mercoledì 29 giugno 2016
martedì 28 giugno 2016
sabato 25 giugno 2016
Trekday, alla scoperta delle bellezze naturalistiche della zona
Un'escursione alla scoperta delle bellezze naturalistiche della nostra
zona. La organizza il Decathlon di Serravalle Scrivia grazie
all'iniziativa TrekDays di domenica 26 giugno
SERRAVALLE SCRIVIA (AL)
Un'escursione alla scoperta delle bellezze naturalistiche della nostra zona. La organizza il Decathlon di Serravalle Scrivia grazie all'iniziativa TrekDays di domenica 26 giugno.
Si tratta di un evento realizzato in esclusiva per i possessori di della carta fedeltà Decathlon, con ritrovo alle ore 8.20 nel parcheggio davanti al punto vendita serravallese. Si salirà poi fino alla chiesetta di Cappellezza, con vista sul colle e sui ruderi delle mura del castello. Da qui alle verdi colline che sovrastano il paese, passando perl'edicola votiva di Sant'Ambrogio. Si raggiunge quindi un punto panoramico con area di sosta e scorci sull'area archeologica di Libarna, sul santuario di Montespineto e sulla piana di Arquata.
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SERRAVALLE SCRIVIA (AL)
Un'escursione alla scoperta delle bellezze naturalistiche della nostra zona. La organizza il Decathlon di Serravalle Scrivia grazie all'iniziativa TrekDays di domenica 26 giugno.
Si tratta di un evento realizzato in esclusiva per i possessori di della carta fedeltà Decathlon, con ritrovo alle ore 8.20 nel parcheggio davanti al punto vendita serravallese. Si salirà poi fino alla chiesetta di Cappellezza, con vista sul colle e sui ruderi delle mura del castello. Da qui alle verdi colline che sovrastano il paese, passando perl'edicola votiva di Sant'Ambrogio. Si raggiunge quindi un punto panoramico con area di sosta e scorci sull'area archeologica di Libarna, sul santuario di Montespineto e sulla piana di Arquata.
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Escursione al crepuscolo nel mondo delle fiabe
Sabato 25 giugno, l’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino
piemontese organizza un’iniziativa dedicata alle famiglie, “C’era una
volta un briccu di briganti”, un’escursione pomeridiana-crepuscolare
incentrata sulla narrazione partecipata di una fiaba dell’Oltregiogo
BOSIO (AL) - Sabato 25 giugno, l’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino piemontese organizza un’iniziativa dedicata alle famiglie, “C’era una volta un briccu di briganti”, un’escursione crepuscolare incentrata sulla narrazione partecipata di una fiaba dell’Oltregiogo. I bambini vivranno l’esperienza di passeggiare per i boschi al calar del sole: l’ora in cui i briganti escono dal nascondiglio.
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BOSIO (AL) - Sabato 25 giugno, l’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino piemontese organizza un’iniziativa dedicata alle famiglie, “C’era una volta un briccu di briganti”, un’escursione crepuscolare incentrata sulla narrazione partecipata di una fiaba dell’Oltregiogo. I bambini vivranno l’esperienza di passeggiare per i boschi al calar del sole: l’ora in cui i briganti escono dal nascondiglio.
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giovedì 23 giugno 2016
Ponte del Trift - Spettacolare ponte pedonale
Il ponte del Trift è uno dei ponti sospesi pedonali più spettacolari delle Alpi. Si eleva a 100 metri di altezza ed oscilla per 170 metri sull'area del Ghiacciaio del Trift. Già l'attraversamento della gola con la cabinovia è avventurosissimo.
Quando il clima si riscalda, i ghiacciai fondono; alcuni, come il Ghiacciaio del Trift, con particolare velocità. Ancora pochi anni fa si poteva raggiungere a piedi la capanna del Trift del Club Alpino Svizzero attraversando la lingua del ghiacciaio.
Nel 2004 è stato costruito un ponte sospeso, perché il ghiacciaio non arrivava abbastanza in alto. Il ponte del Trift, costruito sul modello dei ponti nepalesi a tre funi, si è rivelato un'attrazione per i turisti; nel 2009 è stato sostituito da un ponte più sicuro e più facilmente accessibile che si considera uno dei ponti sospesi pedonali più lunghi e alti delle Alpi.
