Nello splendido Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, un trekking più soft dal Valico degli Eremiti fino al Lago inferiore della Lavagnina, per godersi il suo meraviglioso paesaggio
di Federico Zerbo
Lo schema classico di un’escursione in montagna è piuttosto semplice: una salita verso una vetta o un rifugio e la successiva discesa, che può avvenire per l’itinerario dell’andata o con un percorso ad anello.
Ho sempre privilegiato le salite ripide, faticose, tanto dislivello coperto con uno sviluppo chilometrico minimo ed in tempi ristretti, spesso alla ricerca dei miei limiti. L’avanzare dell’età tuttavia, apre nuovi scenari, nuove prospettive, gli spigoli vengono smussati e non solo in ambito escursionistico. Mi sono ritrovato a percorrere itinerari molto lunghi, ma dalle pendenze più soft, rimanendo comunque sempre sentimentalmente legato alle salite ” hard”.
Ho sempre privilegiato le salite ripide, faticose, tanto dislivello coperto con uno sviluppo chilometrico minimo ed in tempi ristretti, spesso alla ricerca dei miei limiti. L’avanzare dell’età tuttavia, apre nuovi scenari, nuove prospettive, gli spigoli vengono smussati e non solo in ambito escursionistico. Mi sono ritrovato a percorrere itinerari molto lunghi, ma dalle pendenze più soft, rimanendo comunque sempre sentimentalmente legato alle salite ” hard”.
La mia nuova idea di vetta si è trasformata in un semplice punto da raggiungere, non importa quale, è importante prefissarsi un obiettivo, un progetto e portarlo a compimento.
Alle parole è fondamentale, per quanto mi riguarda, far seguire sempre fatti concreti.
Un classico esempio di questo tipo di itinerario, è un trekking che ho da poco affrontato all’interno del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.
Alle parole è fondamentale, per quanto mi riguarda, far seguire sempre fatti concreti.
Un classico esempio di questo tipo di itinerario, è un trekking che ho da poco affrontato all’interno del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.
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