mercoledì 3 febbraio 2010

Domenica 7 febbraio: RECCO - MONTE CARAVAGGIO - CAMOGLI (GE)

Dislivello in salita : 650 m

Dislivello in discesa: 650 m

Ore di cammino: 5h 15m

Difficolta': E

Trasferimento : Treno (arrivo a Recco ore 09:48)

PRESTARE ATTENZIONE ALL'ORARIO DI PARTENZA DEL TRENO!

MUNIRSI PER TEMPO DEL BIGLIETTO, andata per RECCO e ritorno da CAMOGLI, VERIFICANDO IN ANTICIPO SE NELLA PROPRIA STAZIONE DI PARTENZA LA BIGLIETTERIA E’ APERTA IL GIORNO DELL'ESCURSIONE.

Luoghi e orari di partenza:

Voghera: Stazione - PARTENZA DEL TRENO ore 08:12

Tortona: Stazione - PARTENZA DEL TRENO ore 08:24

Arquata: Stazione - PARTENZA DEL TRENO ore 07:46 arrivo a Genova Principe ore 08:22; partenza da Genova Principe ore 09:14 con il treno di coloro che provengono da Voghera e Tortona.

Descrizione del percorso: L’itinerario inizia presso la stazione ferroviaria. Appena oltrepassata la porta della stazione si svolta a destra e si scende una scalinata che termina praticamente sotto il ponte ferroviario. Liberta' di movimento di circa 25 minuti per l'acquisto di focaccia e generi alimentari vari.

Da sotto il ponte parte, in direzione dei monti, il sentiero che ci condurra' al Monte Caravaggio (segnavia: triangolo rosso vuoto). Si incomincia con una scalinata che incrocia alcune volte la strada asfaltata. Giunti in prossimita' del cancello (non troppo ben tenuto) di Villa Schiaffino si svolta a sinistra su per un'altra scalinata (attenzione al segnavia un poco scolorito). Si prosegue sempre in salita incrociando 2 volte la strada asfaltata fino ad arrivare in localita Pastene con discreto panorama sulla parte camogliese del promontorio di Portofino e sul golfo di Genova (45'dalla partenza). Abbandonate le case, la strada si trasforma in mulattiera e segue il crinale con a sinistra la valle di Recco e l'autostrada e a destra il mare. Ci si inoltra nel bosco e rapidamente si prende quota fino ad arrivare ad un trivio nei pressi di una radura (1h 50' dalla partenza). Si ripassera' da questo punto lungo l'itinerario di ritorno verso Camogli.

Dopo una breve sosta ristoratrice si prosegue in direzione nord (dalla parte opposta del mare). Da questo punto in avanti troveremo anche il segnavia 'due cerchi rossi vuoti'. Aggiriamo il monte Ampola lungo il versante nord-ovest senza dislivelli di rilievo (prestare attenzione perche' in questo tratto il sentiero e' poco soleggiato e quindi, in caso di maltempo, puo' presentare tratti scivolosi). Aggirato il monte si esce dal bosco e si giunge in una sella dalla quale finalmente si scorge il monte Caravaggio con in cima il Santuario (2h 20' dalla partenza), la cui vista fa sembrare molto vicina la meta: sono pero’ necessari ancora 25' e una lunga scalinata per giungere , dopo aver sfiorato l'eliporto, sulla sommita’ del monte (2h 45' dalla partenza).

