Aosta
C’è una barca sul Po che ti evita quel tratto un po’ noioso del
«confine» piacentino. T’imbarchi a Orio Litta (Lodi) e arrivi quasi a
Piacenza. Piccolo tratto della grandiosa Via Francigena, che da
Canterbury raggiunge Roma dopo 1.600 chilometri. Orio Litta (poco più di
2mila abitanti) la scorsa estate è salito sul palcoscenico mondiale
dell’Expo milanese a parlare delle «giornate dei cammini». E tutto per
quella barca che naviga sul Po con qualche pellegrino, traghetto di un
sentiero antico che il vescovo Sigerico percorse in 79 giorni nell’anno
990. E fu viaggiatore attento, scrisse un diario minuzioso poi servito
per la memoria dei posteri.LA RINASCITA
Oggi la Via Francigena ha preso slancio, dopo un abbrivio faticoso negli Anni 90 e dopo il fuoco di paglia del 2000. Per quel Giubileo i parrocci furono invitati ad accogliere i pellegrini. «Fu un successo - ricorda il professor Sergio Valzania, camminatore della Francigena e già direttore di Radio3 della Rai -. Cominciarono i “timbri” comprovanti il cammino, poi però quell’ospitalità scemò. Ci furono anche polemiche».
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