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Via Francigena a Acquapendente
Itinerari ed escursioni a Acquapendente: Via Francigena
Descrizione:
Acquapendente è una delle ultime località, prima di Roma, ad essere toccata dal percorso della Via Francigena, l'antico cammino di pellegrinaggio che, da Canterbury (Regno Unito) portava fino a Roma, centro nevralgico della cristianità. Nella fattispecie, i pellegrini potevano entrare nel borgo di Acquapendente, anticamente protetto da una ampia fascia muraria, dall'ingresso di Porta della Ripa, e ricevere così accoglienza e vitto, prima di ripartire in vista dell'Urbe. Ancora oggi, sono moltissimi i fedeli che, ispirati da un bisogno di contatto con la natura e riscoperta della fede, percorrono la Via Francigena, in tutto o in parte, e a questo scopo il territorio di Acquapendente mette a disposizione strutture e pannelli informativi per facilitare la percorrenza dell'itinerario, in ambedue le direzioni.
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mercoledì 22 giugno 2016
Domenica 26 giugno: I laghi della Palasina (AO)
Lunghezza itinerario: km 10
Dislivello: circa 650 metri
Stupenda uscita ai laghi della Palasina ad altitudini comprese tra i 2487 m e i 2632 m raccolti sul versante meridionale della dorsale che si estende dal Corno Bussola alla punta Palasina. L’intero percorso è caratterizzato da un apertissimo panorama sia sulla val d’Ayas, sia sulla valle della Dora Baltea, con splendidi scorci di molte cime, tra cui i monti Emilius, il Rutor e sul più lontano Monte bianco.
Partenza dell’itinerario: Estoul m 1815 s.l.m.
Dalla località di Estoul si sale prima su sentiero e poi su mulattiera per raggiungere il Rifugio Arp a m 2445 s.l.m. Dal Rifugio Arp si risale sempre su sentiero raggiungendo il laghi della Palasina.
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Dislivello: circa 650 metri
Stupenda uscita ai laghi della Palasina ad altitudini comprese tra i 2487 m e i 2632 m raccolti sul versante meridionale della dorsale che si estende dal Corno Bussola alla punta Palasina. L’intero percorso è caratterizzato da un apertissimo panorama sia sulla val d’Ayas, sia sulla valle della Dora Baltea, con splendidi scorci di molte cime, tra cui i monti Emilius, il Rutor e sul più lontano Monte bianco.
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Fonte immagine |
Partenza dell’itinerario: Estoul m 1815 s.l.m.
Dalla località di Estoul si sale prima su sentiero e poi su mulattiera per raggiungere il Rifugio Arp a m 2445 s.l.m. Dal Rifugio Arp si risale sempre su sentiero raggiungendo il laghi della Palasina.
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lunedì 20 giugno 2016
Domani si inaugura il cammino dei Briganti, 100 km a piedi tra paesi medievali e natura
Sante Marie. Ripercorrere la via in cui un tempo si nascondevano i briganti, seguendo la linea di confine tra lo Stato Pontificio e quello borbonico, sulle tracce di una delle pagine dell’Unificazione d’Italia. E’ una storia di 150 anni fa quella che si vive nell’intraprendere l’antico Cammino dei Briganti, uno dei percorsi inediti del nostro Paese che si sviluppa lungo 100 km tra il Lazio e l’Abruzzo. Il Cammino dei Briganti ha una nuova vita con il cambio di percorso, che ora parte e arriva a Sante Marie, sono 100 km da percorrere a piedi o in mountain bike; è appena stata stampata la guida “Il Cammino dei Briganti” di Luca Gianotti, Alberto Liberati e Fabiana Mapelli (Edizioni dei Cammini). Il Cammino dei Briganti si inaugura domani, con 3 camminate che convergono ai Prati di Santa Giusta, dove i partecipanti potranno degustare un merendone offerto dalla Pro Loco, vedere in anteprima il libro e ascoltare il senso di questo cammino. La prima camminata è la più lunga, circa 20 km di cammino, ritrovo alle 8.45 al Casale Le Crete (tra Tagliacozzo e Scurcola), arrivo a prati di Santa Giusta alle 16 e poi arrivo finale a Sante Marie con visita al
Museo del Brigantaggio.