Il santuario della Madonna di Caravaggio è un santuario mariano del comune ligure di Rapallo. Situato nella frazione di Santa Maria del Campo l'edificio è ubicato a 615 m. s.l.m. sulla vetta del monte Orsena, detto anche Caravaggio. Anticamente già nel 1645 sul luogo dove oggi sorge l'attuale santuario fu posta una croce, meta di un'annuale processione degli abitanti di Santa Maria del Campo; poco dopo si costruì la prima cappella dedicata alla Vergine Maria. All'interno di questa cappella fu posto, verso la fine del XVII secolo, un quadretto della Madonna donato dagli abitanti. La devozione a poco a poco si diffuse tra la popolazione campese tanto che nel 1727 l'edificio fu ingrandito notevolmente anche grazie al contributo degli emigrati. Nello stesso tempo sorsero però ampi contrasti con la popolazione di Rapallo e con le vicine comunità parrocchiali rapallesi di San Pietro di Novella, San Maurizio di Monti, San Martino di Noceto e con le parrocchie di Canevale e Coreglia Ligure per motivi ricercabili, forse, nella più diffusa devozione comprensoriale verso Nostra Signora di Montallegro patrona di Rapallo. I parrocchiani frazionari convinsero la curia rapallese a chiudere il santuario con decreto del 24 maggio 1742. L'edificio cadde così in uno stato di abbandono, con la successiva demolizione nel 1790 da parte dei soldati di Rapallo, Borzoli, Monleone e Cicagna su ordine del doge della Repubblica di Genova Alerame Maria Pallavicini. Nel 1838 la parrocchia di Santa Maria del Campo, divenuta nel frattempo prevostura e non più soggetta alla chiesa matrice rapallese, deliberò la riedificazione di un nuovo edificio religioso presso la vetta del monte Orsena. Sopravvissuta ai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale fu invece devastata dai vandali nel 1956; nuovamente ristrutturata subì altri danni vandalici nel 1967 che portarono ad una nuova ricostruzione nelle forme attuali. (Giovanni Meriana, Guida ai Santuari in Liguria, Genova, Sagep Editrice, 1990. ISBN 88-7058-666-9 Gianni Macchiavello; Luca Peccerillo, Santa Maria del Campo, Rapallo, Officine Grafiche Canessa, 2005.)Dalla spianata davanti la chiesa si osserva uno dei più completi panorami della Liguria di levante, che spazia dalle due Riviere all’entroterra di Genova e di Chiavari e in giornate favorevoli dalle Alpi Apuane a Capo Mele con lo sfondo delle Alpi Marittime.

Dopo una sosta per il pranzo, la cui durata variera' in funzione delle condizioni metereologiche che troveremo, si inizia il percorso verso Camogli.

Il primo tratto e' sullo stesso itinerario dell'andata fino al trivio che si era incontrato al termine della salita da Recco (50' dal Santuario). A questo punto andiamo dritti, ignorando il sentiero a destra che conduce a Recco e anche quello a sinistra che conduce a Rapallo, seguendo il segnavia 'due cerchi vuoti rossi', e inoltrandoci nel bosco in discesa in direzione Ruta di Camogli. Durante la discesa troveremo un solo bivio: proseguire dritti sempre in discesa. Si giunge in breve in localita’ Ruta di Camogli con il sentiero che sbocca sulla Via Aurelia, nei pressi di una chiesa detta "Millenaria" (1h 50' dal Santuario)

La chiesa "Millenaria", originariamente dedicata a San Michele Arcangelo, è un antico edificio di culto risalente al XIII secolo e fino al 1627 fu l'unica chiesa del paese. La costruzione presenta uno stile architettonico in arte romanica, con navata centrale absidata e con pietre a vista, e l'attuale conservazione degli edifici è dovuto all'intervento di restauro effettuato nel 1906. I lavori si resero necessari a causa dell'abbandono dell'edificio dopo l'incendio appiccato dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte, sul finire del XVIII secolo, al comando del generale Andrea Massena.

Aggirata la chiesa inizia un dedalo di scalinate a mezzo delle quali, attraversando diverse volte la Via Aurelia, si giunge alla stazione di Camogli dove la gita ha termine.

E' utile rammentare che la via Aurelia e' una strada molto trafficata ed e' quindi necessario prestare particolare attenzione durante gli attraversamenti della stessa.

NB: In tutte le volte che ho fatto questo itinerario, dalla chiesa Millenaria a Camogli non sono MAI riuscito a fare due volte lo stesso percorso identico. Quindi bisogna andare a naso sapendo che la nostra meta e' il mare.

ORARI PER IL RIENTRO (informazioni raccolte dal sito internet delle Ferrovie dello Stato in data 26/01/2010):

Per Arquata:

A) Camogli 16:28 con arrivo a GE Brignole 17:12; coincidenza con partenza alle 17:22 e arrivo ad Arquata 17:59.

B) Camogli 16:28 con arrivo a GE Principe 17:21; coincidenza con partenza alle 17:45 e arrivo ad Arquata 18:14.

C) Camogli 17:33 diretto con arrivo ad Arquata 18:54.

D) Camogli 18:53 diretto con arrivo ad Arquata 20:14.

Per Tortona e Voghera:

A) Camogli 16:28 con arrivo a GE Principe 17:21; coincidenza con partenza alle 17:45 e arrivo a Tortona 18:31; a Voghera 18:44.

B) Camogli 17:04 con arrivo a GE Brignole 17:42; coincidenza con partenza alle 17:50 e arrivo a Tortona 18:48; a Voghera 19:01.

C) Camogli 18:53 diretto con arrivo a Tortona 20:31; a Voghera 20:43.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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