lunedì 8 febbraio 2010

Domenica 14 febbraio: anello Retorbido - Codevilla (Pv)

Escursione piuttosto semplice, ma con il pregio di riservare particolarità inaspettate in luoghi così vicini a noi. L’itinerario parte da Piazza Risorgimento (appena dopo la piazza del municipio) di Retorbido (m. 170), antico paese di origini romane, come è stato dimostrato da diversi ritrovamenti archeologici. Alcuni studiosi ipotizzano che sia in realtà l’antica città di “Liturium” citata da Tito Livio in un suo famoso scritto.
Dopo un breve tratto in asfalto si imbocca una strada sterrata che, attraverso una breve salita fra vigneti, raggiunge un vecchio cascinale abbandonato da dove si gode una prima panoramica sulla pianura.
Si prosegue fino ad attraversare la strada comunale che porta alla frazione Garlazzolo (m 270). Si percorre in discesa uno stretto sentiero nel bosco, sbucando nei pressi delle fonti sulfuree recentemente portate al loro originario splendore dopo anni di degrado. Si svolta a sinistra e, percorrendo una sterrata, in breve si raggiunge Codevilla (m 150), antico villaggio romano chiamato anticamente “Lutae”, che si trovava presso l’attuale cascina San Martino, quindi in posizione distaccata rispetto alla Codevilla dei giorni nostri.
Fu costruita a ridosso di una rocchetta fortificata e dotata di mura, la quale fungeva probabilmente da avamposto del castello di Mondondone. “Lutae” e la sua fortezza furono distrutte dallo “Svevo”. I superstiti dell’antico borgo furono i fondatori dell’attuale Codevilla, in dialetto “Co Dla Vila” o “Caput Villae” in latino.
Si attraversa il paese passando davanti alle rinomate cantine “Montelio” e percorrendo la strada per la frazione Piana possiamo ammirare la chiesa parrocchiale.
Appena oltre l’abitato si imbocca una strada di campagna a destra avendo come riferimento, davanti a noi, la frazione di Mondondone. Di seguito si percorre in salita un sentiero immerso in un bosco di castagni, roveri e roverelle. Sbucando in un vigneto abbiamo la possibilità di osservare una doppia panoramica: la pianura padana e le Alpi da un lato, Mondondone e le colline adiacenti dall’altro.
Si raggiunge la strada comunale all’altezza di una cappelletta dedicata alla Madonna della Guardia nei pressi di una piantagione di ulivi, una rarità che ben si adatta al particolare microclima del posto.
Proseguendo sull’asfalto a sinistra, dopo il cimitero, si raggiungono le prime case dell’antica fortezza (Mondondone) e si svolta a destra su di una strada sterrata. Ci attende un saliscendi con vista su Mondondone (già feudo visconteo) che ci accompagna al punto più alto dell’escursione (m 370).
Dopo circa 20 minuti di cammino si sosta per il pranzo vicino alla “grande quercia” altro luogo molto suggestivo. Si riprende il sentiero sempre più stretto lasciando sulla destra gli “orridi” d Sant’Antonino (profondo crepaccio o forra in comune di Torrazza Coste) fino a raggiungere dopo mezz’ora di marcia la frazione Pontazzo: degna di visita è la chiesa situata al centro delle case, dedicata alla Madonna, ma purtroppo quasi sempre chiusa.
Si prosegue lasciando sulla destra la frazione Boffalora e raggiungendo di nuovo Codevilla tra vigneti e prati coltivati fino alla vecchia stazione ferroviaria della Voghera - Varzi.
Infine si percorre la pista ciclabile di recente costruzione fino a chiudere l’anello a Retorbido, punto di partenza ed arrivo della nostra escursione.

Ritrovo: ore 08,15 Via Kennedy in corrispondenza dell’ingresso del parcheggio ex caserma di cavalleria

Partenza: ore 08,30

Accesso: raggiungibile con mezzi propri

Distanza: km 18,00

Tempo di percorrenza : ore 5,30 / 6

Difficoltà: E percorso semplice fattibile con un minimo di allenamento

Dislivello: 300 mt

Pranzo: al sacco

Rientro previsto: ore 17,00 circa

Attrezzatura consigliata: equipaggiamento normale per il tipo di escursione


Fonte: Gruppo micologico vogherese

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