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domenica 19 giugno 2016
venerdì 17 giugno 2016
mercoledì 15 giugno 2016
Camminando con il Touring: partono i nostri viaggi a piedi in Italia
Finalmente ci siamo: per tutti coloro che hanno sempre desiderato camminare con il Touring, è arrivato il momento giusto!
TOURING CLUB ITALIANO E SLOWAYS
Il Touring Club Italiano parte infatti con proposte di viaggi di gruppo a piedi in tutta Italia e specialmente lungo la via Francigena, dove si potrà anche viaggiare in bicicletta. Per l'organizzazione, la nostra associazione ha scelto sloWays, il tour operator del Movimento Lento, il punto di riferimento dello slow travel italiano, un gruppo di aziende e di professionisti che da anni si occupa con passione e professionalità della divulgazione del viaggio a piedi.
Insieme al nostro partner abbiamo sviluppato una serie di proposte nuove e originali, con viaggi itineranti lungo i grandi cammini italiani.
Il programma "Camminando con il Touring" prevede infatti viaggi di gruppo con guide esperte, adatti a tutti, con trasporto dei bagagli tra una tappa e l’altra, grande attenzione ai cibi locali e soggiorno in strutture selezionate.
LA VIA FRANCIGENA E I CAMMINI IN TUTTA ITALIA
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TOURING CLUB ITALIANO E SLOWAYS
Il Touring Club Italiano parte infatti con proposte di viaggi di gruppo a piedi in tutta Italia e specialmente lungo la via Francigena, dove si potrà anche viaggiare in bicicletta. Per l'organizzazione, la nostra associazione ha scelto sloWays, il tour operator del Movimento Lento, il punto di riferimento dello slow travel italiano, un gruppo di aziende e di professionisti che da anni si occupa con passione e professionalità della divulgazione del viaggio a piedi.
Insieme al nostro partner abbiamo sviluppato una serie di proposte nuove e originali, con viaggi itineranti lungo i grandi cammini italiani.
Il programma "Camminando con il Touring" prevede infatti viaggi di gruppo con guide esperte, adatti a tutti, con trasporto dei bagagli tra una tappa e l’altra, grande attenzione ai cibi locali e soggiorno in strutture selezionate.
LA VIA FRANCIGENA E I CAMMINI IN TUTTA ITALIA
La principale destinazione sarà la Via Francigena, percorsa a piedi, in bicicletta o con e-bike. Per chi non ha deciso che cosa scegliere tra mare e monti proponiamo tour sui vulcani delle Isole Eolie, tra Cala Gonone e Tiscali in Sardegna e lungo il Sentiero degli Dei nella Costiera Amalfitana. Esploreremo le Dolomiti con un trek in Val di Fassa e concluderemo l’anno con un cammino eno-gastronomico tra la Puglia e Matera.
Due trek con gli asinelli sono dedicati soprattutto alle famiglie, uno in occasione della fioritura nella piana di Castelluccio di Norcia e un’avventurosa traversata dei Monti della Laga.Continua qui
martedì 14 giugno 2016
Notturna a Guardamonte (AL)
Causa fulmine che ha causato un danno alla linea elettrica del centro didattico del guardamonte, la notturna è rinviata a data da destinarsi.
Carissimi soci, proponiamo per sabato prossimo 18 giugno, una semplice e breve escursione notturna nella zona di Guardamonte (AL).
Carissimi soci, proponiamo per sabato prossimo 18 giugno, una semplice e breve escursione notturna nella zona di Guardamonte (AL).
Fonte immagine |
Alle ore 21,
ci ritroveremo presso il Centro didattico (posizionato poco
distante all'Agriturismo Guardamonte), per proseguire su sentiero di crinale
fino alla balconata sulla val Curone e la Pianura Padana del Monte Penola.
