lunedì 19 dicembre 2016

Il ghiaccio in montagna uccide ancora: due vittime sulle Alpi

Lo chiamano ghiaccio killer, perché uccide senza pietà e in maniera seriale. Non dà scampo alle sue prede, rivelandosi – una volta di più – una spietata trappola mortale. Di più: in gergo viene chiamato “cemento armato”, un deposito di neve bagnata che con l’abbassarsi delle temperature diventa durissimo, un pericolo insormontabile anche per gli escursionisti più esperti. Impossibile non scivolare. Impossibile fermare la corsa inerziale che travolge anche il più scaltro degli alpinisti se il terreno è ripido. E allora, sembra sia stata questa la probabile causa degli incidenti che in questa domenica pre-natalizia hanno fatto due morti, uno in Alto Adige e l’altro in Piemonte, dove da inizio dicembre le vittime del “ghiaccio killer” sono state addirittura sette.
 
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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