L’ennesima incoscienza
Satelliti
del Mont Blanc du Tacul, venerdì 28 luglio. Nella conca glaciale
denominata «Cercle Maudit» alcuni alpinisti hanno montato le loro tende
non distante dalla base conica del Couloir des Capucins. La guida alpina
Ezio Marlier ha filmato il luogo ha commentato: «Sono allibito,
possibile che non si vedano i blocchi di graniti, la frana?». Le tende
sono vicine a un parallelepipedo di roccia che due anni fa ha travolto
una tenda e sfiorata un’altra. «In quella frana - dice ancora Malier -
purtroppo morì un alpinista che era nella tenda». L’episodio fa parte di
quel fenomeno ormai quasi rituale di persone (alpinisti compresi) che
si avventurano sui ghiacciai e sotto le pareti di roccia incuranti dei
pericoli. «In realtà – dice Marlier – mi pare che proprio non ci si
renda conto del pericolo. Non è possibile scegliere un luogo glaciale su
cui sono rotolati dei massi in corrispondenza di una canale per
piazzare le proprie tende. Se lo si fa significa che la lettura del
pericolo non è avvenuta e con essa quella del territorio.
Continua
qui (video)
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