lunedì 13 novembre 2017

Oasi Bosco Negri (PV)


L'Oasi Bosco Negri era un terreno di proprietà privata sin dalla fine del secolo scorso, nel 1968 viene lasciato in eredità al Comune di Pavia da Giuseppe Negri, un cittadino pavese grande amante della natura. In seguito ai danni di un violentissimo nubifragio nel 1988 viene dato in gestione alla Lipu che lo trasforma in un Oasi naturalistica attrezzata, attraverso un accordo con il Comune Pavia.

L'Oasi è anche individuata come Riserva naturale orientata, all'interno del Parco regionale lombardo della Valle del Ticino.

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Attività al Bosco Grande e al Bosco Negri

 

Eventi all'Oasi Lipu Bosco Negri settembre - dicembre 2017

 

ANELLO DEL SICCOMARIO - P5

 

Descrizione dell'itinerario

Alle porte di Pavia, a ridosso del Canale Gravellone (originariamente ramo secondario del Ticino), si trova il Bosco Negri, zona naturalistica di interesse botanico-forestale, inserita tra la periferia della città e le aree destinate all’'agricoltura. Il bosco, che copre una superficie di circa 30 ettari, assume importanza come oasi di sosta e rifugio per molte specie faunistiche; oltre a diversi mammiferi (Lepri, Scoiattoli e Ricci) vi si trovano numerosi anfibi, tra i quali i più diffusi sono: la Rana verde, la Rana dalmatina, la Rana di lataste, il Rospo smeraldino, la Raganella e il Tritone crestato. L'’ornitofauna è molto ricca e viene costantemente monitorata e conservata grazie all’azione degli operatori del Centro LIPU, a cui è affidata la gestione della riserva. La vegetazione arborea è costituita da esemplari di Farnia, Pioppo nero, Pioppo bianco, Olmo minore e Ontano nero. Lasciato alle spalle l’abitato di Pavia e il Bosco Negri, il sentiero del Siccomario percorre tutto l’Argine Maestro sulla sponda destra di Ticino. La strada alzaia è scandita dai vecchi caselli d’argine in mattoni e offre inaspettati e rilassanti panorami sulle coltivazioni tipiche della bassa padana. In prossimità della confluenza del fiume Ticino con il Po, il sentiero lambisce la cosiddetta “Grande Foresta” di Travacò Siccomario, un’'imponente opera di rimboschimento con specie forestali autoctone, voluta dalla Regione Lombardia nell’'ambito di un programma di finanziamenti che prevedono il progressivo ritorno di alcuni lembi di foresta nella Pianura Padana: in un territorio ormai semplificato dalla scomparsa di numerosi ecosistemi, il progetto ha ricostruito i diversi ambienti tipici di queste zone di golena: aree a bosco igrofilo, radure e lanche.

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