L'Oasi Bosco Negri era un terreno di proprietà privata sin dalla fine
del secolo scorso, nel 1968 viene lasciato in eredità al Comune di Pavia
da Giuseppe Negri, un cittadino pavese grande amante della natura. In
seguito ai danni di un violentissimo nubifragio nel 1988 viene dato in
gestione alla Lipu che lo trasforma in un Oasi naturalistica attrezzata,
attraverso un accordo con il Comune Pavia.
L'Oasi è anche individuata come Riserva naturale orientata, all'interno del Parco regionale lombardo della Valle del Ticino.
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Aiuta l'Oasi
ANELLO DEL SICCOMARIO - P5
Descrizione dell'itinerario
Alle porte di Pavia, a ridosso del Canale Gravellone
(originariamente ramo secondario del Ticino), si trova il Bosco Negri,
zona naturalistica di interesse botanico-forestale, inserita tra la
periferia della città e le aree destinate all’'agricoltura. Il bosco,
che copre una superficie di circa 30 ettari, assume importanza come oasi
di sosta e rifugio per molte specie faunistiche; oltre a diversi
mammiferi (Lepri, Scoiattoli e Ricci) vi si trovano numerosi anfibi, tra
i quali i più diffusi sono: la Rana verde, la Rana dalmatina, la Rana
di lataste, il Rospo smeraldino, la Raganella e il Tritone crestato.
L'’ornitofauna è molto ricca e viene costantemente monitorata e
conservata grazie all’azione degli operatori del Centro LIPU, a cui è
affidata la gestione della riserva. La vegetazione arborea è costituita
da esemplari di Farnia, Pioppo nero, Pioppo bianco, Olmo minore e Ontano
nero. Lasciato alle spalle l’abitato di Pavia e il Bosco Negri, il
sentiero del Siccomario percorre tutto l’Argine Maestro sulla sponda
destra di Ticino. La strada alzaia è scandita dai vecchi caselli
d’argine in mattoni e offre inaspettati e rilassanti panorami sulle
coltivazioni tipiche della bassa padana. In prossimità della confluenza
del fiume Ticino con il Po, il sentiero lambisce la cosiddetta “Grande
Foresta” di Travacò Siccomario, un’'imponente opera di rimboschimento
con specie forestali autoctone, voluta dalla Regione Lombardia
nell’'ambito di un programma di finanziamenti che prevedono il
progressivo ritorno di alcuni lembi di foresta nella Pianura Padana: in
un territorio ormai semplificato dalla scomparsa di numerosi ecosistemi,
il progetto ha ricostruito i diversi ambienti tipici di queste zone di
golena: aree a bosco igrofilo, radure e lanche.
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