venerdì 7 novembre 2014

Vie verdi dell'acqua - Anello azzurro (NO)



Omegna

Dal Forum di Omegna si sale per la scalinata che conduce al vicolo Isonzo. Al termine del vicolo si volta a destra e appena prima del passaggio a livello a sinistra, in via Pacinotti: si prosegue lungo la ferrovia lasciando la stazione di Omegna sulla destra.
Proseguendo sempre diritto e passando sotto un viadotto, si raggiunge l'abitato di Borca. Presa via Borca, al bivio si tiene la destra e in breve, superato un voltone, si arriva alla chiesa di San Gottardo.
Dalla chiesa si deve salire, piegando verso sinistra e seguendo il sentiero che parte a sinistra dell'ultima casa (segnavia bianco rosso), presentando subito una salita ripida. Si continua poi nel bosco, con il lago alla destra.
Dopo circa 300 metri s'incontra un bivio, dal quale si prende il sentiero che prosegue diritto a mezza costa (quello a sinistra sale verso Agrano).

Pettenasco

Il sentiero conduce a Crabbia: dove inizia la strada asfaltata si volta a sinistra seguendo via ai Monti. Presto la strada diviene sterrata e inizia a salire nel bosco; al bivio si tiene la destra (a sinistra si va ad Agrano e al monte Croce, o monte Barro o Crabbia) e si continua sempre diritto.
Si supera sulla destra un igloo verde e al bivio si tiene la sinistra passando tra i canneti (sulla destra c'è il Centro d'Ompio). Si percorre la discesa, lasciando a sinistra una vasca dell'acquedotto di Pettenasco, fino all'incrocio con la strada che porta al monte Croce.
Qui si gira a destra verso Pratolungo. La discesa ripida, su sterrato, ben presto diviene asfaltata. Su prosegue lungo via Regione Barro: allo stop (a destra c'è il circolo) si volta a sinistra e poi subito a destra, costeggiando l'area attrezzata per i picnic.
Si raggiunge la chiesa della Madonna della Neve e si prende a destra, in discesa, per via Prea Grossa. La strada asfaltata, ripidissima, successivamente diventa sentiero. Si arriva alla base della discesa passando sotto il viadotto della ferrovia Novara - Domodossola, a Pettenasco, per voltare subito a sinistra e raggiungere l'imbocco della valle del Pescone, fino all'area picnic Paganetto.
Il percorso segue per un breve tratto la ferrovia, per poi salire rapidamente nel bosco.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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