Il percorso ad
anello è adatto a tutti e ha una lunghezza di circa 5-6 km andata e ritorno con
dislivello bassissimo.
Al ritorno,
previsto verso le 22,30, potremo salutarci con un piccolo rinfresco presso il
Centro Didattico.
Ringraziandovi
come sempre per l'attenzione, auguriamo una buona giornata.
Per informazioni: 339.6969819
lunedì 13 giugno 2016
domenica 12 giugno 2016
Morti 2 alpinisti sulla Presanella, in Trentino
Procedevano in cordata verso i 3.500 metri della cima più alta del gruppo dell'Adamello
Due alpinisti sono morti in un incidente in montagna sulle pendici della Presanella in Trentino.
Dalle prime informazioni si sa che i due procedevano in cordata verso i 3.500 metri della cima più alta del gruppo dell'Adamello, quando devono avere perso un appiglio, precipitando per 300 metri. I due sono morti all'istante. Un elicottero di Trentino Emergenza si è levato per raggiungere il punto dell'impatto e per cercare di recuperare le salme.
L'allarme è stato dato stamane alle 10 da altri escursionisti.
Fonte
sabato 11 giugno 2016
Per favore...
Per favore.
Per rispetto di chi non ce l'ha fatta ed ora è solo una croce di sassi sui sentieri dellaGalizia come avrete modo di vedere,
Per rispetto di chi lo ha percorso credendo in qualcosa di trascendente che ha trovato proprio lì oppure lo ha smarrito per sempre
Per il mio amico Bruno che nello zaino portava le ceneri di Cristiano ( si, proprio come nel film) e le ha sparse ai piedi della Cruz de Hierro
Per rispetto mio che ho percorso il primitivo pensando potesse essere l'ultima volta e per l'età e per il mio cuore da sistemare ancora una volta
Per rispetto di una vecchia signora polacca claudicante che arrivava sempre per ultima la sera, quando non c'erano più letti liberi eppure ha sempre trovato ragazze disposte a condividere...
Per la donna nella foto, di cui non conosco il nome ma immagino almeno cento motivi del pianto....
Non chiamate il Camino di Santiago Vacanza Low cost.
Perché è inesatto, sbagliato, riduttivo, stupido, ingiusto.
Perché low cost può essere una gita ai Castelli con karaoke e birra calda, un campeggio sull'adriatico in bassa stagione, una gita in pullman con vendita di padelle.
Invece il Camino costa. Costa moltissimo: in fatica, impegno morale, nervoso. Può sconvolgere una vita, può cambiarti per sempre.
Grazie
Stefano Rufini
Fonte
Perché è inesatto, sbagliato, riduttivo, stupido, ingiusto.
Perché low cost può essere una gita ai Castelli con karaoke e birra calda, un campeggio sull'adriatico in bassa stagione, una gita in pullman con vendita di padelle.
Invece il Camino costa. Costa moltissimo: in fatica, impegno morale, nervoso. Può sconvolgere una vita, può cambiarti per sempre.
Grazie
Stefano Rufini
Fonte
mercoledì 8 giugno 2016
12 giugno 2016 SKYWAY L'OTTAVA MERAVIGLIA DEL MONDO
Skyway Monte Bianco,la nuova funivia a cabine rotanti, offre la possibilità a chiunque di salire nel cuore del massiccio del Monte Bianco (l’esperienza è non a caso definita l’Ottava Meraviglia del Mondo). In alcuni giorni il cielo è così terso che sembra di poter toccare con mano la vetta, si tratta infatti di in uno scenario di incredibile bellezza. Da Courmayeur è possibile salire in due tronconi direttamente a Punta Helbronner, dove il panorama sul Monte Bianco è assicurato grazie alla Terrazza panoramica posta a 3466 mt di altitudine che sovrasta l’interminabile Vallée Blanche e l’abitato di Courmayeur. Lo sguardo si perde tra seracchi e torri granitiche dalle sfumature pastello. All’orizzonte i celebri “4000” d’Europa: Grand Combin, Cervino, Monte Rosa e Gran Paradiso.
