venerdì 27 novembre 2009

Anello del Lesima

Itinerario pubblicato con la collaborazione dell'Associazione La Pietra Verde.

Lunghezza itinerario: km 10,5
Dislivello in salita: m.663
Dislivello in discesa: m.662
Difficoltà: E
Segnaletica: CAI (bianco-rosso)
Periodo consigliato: primavera, estate e autunno
Cartografia consigliata: 1.10.000 CTR Regione Lombardia

Itinerario:
Dai piani di Propongo, si percorre in direzione nord-ovest, tutta la strada sterrata fino ad incontrare la provinciale Brallo-Giovà (SP 88) a quota 1358 m s.l.m., in corrispondenza di una sella. In questo tratto sul fianco sinistro della strada sono visibili gli strati rocciosi della formazione geologica detta “Calcari di Monte Antola”. Arrivati alla sella si prende a sinistra una traccia di sentiero che percorre quasi integralmente tutto il crinale spartiacque tra le Valli Staffora (a destra per chi sale) e la Valle Trebbia (a sinistra per chi sale). In poco tempo, camminando nel bosco si arriva al Monte Terme (1489 m s.l.m.), dal quale si ha una bella vista di tutto il resto del tracciato e del Monte Lesima con il suo ormai caratteristico radar. Da qui, camminando prevalentemente su prati, con qualche tratto ripido, dopo il Passo della Ritorta si arriva sul Monte Tartago (1688 m s.l.m.), con bella vista su tutto l’orizzonte. La meta è ormai vicina: a circa un km la si raggiunge immettendosi quasi subito sulla strada che sale all’impianto radar del Monte Lesima. In breve si arriva quindi sulla vetta del Lesima, dove, accanto alla sfera del radar, poco più in alto svetta la caratteristica croce metallica. Si scende sul versante est della montagna, su ripido e sassoso sentiero; in questo tratto si incomincia a vedere chiaramente la ripida parete rocciosa del Monte Lesima formata da tanti strati rocciosi di diverso spessore tipicamente alternati; si tratta dei Calcari del Monte Antola. Attraverso prati e boschi si scende in località Prato di Cavanna (1370 m s.l.m.), dove si incontra la strada che da Corbesassi conduce a Zerba. La si segue scendendo a sinistra e, attraverso boschi e pinete, si arriva al punto di partenza.

Fonte

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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