lunedì 16 ottobre 2017

Alla scoperta della Val Borbera lungo la via del Sale

Partendo da Vignole Borbera (AL), a pochi chilometri dall'uscita dell'A7, e imboccando la strada che corre lungo il torrente "Borbera" da cui il nome della Valle, si giunge a Borghetto di Borbera. Da qui si apre uno degli spettacoli naturali più suggestivi della zona: le Strette, una gigantesca gola ricca di anse e meandri, lunga quasi 10 chilometri, che arriva fino a Cantalupo Ligure disegnando un paesaggio di contrasti straordinari, dalle cime tondeggianti dei rilievi alle spaccature del fondovalle.

Agosto 2016: da Stazzano alle Capanne di Cosola (tutte le foto)

Questa spettacolare gola fluviale raggiunge in certi punti profondità fino a 100 metri e divide la bassa Val Borbera essenzialmente di natura pianeggiante dall'alta Val Borbera, più montuosa e accidentata, che sale sino alla cima del Monte Chiappo (1.700 m)
In questo punto alcune aree attrezzate e una scala che consente l'accesso al torrente rendono la sosta davvero piacevole. È questa sicuramente la zona più caratteristica e famosa dell'intera valle, resa ancor più celebre dalle gesta dei partigiani: qui nell'agosto del 1944 si svolse la battaglia di Pertuso, uno degli episodi più crudi della Resistenza e oggi, a ricordo di quei giorni, è stata eretta la Stele della Pinan Cichero, il Monumento al Partigiano.
Da Pertuso, si sale fino a Rocchetta Ligure, dove la valle si sdoppia alla confluenza tra il torrente Sisola e il Borbera. Uscendo dall'abitato, verso sud , lungo l'antica via del sale si incontra un nucleo di case quattrocentesche preesistenti al “Borgo Nuovo” di Rocchetta Ligure, chiamate “I Marughi” dal cognome degli antichi abitanti e proprietari, con la rustica porta di Valle Sisola, punto di sosta per il pagamento del dazio.
A Mongiardino Ligure doverosa sosta all'azienda Agricola vallnostra per scoprire come nasce il formaggio più raro del Mondo Il Montebore, presidio slow food e assaggiare i piatti della tradizione delal Valle cucinati da Agata.
Proseguendo si arriva Roccaforte Ligure si può davvero considerare un museo a cielo aperto. Questo minuscolo paesino "conquistato" dopo aver lasciato le sponde del Borbera, e al termine di un'ardita salita di oltre 300 metri di dislivello, conserva illustri tesori del passato. Qui nel 1882 venne scoperta l'Ara delle Matrone, altare votivo in pietra arenaria, prova della presenza romana nella valle e uno dei più importanti ritrovamenti archeologici della zona, oggi conservato nelle stanze del Municipio.
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