La prima tappa a Pavillons (2173m.) ci consentirà di ammirare un panorama spettacolare sulle più alte cime d’Europa e di osservare una ricca rassegna di piante alpine di incredibile rarità e bellezza nel giardino botanico alpino di Saussurea.
La seconda tappa a Punta Helbronner (3466m.) ci offrirà una vista mozzafiato a 360° sul tetto d’Europa per spaziare in tutti i sensi nell’immenso blu e bianco dei ghiacciai eterni.
Si potrà visitare la Sala dei Cristalli del Monte Bianco e la Sala Room con gli schermi multimediali che narrano la storia dell’alpinismo.
Responsabili: Rosanna 338.4597079 – Gianmaria 335.1047513 (per entrambi chiamare solo nelle ore serali)
Partenza da Sale (AL) di fronte al Carrefour ore 7,30
Partenza da Tortona (AL) di fronte alla Stazione FS ore 7,45
ATTENZIONE: prima di effettuare l’iscrizione on-line e il versamento contattare telefonicamente i responsabili della gita (Rosanna o Gianmaria) precisando se si intende raggiungere solo la prima tappa , cioè Pavillon o se si vuole raggiungere Punta Helbronner.
In caso di confermate previsioni meteo di maltempo, la gita verrà rinviata alla domenica successiva.
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GUARDATE Il VIDEO
Rifugio Monte Antola Live
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Webcam |
Ogni promessa è debito!!! Torna la webcam del rifugio!!! Attenzione! Non essendo più di proprietà dell'Altavia dei monti liguri le immagini non saranno più trasmesse dal loro sito. Per vederla andate su www.rifugioantola.com - Webcams - Rifugio Antola. L'immagine viene aggiornata ogni 10 minuti e per salvarsi la foto basta trascinarla sul desktop!!! Un ringraziamento a Bluet per la webcam e l'installazione!!! Buona visione!!! Parco dell'Antola CAI Sezione Ligure-Genova Liguria Propata Torriglia FIE Liguria Alta Via dei Monti Liguri Primocanale - Pagina Ufficiale Telenord
martedì 7 giugno 2016
Notturna nel Parco delle Capanne di Marcarolo (AL)
A cura del dott. Andrea Bajardi - Guida del Parco e Accompagnatore Naturalistico
Noi tutti possediamo ancora la capacità di vedere al buio: è una vista differente con diverse percezioni dei colori e delle forme, risultato dell'adattamento evoluzionistico che l'uomo ha subito nei millenni di oscurità.
Percorso (Itinerario senza difficoltà ed ostacoli): Cascina Foi (m 770 slm) – strada Cirimilla – Bric Arpescella (m 875 slm) – Ecomuseo cascina Moglioni (m 725 slm) – Benedicta (m 700 slm) – Cascina Pizzo (m 760 slm) – Cascina Foi.
Durata : 2-3 ore Ritrovo : ore 20.30 presso loc. Cascina Foi – Capanne di Marcarolo (Bosio – AL)
Costo: 5,00 €/partecipante
Info e prenotazioni (entro venerdì 10 giugno): Andrea Bajardi (cell 339.8778612; email andbajar@yahoo.it )
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domenica 5 giugno 2016
venerdì 3 giugno 2016
Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini „Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini“
Asiago (VI)
Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini
„Correva l'anno 1398 e il legno della valle del Sasso era merce preziosa, per questo venne aperto il sentiero dei 4444 scalini. A secoli di distanza il percorso resta uno dei più suggestivi del Veneto
Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini
„
La Storia
Nel 1300 gli scambi commerciali erano ancora difficoltosi: la pianura aveva fame
di legname che lungo "la Brenta" fluitava fino a Bassano, a Padova e
Venezia, l'altopiano di sabbia, sale e farina. Per Valstagna il taglio e
la discesa dei tronchi a valle ("menada") erano l'unica fonte di
reddito. Correva appunto l'anno 1398 quando, sotto la
signoria di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, fu resa percorribile
la valle del Sasso, che costituiva la via più breve per scendere nel
Canale dall'Altopiano di Asiago. Ne risultò una lunghissima scalinata,
scavata nella roccia, che superava i settecentocinquanta metri di
dislivello della valle con 4444 gradini di pietra, fiancheggiati da una canaletta selciata concava per la quale venivano divallati i tronchi.
Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini
„
Come arrivarci e come percorrerla
da Bassano del Grappa in direzione di Trento sulla statale della Valsugana fino al semaforo di
Carpanè
di San Nazario (13 Km. circa). Al semaforo si va a sinistra seguendo le
indicazioni per Valstagna e Foza. Attraversare il ponte sul Brenta e
all'incrocio con la strada "DestraBrenta" proveniente da Oliero svoltare
a destra e dopo poche centinaia di metri nell'abitato di Valstagna c'è
il bivio (casa nel mezzo) e verso sinistra (indicazioni) inizia la
strada di Foza. Poco dopo vi è un tornante (andare destra, non seguire
la strada che scende dritto) entrando nello strettissimo canyon della
Val Franzela attorniato da cupe ed altissime pareti rocciose. Si arriva
così al tornante dove la strada, famosa per l'infinita serie di paurose
curve e tornanti scavati nella roccia, inizia a salire decisamente e in
11 Km. porta a Foza. Proprio sul tornante c'è un piccolo parcheggio dove
lasciare l'auto (circa 2 Km. dal semaforo in Valsugana)(m. 200 slm). A
piedi si imbocca la stradina sterrata che continua sul fondo dell'orrida
valle e dopo circa un Km. sulla sinistra, lasciando il fondovalle,
inizia la scalinata dei 4444 gradini che in alcuni punti si incunea
nell'orrido canyon largo appena qualche metro.
“
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Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini
„Correva l'anno 1398 e il legno della valle del Sasso era merce preziosa, per questo venne aperto il sentiero dei 4444 scalini. A secoli di distanza il percorso resta uno dei più suggestivi del Veneto
Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini
„
La Storia
Nel 1300 gli scambi commerciali erano ancora difficoltosi: la pianura aveva fame
Valstagna, il sentiero dei 4444 scalini
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Come arrivarci e come percorrerla
da Bassano del Grappa in direzione di Trento sulla statale della Valsugana fino al semaforo di
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giovedì 2 giugno 2016
Sette tappe da rifugio a rifugio. Nasce l’Alta Via dell’Ossola Nord
Da rifugio a rifugio, collegando sentieri secolari. E’ una realtà da
questa estate l’Alta Via dell’Ossola Nord. Percorre la Val Bognanco,
verdeggiante e ricca di acque e di cascate; la Val Divedro che guarda la
Svizzera e il Passo del Sempione; l’Alpe Veglia, di inaspettata
ampiezza e agreste poesia; l’Alpe Devero, percorsa da pigri torrenti e
morbidi sentieri e dominata da cime rocciose; la Val Formazza, con tante
montagne sopra i 3000 metri, ghiacciai, laghi, praterie simili a quelle
del grande nord canadese. Il progetto nasce da un’idea di Alberto
Paleari, guida alpina e scrittore (vedi ALP N. 15 luglio 1986: “Ossola,
il trekking delle sette meraviglie”), e dalla volontà di alcuni
rifugisti che si sono associati fondando l’Agrap www.rifugidellossola.it.
Ma soprattutto la nuova Alta Via nasce dall’entusiasmo di alcuni dei rifugisti, o meglio alcune di loro, perché le più attive e partecipi sono donne, fra cui Marina del Rifugio Crosta che ha fatto da trait d’union. Il risultato del lavoro svolto viene tenuto a battesimo mercoledì 8 giugno 2016 a Domodossola presso l’Unione montana Valli dell’Ossola (via Romita 13 bis) dall’Associazione Rifugi del Piemonte (www.rifugidelpiemonte.it) ed è riportato in una cartina con la descrizione dell’itinerario (in italiano e inglese).
