martedì 7 settembre 2010

Domenica 12 settembre: Passo del Brallo - Monte Penice (Pv)

Escursione che ci porta a ripercorrere parte dei sentieri utilizzati in passato dai pellegrini che dalla Val Trebbia si recavano al Santuario di Santa Maria al Monte Penice e dagli abitanti delle zone montuose che, proprio in occasione della festa al Santuario che si celebra da sempre la seconda domenica di settembre, raggiungevano la vetta per trascorrere in allegria, con abbondanza di cibo e vino, la tradizionale festa sui prati.
La chiesa attuale risale al XVII secolo, ma la prima costruzione avvenne nel periodo in cui il territorio era governato dai longobardi.
Una delle leggende, forse la più credibile, oggi conosciuta narra che San Colombano riuscì a far avvicinare il popolo alla chiesa e come ricompensa la regina Teodolinda regalò al monaco un ampio appezzamento dove venne costruita la chiesetta: nacque così il Santuario.
La nostra escursione inizia dalla piazza del municipio di Brallo (m 950), paese forse povero di storia ma molto ricco di bellezze naturali.
Lasciato il Passo si percorre il sentiero che attraverso boschi di essenze varie, conduce al rifugio “la Faggeta” (m 1.107 - ore 0,45); in un susseguirsi di saliscendi, in faggeta su un tratto della “Via Longa”, si raggiunge la strada (purtroppo asfaltata) che conduce al Passo Scaparina (m 1108 - ore 1,50): qui troviamo il bar che potrebbe fungere da servizio ristoro.
Fra la strada che conduce ai Tre Passi e quella per Ceci, inizia il sentiero per il Monte Penice, che all’inizio sale dolcemente ma quasi subito, in località Casa Prato del Broglio (m 1.200 - ore 2,15) si fa molto ripido: manca poco più di 1 km alla meta ma bisognerà faticare parecchio prima di raggiungerla, considerando anche il fondo molto sconnesso.
Ecco la vetta del Monte Penice (m 1.460 - ore 3,00) con il Santuario proprio in cima: però al tempo di Teodolinda non c’erano...ripetitori, peccato che ci siano ora a deturpare il paesaggio.
Ora cercheremo di dedicarci degnamente alla festa sui prati.
Il ritorno avviene, in circa 2 ore e 30 minuti, sullo stesso percorso dell’andata.
A Brallo è in programma un’altra festa (della patata): noi dovremmo arrivare in tempo prima della conclusione e magari degustare qualche buon prodotto locale. Giusto per ben finire l’escursione festaiola.


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