Un ricercatore di Stanford ha
studiato la riduzione dei pensieri negativi nel cervello di chi ha
passeggiato in un parco, circondato dal verde, rispetto a chi invece lo
ha fatto in mezzo ai palazzi cittadini
I BENEFICI della natura non smettono di stupire. Mentre quelli della camminata sono noti già da un pezzo. In questo caso è sufficiente metterli insieme: un sentiero in mezzo al bosco, un parco in città. Ovunque purché ci sia del verde che ci faccia dimenticare lo stress urbano. Poi, il gioco è fatto. Basta passeggiare e i pensieri negativi si riducono sensibilmente.
Gregory Bratman, dottorando in biologia all'Università di Stanford, ha condotto una ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences: 38 persone che vivono in zone urbane e che risultano senza precedenti di disturbi mentali sono state suddivise in due gruppi e invitate a camminare per 90 minuti; 19 di loro hanno passeggiato in un'area naturale vicino al campus di Stanford, l'altrà metà ha camminato lungo una strada molto trafficata nel centro di Palo Alto.
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