lunedì 22 febbraio 2016

Camminatori e pellegrini fanno rivivere la via Francigena

Dal Giubileo del Duemila la spinta che ha avviato la riscoperta del percorso



Aosta
C’è una barca sul Po che ti evita quel tratto un po’ noioso del «confine» piacentino. T’imbarchi a Orio Litta (Lodi) e arrivi quasi a Piacenza. Piccolo tratto della grandiosa Via Francigena, che da Canterbury raggiunge Roma dopo 1.600 chilometri. Orio Litta (poco più di 2mila abitanti) la scorsa estate è salito sul palcoscenico mondiale dell’Expo milanese a parlare delle «giornate dei cammini». E tutto per quella barca che naviga sul Po con qualche pellegrino, traghetto di un sentiero antico che il vescovo Sigerico percorse in 79 giorni nell’anno 990. E fu viaggiatore attento, scrisse un diario minuzioso poi servito per la memoria dei posteri.

LA RINASCITA
Oggi la Via Francigena ha preso slancio, dopo un abbrivio faticoso negli Anni 90 e dopo il fuoco di paglia del 2000. Per quel Giubileo i parrocci furono invitati ad accogliere i pellegrini. «Fu un successo - ricorda il professor Sergio Valzania, camminatore della Francigena e già direttore di Radio3 della Rai -. Cominciarono i “timbri” comprovanti il cammino, poi però quell’ospitalità scemò. Ci furono anche polemiche».

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