carabinieri di Ronco Canavese.
Continua qui
venerdì 9 dicembre 2016
6 consigli per l’abbigliamento da trekking invernale
giovedì 8 dicembre 2016
A caccia di foto nel Presepe di Mario nel Parco delle Cinque Terre
L’Agenzia In Liguria e il Parco Delle cinque Terre incontrano blogger e instagrammer internazionali nel fine settimana dell’Immacolata, tra il presepe di Manarola e lo Sciacchetrail Vertical Race
(Genova, 07 Dicembre 2016) - "Le Cinque Terre - dicono all' APTL della Regione Liguria - sono uno dei punti di forza del turismo ligure e una vera e propria "moda" per blogger e instagrammer di mezzo mondo. Naturale, dunque, che l'Instatour organizzato tra l'8 e il 10 dicembre dall'Agenzia regionale di promozione turistica "In Liguria" e dal Parco delle Cinque Terre, abbia avuto subito un notevole appeal."
Saranno una
decina i blogger e instagrammer tra i più seguiti in assoluto, con
migliaia di followers, presenti al tour programmato nelle prossime
giornate.
Il programma è molto ricco e punterà su due grandi eventi
che in queste giornate si svolgeranno nel territorio del Parco
Nazionale: l'inaugurazione del celebre presepe di Manarola, con
illuminazione alle 17 in punto dell'8 dicembre, e poi la corsa podistica Vertical Schiacchetrail che prenderà il via alle 14.30 di sabato 10 dicembre.
Continua qui
sabato 3 dicembre 2016
Morti i due escursionisti dispersi, sono caduti dal monte Civrari
Per tutta la notte il Soccorso Alpino con i Vigili del fuoco e la
Guardia di finanza hanno setacciato la montagna. Poi il ritrovamento
Giuseppe Maritano Massimiliano Peggio
Due escursionisti sono morti cadendo dal monte Civrari, sulle
Alpi Graie tra la valle di Susa e la valle di Viù. Si tratta di Fiorenzo
Praturlon, di 71 anni, di San Vito Al Talgliamento, in provincia di
Udine Roberto Rolfini, 59 anni, di Torino.
L'incidente è avvenuto su percorso a circa 2000 metri d'altezza. I corpi dei due escursionisti sono stati recuperati dalle squadre del soccorso alpino e della finanza di Bardonecchia. Sul posto anche i carabinieri di Almese. Le operazioni sono rese difficili dalle cattive condizioni meteo.
Entrambi residenti a Rivoli (Torino), erano partiti in mattinata per un’escursione. Intorno alle 17.30 i famigliari, preoccupati, hanno contattato il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che ha attivato le squadre da terra della XIII Delegazione Val di Susa e Val Sangone e della XII Delegazione Valli di Lanzo dal momento che l’elicottero non era più in grado di decollare a causa del buio.
I tecnici del SASP si sono spinti oltre il Colle della Croce individuando nella neve le tracce di salita degli escursionisti che conducevano alla Punta della Croce (2.234 m), una cima più bassa che sorge a sud del Monte Civrari. Mentre ripercorrevano le orme dei due escursionisti, lungo la discesa intorno a quota 2.100 m si sono imbattuti nei segni di una scivolata e, intorno alle 6.30, hanno trovato più a valle i corpi dei due rivolesi, morti a causa delle ferite.
Continua qui
Giuseppe Maritano Massimiliano Peggio
Rubiana (TO)
L'incidente è avvenuto su percorso a circa 2000 metri d'altezza. I corpi dei due escursionisti sono stati recuperati dalle squadre del soccorso alpino e della finanza di Bardonecchia. Sul posto anche i carabinieri di Almese. Le operazioni sono rese difficili dalle cattive condizioni meteo.
Entrambi residenti a Rivoli (Torino), erano partiti in mattinata per un’escursione. Intorno alle 17.30 i famigliari, preoccupati, hanno contattato il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che ha attivato le squadre da terra della XIII Delegazione Val di Susa e Val Sangone e della XII Delegazione Valli di Lanzo dal momento che l’elicottero non era più in grado di decollare a causa del buio.
I tecnici del SASP si sono spinti oltre il Colle della Croce individuando nella neve le tracce di salita degli escursionisti che conducevano alla Punta della Croce (2.234 m), una cima più bassa che sorge a sud del Monte Civrari. Mentre ripercorrevano le orme dei due escursionisti, lungo la discesa intorno a quota 2.100 m si sono imbattuti nei segni di una scivolata e, intorno alle 6.30, hanno trovato più a valle i corpi dei due rivolesi, morti a causa delle ferite.
Continua qui
giovedì 1 dicembre 2016
La Via del Volto Santo: a piedi in Lunigiana e Garfagnana. La guida
Da Pontremoli a Lucca in 9 tappe: è uno dei tanti cammini che nel Medioevo andavano a comporre la Via Francigena. Oggi, attraverso luoghi, borghi, paesaggi, architetture e tradizioni, è nuovamente percorribile
La Via Francigena è ormai un tracciato ben definito e riconosciuto anche da una guida ufficiale. Ma, ovviamente, come tutte le antiche vie di pellegrinaggio è il frutto di una sintesi di tante varianti che nei secoli sono state percorse da eserciti, mercanti e soprattutto pellegrini in transito attraverso l’Europa e diretti verso i luoghi sacri, Roma e Gerusalemme. Da una di queste varianti nasce il Cammino del Volto Santo frutto del meticoloso lavoro di recupero di un gruppo di appassionati.
Continua qui
Iscriviti a:
Post (Atom)
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Immanuel Kant
Lettori fissi
Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.
Epicuro
Epicuro
Archivio blog
-
▼
2016
(216)
-
▼
dicembre
(16)
- Voglio iniziare a camminare, come faccio?
- My Trekking
- Paesi fantasma: Reneuzzi, tracce di vita vissuta
- La traversata degli Appennini a piedi: 62 tappe e ...
- Gruppo micologico vogherese (PV)
- La guerra dei rifugi: il Cai Milano revoca il cont...
- Rete Sentieristica delle Terre del Giarolo
- Il ghiaccio in montagna uccide ancora: due vittime...
- Attenzione, attenzione a tutti gli escursionisti...
- Il Cammino di Marcella
- GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA: 11 DICEMBRE
- Precipitano nel dirupo e muoiono: due vittime nell...
- 6 consigli per l’abbigliamento da trekking invernale
- A caccia di foto nel Presepe di Mario nel Parco de...
- Morti i due escursionisti dispersi, sono caduti da...
- La Via del Volto Santo: a piedi in Lunigiana e Gar...
-
▼
dicembre
(16)