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Ma soprattutto la nuova Alta Via nasce dall’entusiasmo di alcuni dei rifugisti, o meglio alcune di loro, perché le più attive e partecipi sono donne, fra cui Marina del Rifugio Crosta che ha fatto da trait d’union. Il risultato del lavoro svolto viene tenuto a battesimo mercoledì 8 giugno 2016 a Domodossola presso l’Unione montana Valli dell’Ossola (via Romita 13 bis) dall’Associazione Rifugi del Piemonte (www.rifugidelpiemonte.it) ed è riportato in una cartina con la descrizione dell’itinerario (in italiano e inglese).
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mercoledì 1 giugno 2016
Il peso dell’essenziale e del superfluo
Uno degli argomenti più frequenti su cui si discute sia sui social
network che durante i vari incontri tra pellegrini riguarda la
preparazione dello zaino prima della partenza. Perchè durante un viaggio
a piedi, la scelta dello zaino e il suo peso può veramente fare la
differenza tra una memorabile esperienza e un viaggio di sofferenze …
La tendenza di chi per la prima volta decide di affrontare un lungo Cammino, è quella di caricare un peso eccessivo sulle spalle, non curandosi abbastanza del contenuto e senza pensare che uno zaino pesante, caricato per tanti giorni e tanti km può mettere in pericolo la salute dei piedi e delle articolazioni, senza contare la fatica. Ma bastano poche tappe per rendersi conto dell’errore, nel momento in cui iniziano a sorgere i problemi tipici del peso eccessivo: mal di schiena, infiammazioni, tendiniti e vesciche…
E’ importante quindi dedicare una particolare cura a ciò che si mette dentro lo zaino, cercando di limitarne il più possibile il peso, che secondo gli esperti non deve superare il 10% del proprio peso corporeo … può sembrare incredibile, ma vi assicuro che è tecnicamente possibile… con un po’ d’esperienza, si può arrivare anche ad avere sulle spalle meno di 6 chili e vi lascio immaginare quanto impagabile sia la sensazione di libertà che si prova nell’essere consapevoli che si può viaggiare e vivere con così poche cose …. Quel peso dell’essenziale che rende più lieve il nostro Cammino…
Per ridurre il peso al minimo indispensabile è importante scegliere uno zaino di ottima qualità, leggero, con un volume di 35-45 litri al massimo e valutare la soluzione più leggera per ogni singolo oggetto che si vuole portare con sé: meglio un abbigliamento tecnico sintetico, un sacco a pelo di dimensioni compatte e un asciugamano in microfibra, tenendo presente che la somma di piccole differenze di peso farà una grande differenza per ogni passo compiuto.
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IL MIO ZAINO ESSENZIALE
Via Francigena: Ebook gratuito
Ascolta Radio frangigena
La via degli Abati
La tendenza di chi per la prima volta decide di affrontare un lungo Cammino, è quella di caricare un peso eccessivo sulle spalle, non curandosi abbastanza del contenuto e senza pensare che uno zaino pesante, caricato per tanti giorni e tanti km può mettere in pericolo la salute dei piedi e delle articolazioni, senza contare la fatica. Ma bastano poche tappe per rendersi conto dell’errore, nel momento in cui iniziano a sorgere i problemi tipici del peso eccessivo: mal di schiena, infiammazioni, tendiniti e vesciche…
E’ importante quindi dedicare una particolare cura a ciò che si mette dentro lo zaino, cercando di limitarne il più possibile il peso, che secondo gli esperti non deve superare il 10% del proprio peso corporeo … può sembrare incredibile, ma vi assicuro che è tecnicamente possibile… con un po’ d’esperienza, si può arrivare anche ad avere sulle spalle meno di 6 chili e vi lascio immaginare quanto impagabile sia la sensazione di libertà che si prova nell’essere consapevoli che si può viaggiare e vivere con così poche cose …. Quel peso dell’essenziale che rende più lieve il nostro Cammino…
Per ridurre il peso al minimo indispensabile è importante scegliere uno zaino di ottima qualità, leggero, con un volume di 35-45 litri al massimo e valutare la soluzione più leggera per ogni singolo oggetto che si vuole portare con sé: meglio un abbigliamento tecnico sintetico, un sacco a pelo di dimensioni compatte e un asciugamano in microfibra, tenendo presente che la somma di piccole differenze di peso farà una grande differenza per ogni passo compiuto.
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