giovedì 2 giugno 2016

Sette tappe da rifugio a rifugio. Nasce l’Alta Via dell’Ossola Nord

Da rifugio a rifugio, collegando sentieri secolari. E’ una realtà da questa estate l’Alta Via dell’Ossola Nord. Percorre la Val Bognanco, verdeggiante e ricca di acque e di cascate; la Val Divedro che guarda la Svizzera e il Passo del Sempione; l’Alpe Veglia, di inaspettata ampiezza e agreste poesia; l’Alpe Devero, percorsa da pigri torrenti e morbidi sentieri e dominata da cime rocciose; la Val Formazza, con tante montagne sopra i 3000 metri, ghiacciai, laghi, praterie simili a quelle del grande nord canadese. Il progetto nasce da un’idea di Alberto Paleari, guida alpina e scrittore (vedi ALP N. 15 luglio 1986: “Ossola, il trekking delle sette meraviglie”), e dalla volontà di alcuni rifugisti che si sono associati fondando l’Agrap www.rifugidellossola.it.

Ma soprattutto la nuova Alta Via nasce dall’entusiasmo di alcuni dei rifugisti, o meglio alcune di loro, perché le più attive e partecipi sono donne, fra cui Marina del Rifugio Crosta che ha fatto da trait d’union. Il risultato del lavoro svolto  viene tenuto a battesimo mercoledì 8 giugno 2016 a Domodossola presso l’Unione montana Valli dell’Ossola (via Romita 13 bis) dall’Associazione Rifugi del Piemonte (www.rifugidelpiemonte.it) ed è riportato in una cartina con la descrizione dell’itinerario (in italiano e inglese).

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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