giovedì 15 aprile 2010

Domenica 18 aprile: La Scaggia

S.Carlo di Cese - Monte Pennello - Camposilvano - S.Carlo di Cese

Dislivello max: 750 m

Ore totali cammino: 6h00

Difficolta': EE

Trasferimento : auto propria

ATTENZIONE: vista la scarsa possibilita’ di parcheggio (vedasi oltre) e’ assolutamente necessario ridurre al massimo il numero di auto, compattando di conseguenza gli equipaggi.

Responsabile di gita: Marco B. - A.E.N. FIE
Contattabile il giorno della gita dalle ore 7h15 al cellulare n. 333 8944447
Ultima verifica effettuata sul percorso il 3/4/2010
Note tecniche a cura di Mauro V.

Luoghi e orari di partenza:

Voghera (retro caserma Vigili Urbani) : ritrovo 7h30, partenza 7h45

Tortona (P.zza Milano) : ritrovo 7h45, partenza 8h00

Partenza della gita da S.Carlo di Cese : 10h00

Accesso stradale:

Si prende l’autostrada A7 verso Genova e si prosegue su A26 in direzione Ventimiglia; poi si imbocca la A10 verso Livorno e si esce a Genova-Pegli.

Ci si immette sulla via Aurelia e prima di entrare nel centro di Pegli, si segue a destra la freccia in direzione Val Varenna-San Carlo di Cese.

Raggiunta Piazza Rapisardi si passa sotto il ponte dell’autostrada e si prosegue per Via Varenna tenendo il fiume alla propria destra.

L’imbocco del sentiero si trova a sinistra pochi tornanti prima di raggiungerne il paese (indicazioni del percorso EC2 - Ecologia in Citta’ ); vicino ci sono alcuni slarghi per lasciare poche auto.

Un’altro parcheggio piccolo parcheggio si trova nel paese, di fronte al campo sportivo.

Descrizione della gita:

L’intero sentiero risulta molto panoramico nelle giornate limpide, spaziando dal mare ai monti. Offre, nella parte alta, una spettacolare vista dell’arco alpino.

Il termine ‘Scaggia’ veniva utilizzato per evidenziare il continuo alternarsi di rocce ed erba ed individua topograficamente l’altopiano di Pegli, situato dietro l’abitato, che si eleva bruscamente verso la catena appenninica e, a soli 6 km dalla linea di costa, tocca i 1.000 m. con il gruppo Punta Martin - Monte Pennello (o Penello).

Sulla cima del Monte Penello sorgono due bivacchi; quello nei pressi della cima e’ il Bivacco Zucchelli, ricavato dalla ristrutturazione di un ex deposito di munizioni ad opera dei soci del Gruppo Escursionistico Pegli.

Gli stessi hanno posto sulla panoramicissima vetta del Penello una piastra metallica, con la rosa dei venti e con indicati i monti che si vedono nelle diverse direzioni; questa permette anche il rapido orientamento in caso di nebbia, poiche’ si tratta di una zona notoriamente magnetica dove risulta difficile l’utilizzo della bussola.

Caratteristica dei luoghi e’ la presenza di molte neviere che erano tra le piu’ affidabili per la regolarita’ degli approvvigionamenti al capoluogo; nonostante la prossimita’ al mare questa e’ infatti una zona di carattere spiccatamente montuoso (i vicini rilievi di Punta Martin e della Baiarda sono tradizionali palestre per gli arrampicatori), con un clima a tratti rigido e copiose nevicate invernali. In tutta l'area dell'altopiano era praticato il taglio del fieno e l'attivita’ di raccolta e trasporto a valle della neve; i lavoratori stagionali nel periodo estivo salivano alle neviere e ricavavano blocchi di ghiaccio che, protetti con fogliame secco e avvolti in sacchi di tela, venivano trasportati dai muli nelle ore notturne fino a Soziglia e, dal secolo XIX, in piazza Acquaverde.

Con l'istituzione della gabella della neve (1640), lo Stato cedeva ad un unico imprenditore il diritto esclusivo ad esercitare questo commercio, pratica che duro’ fino al 1870.
Oggi l'area del Monte Penello (facente parte dell'omonimo parco urbano comunale) si raggiunge con itinerari escursionistici di media difficolta’ partendo da Pegli e da Pra’, nonche’ dal Santuario dell'Acquasanta, lungo il percorso: Bric Castello, antica strada del Turchino, sella del Giovo Piatto, sino alla vetta.

Sviluppo dell’itinerario:

La partenza e’ nel piccolo slargo da dove si scende per una scalinata sino alla confluenza tra il Varenna ed il Rio Gandolfi ( 230 m.), che si attraversa mediante alcune passerelle in legno.

Si segue il sentiero, indicato con una X rossa, sino alla sommita’ del Monte Pennello ( 995 m.).

La prima parte del percorso si snoda all’interno di un bosco di castagni ed attraversa piu’ volte il Rio Gandolfi, dapprima sul lato destro idrografico, poi su quello sinistro e poi ancora sul destro.

Il torrente si guada su rocce affioranti senza particolari difficolta’, ma in alcuni punti occorre porre attenzione ai movimenti per evitare di scivolare nell’acqua, bassa ma decisamente fredda.

Si sale seguendo il corso del rio, che si fa piu’ ampio, sino a quando la vegetazione quasi scompare e si entra in un paesaggio aspro, caratterizzato da formazioni rocciose affioranti.

Si attraversa per l’ultima volta il torrente ( 520 m.), dove alcuni ometti in pietra segnalano la via da seguire, per portarsi su una traccia di sentiero che sale fra le rocce.

Dopo una lunga serie di stretti tornanti si arriva alla base della Punta del Corno ( 851 m.) che si aggira, in quanto raggiungere la vetta impone di valicare alcuni passaggi su roccia.

Si prosegue lungo lo spartiacque, e seguendo il metanodotto, fino alle casermette del Monte Pennello ( 995 m.); i due manufatti, ristrutturati e sempre aperti, offrono un comodo riparo e sono attrezzati con tavoli, panche in legno e stufa.
L’itinerario in discesa si sviluppa dapprima lungo la strada sterrata che dal Monte Pennello conduce fino ai Piani di Praglia e poi, in corrispondenza del segnavia due linee rosse ( 940 m.), si scende a destra sul sentiero che attraversa una vasta zona prativa denominata ‘Piani Gandolfi’, dove e’ possibile rifornirsi d’acqua alla sorgente che si trova lungo il percorso.
Il tracciato del sentiero segue dapprima la linea dei tralicci dell’alta tensione e poi, inoltrandosi in un bosco di castagni, si sviluppa lungo una serie di tornanti in discesa e porta alla frazione di Camposilvano ( 315 m.) da dove, seguendo la strada asfaltata, si raggiunge S.Carlo di Cese.

Nota :

Anche se in localita’ San Carlo di Cese e Camposilvano ci sono due ristoranti-bar, aperti anche la domenica, si consiglia a chi vuole essere certo di bere un caffe’ e rifornirsi di focaccia di farlo a Pegli; sul lungomare e nelle vie interne ci sono panifici, negozi di alimentari e bar.



Info: apptrek@tor.it

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