domenica 29 luglio 2018

Ha un nome lo sciatore misterioso riemerso dai ghiacci del Cervino

Scomparve nel marzo del ‘54: si chiamava Henri Joseph Leonce Le Masne, francese di 35 anni. Identificato con il test del Dna. Sua nipote Emma che vive a Parigi ha risposto all’appello su Facebook della polizia italiana

C’è una donna, Emma Nassem, che sta guidando per le vie di Parigi, è l’inizio di luglio, un mese fa. A un tratto alla radio sente parlare di uno strano cold case, una missione quasi impossibile tentata dalla polizia italiana, che sulla sua pagina Facebook più popolare, Agente Lisa, il 29 giugno ha lanciato un appello: «Aiutateci a dare un volto e un nome allo sciatore ritrovato nel 2005, a 3.100 metri di altezza, sul Cervino, in Valle D’Aosta». Ecco, si dirà, a cosa servono i social: un post che in poche ore diventa virale, fa il record di condivisioni e rimbalza in tutta Europa.

Oltre all’appello, c’è pure la descrizione dell’attrezzaturache il misterioso sciatore portava con sè il giorno in cui è morto, miracolosamente riapparsa insieme ai suoi poveri resti sulle Cime Bianche della Valtournenche il 22 luglio 2005, dopo lo scioglimento del ghiacciaio del Ventina. Tutti i reperti sono stati fotografati: ecco gli sci di lusso «Rossignol Olympique» anni 50, i bastoncini in metallo, gli scarponi in cuoio «Le Trappeur», un paio di occhiali, l’orologio Omega e la camicia di tessuto leggero, grigio verde, pure questa di marca francese, «Fabriqué specialement pour Boudrigue-Par de Marly», con le iniziali del proprietario ricamate sopra: M.M. E la signora Emma, allora, mentre guida sobbalza: «Io conosco questa persona, è mio zio...». M.M: Monsieur Le Masne! La donna contatta subito la polizia italiana su Facebook. Henri Joseph Leonce Le Masne, nato ad Alençon il 26 marzo 1919, amministratore civile del Ministero delle Finanze a Parigi: se lo sciatore misterioso ora ha un nome, lo si deve anche al lavoro straordinario svolto dal 2005 ad oggi dagli agenti della Questura di Aosta e della Polizia Scientifica di Torino, che sono risaliti al suo Dna dall’osso di un piede rimasto nello scarpone e l’hanno poi confrontato martedì scorso con quello di suo fratello, il padre di Emma, il letterato e matematico Roger Le Masne, 94 anni, presidente dell’Associazione amici di padre Jean Carmignac. Il test ha datoesito positivo.

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